Plauso unanime alla struttura dell'Ateneo di Cagliari dalle numerose istituzioni intervenute al ventennale della fondazione. Paolo Frau (Comune di Cagliari): "E' un'eccellenza". Paola Zinzula (DG Assessorato Ambiente Regione Sardegna): "Una struttura fondamentale per l'educazione ambientale e la prevenzione". Sinergia e collaborazione le parole chiave per fare sempre di più e sempre meglio. Con un richiamo internazionale di sicuro successo. Resoconto, GALLERIA FOTOGRAFICA e RASSEGNA STAMPA
14 December 2017
Banca del Germoplasma, l'immagine dello staff

di Sergio Nuvoli - fotografie di Francesco Cogotti

Cagliari, 14 dicembre 2017 – La sua carta di identità parla di 2730 accessioni, 1730 taxa e 14 Paesi mediterranei, ma anche di 43 progetti per una cifra che supera i 3 milioni di euro. E’ la Banca del Germoplasma che in questi giorni taglia il traguardo del ventesimo anno d’età, ed è stata celebrata questa mattina dalle numerose istituzioni che – con lei – formano una rete a tutela del nostro patrimonio ambientale. “L’idea viene da lontano – ha tagliato corto Gianluigi Bacchetta, responsabile della Banca e direttore dell’Orto Botanico - grazie al contributo dei professori Mossa e Bocchieri e ad esperienze precedenti dell’Istituto di Botanica. All’inizio la Banca era una piccola stanza in cui i nostri tecnici - con noi studenti e i nostri docenti -cominciarono la raccolta con le piante della Provincia di Cagliari, che aveva finanziato il primo germoglio della Banca. Oggi parliamo di una realtà affermata e conosciuta”. Tanto che in Kuwait appena una settimana fa è arrivato l’ennesimo riconoscimento internazionale della validità scientifica dell’iniziativa. 

Numeri impossibili, ha dettagliato Bacchetta, senza i 42 borsisti di ricerca, 51 stagisti, 18 tesi di laurea e 16 tesi di dottorato realizzate in questi anni.

Gianluigi Bacchetta e Paolo Frau
Gianluigi Bacchetta e Paolo Frau

“Festeggiamo un’eccellenza dell’Università di Cagliari – ha rimarcato l’assessore alla Cultura e al Verde pubblico del Comune di Cagliari, Paolo Frau - con cui la città vuole continuare a rafforzare l’intesa. L’Orto Botanico dell’Ateneo si è aperto in questi anni a nuovo pubblico, non è più un luogo chiuso. Qui si fanno ricerca e didattica ad alto livello, a tutto vantaggio del territorio sardo che può vantare strutture all’avanguardia come queste”. Paola Zinzula, Direttore generale dell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, e Antonio Casula, Direttore generale dell’Agenzia Forestas hanno quindi sottolineato il “ruolo fondamentale svolto dalla Banca in collaborazione con la Regione e con Forestas, con un ritorno davvero molto significativo per l’educazione ambientale e per il futuro delle giovani generazioni”.

Gianluca Iiriti, presidente della sezione sarda della Società Botanica Italiana, ha invece posto l'accento sulla costruzione della Banca fin dai primi anni, caratterizzata dalla ricerca di nuove soluzioni e di sempre nuove collaborazioni.

Gianluigi Bacchetta con Marco Porceddu
Gianluigi Bacchetta con Marco Porceddu

L’intervento di Marco Porceddu (del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’ambiente) ha quindi messo in evidenza la struttura attuale, le sfide, le ricerche compiute e in corso, come quelle che hanno permesso di identificare antiche cultivar della Sardegna. Anche Guy D'Hallewin, CNR Sassari, ha sottolineato la grande validità delle sinergie realizzate in questi anni, come tutti gli intervenuti nell'Aula Eva Mameli Calvino, che questa mattina è sembrata troppo piccola per contenere i tantissimi presenti.

Dopo l’intervento del direttore dell’Area Marina Protetta Capo Carbonara, Fabrizio Atzori, l’ingegner Marco Atzori ha fatto lanciare uno sguardo sul Parco naturale regionale Molentargius Saline: "Occorre portare avanti un progetto di recupero dei luoghi – ha detto - ripristinando la matrice storica agricola con finalità sociali come gli orti urbani. La valorizzazione e la tutela devono andare di pari passo con l'utilizzo del compendio".

Il convegno è proseguito nel pomeriggio con la parte più scientifica, dedicata agli approfondimenti.

L'intervento di Gianluca Iiriti
L'intervento di Gianluca Iiriti

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