Il Senato accademico approva all'unanimità una interrogazione che punta a innalzare la "no tax area". Chiesti più fondi per i corsi delle professioni sanitarie, diritto allo studio, mobilità studentesca e master. RASSEGNA STAMPA
29 November 2017
L'aula magna del Rettorato

di Sergio Nuvoli

Cagliari, 28 novembre 2017 - Il Senato accademico dell’Università degli Studi di Cagliari ha approvato questa mattina all’unanimità un’interrogazione presentata dai rappresentanti degli studenti di UniCa 2.0 che chiede l’estensione della ”no tax area” oltre l’attuale fascia ISEE di 13mila euro. Si tratta della soglia di reddito sotto la quale chi si iscrive all’Università è esonerato completamente dal pagamento delle tasse.

La richiesta dello stanziamento necessario ad attuare l’allargamento della soglia – fatta propria quindi dal Magnifico Rettore e dall’Ateneo – è contenuta in un documento inviato alla terza Commissione del Consiglio regionale della Sardegna, insieme ad altre osservazioni dell’Università degli Studi di Cagliari sulla Manovra di Bilancio 2018-2020 attualmente in discussione.

La lettera firmata dalla prof.ssa Maria Del Zompo parte da un’analisi dei risultati raggiunti dall’Ateneo del capoluogo anche grazie al sostegno del Consiglio regionale. Spicca il dato del tasso di occupazione e disoccupazione a cinque anni dalla laurea: nelle ultime tre indagini Almalaurea, l’Ateneo cagliaritano registra performance migliori rispetto alla media degli atenei del Sud e delle isole, nonostante la criticità della diminuzione delle risorse determinata da indicatori squilibrati, come il mancato riconoscimento dell’insularità e della bassa densità di popolazione della Sardegna.

Un netto miglioramento si è avuto anche nel posizionamento di UniCa nel sistema universitario rispetto al parametro fondamentale relativo alle politiche per la didattica, costituito dal numero di studenti regolari (passato da 13750 del 2013-14 a 14.287 del 2014-15). Da sottolineare la sostanziale tenuta del numero totale degli iscritti nell’ultimo triennio. L’Ateneo di Cagliari risulta essere ai primi posti in Italia sulla base dei due indicatori scelti per l’attribuzione della quota premiale del Fondo di Finanziamento Ordinario: la proporzione di crediti formativi universitari (CFU) conseguiti all’estero dagli studenti regolari sul totale dei CFU conseguiti dagli studenti entro la durata normale del corso e la proporzione di professori assunti nell’anno precedente non già in servizio presso l’Ateneo.

“Si tratta di risultati raggiunti per effetto dello sforzo di tutto l’Ateneo – commenta il Rettore Maria Del Zompo – per portare avanti la missione dell’alta formazione per gli studenti sardi e proseguire sulla strada dell’eccellenza nella ricerca con le relative ricadute sul territorio”.

Quindi le richieste dell’Ateneo al Consiglio regionale, contenute nel documento firmato dal Magnifico. Oltre ad un contributo che consenta di innalzare la soglia ISEE a sostegno del diritto allo studio universitario degli studenti sardi, come chiesto dai rappresentanti degli studenti e dal Senato accademico, l’Università degli Studi di Cagliari sottolinea la necessità di stanziare 800mila euro complessivi per gli Atenei sardi (di cui 450mila per UniCa) per le esigenze finanziarie dei corsi di laurea delle professioni sanitarie e chiede di ripristinare il finanziamento  sui Visiting Professors, attualmente azzerato (nella precedente Manovra erano stanziati 500mila euro), destinando una quota del contributo per lo svolgimento di attività all’estero da parte dei ricercatori dei due Atenei sardi.

L’Ateneo chiede inoltre il ripristino dello stanziamento del 2017 per la mobilità studentesca (riportandolo ai 3 milioni previsti) e 500mila euro in più sulla somma da destinare all’ERSU di Cagliari per i contributi fitto casa per gli studenti. Si chiede infine un milione di euro per rifinanziare i programmi di alta formazione per consentire l’attivazione dei Master nei due atenei sardi.

RASSEGNA STAMPA

ANSA.IT
Finanziaria: ecco le richieste dell'Università di Cagliari
Da innalzamento Isee a finanziamenti per master e mobilità
Martedì 28 novembre 2017

CAGLIARI, 28 NOV - Già partito l'iter per arrivare all'innalzamento della soglia Isee per garantire l'esenzione delle tasse a un numero più elevato di studenti: un documento è stato inviato dall'Università di Cagliari alla terza Commissione del Consiglio regionale, insieme ad altre osservazioni sulla Manovra di Bilancio 2018-2020 attualmente in discussione. La lettera firmata dalla rettrice Maria Del Zompo parte da un'analisi dei risultati raggiunti dall'ateneo del capoluogo. L'Università evidenzia il dato del tasso di occupazione e disoccupazione a cinque anni dalla laurea: nelle ultime tre indagini di Almalaurea, l'ateneo cagliaritano registra performance migliori rispetto alla media degli atenei del sud e delle isole. Un netto miglioramento si è avuto anche nel posizionamento di UniCa nel sistema universitario rispetto al parametro fondamentale relativo alle politiche per la didattica, costituito dal numero di studenti regolari, passato dai 13.750 del 2013-14 ai 14.287 del 2014-15. Da sottolineare la sostanziale tenuta del numero totale degli iscritti nell'ultimo triennio. "Si tratta - commenta la rettrice - di risultati raggiunti per effetto dello sforzo di tutto l'Ateneo per portare avanti la missione dell'alta formazione per gli studenti sardi e proseguire sulla strada dell'eccellenza nella ricerca con le relative ricadute sul territorio". Oltre ad un contributo che consenta di innalzare la soglia Isee a sostegno del diritto allo studio, come chiesto dai rappresentanti degli studenti e dal Senato accademico, l'Università sottolinea la necessità di stanziare 800mila euro complessivi per gli atenei sardi (di cui 450mila per UniCa) per le esigenze finanziarie dei corsi di laurea delle professioni sanitarie e chiede di ripristinare il finanziamento sui Visiting Professors, attualmente azzerato. L'ateneo sollecita inoltre il ripristino dello stanziamento del 2017 per la mobilità studentesca (riportandolo ai 3 milioni previsti) e 500mila euro in più sulla somma da destinare all'Ersu di Cagliari per i contributi fitto casa per gli studenti. Si chiede infine un milione di euro per rifinanziare i programmi di alta formazione per consentire l'attivazione dei Master nei due atenei sardi.

ANSA.IT
ANSA.IT

L’UNIONE SARDA del 29 novembre 2017
Cronaca Regionale (Pagina 6 - Edizione CA)
L'APPELLO. Il rettore Del Zompo scrive al Consiglio
«Più risorse per le due università»

Il senato accademico dell'università di Cagliari ha approvato all'unanimità un'interrogazione presentata dai rappresentanti degli studenti di UniCa 2.0, che chiede l'estensione della “no tax area” oltre l'attuale fascia Isee di 13mila euro.
La richiesta dello stanziamento necessario ad attuare l'innalzamento della soglia, all'interno della quale gli studenti sono esentati dal pagamento delle tasse, è stata fatta propria dal rettore e dall'ateneo ed è contenuta in un documento inviato alla terza commissione del Consiglio regionale, insieme ad altre osservazioni sulla manovra 2018-2020 attualmente in discussione.
Nella lettera è contenuta anche un'analisi dei risultati raggiunti dall'ateneo anche grazie al sostegno del Consiglio, come il tasso di occupazione a cinque anni dalla laurea: nelle ultime tre indagini l'università cagliaritana registra performance migliori rispetto alla media degli atenei del Sud e delle isole. «Si tratta di risultati raggiunti per effetto dello sforzo di tutto l'ateneo», commenta il rettore Maria Del Zompo, «per portare avanti la missione dell'alta formazione per gli studenti sardi e proseguire sulla strada dell'eccellenza nella ricerca». Il documento contiene la richiesta di stanziamento di 800mila euro per gli atenei sardi, per le esigenze finanziarie dei corsi di laurea delle professioni sanitarie.

L'UNIONE SARDA del 29 novembre 2017
L'UNIONE SARDA del 29 novembre 2017

LA NUOVA SARDEGNA del 29 novembre 2017
Sardegna (Pagina 9 – Edizione NU)
Università, arrivano i fondi per i fuori sede
La Regione stanzia 250mila euro. SOS da Sassari: stiamo ancora aspettando le borse di studio

CAGLIARI - Arriva una boccata d'ossigeno per gli studenti universitari fuori sede. Ieri la giunta regionale, in occasione della manovra di assestamento alla finanziaria 2017, ha stanziato 250mila euro in più per sostenere le spese per l'affitto dei ragazzi che studiano fuori dal loro comune di residenza, in Sardegna o nella penisola. Era da mesi che moltissimi ragazzi risultati idonei, e inseriti in graduatoria, aspettavano di ricevere il sostegno economico dalla Regione. I fondi, infatti, non bastavano per tutti. Ora tutti gli studenti in graduatoria riceveranno l'aiuto economico per l'affitto. Un piccolo passo in avanti, ma ancora troppo poco per gli studenti che da mesi protestano per veder riconosciuto «il nostro diritto allo studio». «È uno scandalo - gridano gli universitari di Sassari e Cagliari - Non solo le borse di studio in Sardegna sono tra le più basse d'Italia, addirittura al di sotto dei minimi stabiliti dal ministero dell'Università e della Ricerca, ma c'è il rischio di non riceverle neanche quando se ne avrebbe il diritto». È il caso dei cosiddetti "idonei non beneficiari", cioè studenti che per merito e reddito hanno diritto alla borsa di studio ma non la ottengono per mancanza di fondi. «È una vergogna - protesta Antonio Pala, coordinatore dell'Unione degli universitari di Sassari - Qui ci sono 593 studenti che ancora non hanno ricevuto la loro borsa di studio, nonostante siano rientrati in graduatoria. Per non parlare di quei 253 che avrebbero diritto all'alloggio Ersu e che invece sono rimasti fuori per mancanza di posti. La Regione deve intervenire immediatamente: il percorso di studio di molti ragazzi è a rischio».Non sono solo gli universitari a fare pressing sulla Regione. Ieri anche la rettrice dell'università di Cagliari Maria Del Zompo ha inviato una lettera alla terza commissione del Consiglio regionale, insieme ad altre osservazioni sulla manovra di bilancio 2018 che arriverà in aula il 7 dicembre. Ecco le richieste della rettrice: innalzare la soglia Isee a sostegno del diritto allo studio, come richiesto anche dagli studenti, stanziare 800mila euro per gli atenei sardi per le esigenze finanziarie dei corsi di laurea delle professioni sanitarie, ripristinare il finanziamento sui visiting professors, attualmente azzerato. E ancora: la Zompo chiede alla Regione di aumentare lo stanziamento per la mobilità studentesca (riportandolo ai 3 milioni previsti) e di rifinanziare con un milione di euro i programmi di alta formazione per consentire l'attivazione dei Master nei due atenei sardi. Interventi necessari se si vuole aumentare la percentuale di laureati, oggi tra le più basse in Europa, appena il 17,2%. E proprio per aiutare i ragazzi a proseguire gli studi ieri il senato accademico dell'università di Cagliari ha approvato all'unanimità la proposta dei rappresentanti degli studenti di innalzare la soglia Isee ai fini della esenzione delle tasse. Gli studenti con un reddito fino a 23mila euro non dovranno pagare le tasse universitarie con un risparmio di circa 526 euro l'anno. Soddisfatto Carlo Sanna, coordinatore dell'associazione Unica 2.0: «Così tutti potranno studiare, a prescindere dalla situazione economica di partenza». (g.z.)

LA NUOVA SARDEGNA del 29 novembre 2017
LA NUOVA SARDEGNA del 29 novembre 2017

CAGLIARIPAD.IT
Finanziaria: ecco le richieste dell’Università di Cagliari
Già partito l'iter per arrivare all'innalzamento della soglia Isee per garantire l'esenzione delle tasse a un numero più elevato di studenti
Martedì 28 novembre 2017

Già partito l’iter per arrivare all’innalzamento della soglia Isee per garantire l’esenzione delle tasse a un numero più elevato di studenti: un documento è stato inviato dall’Università di Cagliari alla terza Commissione del Consiglio regionale, insieme ad altre osservazioni sulla Manovra di Bilancio 2018-2020 attualmente in discussione. La lettera firmata dalla rettrice Maria Del Zompo parte da un’analisi dei risultati raggiunti dall’ateneo del capoluogo.
L’Università evidenzia il dato del tasso di occupazione e disoccupazione a cinque anni dalla laurea: nelle ultime tre indagini di Almalaurea, l’ateneo cagliaritano registra performance migliori rispetto alla media degli atenei del sud e delle isole. Un netto miglioramento si è avuto anche nel posizionamento di UniCa nel sistema universitario rispetto al parametro fondamentale relativo alle politiche per la didattica, costituito dal numero di studenti regolari, passato dai 13.750 del 2013-14 ai 14.287 del 2014-15.
Da sottolineare la sostanziale tenuta del numero totale degli iscritti nell’ultimo triennio. “Si tratta – commenta la rettrice – di risultati raggiunti per effetto dello sforzo di tutto l’Ateneo per portare avanti la missione dell’alta formazione per gli studenti sardi e proseguire sulla strada dell’eccellenza nella ricerca con le relative ricadute sul territorio”. Oltre ad un contributo che consenta di innalzare la soglia Isee a sostegno del diritto allo studio, come chiesto dai rappresentanti degli studenti e dal Senato accademico, l’Università sottolinea la necessità di stanziare 800mila euro complessivi per gli atenei sardi (di cui 450mila per UniCa) per le esigenze finanziarie dei corsi di laurea delle professioni sanitarie e chiede di ripristinare il finanziamento sui Visiting Professors, attualmente azzerato.
L’ateneo sollecita inoltre il ripristino dello stanziamento del 2017 per la mobilità studentesca (riportandolo ai 3 milioni previsti) e 500mila euro in più sulla somma da destinare all’Ersu di Cagliari per i contributi fitto casa per gli studenti. Si chiede infine un milione di euro per rifinanziare i programmi di alta formazione per consentire l’attivazione dei Master nei due atenei sardi.

CAGLIARIPAD.IT
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CAGLIARIPAD.IT
Università Cagliari: sì a Isee più alto contro le tasse
Il Senato accademico dell'Università di Cagliari ha approvato all'unanimità la proposta dei rappresentanti degli studenti
Martedì 28 novembre 2017

Il Senato accademico dell’Università di Cagliari ha approvato all’unanimità la proposta dei rappresentanti degli studenti eletti con la lista UniCa 2.0 per l’innalzamento della soglia Isee di accesso alla esenzione delle tasse. Lo comunica la stessa associazione di universitari: chiesto all’ateneo l’impegno di portare a 23mila euro la quota che consente di poter studiare senza pagare i bollettini alle poste. Unica 2.0 ha già fatto i conti.
Se l’ateneo stanziasse nel prossimo bilancio le risorse necessarie a soddisfare la proposta, circa 3000 studenti in più (rispetto ai circa 5.200 attuali) potrebbero godere di questo importante strumento di sostegno allo studio, risparmiando in media 526 euro all’anno sulle tasse universitarie.
“Continueremo quindi a fare pressione – avverte Carlo Sanna, coordinatore dell’associazione – nei confronti di tutte le Istituzioni, soprattutto la Regione, affinché vengano stanziate le risorse per garantire il diritto allo studio in Sardegna in maniera sempre più solida e strutturale, consentendo ai giovani di proseguire il proprio percorso d’istruzione fino ai livelli più alti, a prescindere dalla situazione economica di partenza”.

CAGLIARIPAD.IT
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YOUTG.NET
Finanziaria, l'Università di Cagliari batte cassa alla Regione: "500 mila euro per far studiare i nostri giovani"
Martedì 28 novembre 2017

CAGLIARI. Il Senato accademico dell’Università di Cagliari ha approvato questa mattina all’unanimità un’interrogazione presentata dai rappresentanti degli studenti di UniCa 2.0 che chiede l’estensione della” no tax area” oltre l’attuale fascia ISEE di 13 mila euro. Si tratta della soglia di reddito sotto la quale chi si iscrive all’Università è esonerato completamente dal pagamento delle tasse.
La richiesta dello stanziamento necessario ad attuare l’allargamento della soglia – fatta propria quindi dal Rettore Maria Del Zompo e dall’Ateneo – è contenuta in un documento inviato alla terza Commissione del Consiglio regionale della Sardegna, insieme ad altre osservazioni dell’Università degli Studi di Cagliari sulla Manovra di Bilancio 2018-2020 attualmente in discussione.
La lettera firmata dalla professoressa Del Zompo parte da un’analisi dei risultati raggiunti dall’Ateneo del capoluogo anche grazie al sostegno del Consiglio regionale. Spicca il dato del tasso di occupazione e disoccupazione a cinque anni dalla laurea: nelle ultime tre indagini Almalaurea, l’Ateneo cagliaritano registra performance migliori rispetto alla media degli atenei del Sud e delle isole, nonostante la criticità della diminuzione delle risorse determinata da indicatori squilibrati, come il mancato riconoscimento dell’insularità e della bassa densità di popolazione della Sardegna.
Un netto miglioramento si è avuto anche nel posizionamento di UniCa nel sistema universitario rispetto al parametro fondamentale relativo alle politiche per la didattica, costituito dal numero di studenti regolari (passato da 13750 del 2013-14 a 14.287 del 2014-15). Da sottolineare la sostanziale tenuta del numero totale degli iscritti nell’ultimo triennio. L’Ateneo di Cagliari risulta essere ai primi posti in Italia sulla base dei due indicatori scelti per l’attribuzione della quota premiale del Fondo di Finanziamento Ordinario: la proporzione di crediti formativi universitari (CFU) conseguiti all’estero dagli studenti regolari sul totale dei CFU conseguiti dagli studenti entro la durata normale del corso e la proporzione di professori assunti nell’anno precedente non già in servizio presso l’ateneo.
“Si tratta di risultati raggiunti per effetto dello sforzo di tutto l’Ateneo – commenta il Rettore Maria Del Zompo – per portare avanti la missione dell’alta formazione per gli studenti sardi e proseguire sulla strada dell’eccellenza nella ricerca con le relative ricadute sul territorio”.
Quindi le richieste dell’Ateneo al Consiglio regionale, contenute nel documento firmato dal rettore. Oltre ad un contributo che consenta di innalzare la soglia ISEE a sostegno del diritto allo studio universitario degli studenti sardi, come chiesto dai rappresentanti degli studenti e dal Senato accademico, l’Università degli Studi di Cagliari sottolinea la necessità di stanziare 800 mila euro complessivi per gli Atenei sardi (di cui 450 mila per UniCa) per le esigenze finanziarie dei corsi di laurea delle professioni sanitarie e chiede di ripristinare il finanziamento  sui Visiting Professors, attualmente azzerato (nella precedente Manovra erano stanziati 500mila euro), destinando una quota del contributo per lo svolgimento di attività all’estero da parte dei ricercatori dei due Atenei sardi.
L’Ateneo chiede inoltre il ripristino dello stanziamento del 2017 per la mobilità studentesca (riportandolo ai 3 milioni previsti) e 500 mila euro in più sulla somma da destinare all’ERSU di Cagliari per i contributi fitto casa per gli studenti. Si chiede infine un milione di euro per rifinanziare i programmi di alta formazione per consentire l’attivazione dei Master nei due atenei sardi.

YOUTG.NET
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SARDEGNAOGGI.IT
Le richieste dell'Università al Consiglio regionale. "Più fondi per il diritto allo studio"
Le richieste dell'Università di Cagliari al Consiglio regionale: nella manovra 2018-2020 più fondi per il diritto allo studio, visiting professor, mobilità studentesca e master.
Mercoledì 29 novembre – 9:22

Il Senato accademico dell'Università degli Studi di Cagliari ha approvato all'unanimità un'interrogazione presentata dai rappresentanti degli studenti di UniCa 2.0 che chiede l'estensione della" no tax area" oltre l'attuale fascia Isee di 13mila euro. Si tratta della soglia di reddito sotto la quale chi si iscrive all'Università è esonerato completamente dal pagamento delle tasse.
La richiesta dello stanziamento necessario ad attuare l'allargamento della soglia – fatta propria quindi dal rettore e dall'Ateneo – è contenuta in un documento inviato alla terza Commissione del Consiglio regionale della Sardegna, insieme ad altre osservazioni dell'Università degli Studi di Cagliari sulla Manovra di Bilancio 2018-2020 attualmente in discussione.
La lettera firmata da Del Zompo parte da un'analisi dei risultati raggiunti dall'Ateneo del capoluogo anche grazie al sostegno del Consiglio regionale. Spicca il dato del tasso di occupazione e disoccupazione a cinque anni dalla laurea: nelle ultime tre indagini Almalaurea, l'Ateneo cagliaritano registra performance migliori rispetto alla media degli atenei del Sud e delle isole, nonostante la criticità della diminuzione delle risorse determinata da indicatori squilibrati, come il mancato riconoscimento dell'insularità e della bassa densità di popolazione della Sardegna.
Un netto miglioramento si è avuto anche nel posizionamento di UniCa nel sistema universitario rispetto al parametro fondamentale relativo alle politiche per la didattica, costituito dal numero di studenti regolari (passato da 13750 del 2013-14 a 14.287 del 2014-15). Da sottolineare la sostanziale tenuta del numero totale degli iscritti nell'ultimo triennio.
"Si tratta di risultati raggiunti per effetto dello sforzo di tutto l'Ateneo – commenta il rettore Maria Del Zompo – per portare avanti la missione dell'alta formazione per gli studenti sardi e proseguire sulla strada dell'eccellenza nella ricerca con le relative ricadute sul territorio".
Quindi le richieste dell'Ateneo al Consiglio regionale, contenute nel documento firmato dal Magnifico. Oltre ad un contributo che consenta di innalzare la soglia Isee a sostegno del diritto allo studio universitario degli studenti sardi, come chiesto dai rappresentanti degli studenti e dal Senato accademico, l'Università degli Studi di Cagliari sottolinea la necessità di stanziare 800mila euro complessivi per gli Atenei sardi (di cui 450mila per UniCa) per le esigenze finanziarie dei corsi di laurea delle professioni sanitarie e chiede di ripristinare il finanziamento sui Visiting Professors, attualmente azzerato (nella precedente Manovra erano stanziati 500mila euro), destinando una quota del contributo per lo svolgimento di attività all'estero da parte dei ricercatori dei due Atenei sardi.
L'Ateneo chiede inoltre il ripristino dello stanziamento del 2017 per la mobilità studentesca (riportandolo ai 3 milioni previsti) e 500mila euro in più sulla somma da destinare all'ERSU di Cagliari per i contributi fitto casa per gli studenti. Si chiede infine un milione di euro per rifinanziare i programmi di alta formazione per consentire l'attivazione dei Master nei due atenei sardi.

SARDEGNAOGGI.IT
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TTECNOLOGICO.COM
Manovra 2018. Le richieste dell’Università di Cagliari al consiglio regionale: piu’ fondi per diritto allo studio, visiting professor, mobilità studentesca e master
Mercoledì 29 novembre 2017

Il Senato accademico dell’Università degli Studi di Cagliari ha approvato questa mattina all’unanimità un’interrogazione presentata dai rappresentanti degli studenti di UniCa 2.0 che chiede l’estensione della” no tax area” oltre l’attuale fascia ISEE di 13mila euro. Si tratta della soglia di reddito sotto la quale chi si iscrive all’Università è esonerato completamente dal pagamento delle tasse.
La richiesta dello stanziamento necessario ad attuare l’allargamento della soglia – fatta propria quindi dal Magnifico Rettore e dall’Ateneo – è contenuta in un documento inviato alla terza Commissione del Consiglio regionale della Sardegna, insieme ad altre osservazioni dell’Università degli Studi di Cagliari sulla Manovra di Bilancio 2018-2020 attualmente in discussione.
La lettera firmata dalla prof.ssa Del Zompo parte da un’analisi dei risultati raggiunti dall’Ateneo del capoluogo anche grazie al sostegno del Consiglio regionale. Spicca il dato del tasso di occupazione e disoccupazione a cinque anni dalla laurea: nelle ultime tre indagini Almalaurea, l’Ateneo cagliaritano registra performance migliori rispetto alla media degli atenei del Sud e delle isole, nonostante la criticità della diminuzione delle risorse determinata da indicatori squilibrati, come il mancato riconoscimento dell’insularità e della bassa densità di popolazione della Sardegna.
Un netto miglioramento si è avuto anche nel posizionamento di UniCa nel sistema universitario rispetto al parametro fondamentale relativo alle politiche per la didattica, costituito dal numero di studenti regolari (passato da 13750 del 2013-14 a 14.287 del 2014-15). Da sottolineare la sostanziale tenuta del numero totale degli iscritti nell’ultimo triennio. L’Ateneo di Cagliari risulta essere ai primi posti in Italia sulla base dei due indicatori scelti per l’attribuzione della quota premiale del Fondo di Finanziamento Ordinario: la proporzione di crediti formativi universitari (CFU) conseguiti all’estero dagli studenti regolari sul totale dei CFU conseguiti dagli studenti entro la durata normale del corso e la proporzione di professori assunti nell’anno precedente non già in servizio presso l’ateneo.
“Si tratta di risultati raggiunti per effetto dello sforzo di tutto l’Ateneo – commenta il Rettore Maria Del Zompo – per portare avanti la missione dell’alta formazione per gli studenti sardi e proseguire sulla strada dell’eccellenza nella ricerca con le relative ricadute sul territorio”.
Quindi le richieste dell’Ateneo al Consiglio regionale, contenute nel documento firmato dal Magnifico. Oltre ad un contributo che consenta di innalzare la soglia ISEE a sostegno del diritto allo studio universitario degli studenti sardi, come chiesto dai rappresentanti degli studenti e dal Senato accademico, l’Università degli Studi di Cagliari sottolinea la necessità di stanziare 800mila euro complessivi per gli Atenei sardi (di cui 450mila per UniCa) per le esigenze finanziarie dei corsi di laurea delle professioni sanitarie e chiede di ripristinare il finanziamento  sui Visiting Professors, attualmente azzerato (nella precedente Manovra erano stanziati 500mila euro), destinando una quota del contributo per lo svolgimento di attività all’estero da parte dei ricercatori dei due Atenei sardi.
L’Ateneo chiede inoltre il ripristino dello stanziamento del 2017 per la mobilità studentesca (riportandolo ai 3 milioni previsti) e 500mila euro in più sulla somma da destinare all’ERSU di Cagliari per i contributi fitto casa per gli studenti. Si chiede infine un milione di euro per rifinanziare i programmi di alta formazione per consentire l’attivazione dei Master nei due atenei sardi.

TTECNOLOGICO.COM
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ALGUER.IT
UniCa chiama la Regione
Le richieste dell’Università degli studi di Cagliari al Consiglio regionale: nella manovra 2018-2020, più fondi per il diritto allo studio, visiting professor, mobilità studentesca e master. l’Ateneo cresce e migliora in numerosi indicatori
Mercoledì 29 novembre 2017

CAGLIARI – Ieri mattina, il Senato accademico dell’Università degli studi di Cagliari ha approvato all’unanimità un’interrogazione presentata dai rappresentanti degli studenti di UniCa 2.0 che chiede l’estensione della "no tax area” oltre l’attuale fascia Isee di 13mila euro. Si tratta della soglia di reddito sotto la quale chi si iscrive all’Università è esonerato completamente dal pagamento delle tasse. La richiesta dello stanziamento necessario ad attuare l’allargamento della soglia (fatta propria quindi dal magnifico rettore e dall’Ateneo) è contenuta in un documento inviato alla Terza Commissione del Consiglio regionale della Sardegna, insieme ad altre osservazioni dell’Università di Cagliari sulla Manovra di Bilancio 2018-2020 attualmente in discussione.
La lettera firmata da Maria Del Zompo parte da un’analisi dei risultati raggiunti dall’Ateneo del capoluogo anche grazie al sostegno del Consiglio regionale. Spicca il dato del tasso di occupazione e disoccupazione a cinque anni dalla laurea: nelle ultime tre indagini Almalaurea, l’Ateneo cagliaritano registra performance migliori rispetto alla media degli atenei del sud e delle isole, nonostante la criticità della diminuzione delle risorse determinata da indicatori squilibrati, come il mancato riconoscimento dell’insularità e della bassa densità di popolazione della Sardegna. Un netto miglioramento si è avuto anche nel posizionamento di UniCa nel sistema universitario rispetto al parametro fondamentale relativo alle politiche per la didattica, costituito dal numero di studenti regolari (passato da 13.750 del 2013-14 a 14.287 del 2014-15). Da sottolineare la sostanziale tenuta del numero totale degli iscritti nell’ultimo triennio. L’Ateneo di Cagliari risulta essere ai primi posti in Italia sulla base dei due indicatori scelti per l’attribuzione della quota premiale del Fondo di finanziamento ordinario: la proporzione di crediti formativi universitari conseguiti all’estero dagli studenti regolari sul totale dei cfu conseguiti dagli studenti entro la durata normale del corso e la proporzione di professori assunti nell’anno precedente non già in servizio nell’Ateneo.
«Si tratta di risultati raggiunti per effetto dello sforzo di tutto l’Ateneo – commenta il rettore Del Zompo – per portare avanti la missione dell’alta formazione per gli studenti sardi e proseguire sulla strada dell’eccellenza nella ricerca con le relative ricadute sul territorio». Quindi le richieste dell’Ateneo al Consiglio regionale, contenute nel documento firmato dal magnifico. Oltre ad un contributo che consenta di innalzare la soglia Isee a sostegno del diritto allo studio universitario degli studenti sardi, come chiesto dai rappresentanti degli studenti e dal Senato accademico, l’Università degli studi di Cagliari sottolinea la necessità di stanziare 800mila euro complessivi per gli Atenei sardi (di cui 450mila per UniCa) per le esigenze finanziarie dei corsi di laurea delle professioni sanitarie e chiede di ripristinare il finanziamento sui visiting professors, attualmente azzerato (nella precedente Manovra erano stanziati 500mila euro), destinando una quota del contributo per lo svolgimento di attività all’estero da parte dei ricercatori dei due Atenei sardi. L’Ateneo chiede inoltre il ripristino dello stanziamento del 2017 per la mobilità studentesca (riportandolo ai 3milioni previsti) e 500mila euro in più sulla somma da destinare all’Ersu di Cagliari per i contributi fitto casa per gli studenti. Si chiede infine un milione di euro per rifinanziare i programmi di alta formazione per consentire l’attivazione dei Master nei due atenei sardi.

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