Innovazione: gli studenti dell'Università di Cagliari in prima fila con le tesi di laurea discusse con i docenti e i ricercatori. Ricerca e cultura producono vantaggi per lo sviluppo del sistema economico: e le aziende ci credono
Sergio Nuvoli
Cagliari, 22 novembre 2017 - E’ stato assegnato al dottor Gionathan Desogus, laureato in Fisica all’Università di Cagliari, il Premio innovazione 2017 di Leonardo nella categoria studenti/neolaureati per l’applicazione della tecnologia micro-SORS (evoluzione spettroscopia Raman) ai beni culturali, oggetto del suo lavoro scientifico di tesi di laurea, discussa recentemente con il professor Daniele Chiriu.
La cerimonia di premiazione si è svolta lunedì nella prestigiosa cornice del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano: il premio è stato consegnato al dottor Desogus dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, dal Presidente di Leonardo Gianni De Gennaro e dall'amministratore delegato di Leonardo Alessandro Profumo.
Il progetto propone l’utilizzo di una avanzata tecnica diagnostica non invasiva, la micro-SORS (Spatially Offset Raman Spectroscopy), per l’identificazione precoce di cause di danneggiamento di opere d’arte e utile in particolare per la diagnosi negli affreschi, spesso deteriorati da reazioni chimiche o umidità. “La tecnica utilizzata – si legge nella motivazione del premio assegnato al dottor Desogus - permette di identificare il deterioramento anche al di sotto di strati che ne impediscono la visibilità. La tecnologia può essere applicata ad ogni tipo di opera d’arte che presenti superfici multistrato: dai libri alle pergamene, dai quadri ai manufatti”.
“Nel mio lavoro di tesi – spiega il dottor Desogus, classe ‘93 - ho avuto modo di applicare questa tecnica ad una superficie muraria multistrato, per la precisione un affresco. Tramite questa tecnica, io ed il prof. Chiriu, siamo riusciti a caratterizzare gli elementi presenti nei substrati della superficie muraria, osservando composti differenti rispetto a quelli presenti superficialmente. Il micro-SORS può essere utilizzato per osservare variazioni della struttura molecolare e individuare agenti ostili, quali umidità, che potrebbero intaccare e compromettere la stabilità della struttura muraria”.
Il Premio innovazione Leonardo si rivolge dal 2015 agli studenti universitari, neolaureati e dottorandi delle facoltà STEM (Science, Technologies, Engineering, Mathematics) di tutti gli atenei italiani, chiamati a confrontarsi con le sfide tecnologiche del futuro e, in particolare, su tre ambiti di ricerca individuati all’interno del business aziendale di Leonardo: l’image intelligence, le tecnologie quantistiche per i sensori e le tecnologie e soluzioni innovative per la tutela dei beni culturali. In palio non solo riconoscimenti economici, ma la possibilità di fare un tirocinio all’interno del Gruppo, per conoscere da vicino il cuore tecnologico di Leonardo.
“L’innovazione è tutto – ha detto Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo, prima dell’assegnazione del premio - È fondamentale per la nostra stessa sopravvivenza. Ecco perché, in questi tredici edizioni del Premio Innovazione, è successo spesso che molti dei progetti premiati siano poi diventati delle realtà industriali”.
Leonardo è tra le prime dieci società al mondo nell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza e la principale azienda industriale italiana. Operativa da gennaio 2016 come one company organizzata in sette divisioni di business (Elicotteri; Velivoli; Aerostrutture; Sistemi Avionici e Spaziali; Elettronica per la Difesa Terrestre e Navale; Sistemi di Difesa; Sistemi per la Sicurezza e le Informazioni), Leonardo compete sui più importanti mercati internazionali facendo leva sulle proprie aree di leadership tecnologica e di prodotto. Quotata alla Borsa di Milano (LDO), nel 2016 Leonardo ha registrato ricavi consolidati pari a 12 miliardi di euro e vanta una rilevante presenza industriale in Italia, Regno Unito, USA e Polonia.
RASSEGNA STAMPA
ANSA
Università: premio innovazione a giovane laureato Cagliari
Assegnato il "Leonardo" al fisico sardo Desogus
CAGLIARI
(ANSA) - CAGLIARI, 22 NOV - E' stato assegnato al dottor Gionathan Desogus, laureato in Fisica dell'Università di Cagliari, il primo Premio innovazione 2017 di Leonardo per la categoria studenti e neolaureati per l'applicazione di una particolare tecnologia diagnostica ai beni culturali, oggetto della sua tesi di laurea discussa recentemente con il professor Daniele Chiriu. La cerimonia di premiazione si è svolta nella prestigiosa cornice del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano: il premio è stato consegnato dal Presidente della società Leonardo, Gianni De Gennaro, dall'amministratore delegato Alessandro Profumo e dal Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni. Il progetto firmato dal dottor Desogus propone l'utilizzo di una avanzata tecnica diagnostica non invasiva, la micro-SORS (Spatially Offset Raman Spectroscopy), per l'identificazione precoce di cause di danneggiamento di opere d'arte e utile in particolare per la diagnosi negli affreschi, spesso deteriorati da reazioni chimiche o umidità. "La tecnica utilizzata - si legge nella motivazione del premio assegnato al dottor Desogus - permette di identificare il deterioramento anche al di sotto di strati che ne impediscono la visibilità. La tecnologia può essere applicata ad ogni tipo di opera d'arte che presenti superfici multistrato: dai libri alle pergamene, dai quadri ai manufatti". "Nel mio lavoro di tesi - spiega il dottor Desogus, classe 1993 - ho avuto modo di applicare questa tecnica ad una superficie muraria multistrato, per la precisione un affresco. Tramite questa tecnica, io ed il prof. Chiriu, siamo riusciti a caratterizzare gli elementi presenti nei substrati della superficie muraria, osservando composti differenti rispetto a quelli presenti superficialmente. Il micro-SORS può essere utilizzato per osservare variazioni della struttura molecolare e individuare agenti ostili, quali umidità, che potrebbero intaccare e compromettere la stabilità della struttura muraria". (ANSA).
L’UNIONE SARDA del 28 novembre 2017
Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
La scienza all'avanguardia nella tutela dell'arte
La scienza d'avanguardia al servizio della storia dell'arte. La ricerca scientifica arriva in soccorso dei capolavori del passato anche grazie alla qualità di un giovane cagliaritano. Gionathan Desogus, fisico neolaureato di 24 anni, ha conquistato il Premio Innovazione 2017 di Leonardo, grazie alla sua tesi che ha proposto un progetto per utilizzare una moderna tecnica diagnostica non invasiva, la micro-Sors (Spatially offset raman pectroscopy), per identificare in modo non invasivo e precoce le cause di danneggiamento delle opere d'arte. Il suo progetto è considerato particolarmente valido per l'analisi dello stato di salute degli affreschi che soffrono l'umidità e le reazioni chimiche. «La tecnica utilizzata permette di identificare il deterioramento anche al di sotto di strati che ne impediscono la visibilità - si legge nella motivazione del premio consegnato al giovane fisico - la tecnologia può essere applicata ad ogni tipo di opera d'arte che presenti superfici multistrato: dai libri alle pergamene, dai quadri ai manufatti». Il premio è stato consegnato a Milano dal presidente della Regione Roberto Maroni. «Nel mio lavoro di tesi ho avuto modo di applicare questa tecnica ad una superficie muraria multistrato, per la precisione un affresco», ha spiegato soddisfatto il fisico Gionathan Desogus.
M. Z.
CAGLIARI. È stato assegnato al dottor Gionathan Desogus, laureato in Fisica dell'Università di Cagliari, il primo Premio innovazione 2017 di Leonardo per la categoria studenti e neolaureati per l'applicazione di una particolare tecnologia diagnostica ai beni culturali, oggetto della sua tesi di laurea discussa recentemente con il professor Daniele Chiriu.
La cerimonia di premiazione si è svolta nella prestigiosa cornice del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano: il premio è stato consegnato dal presidente della società Leonardo, Gianni De Gennaro, dall'amministratore delegato Alessandro Profumo e dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni. Il progetto firmato dal dottor Desogus propone l'utilizzo di una avanzata tecnica diagnostica non invasiva, la micro-SORS (Spatially Offset Raman Spectroscopy), per l'identificazione precoce di cause di danneggiamento di opere d'arte e utile in particolare per la diagnosi negli affreschi, spesso deteriorati da reazioni chimiche o umidità.
«La tecnica utilizzata - si legge nella motivazione del premio assegnato a Desogus - permette di identificare il deterioramento anche al di sotto di strati che ne impediscono la visibilità. La tecnologia può essere applicata ad ogni tipo di opera d'arte che presenti superfici multistrato: dai libri alle pergamene, dai quadri ai manufatti».
«Nel mio lavoro di tesi - spiega Desogus, classe 1993 - ho avuto modo di applicare questa tecnica ad una superficie muraria multistrato, per la precisione un affresco. Tramite questa tecnica, io ed il professor Chiriu, siamo riusciti a caratterizzare gli elementi presenti nei substrati della superficie muraria,
osservando composti differenti rispetto a quelli presenti superficialmente. Il micro-SORS può essere utilizzato per osservare variazioni della struttura molecolare e individuare agenti ostili, quali umidità, che potrebbero intaccare e compromettere la stabilità della struttura muraria».
Un nuovo prestigioso riconoscimento per l’Università di Cagliari: è stato assegnato al dottor Gionathan Desogus, laureato in Fisica dell'ateneo sardo, il primo "Premio innovazione 2017" messo in palio dall'azienda Leonardo per la categoria studenti e neolaureati.
Il progetto propone in particolare l'utilizzo di una avanzata tecnica diagnostica non invasiva, la micro-SORS (Spatially Offset Raman Spectroscopy), per l'identificazione precoce di cause di danneggiamento di opere d'arte, operazione utile in particolare per la diagnosi negli affreschi, spesso deteriorati da reazioni chimiche o umidità.
"La tecnica utilizzata - si legge nella motivazione del premio assegnato al dottor Desogus - permette di identificare il deterioramento anche al di sotto di strati che ne impediscono la visibilità. La tecnologia può essere applicata ad ogni tipo di opera d'arte che presenti superfici multistrato: dai libri alle pergamene, dai quadri ai manufatti".
"Nel mio lavoro di tesi - spiega il dottor Desogus, classe '93 - ho avuto modo di applicare questa tecnica ad una superficie muraria multistrato, per la precisione un affresco. Tramite questa tecnica, io ed il professor Chiriu siamo riusciti a caratterizzare gli elementi presenti nei substrati della superficie muraria, osservando composti differenti rispetto a quelli presenti superficialmente. Il micro-SORS può essere utilizzato per osservare variazioni della struttura molecolare e individuare agenti ostili, quali umidità, che potrebbero intaccare e compromettere la stabilità della struttura muraria".
La cerimonia di premiazione si è svolta lunedì nella prestigiosa cornice del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano: il premio è stato consegnato dal Presidente della società Leonardo, Gianni De Gennaro, dall'amministratore delegato Alessandro Profumo e dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni.
Il Premio innovazione Leonardo si rivolge dal 2015 agli studenti universitari, neolaureati e dottorandi delle facoltà STEM (Science, Technologies, Engineering, Mathematics) di tutti gli atenei italiani, chiamati a confrontarsi con le sfide tecnologiche del futuro e, in particolare, su tre ambiti di ricerca individuati all'interno del business aziendale di Leonardo: l'image intelligence, le tecnologie quantistiche per i sensori e le tecnologie e soluzioni innovative per la tutela dei beni culturali. In palio non solo riconoscimenti economici, ma la possibilità di fare un tirocinio all'interno del Gruppo, per conoscere da vicino il cuore tecnologico di Leonardo, fra le prime dieci società al mondo nell'Aerospazio, Difesa e Sicurezza.
È stato assegnato al dottor Gionathan Desogus, laureato in Fisica dell’Università di Cagliari, il primo Premio innovazione 2017 di Leonardo per la categoria studenti e neolaureati. Il riconoscimento è stato dato per l’applicazione di una particolare tecnologia diagnostica ai beni culturali, oggetto della sua tesi di laurea discussa recentemente con il professor Daniele Chiriu.
La cerimonia di premiazione si è svolta lunedì nella prestigiosa cornice del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano: il premio è stato consegnato dal Presidente della società Leonardo, Gianni De Gennaro, dall’amministratore delegato Alessandro Profumo e dal Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni.
Il progetto firmato dal dottor Desogus propone l’utilizzo di una avanzata tecnica diagnostica non invasiva, la micro-SORS (Spatially Offset Raman Spectroscopy), per l’identificazione precoce di cause di danneggiamento di opere d’arte e utile in particolare per la diagnosi negli affreschi, spesso deteriorati da reazioni chimiche o umidità. “La tecnica utilizzata – si legge nella motivazione del premio assegnato al dottor Desogus – permette di identificare il deterioramento anche al di sotto di strati che ne impediscono la visibilità. La tecnologia può essere applicata ad ogni tipo di opera d’arte che presenti superfici multistrato: dai libri alle pergamene, dai quadri ai manufatti”.
«Nel mio lavoro di tesi – spiega il dottor Desogus, classe ‘93 – ho avuto modo di applicare questa tecnica ad una superficie muraria multistrato, per la precisione un affresco. Tramite questa tecnica, io ed il prof. Chiriu, siamo riusciti a caratterizzare gli elementi presenti nei substrati della superficie muraria, osservando composti differenti rispetto a quelli presenti superficialmente. Il micro-SORS può essere utilizzato per osservare variazioni della struttura molecolare e individuare agenti ostili, quali umidità, che potrebbero intaccare e compromettere la stabilità della struttura muraria».
Il Premio innovazione Leonardo si rivolge dal 2015 agli studenti universitari, neolaureati e dottorandi delle facoltà STEM (Science, Technologies, Engineering, Mathematics) di tutti gli atenei italiani, chiamati a confrontarsi con le sfide tecnologiche del futuro e, in particolare, su tre ambiti di ricerca individuati all’interno del business aziendale di Leonardo: l’image intelligence, le tecnologie quantistiche per i sensori e le tecnologie e soluzioni innovative per la tutela dei beni culturali. In palio non solo riconoscimenti economici, ma la possibilità di fare un tirocinio all’interno del Gruppo, per conoscere da vicino il cuore tecnologico di Leonardo. «L’innovazione è tutto – ha detto Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo, prima dell’assegnazione del premio – È fondamentale per la nostra stessa sopravvivenza. Ecco perché, in questi tredici edizioni del Premio Innovazione, è successo spesso che molti dei progetti premiati siano poi diventati delle realtà industriali».
Leonardo è tra le prime dieci società al mondo nell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza e la principale azienda industriale italiana. Operativa da gennaio 2016 come one company organizzata in sette divisioni di business (Elicotteri; Velivoli; Aerostrutture; Sistemi Avionici e Spaziali; Elettronica per la Difesa Terrestre e Navale; Sistemi di Difesa; Sistemi per la Sicurezza e le Informazioni), Leonardo compete sui più importanti mercati internazionali facendo leva sulle proprie aree di leadership tecnologica e di prodotto. Quotata alla Borsa di Milano (LDO), nel 2016 Leonardo ha registrato ricavi consolidati pari a 12 miliardi di euro e vanta una rilevante presenza industriale in Italia, Regno Unito, USA e Polonia.
È stato assegnato al dottor Gionathan Desogus, laureato in Fisica dell’Università di Cagliari, il primo Premio innovazione 2017 di Leonardo per la categoria studenti e neolaureati per l’applicazione di una particolare tecnologia diagnostica ai beni culturali, oggetto della sua tesi di laurea discussa recentemente con il professor Daniele Chiriu. La cerimonia di premiazione si è svolta nella prestigiosa cornice del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano: il premio è stato consegnato dal Presidente della società Leonardo, Gianni De Gennaro, dall’amministratore delegato Alessandro Profumo e dal Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni.
Il progetto firmato dal dottor Desogus propone l’utilizzo di una avanzata tecnica diagnostica non invasiva, la desogus-laureamicro-SORS (Spatially Offset Raman Spectroscopy), per l’identificazione precoce di cause di danneggiamento di opere d’arte e utile in particolare per la diagnosi negli affreschi, spesso deteriorati da reazioni chimiche o umidità. “La tecnica utilizzata – si legge nella motivazione del premio assegnato al dottor Desogus – permette di identificare il deterioramento anche al di sotto di strati che ne impediscono la visibilità. La tecnologia può essere applicata ad ogni tipo di opera d’arte che presenti superfici multistrato: dai libri alle pergamene, dai quadri ai manufatti”. “Nel mio lavoro di tesi – spiega il dottor Desogus, classe 1993 – ho avuto modo di applicare questa tecnica ad una superficie muraria multistrato, per la precisione un affresco. Tramite questa tecnica, io ed il prof. Chiriu, siamo riusciti a caratterizzare gli elementi presenti nei substrati della superficie muraria, osservando composti differenti rispetto a quelli presenti superficialmente. Il micro-SORS può essere utilizzato per osservare variazioni della struttura molecolare e individuare agenti ostili, quali umidità, che potrebbero intaccare e compromettere la stabilità della struttura muraria”.
E’ stato assegnato al dottor Gionathan Desogus, laureato in Fisica dell’Università di Cagliari, il primo Premio innovazione 2017 di Leonardo per la categoria studenti e neolaureati per l’applicazione di una particolare tecnologia diagnostica ai beni culturali, oggetto della sua tesi di laurea discussa recentemente con il professor Daniele Chiriu. La cerimonia di premiazione si è svolta lunedì nella prestigiosa cornice del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano: il premio è stato consegnato dal Presidente della società Leonardo, Gianni De Gennaro, dall’amministratore delegato Alessandro Profumo e dal Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni.
Il progetto firmato dal dottor Desogus propone l’utilizzo di una avanzata tecnica diagnostica non invasiva, la micro-SORS (Spatially Offset Raman Spectroscopy), per l’identificazione precoce di cause di danneggiamento di opere d’arte e utile in particolare per la diagnosi negli affreschi, spesso deteriorati da reazioni chimiche o umidità. “La tecnica utilizzata – si legge nella motivazione del premio assegnato al dottor Desogus – permette di identificare il deterioramento anche al di sotto di strati che ne impediscono la visibilità. La tecnologia può essere applicata ad ogni tipo di opera d’arte che presenti superfici multistrato: dai libri alle pergamene, dai quadri ai manufatti”.
“Nel mio lavoro di tesi – spiega il dottor Desogus, classe ‘93 – ho avuto modo di applicare questa tecnica ad una superficie muraria multistrato, per la precisione un affresco. Tramite questa tecnica, io ed il prof. Chiriu, siamo riusciti a caratterizzare gli elementi presenti nei substrati della superficie muraria, osservando composti differenti rispetto a quelli presenti superficialmente. Il micro-SORS può essere utilizzato per osservare variazioni della struttura molecolare e individuare agenti ostili, quali umidità, che potrebbero intaccare e compromettere la stabilità della struttura muraria”.
Il Premio innovazione Leonardo si rivolge dal 2015 agli studenti universitari, neolaureati e dottorandi delle facoltà STEM (Science, Technologies, Engineering, Mathematics) di tutti gli atenei italiani, chiamati a confrontarsi con le sfide tecnologiche del futuro e, in particolare, su tre ambiti di ricerca individuati all’interno del business aziendale di Leonardo: l’image intelligence, le tecnologie quantistiche per i sensori e le tecnologie e soluzioni innovative per la tutela dei beni culturali. In palio non solo riconoscimenti economici, ma la possibilità di fare un tirocinio all’interno del Gruppo, per conoscere da vicino il cuore tecnologico di Leonardo.
“L’innovazione è tutto – ha detto Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo, prima dell’assegnazione del premio – È fondamentale per la nostra stessa sopravvivenza. Ecco perché, in questi tredici edizioni del Premio Innovazione, è successo spesso che molte dei progetti premiati siano poi diventati delle realtà industriali”.
E’ stato assegnato al dottor Gionathan Desogus, laureato in Fisica dell’Università di Cagliari, il primo Premio innovazione 2017 di Leonardo per la categoria studenti e neolaureati per l’applicazione di una particolare tecnologia diagnostica ai beni culturali, oggetto della sua tesi di laurea discussa recentemente con il professor Daniele Chiriu. La cerimonia di premiazione si è svolta nella prestigiosa cornice del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano: il premio è stato consegnato dal Presidente della società Leonardo, Gianni De Gennaro, dall’amministratore delegato Alessandro Profumo e dal Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni.
Il progetto firmato dal dottor Desogus propone l’utilizzo di una avanzata tecnica diagnostica non invasiva, la micro-SORS (Spatially Offset Raman Spectroscopy), per l’identificazione precoce di cause di danneggiamento di opere d’arte e utile in particolare per la diagnosi negli affreschi, spesso deteriorati da reazioni chimiche o umidità. “La tecnica utilizzata – si legge nella motivazione del premio assegnato al dottor Desogus – permette di identificare il deterioramento anche al di sotto di strati che ne impediscono la visibilità. La tecnologia può essere applicata ad ogni tipo di opera d’arte che presenti superfici multistrato: dai libri alle pergamene, dai quadri ai manufatti”.
“Nel mio lavoro di tesi – spiega il dottor Desogus, classe 1993 – ho avuto modo di applicare questa tecnica ad una superficie muraria multistrato, per la precisione un affresco. Tramite questa tecnica, io ed il prof. Chiriu, siamo riusciti a caratterizzare gli elementi presenti nei substrati della superficie muraria, osservando composti differenti rispetto a quelli presenti superficialmente. Il micro-SORS può essere utilizzato per osservare variazioni della struttura molecolare e individuare agenti ostili, quali umidità, che potrebbero intaccare e compromettere la stabilità della struttura muraria”.
E’ stato assegnato al dottor Gionathan Desogus, laureato in Fisica dell’Università di Cagliari, il primo Premio innovazione 2017 di Leonardo per la categoria studenti e neolaureati per l’applicazione di una particolare tecnologia diagnostica ai beni culturali, oggetto della sua tesi di laurea discussa recentemente con il professor Daniele Chiriu. La cerimonia di premiazione si è svolta lunedì nella prestigiosa cornice del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano: il premio è stato consegnato dal Presidente della società Leonardo, Gianni De Gennaro, dall’amministratore delegato Alessandro Profumo e dal Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni.
Il progetto firmato dal dottor Desogus propone l’utilizzo di una avanzata tecnica diagnostica non invasiva, la micro-SORS (Spatially Offset Raman Spectroscopy), per l’identificazione precoce di cause di danneggiamento di opere d’arte e utile in particolare per la diagnosi negli affreschi, spesso deteriorati da reazioni chimiche o umidità. “La tecnica utilizzata – si legge nella motivazione del premio assegnato al dottor Desogus – permette di identificare il deterioramento anche al di sotto di strati che ne impediscono la visibilità. La tecnologia può essere applicata ad ogni tipo di opera d’arte che presenti superfici multistrato: dai libri alle pergamene, dai quadri ai manufatti”.
“Nel mio lavoro di tesi – spiega il dottor Desogus, classe ‘93 – ho avuto modo di applicare questa tecnica ad una superficie muraria multistrato, per la precisione un affresco. Tramite questa tecnica, io ed il prof. Chiriu, siamo riusciti a caratterizzare gli elementi presenti nei substrati della superficie muraria, osservando composti differenti rispetto a quelli presenti superficialmente. Il micro-SORS può essere utilizzato per osservare variazioni della struttura molecolare e individuare agenti ostili, quali umidità, che potrebbero intaccare e compromettere la stabilità della struttura muraria”.
Il Premio innovazione Leonardo si rivolge dal 2015 agli studenti universitari, neolaureati e dottorandi delle facoltà STEM (Science, Technologies, Engineering, Mathematics) di tutti gli atenei italiani, chiamati a confrontarsi con le sfide tecnologiche del futuro e, in particolare, su tre ambiti di ricerca individuati all’interno del business aziendale di Leonardo: l’image intelligence, le tecnologie quantistiche per i sensori e le tecnologie e soluzioni innovative per la tutela dei beni culturali. In palio non solo riconoscimenti economici, ma la possibilità di fare un tirocinio all’interno del Gruppo, per conoscere da vicino il cuore tecnologico di Leonardo.
“L’innovazione è tutto – ha detto Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo, prima dell’assegnazione del premio – È fondamentale per la nostra stessa sopravvivenza. Ecco perché, in questi tredici edizioni del Premio Innovazione, è successo spesso che molte dei progetti premiati siano poi diventati delle realtà industriali”.
Leonardo è tra le prime dieci società al mondo nell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza e la principale azienda industriale italiana. Operativa da gennaio 2016 come one company organizzata in sette divisioni di business (Elicotteri; Velivoli; Aerostrutture; Sistemi Avionici e Spaziali; Elettronica per la Difesa Terrestre e Navale; Sistemi di Difesa; Sistemi per la Sicurezza e le Informazioni), Leonardo compete sui più importanti mercati internazionali facendo leva sulle proprie aree di leadership tecnologica e di prodotto. Quotata alla Borsa di Milano (LDO), nel 2016 Leonardo ha registrato ricavi consolidati pari a 12 miliardi di euro e vanta una rilevante presenza industriale in Italia, Regno Unito, USA e Polonia.
CAGLIARI - E' stato assegnato s Gionathan Desogus, laureato in Fisica dell'Università di Cagliari, il primo Premio innovazione 2017 di Leonardo per la categoria studenti e neolaureati per l'applicazione di una particolare tecnologia diagnostica ai beni culturali, oggetto della sua tesi di laurea. La cerimonia di premiazione si è svolta lunedì al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano: il premio è stato consegnato dal Presidente della società Leonardo, Gianni De Gennaro, dall'amministratore delegato Alessandro Profumo e dal Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni.
Il progetto propone l'utilizzo di una avanzata tecnica diagnostica non invasiva, la micro-SORS (Spatially Offset Raman Spectroscopy), per l'identificazione precoce di cause di danneggiamento di opere d'arte e utile in particolare per la diagnosi negli affreschi, spesso deteriorati da reazioni chimiche o umidità. "La tecnica utilizzata – si legge nella motivazione del premio - permette di identificare il deterioramento anche al di sotto di strati che ne impediscono la visibilità. La tecnologia può essere applicata ad ogni tipo di opera d'arte che presenti superfici multistrato: dai libri alle pergamene, dai quadri ai manufatti".
"Nel mio lavoro di tesi – spiega - ho avuto modo di applicare questa tecnica ad una superficie muraria multistrato, per la precisione un affresco. Tramite questa tecnica siamo riusciti a caratterizzare gli elementi presenti nei substrati della superficie muraria, osservando composti differenti rispetto a quelli presenti superficialmente. Il micro-SORS può essere utilizzato per osservare variazioni della struttura molecolare e individuare agenti ostili, quali umidità, che potrebbero intaccare e compromettere la stabilità della struttura muraria".
Il Premio innovazione Leonardo si rivolge dal 2015 agli studenti universitari, neolaureati e dottorandi delle facoltà STEM (Science, Technologies, Engineering, Mathematics) di tutti gli atenei italiani, chiamati a confrontarsi con le sfide tecnologiche del futuro e, in particolare, su tre ambiti di ricerca individuati all'interno del business aziendale di Leonardo: l'image intelligence, le tecnologie quantistiche per i sensori e le tecnologie e soluzioni innovative per la tutela dei beni culturali. In palio non solo riconoscimenti economici, ma la possibilità di fare un tirocinio all'interno del Gruppo, per conoscere da vicino il cuore tecnologico di Leonardo.
Ad aggiudicarsi il premio innovazione 2017 di Leonardo nella categoria Studenti/neolaureati è stato il progetto di Gionathan Desogus, dell’università di Cagliari, che ha studiato l’applicazione della tecnologia micro-Sors ai beni culturali: la Spatially Offset Raman Spectroscopy si dimostra utile per l’identificazione precoce di cause di danneggiamento di opere d’arte e in particolare per gli affreschi. Quanto ai dottorandi, il primo premio è andato a Giulia Savoja dell’Università mediterranea di Reggio Calabria per la sperimentazione di lamine in materiale composito rinforzato con fibre vegetali per il settore costruttivo, e il secondo a Iolanda Borzì e Antonino Galletta, dell’ateneo di Messina, che hanno messo a punto una metodologia predittiva innovativa del Fire Weather Index (FWI) per la protezione del territorio da incendi boschivi tramite algoritmo di elaborazione integrata di dati da satellite e rilevamenti-drone site-specific in tempo reale.
Il Premio innovazione Leonardo, giunto con la premiazione di oggi alla sua tredicesima edizione, nasce per dare un riconoscimento alle idee e alla creatività di universitari e dipendenti di Leonardo, ma anche per promuovere il dibattito sulle attività Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics). All’iniziativa hanno partecipato nel tempo oltre 9mila progetti, che hanno coinvolto 25mila dipendenti, e, dal 2015 anche il contributo degli studenti delle facoltà scientifiche degli atenei italiani. Per l’edizione di quest’anno i dipendenti di Leonardo hanno presentato 700 progetti, mentre la piattaforma dedicata al premio per i giovani ha registrato più di 7.800 contatti. Ai vincitori, che hanno presentato progetti di ricerca coerenti con il business di Leonardo, incentrati su image intelligence, tecnologie quantistiche per i sensori, tecnologie e soluzioni innovative per la tutela dei beni culturali, sono andati stage formativi e riconoscimenti economici.
“Sviluppare e promuovere la cultura dell’innovazione è fondamentale per un’azienda come Leonardo – afferma l’amministratore delegato Alessandro Profumo – che opera in settori in cui l’avanzamento tecnologico è imprescindibile. La condivisione della conoscenza, la costante attenzione ai clienti e la collaborazione con atenei e centri di ricerca sono fattori che contribuiscono a sviluppare capacità e competenze che produrranno innovazione sostenibile per il futuro. Al centro di questo processo ci sono le persone, siano esse dipendenti del Gruppo, con professionalità ed esperienza, o giovani universitari, con passione, creatività e il coraggio di abbracciare il valore dell’innovazione come idea vincente”.
Nel corso della cerimonia di premiazione si è svolta anche una tavola rotonda su “I numeri dell’Innovazione”, con la partecipazione di Ferruccio Resta, rettore del Politecnico di Milano, del matematico Alfio Quarteroni, di Fiorenzo Galli, direttore generale del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, e di Luciano Marcocci, Chief technology officer di Leonardo.
Con l’occasione, e con l’obiettivo di coinvolgere nel dibattito e nella promozione delle discipline scientifiche un pubblico più ampio, Leonardo ha inaugurato oggi in partnership con l’ente museale il laboratorio interattivo di Matematica all’interno del Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia di Milano, che nasce come luogo di sperimentazione e divulgazione della cultura scientifica con un focus sulla fluidodinamica e i modelli matematici applicati al volo.
L’iniziati va fa parte della strategia più Ampia di Leonardo sull’innovazione, che vede il gruppo investire, nel solo 2016, circa 1.4 i miliardi di euro in ricerca e sviluppo, pari all’11% dei ricavi aziendali, con 10mila dipendenti impegnati in queste attività, in un “modello improntato all’open innovation – si legge in una nota dell’azienda – per incentivare la condivisione di conoscenze e opportunità, nella consapevolezza che per fare innovazione siano fondamentali talenti, idee e soluzioni provenienti anche dall’esterno dell’azienda”.
di Antonello Salerno