di Sergio Nuvoli
Cagliari, 15 novembre 2017 - “L’Università di Cagliari c’è, e sta facendo la sua parte perché mai come in questi ultimi anni l’Ateneo sente il desiderio di collaborare con le imprese e con tutto il territorio per lo sviluppo della Sardegna, nel suo ruolo di guida del percorso verso l’innovazione, che oggi fa parte del nostro DNA”. Lo ha detto questo pomeriggio il Prorettore all’innovazione Maria Chiara Di Guardo, aprendo - anche a nome del Rettore Maria Del Zompo - la cerimonia di premiazione delle imprese sarde di eccellenza da parte di Intesa Sanpaolo. È giunto alla sesta edizione il premio “Promuovere l'eccellenza per sostenere la crescita”, voluto dalla Banca nel 2012 e destinato alle piccole aziende che si sono contraddistinte nel panorama economico sardo.
“Le imprese selezionate per essere premiate – ha aggiunto il Prorettore - mostrano il grande dinamismo nel territorio, in cui cerchiamo di portare il nostro know how per collaborare. Siamo lieti di interagire con tutti gli altri attori per sviluppare questo nuovo ecosistema che si sta piano piano creando in Sardegna”.
Gregorio De Felice, chief economist di Intesa Sanpaolo ha tenuto la relazione introduttiva, dopo i saluti del sindaco di Cagliari e di Confindustria: “L’intensità della crescita si è ridotta rispetto al passato – ha spiegato - Ci sono già sette anni di ciclo positivo, che proseguirà secondo noi per altri due anni per effetto delle politiche monetarie e fiscali. Questa ripresa non genera però inflazione”. Come mai? Secondo l’ecoomista di Intesa Sanpaolo le cause sono molte: tra le altre la delocalizzazione, le conseguenze della sharing economy, l’internazionalizzazione delle imprese sono tra i motivi. La buona notizia è l’assenza di squilibri finanziari.
“Insieme all’Europa l’Italia è la seconda sorpresa – ha aggiunto – perché è stato necessario rivedere la previsione del tasso di crescita per il nostro Paese. La disoccupazione resta il problema, specie per certe regioni e specie quella giovanile”.
Il messaggio positivo che emerge dai numeri “non dimentica quindi i gravi danni accumulati in tanti anni, come la disoccupazione, il Mezzogiorno, le infrastrutture, i tempi della giustizia. Ma il quadro è in netto miglioramento: le imprese devono investire adesso, perché i parametri attuali sono quelli giusti”.
“Anche la crescita della Sardegna può accelerare – ha sottolineato Pierluigi Monceri, Direttore della Direzione Regionale Lazio Sardegna e Sicilia di Intesa Sanpaolo - il momento è quello giusto, specie su settori come il turismo, perché la destagionalizzazione comincia a dare frutti, come pure la presenza straniera nell’Isola, in costante crescita”.
Secondo il manager dell’istituto di credito, “Occorre mantenere i primi dati positivi ottenuti anche sulle esportazioni, sui metalli, sulla chimica e sull’agroalimentare. La disoccupazione giovanile resta il dramma che pone la Sardegna agli ultimi posti dell’Italia meridionale. Da qui bisogna ripartire per accelerare: bisogna essere più incisivi negli investimenti”.
“Il salto di qualità nel sistema economico è generato da chi è stato in difficoltà ed è riuscito ad uscirne – ha concluso – Come banca possiamo fare con queste aziende il nostro miglior lavoro: sono già 1800 le imprese sarde che ce l’hanno fatta”. Analisi confermate da Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa San Paolo.
Quindi il momento della premiazione delle 13 aziende. Ecco i loro nomi: Aeronike srl, Barley-Maracalagonis, Cantina Depperu, Centro Trasformazione Latte srl, Chessa srl, F.lli. Marteddu, Noa Solutions srl, Nurjana Tech srl, Portale Sardegna spa, Oleificio Secchi srl, Gruppo Vacca, Su' Entu Cantine srl, Superemme spa.