Cagliari FestivalScienza, il Rettore all’incontro organizzato da Giulia Giornaliste: “E’ grande la responsabilità sulla sensibilità della società civile verso il metodo scientifico”. Resoconto dell'incontro, RASSEGNA STAMPA, FOTO e VIDEO
11 November 2017
Giuseppe Murru, Susi Ronchi, il Rettore Del Zompo

di Sergio Nuvoli

Cagliari, 11 novembre 2017 - “Ho avuto ed ho molti amici nel giornalismo: per questo conosco bene l’impegno e le tensioni nel vostro impegno. Per questo sottolineo l’importanza della formazione”. Ha esordito così il Rettore Maria Del Zompo, al corso di formazione organizzato da Giulia Giornaliste nell’ambito del Cagliari Festival Scienza 2017, questo pomeriggio nella Sala Giorgio Pisano de L’Unione Sarda.

“Il sistema universitario e il giornalismo hanno responsabilità enormi, su piani diversi – ha proseguito il Magnifico - sulla sensibilità della società civile rispetto al metodo scientifico. Sono molto preoccupata per la situazione dell’Italia: abbiamo avuto prima una legge sul cosiddetto ‘metodo Di Bella’, assolutamente ingiustificabile, poi abbiamo vissuto la vicenda Stamina, infine i ‘no vax’. Tutto questo mi preoccupa perché significa andare verso quella situazione che il Presidente della Repubblica ha stigmatizzato quando è venuto a Cagliari per l’inaugurazione dell’Anno accademico: la libertà è soltanto insieme, non può esistere la libertà di uno senza quella degli altri. Credo che spesso si abusi di questa parola quando si è in pochi, compiendo talvolta un arbitrio nei confronti di molti”. L'incontro è andato avanti fino al tardo pomeriggio con l'intervento di numerose relatrici.

Donne e scienza a L'Unione Sarda: l'introduzione
Donne e scienza a L'Unione Sarda: l'introduzione
Guarda il primo videopitch dell'intervento del Rettore Del Zompo

In apertura dell’incontro, sollecitata dall’introduzione della giornalista Susi Ronchi, la prof.ssa Del Zompo aveva spiegato: “Quando i miei colleghi mi hanno eletto è iniziato un processo di inclusione. L’Ateneo cagliaritano ha intrapreso un importante ruolo che è quello di lavorare sulle opportunità di genere (stanze rosa, baby parking e presto un asilo nido di UniCa a Sa Duchessa), ma non solo”.

“Con questa intenzione - ha aggiunto - siamo entrati anche nel mondo della docenza, in particolare sulle risorse dei dipartimenti: quelli che si impegnano a riequilibrare la ripartizione di genere (tra uomini e donne) hanno diritto a un premio: il 3% dei punti organico messi a disposizione”.

 

Si ringraziano i colleghi dell'Ufficio stampa del FestivalScienza per la cordiale collaborazione

Il Rettore prima del suo intervento nella Sala Giorgio Pisano
Il Rettore prima del suo intervento nella Sala Giorgio Pisano
Guarda il secondo videopitch dell'intervento del Rettore Del Zompo

RASSEGNA STAMPA

ANSA.IT
Poche docenti ordinarie in atenei sardi
Giulia Sardegna ha elaborato i dati dell'Università
Lunedì 13 novembre 2017 – 19:51

La scienza non è donna. Lo confermano i dati forniti dai due Atenei di Cagliari e Sassari elaborati da Giulia Giornaliste Sardegna. Se il 40% di docenti è donna a Cagliari e il 35,4 a Sassari, nelle materie scientifiche la percentuale scende rispettivamente al 36,2% e al 32,4%. Solo il 26% è docente ordinaria nel capoluogo, il 17 a Sassari, e nelle materie scientifiche il dato si abbassa ancora: 17% a Cagliari, 14% a Sassari. Susi Ronchi, la coordinatrice di Giulia Sardegna, li ha diffusi in occasione della presentazione di "100 donne contro gli stereotipi per la Scienza", titolo del volume delle giornaliste di Giulia nazionale, Luisella Seveso e Giovanna Pezzuoli, che fa seguito alla banca dati online 100esperte.it. in ambito Stem (Scienza, tecnologia, ingegneria e matematica).
"Le docenti arrivano con molta fatica all'apice della carriera, fenomeno ancor più in evidenza nelle discipline scientifiche - ha sottolineato Susi Ronchi - le ricercatrici e le scienziate ci sono, ma i numeri raccontano come siano ancora una minoranza le donne che riescono a superare negli atenei il soffitto di cristallo".
All'incontro ha preso parte anche Maria del Zompo, rettrice dell'Università di Cagliari, una delle cinque in Italia. La sua politica di genere all'interno dell'Ateneo è nota: stanze rosa, baby parking, tessere baby e la premialità per i dipartimenti che aumenteranno la componente femminile del loro corpo docente. La Magnifica ha ribadito la sua scelta controcorrente di farsi chiamare al maschile, rettore quindi, e ha dato vita ad un acceso dibattito. Del Zompo ha auspicato un futuro nel quale non ci sia bisogno di connotare le differenze di genere, sottolineando che i ruoli istituzionali sono neutri.
L'incontro è stato l'occasione per Giulia Sardegna di presentare le sue prossime iniziative, tra cui uno spettacolo ironico e dissacrante sul linguaggio di genere, un premio giornalistico a chi si distingue nei suoi servizi sulle tematiche di genere e la collaborazione stretta con l'Università di Cagliari per la stesura delle linee guida sul linguaggio antidiscriminatorio per l'amministrazione pubblica.

ANSA.IT
ANSA.IT

LANUOVASARDEGNA.IT
Brave ma sconosciute: ecco la banca dati delle scienziate donne
A Cagliari nell'ambito del Festival della Scienza presentato il progetto di Giulia giornaliste nazionale per favorire il riequilibrio di genere di Sabrina Zedda
Martedì 14 novembre 2017

CAGLIARI. Sono molto preparate, sono capaci di miscelare bene l'aspetto emotivo con quello professionale, e se si va a guardare il loro curriculum universitario si scopre che sono anche più brave degli uomini (si laureano prima e con voti più alti). Eppure le donne rimangono ancora un passo indietro: nel mondo del lavoro come in quello dei media. Dove, quando si necessita di pareri autorevoli, si preferisce intervistare un uomo, relegando la figura femminile a mera comparsa.
A confermarlo una volta di più è stato l'altra sera (11 novembre) lo studio realizzato da Giulia Sardegna (l'associazione delle Giornaliste unite libere autonome) in collaborazione con le università di Cagliari e di Sassari sulla presenza femminile tra i docenti negli atenei sardi: a Cagliari su un totale di 945 docenti, appena il 40 per cento sono donne, mentre a Sassari, dove i docenti sono 593, la percentuale si abbassa ulteriormente, arrivando al 35,4 per cento.
L'occasione per presentare l'indagine (illustrata da Susi Ronchi, coordinatrice di Giulia Sardegna) è stato l'incontro "100 donne contro gli stereotipi per la scienza". Un evento organizzato da Giulia insieme all'Ordine regionale dei giornalisti, inserito nel Festival della Scienza, dedicato a Marie Curie, nel 150esimo anniversario dalla nascita. I dati forniti dalla ricerca presentata dicono anche altro: nelle aree scientifiche, ad esempio, le docenti languono, con una presenza del 36,25 per cento nell'Università di Cagliari, e del 32, 45 per cento in quello sassarese. Come a dire che quello della scienza sembra un mondo non adatto alle donne. Eppure non è proprio così: se l'astronauta Samantha Cristoforetti è oramai un'icona, ci sono anche tante altre scienziate autorevolissime.
Su questo ha lavorato, dal 2016, l'associazione Giulia nazionale che, in collaborazione con l'Osservatorio di Pavia e la Fondazione Bracco, ha messo in rete "100 donne.it", una grande banca dati con il profilo di oltre cento scienziate nelle discipline Stem (acronimo che sta per Science, Technology, Engineering and Mathematics) che giornali, tivù, radio o testate web potrebbero intervistare nei loro servizi, anziché cercare sempre il solito esperto uomo. «La questione della presenza delle donne è centrale per il progresso della società e rappresenta un indice di salute del Paese», ha ricordato Gaela Bernini, della Fondazione Bracco. Ma le ragazze, ha osservato Bernini, sono spesso scoraggiate dall'intraprendere studi in ambito scientifico: «Quando sono ancora nelle scuole primarie il loro interesse per queste materie è pari a quello dei ragazzi. Ma dopo i 14-15 anni, cambiano». Il motivo? La società non propone molti punti di riferimento. Deriva anche da qui il senso di "100 donne per la scienza", che si è valso della collaborazione tecnica del Centro Genders dell'Università di Milano.
«Tra tutti gli esperti interpellati dai media l'82 per cento sono uomini - ha spiegato Luisella Seveso, esponente di Giulia nazionale - Le donne possono offrire un punto di vista diverso. Quelle che abbiamo selezionato noi sono persone straordinarie». Intanto qualcosa si muove anche da noi: a Cagliari Maria Del Zompo, rettore dell'Università, ha ottenuto che i dipartimenti più collaborativi nell'equilibrio di genere
possano avere una premialità del 3% in termini della distribuzione delle risorse. Si partirà nel 2018. Ma intanto sono attivi servizi come baby parking, stanze rosa per docenti o studentesse con figli, e la "tessera baby" che permette alle studentesse con figli di seguire le lezioni on line.

LANUOVASARDEGNA.IT
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UNIONESARDA.IT
Cultura » Cagliari
Università, in Sardegna la docenza non è donna
Martedì 14 novembre 2017 – 13:05

L'insegnamento universitario, almeno in Sardegna, non è donna. A confermarlo sono i dati forniti dai due atenei di Cagliari e Sassari e presentati sabato nel capoluogo in occasione del convegno "100 donne contro gli stereotipi per la scienza", incontro formativo che GiULiA ha organizzato insieme all'Ordine dei giornalisti come evento speciale inserito nel X Festival della Scienza, dedicato a Marie Curie nei 150 anni dalla nascita.
In particolare, nei dati illustrati dalla coordinatrice di GiULiA Sardegna Susi Ronchi, è emerso che a Cagliari su un totale di 945 professori, appena il 40 per cento sono donne, mentre a Sassari, dove i docenti sono 593, la percentuale si abbassa ulteriormente, arrivando al 35,4 per cento. Numeri che si fanno ancora più piccoli quando ci si sposta nell’ambito scientifico, con una presenza di donne nel corpo docente del 36,25 per cento nell’Università di Cagliari, e del 32,45 per cento in quello sassarese.
"Ancor più nelle discipline scientifiche le donne faticano ad arrivare all'apice della carriera – ha specificato Susi Ronchi – e se le ricercatrici e le scienziate ci sono, è altrettanto vero che i numeri raccontano come sia ancora una minoranza di donne, negli atenei, a superare il soffitto di cristallo".
Con l'occasione dell'incontro anche il rettore Maria Del Zompo, nota per le sue politiche di genere all'interno dell'Ateneo cagliaritano, ha auspicato un futuro nel quale non sia necessario connotare le differenze di genere".

UNIONESARDA.IT
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SARDINIAPOST.IT
Università, la scienza non è donna. E in poche fanno carriera come prof
Lunedì 13 novembre 2017

La scienza non è donna. Lo confermano i dati forniti dai due atenei di Cagliari e Sassari elaborati da Giulia Giornaliste Sardegna. Se il 40 per cento di docenti è donna a Cagliari e il 35,4 a Sassari, nelle materie scientifiche la percentuale scende rispettivamente al 36,2 e al 32,4. Ancora: solo il 26 per cento è docente ordinaria nel capoluogo, il 17 a Sassari, e nelle materie scientifiche il dato si abbassa ancora: 17 per cento a
Cagliari, 14 a Sassari. Susi Ronchi, la coordinatrice di Giulia Sardegna, li ha diffusi in occasione della presentazione di “100 donne contro gli stereotipi per la Scienza”, titolo del volume delle giornaliste di Giulia nazionale, Luisella Seveso e Giovanna Pezzuoli, che fa seguito alla banca dati online 100esperte.it. in ambito Stem (Scienza, tecnologia, ingegneria e matematica).
“Le docenti arrivano con molta fatica all’apice della carriera, fenomeno ancor più in evidenza nelle discipline
scientifiche – ha sottolineato Susi Ronchi – le ricercatrici e le scienziate ci sono, ma i numeri raccontano come siano ancora una minoranza le donne che riescono a superare negli atenei il soffitto di cristallo”. All’incontro ha preso parte anche Maria del Zompo, rettrice dell’Università di Cagliari, una delle cinque in Italia. La sua politica di genere all’interno dell’Ateneo è nota: stanze rosa, baby parking, tessere baby e la premialità per i dipartimenti che aumenteranno la componente femminile del loro corpo docente. La rettrice ha ribadito la sua scelta controcorrente di farsi chiamare al maschile, rettore quindi, e ha dato vita ad un acceso dibattito. Del Zompo ha auspicato un futuro nel quale non ci sia bisogno di connotare le differenze di genere, sottolineando che i ruoli istituzionali sono neutri.
L’incontro è stato l’occasione per Giulia Sardegna di presentare le sue prossime iniziative, tra cui uno spettacolo
ironico e dissacrante sul linguaggio di genere, un premio giornalistico a chi si distingue nei suoi servizi sulle
tematiche di genere e la collaborazione stretta con l’università di Cagliari per la stesura delle linee guida sul linguaggio antidiscriminatorio per l’amministrazione pubblica.

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