Pubblicità, forme di comunicazione di interesse artistico e museologico. Il passato per comprendere e affrontare al meglio le sfide mediche odierne. Cagliari ospita l'evento promosso dalla Sism e curato da Maria Francesca Vardeu
10 November 2017
Medicina, tra passato e futuro. Patrimoni artistico-scientifici di pregio

Giornate museologia medica - Cagliari 2017

Giornate di museologia medica, le lezioni del passato per affrontare al meglio il futuro
“Pubblicità, forme di comunicazione di interesse artistico e museologico” al centro dei lavori curati da Maria Francesca Vardeu con la Società italiana di storia della medicina. L’evento si apre oggi nella sala “Roberto Coroneo” e ha il patrocinio dell’UNiversità di Cagliari

Cagliari, 10 novembre 2017
Mario Frongia

 
Da oggi, venerdì 10, a domani, sabato 11 novembre, l’aula “Roberto Coroneo” – Cittadella dei musei –, la sala Settecentesca – Biblioteca universitaria – e la chiesa monumentale di Santa Chiara, ospitano i lavori della Società italiana di storia della medicina (Sism). La due giorni ha per titolo: “Giornate di museologia medica 2017. La pubblicità medica. Forme di comunicazione di interesse artistico e museologico nelle collezioni pubbliche e private”.

 

 

Storia e patrimoni storico-scientifici universitari. Le Giornate di museologia medica promosse dalla Sism. Sorte nel 2012 su proposta di Francesca Vannozzi (docente Università Siena), si sono tenute a Chieti (2012) e hanno colto i risultati del lavoro svolto dalla fine degli anni ‘90 dalla Commissione Crui (Conferenza dei rettori) dei delegati rettorali delle collezioni e musei universitari, che, in perfetta linea con l’Istituto centrale del catalogo (Iccd) e con l’Associazione nazionale musei scientifici (Anms). Un mosaico che mira a una giusta valorizzazione dei locali patrimoni storico-scientifici universitari, ponendo l’attenzione su particolari beni scientifici di norma poco noti in prospettiva di una appropriata interpretazione e giusta valorizzazione dei patrimoni storico-scientifici. Dal 2012 le Giornate di museologia sono divenute incontri scientifici nazionali con cadenza annuale, che, organizzate in sedi differenti, hanno raggiunto finora lo scopo di incrementare e diffondere su tutto il territorio gli studi e la conoscenza del nostro patrimonio culturale e scientifico in campo sanitario, valorizzarne le raccolte medico-scientifiche e promuovere studi museologici.

Da Chieti a Cagliari. Sin dalla 1° Giornata (2012) ciascuna organizzazione locale si è impegnata nella stampa del Quaderno degli Atti di Museologia Medica. Gli Atti delle Giornate pregresse di Museologia Medica - nel 2012 hanno descritto Le collezioni di Paleopatologia e Anatomia Patologica (Chieti 9 novembre 2012), nel 2013 Le Collezioni di Ostetricia (Bologna 8 novembre 2013), Le Collezioni di Odontoiatria a Torino, 6-7 novembre 2014, e Le collezioni di materiali grafici per la didattica medica (secolo XV-XX) a Siena, 6-7 novembre 2015 - sono disponibili gratuitamente nel sito ufficiale della Sism (http://sism.wikidot.com/pubblicazioni). Le Giornate di museologia medica del 2016 hanno avuto per tema "Beni culturali in ambito dermatologico: tutela e valorizzazione" e si sono svolte a Firenze l’ 11 e il 12 novembre. Le Giornate si tengono sempre nel primo venerdi utile di novembre, il numero delle Giornate, una o due,  è legato al numero di adesioni. Giunte alla sesta edizione, le Giornate sono approdate a Cagliari e su incarico del Consiglio nazionale Sism, l’organizzazione è stata curata da Maria Francesca Vardeu, socia e probiviro  Sism.

Giornate di museologia medica, vedi a fondo pagina il link al programma
Giornate di museologia medica, vedi a fondo pagina il link al programma

Argomenti attuali. Il tema dei lavori (“Pubblicità Medica. Forme di comunicazione di interesse artistico e museologico nelle collezioni pubbliche e private”) verte sulla comunicazione medica, attraverso l’utilizzo di immagini, testi, elementi grafici, programmi radiofonici filmati o altri mezzi miranti a rappresentare modalità dell’arte. “Ma anche - spiega la dottoressa Vardeu - utilizzati nel campo dell’igiene e la cura della persona, nella cura della maternità e infanzia e nella prevenzione di patologie sociali o per la pubblicità di metodi e contenuti della terapia farmacologica o della cura di patologie tra le più varie, o volta alla conoscenza della pratica di particolari e recenti branche della medicina in rapida espansione (pensiamo alla fisica medica alla biochimica ma anche a pratiche sperimentali quali chirurgia o radiologia, odontoiatria, ortopedia) sin dall’antichità ma in modo progressivo dopo la nascita dell’industria farmaceutica e della salute datata seconda metà del 1800 ha ottenuto un primo grande successo popolare negli anni ’20 e una inarrestabile espansione a partire dalla prima metà del 1900”. Sul finire del XIX e nel XX secolo artisti e grafici di fama interpretarono creativamente i dettami della scienza proponendo farmaci e modelli di salute con colori e raffinate sequenze grafiche fornendo l’immagine e vita propria a prodotti e concetti che immediatamente potevano essere acquisiti da tutti, anche da una popolazione come quella italiana per lo più analfabeta, rendendo così di volta in volta accessibile o accettabile, accattivante o indispensabile una pozione una terapia avveniristica una pomata una pillola un modo di apparire un metodo o la proposta organizzativa di un servizio sanitario. “A questo scopo negli anni 20 e 30 del 1900 il primo utilizzo sperimentale di comunicazioni radio e di filmati a contenuto scientifico informativo e propagandistico. Particolare interesse - aggiunge Maria Francesca Vardeu - presentano la descrizione delle numerose raccolte scientifiche di documenti oggetti o strumenti che si intende valorizzare o proteggere o far meglio conoscere.

Informazioni: museologiacagliari2017@gmail.com

Debellare la poliomelite. Giornate di museologia medica, le lezioni del passato per affrontare al meglio il futuro
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