Intesa con la Fondazione Casa Museo Gramsci di Ghilarza, il Rettore: “Azione coerente con la nostra ottica strategica di approfondimento della nostra identità e delle nostre radici”. RESOCONTO, FOTO, VIDEO, RASSEGNA STAMPA con i servizi del TgR della RAI e del Tg di TCS
10 November 2017
Guarda la firma del protocollo di intesa

di Sergio Nuvoli - fotografie di Francesco Cogotti (ha collaborato Rossana Orrù)

Cagliari, 8 novembre 2017 - Rafforzare la collaborazione scientifica e didattica nello studio e nella diffusione della conoscenza della figura e del pensiero di Antonio Gramsci nel mondo, attraverso l’organizzazione di iniziative congiunte: è l’obiettivo principale del protocollo di intesa firmato oggi da Università degli Studi di Cagliari e Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza. Il documento è stato firmato questa mattina dal Rettore Maria Del Zompo e dal presidente della Fondazione, Giorgio Macciotta.

All’incontro con i giornalisti sono intervenuti i direttori del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e Architettura, Antonello Sanna, e del Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio, Francesco Atzeni. Erano presenti anche Carlo Atzeni (docente del DICAAR) e Alessandra Orrù, responsabile del Settore Politiche strategiche e rapporti istituzionali dell’Ateneo.

La firma del protocollo di intesa
La firma del protocollo di intesa
Il servizio di Roberta Mocco andato in onda nell'edizione delle 14 dell'8 novembre 2017 del TgR RAI Sardegna

“Il nostro Ateneo prosegue nell’impegno dello studio e della diffusione della conoscenza della figura e del pensiero di Antonio Gramsci, che rientra nell’ottica strategica di approfondimento e sviluppo dell’identità del territorio, azione ritenuta fondamentale dagli organi collegiali dell’Ateneo – ha spiegato il Rettore Del Zompo - non solo tra gli studenti dei corsi di laurea triennale e specialistica dell’Ateneo, ma anche nella formazione post-lauream. Sono già in atto diverse interazioni con scuole e centri di studio diffusi nel mondo, secondo un approccio multi/interdisciplinare che si avvale dei risultati degli studi internazionali gramsciani”.

“Fin dalla sua costituzione, la Fondazione ha previsto di attivare una forte sinergia con l’Università come centro di elaborazione culturale – ha aggiunto il presidente della Fondazione, Giorgio Macciotta - Costruire e studiare l’identità di un popolo significa anche comprendere come i valori di un territorio si siano misurati con il mondo: nasciamo per sviluppare il pensiero gramsciano, ma anche per studiare le trasformazioni determinate sul territorio dalla sua influenza”.

Stretta di mano tra il Rettore e il presidente della Fondazione Giorgio Macciotta
Stretta di mano tra il Rettore e il presidente della Fondazione Giorgio Macciotta
Il servizio di Roberta Mocco andato in onda nell'edizione delle 19:35 dell'8 novembre 2017 del TgR RAI Sardegna

In particolare le due istituzioni intendono dare vita a progetti di ricerca e ad attività formative comuni anche nell’ambito della museologia e dell’innovazione tecnologica applicata ai beni culturali. Tra le possibilità allo studio anche l’istituzione di premi o borse di studio, attività di tirocinio, seminari e iniziative congressuali.

Del rapporto con il territorio ha parlato il prof. Sanna: “ Forse non possiamo aggiungere molto allo studio degli storici – ha sottolineato – ma Gramsci nasce in un determinato contesto, quello della Sardegna al passaggio di secolo, e attraverso l’esame dei luoghi gramsciani del suo tempo possiamo aiutare a comprendere la relazione tra quei paesaggi e la società che li creava e trasformava. L’identità come progetto e non come totem immodificabile: è un concetto che abbiamo imparato da Gramsci”.

Giorgio Macciotta, Francesco Atzeni, Maria Del Zompo
Giorgio Macciotta, Francesco Atzeni, Maria Del Zompo
Il servizio di Alessandra Addari andato in onda nell'edizione delle 14 dell'8 novembre 2017 del Tg di TCS

“E’ un momento in cui si può approfondire molto il discorso sugli studi di Gramsci – ha detto il prof. Francesco Atzeni – La divulgazione del suo pensiero apre l’Università alla società civile: ai recenti seminari organizzati dal nostro dipartimento hanno partecipato tantissime persone”.

La Fondazione garantirà l’accesso alla Casa Museo di Antonio Gramsci al personale e agli studenti  dell’Università di Cagliari, impegnati in ricerche e progetti comuni.

Il protocollo firmato oggi è anche la logica conseguenza dello studio dei ricercatori dell’Ateneo, in particolare di quelli impegnati nel GramsciLab. Fino a domenica prossima, ad esempio, un gruppo di studenti di Relazioni internazionali dell’Università di Cagliari si trova a Tunisi con la prof.ssa Patrizia Manduchi per una settimana di formazione nell’ambito del progetto promosso dal Dipartimento di Scienze sociali e delle Istituzioni e dal GramsciLab e finanziato dalla Regione Sardegna. Previsto per febbraio 2018 il soggiorno a Cagliari di sei studenti dell’Università di Jendouba.

Attraverso lezioni frontali, seminari e workshop, l’iniziativa si propone di fornire sia agli studenti sardi sia a quelli tunisini strumenti di riflessione e approfondimento sui concetti di democrazia, libertà e diritti umani, parità di genere, Stato e religione, letti attraverso il prisma delle analisi gramsciane, a partire dai concetti più noti, quali Stato integrale e società civile, egemonia, subalternità e ruolo dell’intellettuale.

Carlo Atzeni, Antonello Sanna, Giorgio Macciotta, il Rettore Del Zompo, Francesco Atzeni
Carlo Atzeni, Antonello Sanna, Giorgio Macciotta, il Rettore Del Zompo, Francesco Atzeni

RASSEGNA STAMPA

LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 10 novembre 2017
Cultura – pagina 38
PROTOCOLLO D'INTESA A CAGLIARI
Fondazione e Università insieme per Gramsci

CAGLIARI Rafforzare la collaborazione scientifica e didattica nello studio e nella diffusione della conoscenza della figura e del pensiero di Antonio Gramsci nel mondo, attraverso l'organizzazione di iniziative congiunte: è l'obiettivo del protocollo di intesa firmato ieri dall'Università di Cagliari e dalla Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza.
Il documento è stato firmato ieri dal rettore Maria Del Zompo e dal presidente della Fondazione, Giorgio Macciotta.«Il nostro ateneo prosegue nell'impegno dello studio e della diffusione della conoscenza della figura e del pensiero di Antonio Gramsci, che rientra nell'ottica strategica di approfondimento e sviluppo dell'identità del territorio - ha spiegato Del Zompo - anche nella formazione post-lauream.
Sono già in atto diverse interazioni con scuole e centri di studio diffusi nel mondo, secondo un approccio multi/interdisciplinare che si avvale dei risultati degli studi internazionali gramsciani». «Fin dalla sua costituzione, la Fondazione ha previsto di attivare una forte sinergia con l'Università - ha aggiunto il presidente della Fondazione, Giorgio Macciotta -. Costruire e studiare l'identità di un popolo significa anche comprendere come i valori di un territorio si siano misurati con il mondo: nasciamo per sviluppare il pensiero gramsciano, ma anche per studiare le trasformazioni determinate sul territorio dalla sua influenza». Il protocollo è anche la logica conseguenza dello studio dei ricercatori dell'ateneo, in particolare di quelli impegnati nel "GramsciLab".
Fino a domenica prossima, ad esempio, un gruppo di studenti di Relazioni internazionali dell'Università di Cagliari si trova a Tunisi con la professoressa Patrizia Manduchi per una settimana di formazione nell'ambito del progetto promosso dal Dipartimento di Scienze sociali e delle istituzioni e dal GramsciLab e finanziato dalla Regione Sardegna.

LA NUOVA SARDEGNA
LA NUOVA SARDEGNA

ANSA.IT
Gramsci sempre più internazionale
Firmato protocollo tra Fondazione e Università di Cagliari
Mercoledì 8 novembre 2017 – 12:14

Gramsci dalla Sardegna al mondo, di nuovo in versione export con una "invasione" culturale anche in Africa. Università di Cagliari e Casa museo Antonio Gramsci insieme per diffondere la conoscenza della figura e del pensiero dell'intellettuale sardo autore dei Quaderni dal carcere.
Il protocollo è stato firmato oggi dalla rettrice Maria Del Zompo e dal presidente della Fondazione Giorgio Macciotta. Una sigla che è logica conseguenza dello studio dei ricercatori dell'ateneo, in particolare di quelli impegnati nel Gramscilab.
Fino a domenica prossima, ad esempio, un gruppo di studenti è a Tunisi una settimana di formazione nell'ambito di un progetto promosso dal dipartimento di Scienze sociali e delle istituzioni e dal GramsciLab. Previsto per febbraio il soggiorno a Cagliari di sei studenti dell'Università di Jendouba.
"La dimensione internazionale - ha detto Del Zompo - è confermata dall'attenzione prestata da governi di tutto il mondo al suo pensiero preso come modello e spesso applicato anche concretamente".
Studi e laboratori gramsciani sono già attivi negli atenei.
Ma l'obiettivo è quello di confermare e rilanciare con progetti di ricerca e attività formative. Anche nell'ambito della museologia e dell'innovazione tecnologica applicata ai beni culturali. E persino ai "paesaggi gramsciani", i luoghi frequentati dal pensatore di Ales. Tra le possibilità anche quelle di istituire premi o borse di studio, attività di tirocinio, seminari e iniziative congressuale.
"A Ghilarza - ha ricordato Macciotta - c'è il secondo posto al mondo con una postazione che consente di consultare la versione digitale dei Quaderni. E sono tante le persone che si soffermano a leggere e studiare queste pagine così importanti per la nostra cultura".

ANSA.IT
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L’UNIONE SARDA di Giovedì 9 novembre 2017
Cultura (Pagina 40 - Edizione CA)
Ateneo e Casa Gramsci, alleate nel segno del pensiero
IL PROGETTO. Una delle missioni è di approfondire il concetto di identità e coscienza

Il pensiero di Gramsci, a ottant'anni dalla scomparsa, non è mai stato così vitale. Un passo avanti di rilievo, nel processo di studio e divulgazione del suo pensiero, è stato sancito ieri mattina con la firma del protocollo di intesa siglato tra l'Università degli studi di Cagliari e la Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza.
Il rettore Maria Del Zompo ha parlato di un momento di grande importanza per l'Ateneo: «Una delle missioni del nostro piano strategico è proprio quella di approfondire il concetto di identità, intesa come coscienza necessaria per rafforzare le radici culturali e diventare in questo modo più aperti rispetto al mondo. La conoscenza della propria cultura può favorire la tolleranza e l'accettazione delle diversità. Per questo sono già attivi laboratori di studio e progetti di interscambio, come quello che vede protagonisti alcuni studenti della facoltà di Relazioni internazionali, guidati dalla professoressa Patrizia Manduchi, che si trovano a Tunisi per una settimana di formazione all'università di Jendouba; anche in Africa è forte l'interesse per il pensatore di Ales».
Un discorso ripreso dal presidente della Fondazione Giorgio Macciotta: «Questa sinergia non può che arricchire il nostro lavoro di studio sull'impatto che il pensiero gramsciano ha lasciato sulla società sarda. Fra i nostri progetti in corso ricordiamo l'inaugurazione, il 2 ottobre a Ghilarza (secondo posto nel mondo), di uno schermo che consente a tutti di accedere ai “Quaderni dal carcere” in versione digitale. Il programma del 2018 toccherà, fra gli altri, il problema della differenza fra i “vaneggiamenti” dell'indipendentismo e l'uso - invece - dell'autonomia come strumento che consenta ai sardi di essere parte attiva nelle decisioni che segnano il destino della regione, posta in relazione all'Italia e all'Europa».
Francesco Atzeni, direttore del Dipartimento di Storia è ha sottolineato come l'Università «debba aprirsi alla società civile se vuole che il lavoro di approfondimento non sia sterile», mentre Antonello Sanna, direttore del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e Architettura, ha parlato dei luoghi gramsciani visti come «occasione per capire meglio il rapporto tra quegli spazi e la comunità locale, anche analizzando le micro-storie delle persone che spesso sfuggono alla lente delle ricerche tradizionali».
Luca Mirarchi

L’UNIONE SARDA di Giovedì 9 novembre 2017
L’UNIONE SARDA di Giovedì 9 novembre 2017

UNIONESARDA.IT
Cultura » Cagliari
Antonio Gramsci, un protocollo d'intesa tra Università di Cagliari e la Fondazione di Ghilarza
Mercoledì 8 novembre 2017 – 17:45

Rafforzare la collaborazione scientifica e didattica nello studio e nella diffusione della conoscenza della figura e del pensiero di Antonio Gramsci nel mondo, attraverso l'organizzazione di iniziative congiunte: è l'obiettivo principale del protocollo di intesa firmato oggi da Università degli Studi di Cagliari e Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza.
Il documento è stato siglato questa mattina dal Rettore Maria Del Zompo e dal presidente della Fondazione, Giorgio Macciotta.
"Il nostro Ateneo prosegue nell'impegno dello studio e della diffusione della conoscenza della figura e del pensiero di Antonio Gramsci, che rientra nell'ottica strategica di approfondimento e sviluppo dell'identità del territorio, azione ritenuta fondamentale dagli organi collegiali dell'Ateneo - ha spiegato il Rettore Del Zompo - non solo tra gli studenti dei corsi di laurea triennale e specialistica dell'Ateneo, ma anche nella formazione post-lauream. Sono già in atto diverse interazioni con scuole e centri di studio diffusi nel mondo, secondo un approccio multi/interdisciplinare che si avvale dei risultati degli studi internazionali gramsciani".
"Fin dalla sua costituzione, la Fondazione ha previsto di attivare una forte sinergia con l'Università come centro di elaborazione culturale - ha aggiunto il presidente della Fondazione, Giorgio Macciotta - Costruire e studiare l'identità di un popolo significa anche comprendere come i valori di un territorio si siano misurati con il mondo: nasciamo per sviluppare il pensiero gramsciano, ma anche per studiare le trasformazioni determinate sul territorio dalla sua influenza".
In particolare le due istituzioni intendono dare vita a progetti di ricerca e ad attività formative comuni anche nell'ambito della museologia e dell'innovazione tecnologica applicata ai beni culturali. Tra le possibilità allo studio anche l'istituzione di premi o borse di studio, attività di tirocinio, seminari e iniziative congressuali.
Del rapporto con il territorio ha parlato il professor Antonello Sanna, direttore del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e Architettura: " Forse non possiamo aggiungere molto allo studio degli storici - ha sottolineato - ma Gramsci nasce in un determinato contesto, quello della Sardegna al passaggio di secolo, e attraverso l'esame dei luoghi gramsciani del suo tempo possiamo aiutare a comprendere la relazione tra quei paesaggi e la società che li creava e trasformava. L'identità come progetto e non come totem immodificabile: è un concetto che abbiamo imparato da Gramsci".
La Fondazione garantirà l'accesso alla Casa Museo di Antonio Gramsci al personale e agli studenti dell'Università di Cagliari, impegnati in ricerche e progetti comuni.
Il protocollo firmato oggi è anche la logica conseguenza dello studio dei ricercatori dell'Ateneo, in particolare di quelli impegnati nel GramsciLab. Fino a domenica prossima, ad esempio, un gruppo di studenti di Relazioni internazionali dell'Università di Cagliari si trova a Tunisi con la prof.ssa Patrizia Manduchi per una settimana di formazione nell'ambito del progetto promosso dal Dipartimento di Scienze sociali e delle Istituzioni e dal GramsciLab e finanziato dalla Regione Sardegna. Previsto per febbraio 2018 il soggiorno a Cagliari di sei studenti dell'Università di Jendouba.
Attraverso lezioni frontali, seminari e workshop, l'iniziativa si propone di fornire sia agli studenti sardi sia a quelli tunisini strumenti di riflessione e approfondimento sui concetti di democrazia, libertà e diritti umani, parità di genere, Stato e religione, letti attraverso il prisma delle analisi gramsciane.
(Redazione Online/v.l.)

UNIONESARDA.IT
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CAGLIARIPAD.IT
Gramsci sempre più internazionale, ‘export’ anche in Africa
Gramsci dalla Sardegna al mondo, di nuovo in versione export con una "invasione" culturale anche in Africa
Mercoledì 8 novembre 2017

Gramsci dalla Sardegna al mondo, di nuovo in versione export con una “invasione” culturale anche in Africa. Università di Cagliari e Casa museo Antonio Gramsci insieme per diffondere la conoscenza della figura e del pensiero dell’intellettuale sardo autore dei Quaderni dal carcere. Il protocollo è stato firmato oggi dalla rettrice Maria Del Zompo e dal presidente della Fondazione Giorgio Macciotta. Una sigla che è logica conseguenza dello studio dei ricercatori dell’ateneo, in particolare di quelli impegnati nel Gramscilab.
Fino a domenica prossima, ad esempio, un gruppo di studenti è a Tunisi una settimana di formazione nell’ambito di un progetto promosso dal dipartimento di Scienze sociali e delle istituzioni e dal GramsciLab. Previsto per febbraio il soggiorno a Cagliari di sei studenti dell’Università di Jendouba. “La dimensione internazionale – ha detto Del Zompo – è confermata dall’attenzione prestata da governi di tutto il mondo al suo pensiero preso come modello e spesso applicato anche concretamente”. Studi e laboratori gramsciani sono già attivi negli atenei.
Ma l’obiettivo è quello di confermare e rilanciare con progetti di ricerca e attività formative. Anche nell’ambito della museologia e dell’innovazione tecnologica applicata ai beni culturali. E persino ai “paesaggi gramsciani”, i luoghi frequentati dal pensatore di Ales. Tra le possibilità anche quelle di istituire premi o borse di studio, attività di tirocinio, seminari e iniziative congressuale. “A Ghilarza – ha ricordato Macciotta – c’è il secondo posto al mondo con una postazione che consente di consultare la versione digitale dei Quaderni. E sono tante le persone che si soffermano a leggere e studiare queste pagine così importanti per la nostra cultura”.

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TTECNOLOGICO.COM
Cultura, l’Università di Cagliari firma un protocollo di intesa con la Fondazione Casa Museo Gramsci di Ghilarza
Mercoledì 8 novembre

Rafforzare la collaborazione scientifica e didattica nello studio e nella diffusione della conoscenza della figura e del pensiero di Antonio Gramsci nel mondo, attraverso l’organizzazione di iniziative congiunte: è l’obiettivo principale del protocollo di intesa firmato oggi da Università degli Studi di Cagliari e Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza. Il documento è stato firmato questa mattina dal Rettore Maria Del Zompo e dal presidente della Fondazione, Giorgio Macciotta.
All’incontro con i giornalisti sono intervenuti i direttori del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e Architettura, Antonello Sanna, del Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio, Francesco Atzeni. Erano presenti anche il prof. Carlo Atzeni (DICAAR) e la dott.ssa Alessandra Orrù, responsabile del Settore Politiche strategiche e rapporti istituzionali dell’Ateneo.
“Il nostro Ateneo prosegue nell’impegno dello studio e della diffusione della conoscenza della figura e del pensiero di Antonio Gramsci, che rientra nell’ottica strategica di approfondimento e sviluppo dell’identità del territorio, azione ritenuta fondamentale dagli organi collegiali dell’Ateneo – ha spiegato il Rettore Del Zompo – non solo tra gli studenti dei corsi di laurea triennale e specialistica dell’Ateneo, ma anche nella formazione post-lauream. Sono già in atto diverse interazioni con scuole e centri di studio diffusi nel mondo, secondo un approccio multi/interdisciplinare che si avvale dei risultati degli studi internazionali gramsciani”.
“Fin dalla sua costituzione, la Fondazione ha previsto di attivare una forte sinergia con l’Università come centro di elaborazione culturale – ha aggiunto il presidente della Fondazione, Giorgio Macciotta – Costruire e studiare l’identità di un popolo significa anche comprendere come i valori di un territorio si siano misurati con il mondo: nasciamo per sviluppare il pensiero gramsciano, ma anche per studiare le trasformazioni determinate sul territorio dalla sua influenza”.
In particolare le due istituzioni intendono dare vita a progetti di ricerca e ad attività formative comuni anche nell’ambito della museologia e dell’innovazione tecnologica applicata ai beni culturali. Tra le possibilità allo studio anche l’istituzione di premi o borse di studio, attività di tirocinio, seminari e iniziative congressuali.
Del rapporto con il territorio ha parlato il prof. Sanna: “ Forse non possiamo aggiungere molto allo studio degli storici – ha sottolineato – ma Gramsci nasce in un determinato contesto, quello della Sardegna al passaggio di secolo, e attraverso l’esame dei luoghi gramsciani del suo tempo possiamo aiutare a comprendere la relazione tra quei paesaggi e la società che li creava e trasformava. L’identità come progetto e non come totem immodificabile: è un concetto che abbiamo imparato da Gramsci”.
“E’ un momento in cui si può approfondire molto il discorso sugli studi di Gramsci – ha detto il prof. Francesco Atzeni – La divulgazione del suo pensiero apre l’Università alla società civile: ai recenti seminari organizzati dal nostro dipartimento hanno partecipato tantissime persone”.
La Fondazione garantirà l’accesso alla Casa Museo di Antonio Gramsci al personale e agli studenti  dell’Università di Cagliari, impegnati in ricerche e progetti comuni.
Il protocollo firmato oggi è anche la logica conseguenza dello studio dei ricercatori dell’Ateneo, in particolare di quelli impegnati nel GramsciLab. Fino a domenica prossima, ad esempio, un gruppo di studenti di Relazioni internazionali dell’Università di Cagliari si trova a Tunisi con la prof.ssa Patrizia Manduchi per una settimana di formazione nell’ambito del progetto promosso dal Dipartimento di Scienze sociali e delle Istituzioni e dal GramsciLab e finanziato dalla Regione Sardegna. Previsto per febbraio 2018 il soggiorno a Cagliari di sei studenti dell’Università di Jendouba.
Attraverso lezioni frontali, seminari e workshop, l’iniziativa si propone di fornire sia agli studenti sardi sia a quelli tunisini strumenti di riflessione e approfondimento sui concetti di democrazia, libertà e diritti umani, parità di genere, Stato e religione, letti attraverso il prisma delle analisi gramsciane, a partire dai concetti più noti, quali Stato integrale e società civile, egemonia, subalternità e ruolo dell’intellettuale.

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