di Sergio Nuvoli
Cagliari, 2 novembre 2017 - Alcune ricercatrici dell’Università di Cagliari hanno contribuito alla scoperta fatta nei giorni scorsi da un team di studiosi, che per la prima volta ha “filmato” in sequenza come si attiva il cervello quando è stimolato dalla serotonina, la cosiddetta “molecola della felicità”.
Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista “Cell Reports”, è frutto della collaborazione tra il gruppo di ricerca guidato dal dottor Alessandro Gozzi del Center for Neuroscience and Cognitive System dell’Istituto Italiano di Tecnologia (CNCS – IIT di Rovereto) e quello del professore Massimo Pasqualetti del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa.
Più nel dettaglio, la conferma della validità del modello ipotizzato dai ricercatori – passaggio fondamentale nel mondo della ricerca scientifica - è arrivata dalla misurazione dei livelli di serotonina in diverse aree cerebrali eseguita dalla prof.ssa Maria Antonietta De Luca e dalla sue collaboratrici Giulia Margiani e Maddalena Mereu dell’Università di Cagliari.
Lo studio contribuisce a spiegare il meccanismo della neurotrasmissione serotoninergica dimostrando che i neuroni che rilasciano la “molecola della felicità” si attivano in tutte le aree cerebrali, ma in momenti diversi. La scoperta è stata possibile grazie alla combinazione di tecniche di chemo-genetica e risonanza magnetica funzionale che hanno permesso di attivare selettivamente i neuroni che producono serotonina e di filmarne l’attività in tempo reale.
RASSEGNA STAMPA
L’UNIONE SARDA di sabato 4 novembre 2017
Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
Scoperta la molecola
che regala la felicità
Che aspetto ha la felicità? Se lo sono chiesto (e si sono date una risposta) alcune ricercatrici dell'Università di Cagliari che hanno partecipato a un esperimento che ha consentito di filmare per la prima volta la molecola che attiva nel cervello i meccanismi che producono la felicità. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica “Cell reports”.
Determinante ai fini della ricerca scientifica, la conferma della validità del modello ipotizzato dai ricercatori che è arrivata grazie alla misurazione dei livelli di serotonina in diverse aree cerebrali eseguita dalla professoressa Maria Antonietta De Luca e dalla sue collaboratrici Giulia Margiani e Maddalena Mereu dell'Università di Cagliari.
Lo studio - frutto della collaborazione tra il gruppo di ricerca guidato da Alessandro Gozzi del Center for Neuroscience and Cognitive System dell'Istituto Italiano di Tecnologia (CNCS - IIT di Rovereto) e quello del professore Massimo Pasqualetti del Dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa - spiega il meccanismo della neurotrasmissione serotoninergica dimostrando che i neuroni che rilasciano la “molecola della felicità” si attivano in tutte le aree cerebrali, ma in momenti diversi. La scoperta è stata possibile grazie alla combinazione di tecniche di chemo-genetica e risonanza magnetica funzionale che hanno permesso di attivare selettivamente i neuroni che producono serotonina e di filmarne l'attività in tempo reale.
CAGLIARI, 2 NOV - La felicità è anche nella testa: filmata per la prima volta l'attivazione nel cervello della serotonina, la molecola del "sorriso". E, per l'esperimento pubblicato nei giorni scorsi sulla prestigiosa rivista Cell reports, è stata decisiva la conferma di un team di ricercatrici dell'Università di Cagliari.
Lo studio è frutto della collaborazione tra il gruppo di ricerca guidato dal dottor Alessandro Gozzi del Center for Neuroscience and Cognitive System dell'Istituto Italiano di Tecnologia (CNCS - IIT di Rovereto) e quello del professore Massimo Pasqualetti del Dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa. Più nel dettaglio, la conferma della validità del modello ipotizzato dai ricercatori - passaggio fondamentale nel mondo della ricerca scientifica - è arrivata dalla misurazione dei livelli di serotonina in diverse aree cerebrali eseguita dalla professoressa Maria Antonietta De Luca e dalla sue collaboratrici Giulia Margiani e Maddalena Mereu dell'Università di Cagliari.
Lo studio contribuisce a spiegare il meccanismo della neurotrasmissione serotoninergica dimostrando che i neuroni che rilasciano la "molecola della felicità" si attivano in tutte le aree cerebrali, ma in momenti diversi.
La scoperta è stata possibile grazie alla combinazione di tecniche di chemo-genetica e risonanza magnetica funzionale che hanno permesso di attivare selettivamente i neuroni che producono serotonina e di filmarne l'attività in tempo reale.
È anche grazie al prezioso lavoro svolto da alcune ricercatrici dell’Università di Cagliari se uno studio, che per la prima volta ha "filmato" in sequenza come si attiva il cervello quando è stimolato dalla serotonina, la cosiddetta "molecola della felicità", ha visto la luce con la pubblicazione sulla prestigiosa rivista "Cell Reports".
In particolare, la scoperta è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra il gruppo di ricerca guidato dal dottor Alessandro Gozzi del Center for Neuroscience and Cognitive System dell'Istituto Italiano di Tecnologia e quello del professore Massimo Pasqualetti del Dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa. E grazie alla misurazione dei livelli di serotonina in diverse aree cerebrali eseguita dalla prof.ssa Maria Antonietta De Luca e dalla sue collaboratrici Giulia Margiani e Maddalena Mereu dell'Università del capoluogo.
Si tratta, in particolare, di un passaggio centrale nella comprensione del meccanismo della neurotrasmissione serotoninergica secondo cui i neuroni che rilasciano la "molecola della felicità" si attivano in tutte le aree cerebrali, ma in momenti diversi.
La scoperta è stata possibile con la combinazione di tecniche di chemo-genetica e risonanza magnetica funzionale che hanno permesso di attivare selettivamente i neuroni che producono serotonina e di filmarne l'attività in tempo reale.
"Il funzionamento del cervello si basa su un’estesa rete di comunicazione tra neuroni appartenenti a regioni diverse – spiega il dottor Alessandro Gozzi – e capire con quali regioni cerebrali comunica una specifica popolazione neuronale è di fondamentale importanza, soprattutto se quella popolazione neuronale è implicata in molteplici disturbi neurologici e psichiatrici".
Lo studio apre la strada ad una maggiore comprensione, e quindi a possibili nuove cure, di importanti patologie neuropsichiatriche quali ansia, depressione, schizofrenia e autismo.
(Redazione Online/v.l.)
Alcune ricercatrici dell’Università di Cagliari hanno contribuito alla scoperta fatta nei giorni scorsi da un team di studiosi, che per la prima volta ha “filmato” in sequenza come si attiva il cervello quando è stimolato dalla serotonina, la cosiddetta “molecola della felicità”.
Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista “Cell Reports”, è frutto della collaborazione tra il gruppo di ricerca guidato dal dottor Alessandro Gozzi del Center for Neuroscience and Cognitive System dell’Istituto Italiano di Tecnologia (CNCS – IIT di Rovereto) e quello del professore Massimo Pasqualetti del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa.
Più nel dettaglio, la conferma della validità del modello ipotizzato dai ricercatori – passaggio fondamentale nel mondo della ricerca scientifica – è arrivata dalla misurazione dei livelli di serotonina in diverse aree cerebrali eseguita dalla prof.ssa Maria Antonietta De Luca e dalla sue collaboratrici Giulia Margiani e Maddalena Mereu dell’Università di Cagliari.
Lo studio contribuisce a spiegare il meccanismo della neurotrasmissione serotoninergica dimostrando che i neuroni che rilasciano la “molecola della felicità” si attivano in tutte le aree cerebrali, ma in momenti diversi. La scoperta è stata possibile grazie alla combinazione di tecniche di chemo-genetica e risonanza magnetica funzionale che hanno permesso di attivare selettivamente i neuroni che producono serotonina e di filmarne l’attività in tempo reale.
Alcune ricercatrici dell’Università di Cagliari hanno contribuito alla scoperta fatta nei giorni scorsi da un team di studiosi, che per la prima volta ha “filmato” in sequenza come si attiva il cervello quando è stimolato dalla serotonina, la cosiddetta “molecola della felicità”.
Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista “Cell Reports”, è frutto della collaborazione tra il gruppo di ricerca guidato dal dottor Alessandro Gozzi del Center for Neuroscience and Cognitive System dell’Istituto Italiano di Tecnologia (CNCS – IIT di Rovereto) e quello del professore Massimo Pasqualetti del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa.
Più nel dettaglio, la conferma della validità del modello ipotizzato dai ricercatori – passaggio fondamentale nel mondo della ricerca scientifica – è arrivata dalla misurazione dei livelli di serotonina in diverse aree cerebrali eseguita dalla prof.ssa Maria Antonietta De Luca e dalla sue collaboratrici Giulia Margiani e Maddalena Mereu dell’Università di Cagliari.
Lo studio contribuisce a spiegare il meccanismo della neurotrasmissione serotoninergica dimostrando che i neuroni che rilasciano la “molecola della felicità” si attivano in tutte le aree cerebrali, ma in momenti diversi. La scoperta è stata possibile grazie alla combinazione di tecniche di chemo-genetica e risonanza magnetica funzionale che hanno permesso di attivare selettivamente i neuroni che producono serotonina e di filmarne l’attività in tempo reale.
La felicità è anche nella testa: filmata per la prima volta l’attivazione nel cervello della serotonina, la molecola del ‘sorriso’. E, per l’esperimento pubblicato nei giorni scorsi sulla prestigiosa rivista Cell reports, è stata decisiva la conferma di un team di ricercatrici dell’Università di Cagliari. Lo studio è frutto della collaborazione tra il gruppo di ricerca guidato dal dottor Alessandro Gozzi del Center for Neuroscience and Cognitive System dell’Istituto Italiano di Tecnologia (CNCS – IIT di Rovereto) e quello del professore Massimo Pasqualetti del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa. Più nel dettaglio, la conferma della validità del modello ipotizzato dai ricercatori – passaggio fondamentale nel mondo della ricerca scientifica – è arrivata dalla misurazione dei livelli di serotonina in diverse aree cerebrali eseguita dalla professoressa Maria Antonietta De Luca e dalla sue collaboratrici Giulia Margiani e Maddalena Mereu dell’Università di Cagliari.
Lo studio contribuisce a spiegare il meccanismo della neurotrasmissione serotoninergica dimostrando che i neuroni che rilasciano la “molecola della felicità” si attivano in tutte le aree cerebrali, ma in momenti diversi. La scoperta è stata possibile grazie alla combinazione di tecniche di chemo-genetica e risonanza magnetica funzionale che hanno permesso di attivare selettivamente i neuroni che producono serotonina e di filmarne l’attività in tempo reale.
Alcune ricercatrici dell’Università di Cagliari hanno contribuito alla scoperta fatta nei giorni scorsi da un team di studiosi, che per la prima volta ha “filmato” in sequenza come si attiva il cervello quando è stimolato dalla serotonina, la cosiddetta “molecola della felicità”.
Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista “Cell Reports”, è frutto della collaborazione tra il gruppo di ricerca guidato da Alessandro Gozzi del Center for Neuroscience and Cognitive System dell’Istituto Italiano di Tecnologia (CNCS – IIT di Rovereto) e quello di Massimo Pasqualetti del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa.
Più nel dettaglio, la conferma della validità del modello ipotizzato dai ricercatori – passaggio fondamentale nel mondo della ricerca scientifica - è arrivata dalla misurazione dei livelli di serotonina in diverse aree cerebrali eseguita da Maria Antonietta De Luca e dalla sue collaboratrici Giulia Margiani e Maddalena Mereu dell’Università di Cagliari.
Lo studio contribuisce a spiegare il meccanismo della neurotrasmissione serotoninergica dimostrando che i neuroni che rilasciano la “molecola della felicità” si attivano in tutte le aree cerebrali, ma in momenti diversi. La scoperta è stata possibile grazie alla combinazione di tecniche di chemo-genetica e risonanza magnetica funzionale che hanno permesso di attivare selettivamente i neuroni che producono serotonina e di filmarne l’attività in tempo reale.
CAGLIARI - Alcune ricercatrici dell'Università di Cagliari hanno contribuito alla scoperta fatta nei giorni scorsi da un team di studiosi, che per la prima volta ha "filmato" in sequenza come si attiva il cervello quando è stimolato dalla serotonina, la cosiddetta "molecola della felicità".
Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Cell Reports", è frutto della collaborazione tra il gruppo di ricerca guidato dal dottor Alessandro Gozzi del Center for Neuroscience and Cognitive System dell'Istituto Italiano di Tecnologia (CNCS – IIT di Rovereto) e quello del professore Massimo Pasqualetti del Dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa.
In particolare la conferma della validità del modello ipotizzato dai ricercatori – passaggio fondamentale nel mondo della ricerca scientifica - è arrivata dalla misurazione dei livelli di serotonina in diverse aree cerebrali eseguita dalla professoressa Maria Antonietta De Luca e dalla sue collaboratrici Giulia Margiani e Maddalena Mereu dell'Università di Cagliari.
Lo studio contribuisce a spiegare il meccanismo della neurotrasmissione serotoninergica dimostrando che i neuroni che rilasciano la "molecola della felicità" si attivano in tutte le aree cerebrali, ma in momenti diversi. La scoperta è stata possibile grazie alla combinazione di tecniche di chemo-genetica e risonanza magnetica funzionale che hanno permesso di attivare selettivamente i neuroni che producono serotonina e di filmarne l'attività in tempo reale.
La felicità è anche nella testa: filmata per la prima volta l’attivazione nel cervello della serotonina, la molecola del “sorriso”. E, per l’esperimento pubblicato nei giorni scorsi sulla prestigiosa rivista Cell reports, è stata decisiva la conferma di un team di ricercatrici dell’Università di Cagliari.
Lo studio è frutto della collaborazione tra il gruppo di ricerca guidato dal dottor Alessandro Gozzi del Center for Neuroscience and Cognitive System dell’Istituto Italiano di Tecnologia (CNCS – IIT di Rovereto) e quello del professore Massimo Pasqualetti del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa. Più nel dettaglio, la conferma della validità del modello ipotizzato dai ricercatori – passaggio fondamentale nel mondo della ricerca scientifica – è arrivata dalla misurazione dei livelli di serotonina in diverse aree cerebrali eseguita dalla professoressa Maria Antonietta De Luca e dalla sue collaboratrici Giulia Margiani e Maddalena Mereu dell’Università di Cagliari.
Lo studio contribuisce a spiegare il meccanismo della neurotrasmissione serotoninergica dimostrando che i neuroni che rilasciano la “molecola della felicità” si attivano in tutte le aree cerebrali, ma in momenti diversi.
La scoperta è stata possibile grazie alla combinazione di tecniche di chemo-genetica e risonanza magnetica funzionale che hanno permesso di attivare selettivamente i neuroni che producono serotonina e di filmarne l’attività in tempo reale.
CAGLIARI. Alcune ricercatrici dell’Università di Cagliari hanno contribuito alla scoperta fatta nei giorni scorsi da un team di studiosi, che per la prima volta ha “filmato” in sequenza come si attiva il cervello quando è stimolato dalla serotonina, la cosiddetta “molecola della felicità”.
Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista “Cell Reports”, è frutto della collaborazione tra il gruppo di ricerca guidato dal dottor Alessandro Gozzi del Center for Neuroscience and Cognitive System dell’Istituto Italiano di Tecnologia (Cncs – Iit di Rovereto) e quello del professore Massimo Pasqualetti del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa.
Più nel dettaglio, la conferma della validità del modello ipotizzato dai ricercatori – passaggio fondamentale nel mondo della ricerca scientifica - è arrivata dalla misurazione dei livelli di serotonina in diverse aree cerebrali eseguita da Maria Antonietta De Luca (nella foto) e dalla sue collaboratrici Giulia Margiani e Maddalena Mereu dell’Università di Cagliari.
Lo studio contribuisce a spiegare il meccanismo della neurotrasmissione serotoninergica dimostrando che i neuroni che rilasciano la “molecola della felicità” si attivano in tutte le aree cerebrali, ma in momenti diversi. La scoperta è stata possibile grazie alla combinazione di tecniche di chemo-genetica e risonanza magnetica funzionale che hanno permesso di attivare selettivamente i neuroni che producono serotonina e di filmarne l’attività in tempo reale.
Per la prima volta è stata osservata nel cervello l'attivazione in tempo reale della cosiddetta “molecola del sorriso”, la serotonina, un neurotrasmettitore che tra le molteplici funzioni ha anche quella di regalarci buon umore, benessere psicofisico e un generale senso di appagamento. La scoperta potrebbe aprire le porte a terapie innovative contro autismo, schizofrenia, ansia e depressione. A raggiungere questo affascinante risultato un copioso team di ricerca italiano, che ha coinvolto gli specialisti del Center for Neuroscience and Cognitive System dell'Istituto Italiano di Tecnologia (CNCS – IIT di Rovereto) coordinati dal professor Alessandro Gozzi e quelli del Dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa, guidati dal professor Massimo Pasqualetti. A fornire un contributo fondamentale vi è stata anche una equipe tutta al femminile dell'Università di Cagliari, composta dalla professoressa Maria Antonietta De Luca e dalle sue collaboratrici Giulia Margiani e Maddalena Mereu, che hanno validato i risultati delle altre due squadre.
Ma come hanno fatto gli studiosi italiani a raggiungere questo ambizioso traguardo? Gozzi e colleghi si sono avvalsi di due distinti processi: la chemogenetica e risonanze magnetiche funzionali (fMRI) su topi geneticamente modificati. Nella prima parte del progetto, durato complessivamente ben 4 anni, i ricercatori hanno modificato i topi affinché attivassero i neuroni che producono serotonina a “comando”, ovvero attraverso la somministrazione di uno specifico farmaco. Una volta ottenuti i topi OGM li hanno sottoposti alle scansioni cerebrali, grazie alle quali è stato dimostrato che i neuroni che rilasciano la serotonina si attivano ovunque nel cervello, ma in tempistiche diverse tra le varie regioni. Le prime aree ad attivarsi sono state l'ippocampo e la corteccia cerebrale, strettamente connesse al controllo delle emozioni.
Conoscere nel dettaglio i meccanismi di attivazione del cosiddetto sistema serotoninergico potrebbe aiutare gli scienziati a sviluppare terapie all'avanguardia per contrastare l'ansia, la schizofrenia e altre patologie mentali, tenendo presente il ruolo ricoperto da questo importante neurotrasmettitore. La serotonina, fra le varie funzioni, favorisce anche la digestione poiché coinvolta nei movimenti dei muscoli intestinali (peristalsi), regola inoltre i ritmi circadiani, la memoria, il desiderio sessuale e il senso di fame e sazietà. I dettagli della ricerca italiana sono stati pubblicati sulla rivista Cell Reports.
di Andrea Centini
E’ stata filmata per la prima volta l’attivazione nel cervello della serotonina: per l’esperimento pubblicato su Cell reports, è stata fondamentale la conferma di un team di ricercatrici dell’Università di Cagliari.
Lo studio contribuisce a spiegare il meccanismo della neurotrasmissione serotoninergica dimostrando che i neuroni che rilasciano la molecola si attivano in tutte le aree cerebrali, in momenti diversi. La scoperta è stata possibile grazie alla combinazione di tecniche di chemo-genetica e risonanza magnetica funzionale che hanno consentito di attivare selettivamente i neuroni che producono serotonina e di filmarne l’attività in tempo reale.
La conferma della validità del modello ipotizzato dai ricercatori è arrivata dalla misurazione dei livelli di serotonina in diverse aree cerebrali eseguita dalla professoressa Maria Antonietta De Luca e dalla collaboratrici Giulia Margiani e Maddalena Mereu dell’Università di Cagliari.
Lo studio è frutto della collaborazione tra il gruppo di ricerca guidato dal dottor Alessandro Gozzi del Center for Neuroscience and Cognitive System dell’Istituto Italiano di Tecnologia (CNCS – IIT di Rovereto) e quello del professore Massimo Pasqualetti del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa.
A cura di Filomena Fotia
CAGLIARI - Alcune ricercatrici dell’Università degli studi di Cagliari hanno contribuito alla scoperta fatta nei giorni scorsi da un team di studiosi, che per la prima volta ha “filmato” in sequenza come si attiva il cervello quando è stimolato dalla serotonina, la cosiddetta “molecola della felicità”. Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista “Cell reports”, è frutto della collaborazione tra il gruppo di ricerca guidato da Alessandro Gozzi del Center for neuroscience and cognitive system dell’Istituto italiano di tecnologia di Rovereto e quello di Massimo Pasqualetti del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa.
Più nel dettaglio, la conferma della validità del modello ipotizzato dai ricercatori (passaggio fondamentale nel mondo della ricerca scientifica) è arrivata dalla misurazione dei livelli di serotonina in diverse aree cerebrali eseguita da Maria Antonietta De Luca e dalla sue collaboratrici Giulia Margiani e Maddalena Mereu dell’Università di Cagliari. Lo studio contribuisce a spiegare il meccanismo della neurotrasmissione serotoninergica dimostrando che i neuroni che rilasciano la “molecola della felicità” si attivano in tutte le aree cerebrali, ma in momenti diversi.
La scoperta è stata possibile grazie alla combinazione di tecniche di chemo-genetica e risonanza magnetica funzionale, che hanno permesso di attivare selettivamente i neuroni che producono serotonina e di filmarne l’attività in tempo reale.
Alcune ricercatrici dell’Università di Cagliari hanno contribuito alla scoperta fatta nei giorni scorsi da un team di studiosi, che per la prima volta ha “filmato” in sequenza come si attiva il cervello quando è stimolato dalla serotonina, la cosiddetta “molecola della felicità”.
Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista “Cell Reports”, è frutto della collaborazione tra il gruppo di ricerca guidato dal dottor Alessandro Gozzi del Center for Neuroscience and Cognitive System dell’Istituto Italiano di Tecnologia (CNCS – IIT di Rovereto) e quello del professore Massimo Pasqualetti del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa.
Più nel dettaglio, la conferma della validità del modello ipotizzato dai ricercatori – passaggio fondamentale nel mondo della ricerca scientifica – è arrivata dalla misurazione dei livelli di serotonina in diverse aree cerebrali eseguita dalla prof.ssa Maria Antonietta De Luca e dalla sue collaboratrici Giulia Margiani e Maddalena Mereu dell’Università di Cagliari.
Lo studio contribuisce a spiegare il meccanismo della neurotrasmissione serotoninergica dimostrando che i neuroni che rilasciano la “molecola della felicità” si attivano in tutte le aree cerebrali, ma in momenti diversi. La scoperta è stata possibile grazie alla combinazione di tecniche di chemo-genetica e risonanza magnetica funzionale che hanno permesso di attivare selettivamente i neuroni che producono serotonina e di filmarne l’attività in tempo reale.