L’evento si è svolto davanti a 300 persone provenienti dal mondo accademico e dell'impresa, interessate ai temi di cybersecurity e intelligenza artificiale: l'Università di Cagliari, con il DIEE, è in prima fila su questi temi
Sergio Nuvoli
Cagliari, 26 ottobre 2019 - Ha parlato ancora una volta delle vulnerabilità dei sistemi di Intelligenza Artificiale e dei rimedi per mitigarle, Battista Biggio, ricercatore di Sistemi di elaborazione delle informazioni al PRA Lab - Pattern Recognition and Applications, il laboratorio diretto da Fabio Roli all’interno del DIEE, speaker invitato alla prima conferenza su AI e cybersecurity organizzata da AVAST, che si è svolta ieri a Praga.
Si tratta di una Conferenza internazionale sulla sicurezza informatica e AI in cui ci si interroga su come i continui e rapidi progressi dell'intelligenza artificiale stanno trasformando il modo in cui gli esperti di sicurezza informatica ci proteggono online.
L’evento si è svolto davanti a 300 persone provenienti dal mondo accademico e dell'impresa, interessate ai temi di cybersecurity e intelligenza artificiale. L’azienda informatica nota per gli antivirus più diffusi sta infatti cominciando a interesse relazioni con il mondo accademico, e – grazie al ricercatore del Dipartimento diretto da Fabrizio Pilo – l’Ateneo di Cagliari è in prima fila davanti ad un consesso di grande interesse scientifico.
Accanto a Biggio altri speaker selezionati dal mondo dell'impresa e dell'Università, tra cui spiccano Stanford, UC Berkeley, New York University, e il Canada Vector Institute
Con lui anche una dottoranda in Ingegneria elettronica e Informatica dell’Università di Cagliari, Maura Pintor, tra i giovani ricercatori selezionati per presentare il loro lavoro. Tra le numerose proposte pervenute, la sua è stata inserita con sole altre 13 proposte nella poster session durante la conferenza. La dott.ssa Pintor ha spiegato come costruire attacchi efficaci contro diversi algoritmi di intelligenza artificiale.
Accanto a Biggio altri speaker selezionati dal mondo dell'impresa e dell'Università, tra cui spiccano Stanford, UC Berkeley, New York University, e il Canada Vector Institute, il centro di ricerca dove lavora anche il premio Turing 2019 Geoffrey Hinton (uno dei padri fondatori delle moderne tecniche di intelligenza artificiale, basate sulle reti neurali profonde - deep learning).
Il commento del ricercatore del PRALAb: "Il nostro scopo è comprendere come rendere le tecniche sempre più sicure, cercando di stare sempre un passo avanti nella lotta al cybercrime"
Sul tema sviluppato dal ricercatore di UniCa la famosa casa produttrice di software mostra una particolare sensibilità, perché fa un massiccio uso di tecnologie AI per rilevare i virus informatici, e ha quindi interesse a capire se i loro algoritmi sono potenzialmente vulnerabili contro gli attacchi più sofisticati che potranno riscontrare in futuro.
“Lo scopo della ricerca che portiamo avanti nel PRALab e in UniCa – spiega Biggio in una pausa della conferenza - collaborando con altre università e aziende in tutto il mondo, è capire se e come è possibile rendere queste tecniche sempre più sicure, cercando di stare sempre un passo avanti nella lotta al cybercrime”.