Al Senato con l’intervento di Mariarosa Cardia, professore di Storia delle Istituzioni Politiche e promotrice del progetto
13 July 2017

 
di Sergio Nuvoli
 
Cagliari, 13 luglio 2017  - Quattro secoli di storia raccontati attraverso gli atti dei parlamenti sardi. Una mole imponente di documenti recuperata dagli archivi e oggi disponibile anche sul web. Si avvia a conclusione il progetto editoriale avviato nel 1983 dal Consiglio regionale della Sardegna per la realizzazione di un’edizione critica degli atti di 23 parlamenti (dal 1355 al 1699) dell’epoca spagnola e dei documenti degli Stamenti (dal 1793 al 1799) dell’epoca sabauda.
 
Gli Acta Curiarum Regni Sardiniae sono stati presentati a Roma lunedì scorso nella sala degli “Atti parlamentari” della Biblioteca del Senato della Repubblica, presenti il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, il presidente del Comitato scientifico Michele Cossa, i professori universitari Antonello Mattone e Mariarosa Cardia, la direttrice dell’Archivio di Stato di Cagliari Carla Ferrante e i responsabili delle biblioteche di Camera e Senato Anna Galluzzi e Antonio Casu.
 
Mariarosa Cardia, professore di Storia delle Istituzioni Politiche dell’Università di Cagliari e promotrice del progetto “Acta Curiarum” nel 1983, ha ricordato i passaggi che hanno portato alla realizzazione di un’opera che coniuga rigore scientifico e portata divulgativa e che ha alle spalle sin dall’Ottocento una lunga storia di tentativi tanto generosi quanto incompiuti di portare alla luce un notevole corpus documentario sulla storia del Mediterraneo e di consentire l’integrale conoscenza della storia parlamentare del Regnum Sardiniae. Dopo aver ripercorso la peculiare evoluzione del Parlamento sardo, ha rilevato che dai Parlamenti pubblicati è già possibile valutare la fecondità storiografica di un progetto che, gettando luce sulla continua evoluzione dell’istituzione parlamentare, contribuisce a chiarire il processo di formazione politica, civile e culturale dell’identità dei Sardi, che giustifica storicamente la loro rivendicazione autonomistica. Si evidenzia, da un lato, l’esigenza del contatto con altre realtà, superando tendenze isolazionistiche, e, dall’altro lato, seppure con esiti alterni e discontinui, lo sforzo di padroneggiare il rapporto tra gruppi dirigenti e culture diverse, di raggiungere un’integrazione non subalterna in più ampi ambiti istituzionali e civili. Con l’edizione digitale della raccolta di fonti, che si affianca a quella cartacea, si va completando un’impresa unica in Europa e offrendo un contributo importante per affrontare grandi tematiche storiche attraverso l’intersezione tra storia locale e storia generale e per dare senso e spessore al divenire dell’identità della speciale autonomia sarda.
 

UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli - tel. 070 6752216


 

 

 

               

 

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