
Il Contamination Lab dell’Università di Cagliari vincitore della linea CLab relativa alla creazione di un Network nazionale dei Contamination Lab.
Mario Frongia
IN CIMA AL PAESE. Un riconoscimento conquistato sul campo. Ma anche il premio per un lavoro certosino e “contaminante” maturato negli anni. Il Contamination Lab dell’Università di Cagliari (CLab-UniCa) guida da pochi giorni il Network CLab Italia. Ovvero, il Miur (ministero Istruzione, università e ricerca) ha prima valutato le performance delle strutture nate per favorire cultura d’impresa in ambiti multidiscplinari. Per poi dare la palma d’oro e il ruolo di capofila nella nascente rete nazionale al format e allo staff guidato da Maria Chiara Di Guardo, direttore scientifico del progetto. Ma non solo. Il CLab UniCa ha vinto il bando per sviluppo e perseguimento delle proprie attività nell’Ateneo cagliaritano. Il 3 luglio viene pubblicato il bando per la selezione della quinta edizione del CLab-UniCa, che avrà inizio a ottobre.


Cagliari, venerdì 23 giugno 2017
Ivo Cabiddu / Mario Frongia
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha pubblicato (link) la valutazione delle proposte pervenute a seguito della call per la creazione dei Contamination Lab nelle università italiane e per il loro inserimento in una rete nazionale. Il network dovrà favorire l’acquisizione di nuove competenze volte allo sviluppo di progetti di innovazione a vocazione sociale e imprenditoriale, in relazione con i punti di forza delle università e dei territori. Allo stesso tempo dovrà contribuire alla creazione di un ecosistema imprenditoriale, creare riflessione e nuovo know-how in materia di diffusione della cultura di impresa.
- piattaforma digitale di condivisione per facilitare lo scambio di informazioni e le connessioni tra CLab, un punto di riferimento per chi vuole dialogare e confrontarsi con gli utenti delle diverse realtà italiane sparse nei territori, creando di fatto una rete e community attiva di Clab. La piattaforma garantirà la condivisione di informazioni, documenti, materiale didattico, webinar; la partecipazione a competizioni e a challenges organizzate insieme ai Partner in cui i CLab insistono; la possibilità di co-progettare azioni integrate, sviluppare competenze ed interagire in rete con altri soggetti pubblici e privati interessati a far crescere e valorizzare i CLab a livello nazionale;
- video-conferencing tra tutti i CLab locali, che promuova attività in co-presenza dei partecipanti e interazione continua tra gli studenti;
- creazione di una “cassetta degli attrezzi” relativi alla metodologia di co-costruzione peer-to-peer (studenti-docenti da pari a pari) e a forme di apprendimento innovative;
- condivisione degli strumenti di governance e trasferimento degli strumenti, anche amministrativi, necessari per un efficace funzionamento dei percorsi progettuali;
- trasferimento di best practices tra i Clab, amplificando il valore ottenuto da ciascuno di essi;
- comunicazione esterna per promuovere il lavoro dei CLab e narrare le attività di una “generazione Clabber” che sta crescendo ed è attiva sui territori; uno story-telling regolare delle attività in progress e di quelle concluse, un brand unico al quale legare il nome della città di riferimento per il racconto e la trasferibilità delle esperienze e la riconoscibilità e identità del progetto nazionale;
- condivisione del funzionamento e dei risultati ottenuti (monitoraggio);
- attrazione di ulteriori risorse private per il funzionamento dei CLab, garantendo un adeguato contatto con il mercato e i venture capitalist;
- attività di supporto verso quelle Università che vorranno attivare in itinere e nei prossimi anni nuovi CLab, al fine di facilitarne e velocizzarne le fasi di avvio.
Sito web del CLab Cagliari
http://clabunica.it/
Decreto 1513 del 15 giugno 2017
www.miur.gov.it/documents/20182/521404/Decreto+Direttoriale+del+15-062-017+n.1513.pdf/0c261348-c2e9-4027-b5be-948ac639f138?version=1.0