Oltre cento studiosi al congresso curato dai docenti Claudia Caltagirone e Vito Lippolis, dipartimento di Scienze chimiche e geologiche dell’ateneo. A Santa Margherita di Pula quattro giorni di confronto di alto profilo scientifico. I lavori saranno oggetto di un numero speciale della rivista internazionale anglo americana Supramolecular Chemistry
Cagliari, 15 giugno 2017
Mario Frongia
Da domenica 18 a mercoledì 21 giugno, la sala conferenze dell’Hotel Flamingo - km. 35, ss 195, Sulcitana, Santa Margherita di Pula - ospita il tredicesimo congresso nazionale di Chimica supramolecolare. L’evento ha il patrocinio dell’Università di Cagliari ed è curato dal dipartimento di Scienze chimiche e geologiche e Instm (Consorzio interuniversitario nazionale per la scienza e la tecnologia dei materiali.
CONFRONTO TRA GIOVANI RICERCATORI. Il congresso si muove su un consolidato percorso di ricerca, dibattito e formazione che si è apertonel 1992. I lavori hanno per obiettivo prioritario il confronto dei ricercatori italiani che si occupano di Chimica supramolecolare. La disciplina - definita dal Premio Nobel Jean-Marie Lehn, “la chimica al di là della molecola” - si apre e dà spazio in particolare ai giovani studiosi emergenti nel settore. L’edizione 2017 assume un rilievo speciale in quanto durante l’edizione 2016 del Nobel, quello per la chimica è stato assegnato agli esponenti di questa branca altamente multidisciplinare.
POOL ORGANIZZATIVO. L’evento è organizzato dai professori Claudia Caltagirone (chairman) e Vito Lippolis (co-chairman). Gli specialisti del dipartimento di Scienze chimiche e geologiche, attivi nel settore della Chimica supramolecolare, Carla Aragoni, Massimiliano Arca, Francesco Isaia, Greta De Filippo e Alessandra Garau hanno collaborato alla realizzazine dell’evento. Peraltro, il gruppo ha contribuito, anche con collaborazioni nazionali e internazionali, allo sviluppo di sensori ottici per il riconoscimento di anioni e cationi e di sintoni per l’ingegneria cristallina. La rivista Supramolecular Chemistry (edita da Taylor and Francis, Gb-Usa) dedicherà un numero speciale al congresso.
TEORIA ED ESPERIMENTI. Nelle sale dell’Hotel Flamingo, oltre un centinaio di ricercatori incrociano le esperienze più recenti e dibattute del settore. Al centro del congresso, i risultati teorici e sperimentali con implicazioni nel campo della chimica organica, fisica, biochimica, del riconoscimento molecolare, delle nanotecnologie e delle scienze dei materiali. La scaletta prevede due conferenze plenarie - tenute da Valérie Heitz (Univérsite de Strasbourg) e Ramón Martínez-Máñez (Universitat Politècnica de València) - 48 presentazioni orali e 34 presentazioni poster con una forte partecipazione dei giovani studiosi.