Francesco Pigliaru: "Sardegna Arena, un'opera che sarà di riferimento anche per la popolazione universitaria del capoluogo”
03 May 2017


Giulini, Pigliaru e Zedda alla presentazione del 3 maggio
  
“Infrastruttura di straordinario supporto per l’intera isola. L’abbiamo chiamata Sardegna Arena, precede il nuovo stadio, opera che sarà di riferimento anche per la popolazione universitaria del capoluogo” dice il presidente della giunta regionale, Francesco Pigliaru
 
Cagliari, 3 maggio 2017
Mario Frongia

 
L’hanno battezzata "Sardegna Arena". Sarà la tana del Cagliari almeno per i prossimi tre anni, sorge di fianco al Sant’Elia, potrà ospitare sedicimila spettatori, circa tremila nella Main stand usata all’Is Arenas Stadium di Quartu, avrà il suo debutto tra quattro mesi, per la seconda di campionato. Lo stadio provvisorio è stato presentato stamani sul prato del Sant’Elia. A seguire, la posa della prima pietra.
 
Pallone, Giunta regionale e ateneo. Per il presidente della giunta regionale Francesco Pigliaru, una vittoria importante. “Abbiamo creduto molto in questo progetto, è un investimento importante e coraggioso che porta lavoro e ricchezza. Ne abbiamo riconosciuto l’utilità pubblica e lo abbiamo accompagnato, passo dopo passo, per superare le difficoltà e gli impedimenti burocratici”.  Il professor Pigliaru promuove l’intesa tra gli assessorati: “È stato un lavoro di squadra perché tutti i tasselli andassero al posto giusto in tempi rapidi: dall’avvio dei ragionamenti per lo stadio definitivo, che avremo tra qualche anno, alla possibilità di un credito agevolato della Sfirs, la finanziaria regionale, sino all’approvazione delle varianti urbanistiche necessarie per il Sardegna Arena di oggi. La Sardegna deve presentarsi al mondo come un territorio sempre più riconoscibile, ed eccellenze come questa fanno la differenza". Il professor Pigliaru, ordinario, economista e già pro rettore per la Ricerca dell’università di Cagliari, ha confermato il ruolo centrale dello stadio definitivo, modello Uefa 4, che sorgerà sulle ceneri del Sant’Elia e potrà ospitare anche “attività, eventi, studenti, docenti e convegnistica legata alla popolazione dell’Università di Cagliari, allo sport e agli atleti legati all’ateneo. Penso, alle discipline legate a corsi di medicina dello sport e di scienze motorie ma anche al Cus Cagliari”.
 
Un nome, un’isola. “Sardegna Arena” è un nome collegiale. L’hanno dato il presidente del Cagliari e della Regione, Tommaso Giulini e Francesco Pigliaru, e il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda. Per il logo la palla, e la creatività, passa ai tifosi: “Saranno loro a poterlo scegliere” dice il direttore marketing rossoblù, Mario Passetti. “Ringrazio il presidente della Regione e il sindaco di Cagliari per avere creduto dall’inizio in questo progetto e averci supportato. I miei ringraziamenti vanno anche ai dirigenti e funzionari del Comune e della Regione, del Coni, dei Vigili del fuoco, della Questura, della Prefettura e degli altri enti della Commissione provinciale di vigilanza”.
 
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Cagliari, 3 maggio 2017 - Posa della prima pietra del Sardegna Arena. Clicca le immagini per ingrandire
 
 
Il Cagliari a Cagliari. Il patron ha riannodato i fili. Visti i precedenti, l’impresa merita un plauso. “Non è semplice districarsi nei meandri della burocrazia, l’armonia tra le varie parti è stata fondamentale per arrivare a questa tappa. Adesso inizia il lavoro. Il nostro obiettivo era riuscire a stare a Cagliari: ci siamo riusciti, anche se colgo l’occasione per ringraziare tutti i sindaci che hanno cercato di convincerci per edificare lo stadio nei loro Comuni. Nel cantiere lavoreranno sino a 150 persone, che potranno vantarsi con orgoglio di avere contribuito ad una delle opere più grandi della città. Il nostro senso di responsabilità e quello di Blue Shark, che abbiamo scelto per eseguire i lavori, è altissimo, la palla ce l’abbiamo noi adesso". Si parla di denaro. “Per quanto riguarda i costi, considerando quelli di smontaggio della Main Stand del vecchio Is Arenas, quelli di costruzione e arredamento dello nuovo stadio e quelli futuri di smontaggio e di ripristino dei parcheggi, si arriva ad un investimento totale da parte nostra che supera otto milioni di euro”. Sui lavori, la corsa è contro il tempo. “Saranno quattro mesi caldi, si lavorerà 7 giorni su 7, anche di notte, ma credo che chi sarà coinvolto sarà felice di contribuire al raggiungimento dell’obiettivo: l’inaugurazione dello stadio per la prima giornata del prossimo campionato. Sarebbe un miracolo perché non è affatto scontato tirare su uno stadio da Serie A in quattro mesi, ma sarebbe anche una vittoria importantissima per tutta l’Isola. Ecco perché abbiamo scelto, di comune accordo con il presidente della Regione, di chiamare lo stadio “Sardegna Arena”.
 
Le autorità. “Un lavoro di squadra, per la serenità, il coinvolgimento, la condivisione delle scelte, l’approfondimento del progetto. Il Consiglio comunale ha dato il via libera in tempi rapidissimi per i diversi passaggi dell’iter burocratico, in modo da rispettare, primi in Italia, la tempistica prevista dalla nuova legge sugli stadi. "In pochi – dice il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda - avrebbero scommesso, nel 2011, sulla possibilità di avere non solo la riqualificazione dello stadio ma anche del contesto. Tra i vari progetti di riqualificazione che sono partiti, mancava il più visibile, anche sul piano dell’immagine. Sono felice di essere arrivati ad una soluzione della vicenda stadio. L’impianto dovrà essere il motore pulsante per un’intera Isola, popolato dalle famiglie. Saluto con favore il nome scelto da una condivisione di intenti. Ringrazio il Cagliari, il presidente Giulini e i suoi collaboratori che con professionalità e serietà hanno affiancato le istituzioni in un percorso che, speriamo, possa fare da slancio anche alle vicende tecniche della squadra”. Infine, Giulini, Pigliaru e Zedda hanno posato la prima pietra del cantiere dello stadio. Don Carlo Rotondo, dell’arcivescovado di Cagliari, l’ha benedetta. Gli operai, anche dall’alto delle gru e degli escavatori hanno applaudito.
 
 
 
 
 

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