Exploringmatter, primo Erc-consolidator Grant in Sardegna, punta ad esplorare nuove potenzialità dI LHCB al CERN. RASSEGNA STAMPA
30 January 2017

Sergio Nuvoli - VAI ALLA RASSEGNA STAMPA

Cagliari, 30 gennaio 2017 – Dalla fine di dicembre dello scorso anno l’Università di Cagliari è host-institution del progetto EXPLORINGMATTER ERC Consolidator Grant a seguito della chiamata di Giulia Manca, da autunno professore associato al Dipartimento di Fisica dell’Ateneo del capoluogo a seguito del trasferimento dal Laboratorio dell’acceleratore lineare d’Orsay e Universita` di Paris-Sud, a Orsay (Francia).
 
Il progetto si concluderà nell’aprile 2020 e può contare su un budget di circa 2 milioni di euro: lo European Research Council (ERC) è l’organismo dell’Unione europea che finanzia i ricercatori di eccellenza che intendono svolgere attività di ricerca di frontiera negli Stati membri dell’UE o nei Paesi associati. L’ERC finanzia solo ricercatori di altissimo profilo in settori di assoluto rilievo per la scienza, avendo come obiettivo dichiarato rafforzare l’eccellenza, il dinamismo e la creatività della ricerca europea: i suoi finanziamenti sono per questo destinati esclusivamente a talenti della ricerca con un potenziale già dimostrato.
 
Il team di EXPLORINGMATTER, tra cui l’assegnista Albert Bursche appena assunto, due assegnisti ed uno studente di dottorato ancora da selezionare, studierà le interazioni di ioni pesanti  a LHCb, uno dei quattro esperimenti principali dell’LHC, l’acceleratore del CERN di Ginevra, in stretta collaborazione coi ricercatori dell’Università e la sede dell’INFN (l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) di Cagliari ed i colleghi del CERN e Orsay.
 
L’esperimento LHCb è in fase di presa dati dal 2009 ed il gruppo di Cagliari, guidato dal dottor Alessandro Cardini, primo ricercatore INFN,  e comprendente ricercatori dell’Università e INFN Cagliari, lavora all’esperimento sin dalla sua fase di progettazione alla fine degli anni ‘90.
 
La novità del progetto guidato dalla prof.ssa  Manca consiste nell’usare l’esperimento LHCb, nato per lo studio dell’asimmetria materia-antimateria, per uno scopo nuovo: studiare cioè le interazioni di ioni pesanti come piombo con protoni o piombo con piombo, queste ultime registrate per la prima volta a LHCb nell’ambito del progetto. Si tratta di interazioni che hanno la potenzialità di svelare le proprietà più recondite del "Quark Gluon Plasma", un nuovo stato di materia ancora quasi completamente sconosciuto e studiato finora principalmente dall’esperimento ALICE al CERN, a cui collaborano i professori Gianluca Usai e Alessandro de Falco dell’Universita` di Cagliari e diversi ricercatori dell’INFN di Cagliari.
 
Nel progetto EXPLORINGMATTER si studieranno queste interazioni sia in collisioni dirette, accessibili a tutti gli esperimenti dell’LHC,  sia in una geometria di tipo "bersaglio fisso", unica ad LHCb. In questa configurazione i protoni o gli ioni di piombo interagiscono con un gas nobile iniettato all’interno del rivelatore e che funge da “bersaglio”. Lo studio di questi eventi, unici nel loro genere per tipologia degli elementi interessati ed energie coinvolte, permetteranno tra l’altro di effettuare importanti misure di cosmologia in collaborazione coi colleghi dell’INFN di Firenze e Torino, con lo scopo di ridurre notevolmente le attuali grandi incertezze sui processi di interazioni cosmiche di produzione di antiprotoni.
 
Dopo essersi laureata in Fisica a Cagliari con una tesi su un esperimento di neutrini, Giulia Manca ha conseguito il dottorato all’Università di Oxford (UK) ed ha diviso la sua ricerca tra l’esperimento CDF al Fermilab di Chicago (dove è stata guest-scientist per otto anni) e ATLAS e LHCb al CERN di Ginevra. L’ultimo anno è stata ricercatrice presso il CNRS a Orsay, Francia e visiting scientist a Cambridge, UK. E` sposata ed ha due bambini.
 

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ANSA
Università: Cagliari, studio su nuovo stato della materia
Ateneo chiama Giulia Manca, ai primi posti tra i top scientist
CAGLIARI
 
(ANSA) - CAGLIARI, 1 FEB - Un nuovo stato della materia ancora sconosciuto. È l’oggetto del progetto Exploringmatter Erc, approdato a Cagliari dalla fine di dicembre grazie al trasferimento nell’isola, dalla Francia, di Giulia Manca, ai primi posti tra i "top scientist" del mondo, selezionati dalla speciale classifica "VIA-Academy". Il progetto si concluderà nell’aprile 2020 e può contare su un budget di circa due milioni di euro: lo European Research Council (Erc), che lo ha finanziato, è l’organismo dell’Unione europea che finanzia i ricercatori di eccellenza, dal potenziale già dimostrato, che intendono svolgere attività di ricerca di frontiera negli Stati membri dell’Ue o nei Paesi associati. Il team studierà le interazioni di ioni pesanti a LHCb, uno dei quattro esperimenti principali dell’LHC, l’acceleratore del Cern di Ginevra, in stretta collaborazione coi ricercatori dell’Università e la sede dell’Inf (l’Istituto nazionale di fisica nucleare) di Cagliari ed i colleghi del Cern e Orsay. La novità del progetto guidato da Manca consiste nell’usare l’esperimento LHCb, nato per lo studio dell’asimmetria materia-antimateria, per uno scopo nuovo: studiare cioè le interazioni di ioni pesanti come piombo con protoni o piombo con piombo, queste ultime registrate per la prima volta a LHCb nell’ambito del progetto. Si tratta di interazioni che hanno la potenzialità di svelare le proprietà più recondite del "Quark Gluon Plasma", un nuovo stato di materia ancora quasi completamente sconosciuto e studiato finora principalmente dall’esperimento Alice e Cern. (ANSA).
 

 
CAGLIARIPAD.IT
 
Un nuovo stato della materia ancora sconosciuto. È l’oggetto del progetto Exploringmatter Erc, approdato a Cagliari dalla fine di dicembre grazie al trasferimento nell’isola, dalla Francia, di Giulia Manca, ai primi posti tra i "top scientist" del mondo, selezionati dalla speciale classifica "VIA-Academy".
Il progetto si concluderà nell’aprile 2020 e può contare su un budget di circa due milioni di euro: lo European Research Council (Erc), che lo ha finanziato, è l’organismo dell’Unione europea che finanzia i ricercatori di eccellenza, dal potenziale già dimostrato, che intendono svolgere attività di ricerca di frontiera negli Stati membri dell’Ue o nei Paesi associati.
Il team studierà le interazioni di ioni pesanti a LHCb, uno dei quattro esperimenti principali dell’LHC, l’acceleratore del Cern di Ginevra, in stretta collaborazione coi ricercatori dell’Università e la sede dell’Inf (l’Istituto nazionale di fisica nucleare) di Cagliari ed i colleghi del Cern e Orsay. La novità del progetto guidato da Manca consiste nell’usare l’esperimento LHCb, nato per lo studio dell’asimmetria materia-antimateria, per uno scopo nuovo: studiare cioè le interazioni di ioni pesanti come piombo con protoni o piombo con piombo, queste ultime registrate per la prima volta a LHCb nell’ambito del progetto.
Si tratta di interazioni che hanno la potenzialità di svelare le proprietà più recondite del "Quark Gluon Plasma", un nuovo stato di materia ancora quasi completamente sconosciuto e studiato finora principalmente dall’esperimento Alice e Cern.

 


 

 
LA NUOVA SARDEGNA
LA NUOVA SARDEGNA.IT
 
CAGLIARI. La materia è ancora sconosciuta in tante sue parti, l’università di Cagliari contribuirà a studiare le interazioni di ioni pesanti che sono uno dei quattro esperimenti principali dell’Lhc, l’acceleratore del Cern di Ginevra, grazie alla chiamata all’insegnamento della professoressa Giulia Manca, ai primi posti nell’elenco dei migliori scienziati del mondo.
Il progetto Exploringmatter Erc si concluderà nell’aprile 2020 e ha un budget di 2 milioni di euro erogati dall’Unione europea.
Nel gruppo di lavoro verranno assunti in totale tre assegnisti. L’università di Cagliari, col professor Alessandro Cardini, lavora già da anni con l’acceleratore di Ginevra, la novità portata dall’arrivo della scienziata Giulia Manca è quella di usare l’acceleratore per esplorare il "quark gluon plasma" uno stato della materia ancora sconosciuto. Giulia Manca si è laureata in Fisica a Cagliari e ha conseguito il dottorato di ricerca a Oxford. Ha fatto esperienza a Chicago e a Ginevra.
 

 
SARDEGNAOGGI.IT
 
CAGLIARI - Horizon 2020, all’Università di Cagliari il primo progetto erc-consolidator della sardegna: "exploring matter" con due milioni di finanziamenti europei punta a scoprire nuove potenzialità dell’esperimento Lhcb al Cern, studiando in particolare un nuovo stato di materia ancora sconosciuto. È l’effetto della chiamata da parte dell’ateneo cagliaritano di Giulia Manca, ai primi posti tra i "top scientists" del mondo. Dalla fine di dicembre dello scorso anno l’Università di Cagliari è host-institution del progetto Exploringmatter Erc Consolidator Grant a seguito della chiamata di Giulia Manca, da autunno professore associato al Dipartimento di Fisica dell’Ateneo del capoluogo a seguito del trasferimento dal Laboratorio dell’acceleratore lineare d’Orsay e Università di Paris-Sud, a Orsay (Francia). La Manca figura ai primi posti tra i top scientists del mondo, selezionati dalla speciale classifica "VIA-Academy".
Il progetto si conclude nell’aprile 2020 e può contare su un budget di circa 2 milioni: lo European Research Council (Erc), che lo ha finanziato, è l’organismo dell’Unione europea che finanzia i ricercatori di eccellenza, dal potenziale già dimostrato, che intendono svolgere attività di ricerca di frontiera negli Stati membri dell’Ue o nei Paesi associati. Il team di Exploringmatter, tra cui l’assegnista Albert Bursche appena assunto, due assegnisti ed uno studente di dottorato ancora da selezionare, deve studiare le interazioni di ioni pesanti a Lhcb, uno dei quattro esperimenti principali dell’Lhv, l’acceleratore del Cern di Ginevra, in stretta collaborazione coi ricercatori dell’Università e la sede dell’Infn (l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) di Cagliari ed i colleghi del Cern e Orsay. L’esperimento Lhcb è in fase di presa dati dal 2009 ed il gruppo di Cagliari, guidato da Alessandro Cardini, primo ricercatore Infn, e comprendente ricercatori dell’Università e Infn Cagliari, lavora all’esperimento sin dalla sua fase di progettazione alla fine degli anni ’90. La novità del progetto guidato dalla Manca consiste nell’usare l’esperimento Lhcb, nato per lo studio dell’asimmetria materia-antimateria, per uno scopo nuovo: studiare cioè le interazioni di ioni pesanti come piombo con protoni o piombo con piombo, queste ultime registrate per la prima volta a Lhcb nell’ambito del progetto. Si tratta di interazioni che hanno la potenzialità di svelare le proprietà più recondite del "Quark Gluon Plasma", un nuovo stato di materia ancora quasi completamente sconosciuto e studiato finora principalmente dall’esperimento Alice al Cern, a cui collaborano Gianluca Usai e Alessandro de Falco dell’Università di Cagliari e diversi ricercatori dell’Infn di Cagliari.

 


 

TTECNOLOGICO
“Exploring matter”: con due milioni di euro di finanziamenti europei punta a scoprire nuove potenzialità dell’esperimento lhcb al cern, studiando in particolare un nuovo stato di materia ancora sconosciuto. E’ l’effetto della chiamata da parte dell’ateneo cagliaritano della prof.ssa giulia manca, ai primi posti tra i “top scientists” del mondo
Pubblicato il 30 gennaio 2017 di trasferimentotec
 
Dalla fine di dicembre dello scorso anno l’Università di Cagliari è host-institution del progetto EXPLORINGMATTER ERC Consolidator Grant a seguito della chiamata di Giulia Manca, da autunno professore associato al Dipartimento di Fisica dell’Ateneo del capoluogo a seguito del trasferimento dal Laboratorio dell’acceleratore lineare d’Orsay e Università di Paris-Sud, a Orsay (Francia). La prof.ssa Manca figura ai primi posti tra i top scientists del mondo, selezionati dalla speciale classifica “VIA-Academy”
Il progetto si concluderà nell’aprile 2020 e può contare su un budget di circa 2 milioni di euro: lo European Research Council (ERC), che lo ha finanziato, è l’organismo dell’Unione europea che finanzia i ricercatori di eccellenza, dal potenziale già dimostrato, che intendono svolgere attività di ricerca di frontiera negli Stati membri dell’UE o nei Paesi associati
Il team di EXPLORINGMATTER, tra cui l’assegnista Albert Bursche appena assunto, due assegnisti ed uno studente di dottorato ancora da selezionare, studierà le interazioni di ioni pesanti a LHCb, uno dei quattro esperimenti principali dell’LHC, l’acceleratore del CERN di Ginevra, in stretta collaborazione coi ricercatori dell’Università e la sede dell’INFN (l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) di Cagliari ed i colleghi del CERN e Orsay.
L’esperimento LHCb è in fase di presa dati dal 2009 ed il gruppo di Cagliari, guidato dal dottor Alessandro Cardini, primo ricercatore INFN, e comprendente ricercatori dell’Università e INFN Cagliari, lavora all’esperimento sin dalla sua fase di progettazione alla fine degli anni ‘90.
La novità del progetto guidato dalla prof.ssa Manca consiste nell’usare l’esperimento LHCb, nato per lo studio dell’asimmetria materia-antimateria, per uno scopo nuovo: studiare cioè le interazioni di ioni pesanti come piombo con protoni o piombo con piombo, queste ultime registrate per la prima volta a LHCb nell’ambito del progetto. Si tratta di interazioni che hanno la potenzialità di svelare le proprietà più recondite del “Quark Gluon Plasma”, un nuovo stato di materia ancora quasi completamente sconosciuto e studiato finora principalmente dall’esperimento ALICE al CERN, a cui collaborano i professori Gianluca Usai e Alessandro de Falco dell’Universita` di Cagliari e diversi ricercatori dell’INFN di Cagliari.
Nel progetto EXPLORINGMATTER si studieranno queste interazioni sia in collisioni dirette, accessibili a tutti gli esperimenti dell’LHC, sia in una geometria di tipo “bersaglio fisso”, unica ad LHCb. In questa configurazione i protoni o gli ioni di piombo interagiscono con un gas nobile iniettato all’interno del rivelatore e che funge da “bersaglio”. Lo studio di questi eventi, unici nel loro genere per tipologia degli elementi interessati ed energie coinvolte, permetteranno tra l’altro di effettuare importanti misure di cosmologia in collaborazione coi colleghi dell’INFN di Firenze e Torino, con lo scopo di ridurre notevolmente le attuali grandi incertezze sui processi di interazioni cosmiche di produzione di antiprotoni.
Dopo essersi laureata in Fisica a Cagliari con una tesi su un esperimento di neutrini, Giulia Manca ha conseguito il dottorato all’Università di Oxford (UK) ed ha diviso la sua ricerca tra l’esperimento CDF al Fermilab di Chicago (dove è stata guest-scientist per otto anni) e ATLAS e LHCb al CERN di Ginevra.
L’ultimo anno è stata ricercatrice presso il CNRS a Orsay, Francia e visiting scientist a Cambridge, UK.

 

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