Decisivo il contributo del gruppo coordinato da Aldo Muntoni. UniCa protagonista nella redazione di un documento fondamentale
10 January 2017

Sergio Nuvoli - VAI ALLA RASSEGNA STAMPA

Cagliari, 10 gennaio 2017 - La Giunta regionale con la deliberazione n. 69/15 del 23.12.2016 ha approvato l’aggiornamento del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti alla luce delle prescrizioni della direttiva 2008/98/CE e del Settimo programma d’azione per l’ambiente comunitario.
 
Al documento hanno lavorato Aldo Muntoni (nella foto a destra), Giorgia De Gioannis e Daniela Spiga del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura, i quali già avevano contribuito nel 2008 alla redazione del Piano Vigente.
 
Per la seconda volta in meno di 10 anni, dunque, l’Università di Cagliari è protagonista nella redazione di un documento fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente e le prospettive di sviluppo della nostra Regione, confermando una lunga e proficua storia di collaborazione nei campo della gestione dei rifiuti solidi e liquidi e delle bonifiche tra il gruppo di lavoro di Ingegneria Sanitaria Ambientale e l’Assessorato Regionale della Difesa dell’Ambiente.
 
In particolare l’aggiornamento del Piano è impostato sul rispetto della gerarchia comunitaria della gestione dei rifiuti e finalizzato al conseguimento dei seguenti obiettivi:
- riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti;
- incremento della raccolta differenziata;
- incremento della preparazione per il riutilizzo;
- incremento del riciclaggio;
- valorizzazione dei residui biodegradabili e implementazione del concetto di bioraffineria; riduzione e prevenzione del fenomeno della desertificazione;
- minimizzazione del ricorso alla termovalorizzazione ed allo smaltimento in discarica;
- minimizzazione dei carichi ambientali e dei costi legati alla gestione integrata dei rifiuti;
- gestione del periodo transitorio sino alla costituzione dell’Ente di governo della gestione integrata dei rifiuti nell’ambito territoriale ottimale.
 
L’obiettivo di raccolta differenziata viene fissato all’80% da conseguire entro il 31.12.2022. Altro obiettivo qualificante è il conseguimento del 70% di rifiuti avviati effettivamente a riciclo al 2022, in netto anticipo rispetto al traguardo del 65% al 2030 previsto dalle bozze di revisione delle direttive comunitarie ed in piena coerenza con i principi della economia circolare. Lo smaltimento diretto riguarderà una quota minima del rifiuto complessivamente prodotto.
 
Il gruppo di lavoro coordinato da Aldo Muntoni ha, in particolare, predisposto e in parte condotto una estesa campagna di monitoraggio sulle caratteristiche qualitative dei rifiuti da gestire in ambito regionale, analizzato le prospettive di valorizzazione dei residui biodegradabili in un contesto di applicazione del concetto di waste biorefinery, predisposto delle linee guida tecniche per la corretta progettazione e gestione degli impianti, inquadrato le azioni del Piano nel contesto della evoluzione del settore in campo Europeo.
 
Il documento è consultabile e scaricabile dal seguente link
 

Il gruppo di Ingegneria Sanitaria Ambientale coordinato dalla Prof.ssa Carucci



UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli - tel. 070 6752216

 

 

 

               

 

 
L’UNIONE SARDA
L’UNIONE SARDA
Borsa (Pagina 14 - Edizione CA)
Un tesoro nascosto tra i rifiuti
La raccolta differenziata all'80% è il traguardo per il 2022
L'aggiornamento del piano regionale rispetta la prescrizione della direttiva dell'Ue
 
È stato fissato all'80% il traguardo da raggiungere entro il 2022 per la raccolta differenziata. Lo prevede l'aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti, approvato dalla giunta il 23 dicembre, basato sulle prescrizioni della direttiva 2008/98/Ce e del Settimo programma d'azione per l'ambiente comunitario. In questa fase, si è rivelato fondamentale il ruolo dell'Università di Cagliari e dei docenti del dipartimento di ingegneria civile, ambientale e architettura, Aldo Muntoni (in veste di coordinatore), Giorgia De Gioannis e Daniela Spiga, che già nel 2008 avevano dato il loro supporto per la redazione del Piano in vigore.
LA NOVITÀ Come è spiegato in una nota di Sardegna Ambiente, gli obiettivi sono finalizzati a ridurre la produzione e la pericolosità dei rifiuti, aumentare la preparazione per il riutilizzo dei rifiuti urbani, incrementare il riciclaggio dei rifiuti urbani, minimizzare il recupero energetico dai rifiuti residuali e a ridurre gli smaltimenti in discarica. Tra gli scopi ci sono anche quelli mirati a minimizzare i carichi ambientali e i costi legati alla gestione integrata dei rifiuti, a ridurre e a prevenire il fenomeno della desertificazione e, infine, a gestire il periodo di transizione fino alla costituzione dell'Ente di governo della gestione integrata dei rifiuti nell'ambito territoriale ottimale.
GLI OBIETTIVI Un altro importante obiettivo qualificante è il raggiungimento del 70% di rifiuti avviati in fase di riciclo al 2022 (in ampio anticipo rispetto all'obiettivo del 65%, previsto dalle bozze di revisione delle direttive comunitarie, che era stato fissato al 2030).
LA TECNICA Lo smaltimento diretto riguarderà una quota minima del rifiuto complessivamente prodotto, mentre la cosiddetta frazione secca residua potrà essere sottoposta a termovalorizzazione. Il conferimento in discarica, invece, sarà riservato solo ai rifiuti non recuperabili energeticamente e non valorizzabili.
IL MONITORAGGIO In una nota dell'Università di Cagliari è chiarito che «il gruppo di lavoro dell'Ateneo che ha lavorato all'aggiornamento del Piano ha predisposto e in parte condotto un'estesa campagna di monitoraggio sulle caratteristiche qualitative dei rifiuti da gestire in ambito regionale, analizzato le prospettive di valorizzazione dei residui biodegradabili in un contesto di applicazione del concetto di “waste biorefinery” (valorizzazione integrata dei rifiuti), predisposto delle linee guida tecniche per la corretta progettazione e gestione degli impianti, inquadrato le azioni del Piano nel contesto della evoluzione del settore in campo Europeo».
Eleonora Bullegas
 

 
ANSA
Rifiuti: obiettivo 80% raccolta differenziata entro il 2022
Università Cagliari in campo per aggiornamento Piano regionale
CAGLIARI
(ANSA) - CAGLIARI, 10 GEN - Università di Cagliari protagonista nell’aggiornamento del Piano regionale di Gestione dei Rifiuti. Al documento hanno lavorato Aldo Muntoni, Giorgia De Gioannis e Daniela Spiga, docenti del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura: avevano contribuito nel 2008 alla redazione del Piano vigente. Si punta ora in alto: 80% di differenziata entro la fine del 2022. Obiettivi più generali dell’aggiornamento del Piano: riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti, incremento della differenziata, della preparazione per il riutilizzo e del riciclaggio, valorizzazione dei residui biodegradabili e implementazione del concetto di bioraffineria, riduzione e prevenzione del fenomeno della desertificazione. E ancora: minimizzazione del ricorso alla termovalorizzazione e allo smaltimento in discarica e dei carichi ambientali e dei costi legati alla gestione integrata dei rifiuti, gestione del periodo transitorio sino alla costituzione dell’Ente di governo della gestione integrata dei rifiuti nell’ambito territoriale ottimale. Altro traguardo è il conseguimento del 70% di rifiuti avviati effettivamente a riciclo nel 2022, in netto anticipo rispetto al traguardo del 65% nel 2030 previsto dalle bozze di revisione delle direttive comunitarie ed in coerenza con i principi della economia circolare. Il gruppo di lavoro dell’Ateneo che ha lavorato all’aggiornamento del Piano, coordinato dal professor Aldo Muntoni, ha, in particolare, predisposto e in parte condotto una estesa campagna di monitoraggio sulle caratteristiche qualitative dei rifiuti da gestire in ambito regionale, analizzato le prospettive di valorizzazione dei residui biodegradabili in un contesto di applicazione del concetto di waste biorefinery, predisposto linee guida tecniche per la corretta progettazione e gestione degli impianti, e inquadrato le azioni del Piano nel contesto della evoluzione del settore in campo Europeo. (ANSA).
 

 
LA NUOVA SARDEGNA
LA NUOVA SARDEGNA
 
CAGLIARI. Punta a portare la raccolta differenziata in Sardegna all’80% entro il 31 dicembre 2022 il Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani approvato dalla Giunta Pigliaru, aggiornato con la collaborazione di un gruppo di lavoro dell’università di Cagliari, che già aveva contribuito a redigere quello vigente nel 2008. Il documento, rivisto con l’apporto di Aldo Muntoni, Giorgia De Gioannis e Daniela Spiga, docenti del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura, si propone anche di aumentare fino al 70%, sempre entro il 2022, la percentuale di rifiuti avviati effettivamente al riciclo, anticipando l’obiettivo del 65% previsto per il 2030 nelle bozze di revisione delle direttive comunitarie.
Quindi, solo una quota minima dei rifiuti prodotti nell’isola sarà destinata allo smaltimento diretto. Il piano punta anche a ridurre la produzione dei rifiuti, valorizzare i residui biodegradabili, prevenire il fenomeno della desertificazione, minimizzare il ricorso ai termovalorizzatori e allo smaltimento in discarica e gestire il periodo transitorio sino all’istituzione dell’Ente di governo della gestione integrata dei rifiuti nell’ambito territoriale ottimale.
 

 
CAGLIARIPAD.IT
 
Università di Cagliari protagonista nell’aggiornamento del Piano regionale di Gestione dei Rifiuti. Al documento hanno lavorato Aldo Muntoni, Giorgia De Gioannis e Daniela Spiga, docenti del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura: avevano contribuito nel 2008 alla redazione del Piano vigente.
Si punta ora in alto: 80% di differenziata entro la fine del 2022. Obiettivi più generali dell’aggiornamento del Piano: riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti, incremento della differenziata, della preparazione per il riutilizzo e del riciclaggio, valorizzazione dei residui biodegradabili e implementazione del concetto di bioraffineria, riduzione e prevenzione del fenomeno della desertificazione.
E ancora: minimizzazione del ricorso alla termovalorizzazione e allo smaltimento in discarica e dei carichi ambientali e dei costi legati alla gestione integrata dei rifiuti, gestione del periodo transitorio sino alla costituzione dell’Ente di governo della gestione integrata dei rifiuti nell’ambito territoriale ottimale.
Altro traguardo è il conseguimento del 70% di rifiuti avviati effettivamente a riciclo nel 2022, in netto anticipo rispetto al traguardo del 65% nel 2030 previsto dalle bozze di revisione delle direttive comunitarie ed in coerenza con i principi della economia circolare. Il gruppo di lavoro dell’Ateneo che ha lavorato all’aggiornamento del Piano, coordinato dal professor Aldo Muntoni, ha, in particolare, predisposto e in parte condotto una estesa campagna di monitoraggio sulle caratteristiche qualitative dei rifiuti da gestire in ambito regionale, analizzato le prospettive di valorizzazione dei residui biodegradabili in un contesto di applicazione del concetto di waste biorefinery, predisposto linee guida tecniche per la corretta progettazione e gestione degli impianti, e inquadrato le azioni del Piano nel contesto della evoluzione del settore in campo Europeo.
 

 
CASTEDDUONLINE.IT
Autore: Redazione Casteddu Online il 10/01/2017 10:18
 
La Giunta regionale ha approvato nei giorni scorsi l’aggiornamento del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti alla luce delle prescrizioni delle ultime direttive europee e del Settimo Programma d’azione per l’ambiente comunitario.
Al documento hanno lavorato Aldo Muntoni, Giorgia De Gioannis e Daniela Spiga, docenti del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura, i quali già avevano contribuito nel 2008 alla redazione del Piano vigente. Per la seconda volta in meno di 10 anni, dunque, l’Università di Cagliari è protagonista nella redazione di un documento fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente e le prospettive di sviluppo della nostra Regione, confermando una lunga e proficua storia di collaborazione nei campo della gestione dei rifiuti solidi e liquidi e delle bonifiche tra il gruppo di lavoro di Ingegneria Sanitaria Ambientale dell’Ateneo di Cagliari, coordinato dalla prof.ssa Alessandra Carucci, e l’Assessorato Regionale della Difesa dell’Ambiente.
In particolare l’aggiornamento del Piano è impostato sul rispetto della gerarchia comunitaria della gestione dei rifiuti e finalizzato al conseguimento dei seguenti obiettivi: riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti; incremento della raccolta differenziata; incremento della preparazione per il riutilizzo; incremento del riciclaggio; valorizzazione dei residui biodegradabili e implementazione del concetto di bioraffineria; riduzione e prevenzione del fenomeno della desertificazione; minimizzazione del ricorso alla termovalorizzazione ed allo smaltimento in discarica; minimizzazione dei carichi ambientali e dei costi legati alla gestione integrata dei rifiuti; gestione del periodo transitorio sino alla costituzione dell’Ente di governo della gestione integrata dei rifiuti nell’ambito territoriale ottimale.
L’obiettivo di raccolta differenziata viene fissato all’80% da conseguire entro il 31.12.2022. Altro obiettivo qualificante è il conseguimento del 70% di rifiuti avviati effettivamente a riciclo al 2022, in netto anticipo rispetto al traguardo del 65% al 2030 previsto dalle bozze di revisione delle direttive comunitarie ed in piena coerenza con i principi della economia circolare. Lo smaltimento diretto riguarderà una quota minima del rifiuto complessivamente prodotto.
Il gruppo di lavoro dell’Ateneo che ha lavorato all’aggiornamento del Piano - coordinato dal professor Aldo Muntoni - ha, in particolare, predisposto e in parte condotto una estesa campagna di monitoraggio sulle caratteristiche qualitative dei rifiuti da gestire in ambito regionale, analizzato le prospettive di valorizzazione dei residui biodegradabili in un contesto di applicazione del concetto di waste biorefinery, predisposto delle linee guida tecniche per la corretta progettazione e gestione degli impianti, inquadrato le azioni del Piano nel contesto della evoluzione del settore in campo Europeo.
 

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