Gian Luca Marcialis unico esperto italiano invitato dal Governo della Malesia a un incontro internazionale sui sistemi biometrici
21 November 2016

SICUREZZA DELLE IMPRONTE DIGITALI E CYBERSECURITY, UN RICERCATORE DELL’UNIVERSITA’ DI CAGLIARI INVITATO DAL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELLA MALESIA A DISCUTERNE A UN WORKSHOP INTERNAZIONALE. IL PROF. GIAN LUCA MARCIALIS UNICO DOCENTE ITALIANO A INTERVENIRE ALL’INIZIATIVA 

Sergio Nuvoli
 
Cagliari, 21 novembre 2016 - Gian Luca Marcialis (nella foto a sinistra), ricercatore di Sistemi di elaborazione delle informazioni dell’Università di Cagliari, è l’unico docente italiano ad essere stato invitato al workshop internazionale organizzato a partire da mercoledì dall’agenzia governativa malesiana Cybersecurity Malaysia, espressione del MOSTI (MySEF Dep Ministry of Science, Technology & Innovation, il corrispondente malesiano del nostro Ministero dell’Università), per tenere alcune lezioni sui sistemi di sicurezza biometrica ed in particolare sulle impronte digitali e le relative vulnerabilità.
 
Il professor Marcialis interverrà al workshop intitolato "Biometric training workshop on assessing the vulnerability of fingerprint biometrics", in programma a Kuala Lumpur (Malesia) da mercoledì 23 a venerdì 25 novembre.
 
In particolare, Marcialis affronterà con gli esperti presenti all’importante appuntamento il problema della falsificazione delle impronte, argomento sul quale la Divisione Biometrica del PRA Lab (pralab.diee.unica.it/it/Biometria) del Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica da lui diretta ha sviluppato una leadership scientifica e tecnologica internazionale: “Abbiamo collaborato e collaboriamo – spiega il dottor Marcialis - sia con il Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche dell’Arma dei Carabinieri, sia con aziende internazionali e nazionali come Crossmatch e Greenbit”.
 
Quest’ultima è un’azienda italiana leader nel settore dei sensori di impronte digitali, che ha lanciato ad un recente convegno a Tampa (in Florida) un software sviluppato dai ricercatori dell’Università di Cagliari destinato ad essere distribuito insieme a speciali sensori con apposita licenza.
 
Il gruppo di ricerca del prof. Marcialis organizza anche l’International Fingerprint Liveness Detection Competition (www.livdet.diee.unica.it), un evento giunto alla quarta edizione che prevede la partecipazione di accademie e compagnie internazionali che concorrono a sviluppare metodi e sistemi antifalsificazione delle impronte digitali. L’invito da parte del Governo malesiano è dunque un importantissimo riconoscimento del lavoro svolto dal team di ricerca del prof. Marcialis, noto in tutto il mondo.
 
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Il gruppo guidato dal professor Marcialis
 

 UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli - tel. 070 6752216

 

 

 

               

 

 

L’UNIONE SARDA

L’UNIONE SARDA DI MARTEDI’ 22 NOVEMBRE 2016
Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
Impronte digitali
Ricercatore dell'Università relatore in Malesia
 
Il ricercatore di Sistemi di elaborazione delle informazioni dell'Università di Cagliari Gian Luca Marcialis è l'unico docente italiano ad essere stato invitato al workshop internazionale organizzato a partire da domani dall'agenzia governativa malesiana Cybersecurity Malaysia (espressione del MySEF Dep Ministry of Science, Technology & Innovation, il corrispondente malesiano del nostro Ministero dell'Università), per tenere alcune lezioni sui sistemi di sicurezza biometrica ed in particolare sulle impronte digitali e le relative vulnerabilità.
Marcialis affronterà con gli esperti presenti all'importante appuntamento il problema della falsificazione delle impronte, argomento sul quale la Divisione Biometrica del Pra Lab (pralab.diee.unica.it/it/Biometria) del Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica da lui diretta ha sviluppato una leadership scientifica e tecnologica internazionale. «Abbiamo collaborato e collaboriamo», spiega il professor Marcialis, «sia con il Raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche dell'Arma dei carabinieri, sia con aziende internazionali come Crossmatch e Greenbit».

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Oggi alle 11:08
 
Anche i sistemi di sicurezza che si basano sull’uso delle impronte digitali possono essere vulnerabili. Di più: le impronte possono essere falsificate.Ne sa qualcosa Gian Luca Marcialis, ricercatore di Sistemi di elaborazione delle informazioni dell’Università di Cagliari.
Non a caso è l’unico docente italiano ad essere stato invitato al workshop internazionale organizzato a partire da mercoledì dall’agenzia governativa malesiana Cybersecurity Malaysia, espressione del Mosti (MySEF Dep Ministry of Science, Technology & Innovation, il corrispondente malesiano del nostro Ministero dell’Università), per tenere alcune lezioni sui sistemi di sicurezza biometrica ed in particolare sulle impronte digitali e le relative vulnerabilità.
Marcialis interverrà al workshop intitolato "Biometric training workshop on assessing the vulnerability of fingerprint biometrics", in programma a Kuala Lumpur (Malesia) da mercoledì 23 a venerdì 25 novembre.
In particolare, Marcialis affronterà con gli esperti presenti all’importante appuntamento il problema della falsificazione delle impronte, argomento sul quale la Divisione Biometrica del PRA Lab del Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica da lui diretta ha sviluppato una leadership scientifica e tecnologica internazionale: “Abbiamo collaborato e collaboriamo – spiega il dottor Marcialis - sia con il Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche dell’Arma dei Carabinieri, sia con aziende internazionali e nazionali come Crossmatch e Greenbit”.
Quest’ultima è un’azienda italiana leader nel settore dei sensori di impronte digitali, che ha lanciato ad un recente convegno a Tampa (in Florida) un software sviluppato dai ricercatori dell’Università di Cagliari destinato ad essere distribuito insieme a speciali sensori con apposita licenza.
Il gruppo di ricerca di Marcialis organizza anche l’International Fingerprint Liveness Detection Competition un evento giunto alla quarta edizione che prevede la partecipazione di accademie e compagnie internazionali che concorrono a sviluppare metodi e sistemi antifalsificazione delle impronte digitali. L’invito da parte del Governo malesiano è dunque un importantissimo riconoscimento del lavoro svolto dal team di ricerca di Marcialis, noto in tutto il mondo.
 
 

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