Su “Il Venerdì” di Repubblica l'articolo di Monica Rubino sulle stanze rosa. La notizia anche su "IlSole24ore" e "Il FattoQuotidiano"
11 November 2016

Sergio Nuvoli 

Cagliari, 11 novembre 2016 – Su “Il Venerdì” di Repubblica, in vendita oggi nelle edicole di tutta Italia in abbinamento al quotidiano, si parla dell’Ateneo di Cagliari: l’occasione è data dalle Stanze rosa, l’articolo è firmata da Monica Rubino che – per il settimanale del Gruppo “L’Espresso” – ricostruisce la storia del nuovo servizio attivato per gli studenti dell’Università di Cagliari. Il pezzo dettaglia il percorso di attivazione della nuova opportunità che probabilmente non tutti conoscono e dà la parola ai protagonisti.
 
Un servizio – quello di Repubblica - che racconta come il nostro Ateneo sia il primo in Italia a rendere concreto il diritto allo studio anche delle studentesse in attesa e di quelle che hanno figli piccoli.
 

 
ILSOLE24ORE.IT
–di Davide Madeddu 11 novembre 2016
 
Libri e biberon. Soprattutto quando a fare i conti con i neonati sono giovani studentesse universitarie. Con questo spirito, ma è solo il primo passo di un progetto che nel lungo periodo vedrà nascere anche l’asilo nido, sono state inaugurate a Cagliari le “stanze rosa”. Un esperimento considerato dai promotori «unico per organizzazione». «Il fatto di essere mamma e papà – ha detto Maria del Zompo, rettore dell’Università di Cagliari – non deve significare rinuncia alla cultura e alle proprie ambizioni». Da qui l’idea delle stanze rosa: quattro spazi,distribuiti tra la facoltà di scienze umanistiche, ingegneria, polo giudico e cittadella universitaria a disposizione di neo mamme.
Spazi confortevoli dotati di fasciatoio, poltrona relax e arredi per bimbi. L’obiettivo è offrire uno spazio adeguato alle studentesse in dolce attesa. Non solo, ma anche dare la possibilità alle neo mamme di allattare i piccoli e garantire un ambiente accogliente quando arrivano all’università. Se poi c’è da sostenere un esame o seguire una lezione, nessun problema: si può affidare il piccolo in buone mani. A occuparsene sarà il personale qualificato. Tirocinanti anche laureati in scienze pedagogiche che offrono la propria assistenza. Un progetto che parte da lontano con il progetto Tessera baby (cui hanno aderito lo scorso anno 345 studenti), che ha l’obiettivo di agevolare il percorso formativo di neomamme e neopapà attivando una con l’attivazione di una serie di servizi. «Come rettore tutti i colleghi sanno che nel mio programma elettorale c’era il fatto di dare spazi e respiri alla figura femminile che fosse docente, studentessa, amministrativo o tecnico – ha aggiunto poi la professoressa Del Zompo - cercando di fare in modo di dare nei servizi nei limiti del possibile che aiutino la donna a potersi realizzare nel lavoro nella cultura senza doversi sentire in colpa». Obiettivo prefissato per il prossimo anno, l’istituzione dell’asilo nido. Gli spazi sono già stati individuati e sui fondi si sta lavorando.
 

 
ILFATTOQUOTIDIANO.IT
di Alex Corlazzoli | 13 novembre 2016
 
Studiare e fare la mamma o il papà sarà più facile all’Università di Cagliari grazie alla “Tessera Baby” che permetterà alle studentesse in attesa, a quelle che hanno appena partorito o ai neopadri di accedere, in ateneo, ad una stanza dedicata con tanto di fasciatoio, poltrona relax e arredi per bambini. Chi ha figli neonati o fino a dieci anni avrà anche agevolazioni nella scelta dell’orario per sostenere gli esami; avrà accesso gratuito ai corsi on-line dell’Università; potrà godere della priorità presso tutti gli uffici dell’ateneo e avrà un parcheggio riservato.
Cagliari prova così a diventare il primo ateneo a misura di genitore. Una novità in Italia voluta dalla rettrice Maria Del Zompo che ora vorrebbe entro un anno e mezzo aprire un nido tra le aule dell’Università. Le prime “stanze rosa” sono state inaugurate nei giorni scorsi e si trovano a Sa Duchessa, nel Polo di viale Sant’Ignazio, nella Cittadella universitaria di Monserrato e alla Clinica Aresu. All’interno si trovano giochi per i bambini e tutto ciò che serve ad una studentessa mamma per allattare il proprio bambino, per cambiarlo o anche solo per restare con lui mentre studia o mentre si incontra con altre colleghe per preparare la tesi o altro. Presto le “stanze rosa” avranno anche una sorta di baby parking con tanto di personale specializzato.
La filosofia di fondo è quella di non costringere gli studenti e le studentesse a sacrificare o a rinunciare a laurearsi per l’arrivo di un figlio. Un approccio rispettoso dei valori della maternità e capace di dare una risposta ai problemi che sorgono quando nasce un bambino e si è in età da studio. L’Università di Cagliari è partita dalla semplificazione delle pratiche burocratiche: chi è incinta o chi ha per mano un bimbo non dovrà più trascorrere ore in fila in attesa di parlare con un operatore ma avrà la priorità, così come sarà agevolato nell’incontro con i docenti per sostenere gli esami.
I vantaggi saranno per tutti gli studenti con la “Tessera Baby” che si può fare entrando nell’area personale dei servizi online e compilando un questionario che permette all’ateneo di comprendere le esigenze di chi formula la richiesta. Ad essere soddisfatta del risultato raggiunto è soprattutto la rettrice Del Zompo che vorrebbe allargare il progetto. L’idea è di utilizzare anche i tirocinanti e i laureati in scienze pedagogiche che offriranno la propria esperienza professionale in modo da permettere agli altri studenti di lasciare i figli e seguire una lezione o sostenere un colloquio con un professore. Un sistema decisamente Nord Europeo che ha trovato il plauso degli addetti ai lavori e soprattutto di chi oggi si sente costretto ad abbandonare gli studi per seguire un figlio.
 

 UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli - tel. 070 6752216

 

 

 

               

 

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