Il contributo dei ricercatori dell'Ateneo per comprendere le possibili conseguenze dell'elezione di Donald Trump. VIDEO
10 November 2016

Sergio Nuvoli

Cagliari, 10 novembre 2016 - La conoscenza dei fenomeni e l’approfondimento delle dinamiche sono fondamentali per comprendere la realtà, e il mondo della ricerca ne fa due dei suoi pilastri. Per questo alcuni docenti dell’Università di Cagliari hanno accettato di farsi intervistare da alcune testate giornalistiche per spiegare gli eventi connessi alle recenti elezioni americane, che hanno visto Donald Trump prevalere su Hillary Clinton.

Questa mattina i professori Aide Esu e Christian Rossi hanno partecipato in diretta a "Buongiorno Regione Sardegna", la trasmissione quotidiana del TGR RAI Sardegna, mentre ieri in Facoltà di Studi umanistici si è concluso il seminario - con il prof. Marco Pignotti e il dottorando in Storia contemporanea Brendan Connors - sulla comunicazione politica utilizzata durante la campagna elettorale: l’intero evento è stato trasmesso in diretta sulla pagina facebook dell’Ateneo, grazie agli studenti del LCo Team del corso di laurea in Lingue e comunicazione (il video è on line)

Il prof. Rossi ha rilasciato un’intervista ad Alessandro Pirina pubblicata su La Nuova Sardegna di oggi (clicca qui).

Brendan Connors è stato intervistato ieri da Roberta Mocco per il TGR RAI Sardegna, mentre il prof. Pignotti è stato intervistato nei giorni scorsi da Egidiangela Sechi per il TG di Videolina. Nei giorni scorsi il TGR RAI Sardegna ha intervistato Mark Wojcik, Professor alla John Marshall Law School di Chicago, in città in questi giorni come visiting scientist ospite del nostro Ateneo (in particolare, del prof. Andrea Deffenu).

Da segnalare anche la ricerca condotta dalla prof.ssa Michela Giordano sul linguaggio utilizzato da Hillary Clinton non solo durante l’ultima campagna elettorale: del volume scritto dalla docente di Lingua inglese, intervistata da alcune testate giornalistiche anche nazionali, ha parlato anche il quotidiano "Italia Oggi" (leggi qui la notizia completa).

UniCa ha così fornito un contributo importante alla comprensione di quanto accade anche al di là dell’oceano. Proponiamo alcuni articoli e video: questi, e molti altri materiali, sono disponibili sulla pagina facebook di UniCa.

A sinistra, l’intervento dei proff. Rossi e Esu a "Buongiorno Sardegna" (RAI) e l’intervista con Brendan Connors (TGR RAI)

 

 

 
LA NUOVA SARDEGNA
LA NUOVA SARDEGNA DEL 10 NOVEMBRE 2016
Il docente cagliaritano Christian Rossi all’Excelsior di Roma
La festa all’ambasciata
«Tutti per Hillary poi la doccia fredda»
«È come la Brexit: le aree rurali hanno vinto sulle capitali»
di Alessandro Pirina
 
SASSARI Anche la notte in cui Obama fu confermato alla Casa Bianca Christian Rossi, docente di Storia delle relazioni internazionali all’università di Cagliari, attese i risultati all’evento dell’ambasciata americana a Roma. Allora però il successo del presidente dem era scontato. Questa volta no, la situazione era più complicata. Nessuno avrebbe immaginato che Hillary sarebbe stata travolta dallo tsunami repubblicano, ma che Trump fosse un osso duro non era un mistero. Anche quest’anno Rossi è stato invitato dall’ambasciatore John R. Phillips all’Excelsior Roma. C’erano le ministre Boschi e Giannini, Gianni Letta, politici di destra, sinistra, grillini, ma l’atmosfera era più tesa rispetto a quattro anni fa. «L’ambasciatore ha esordito con un discorso di ampio respiro sulla democrazia – racconta il docente universitario –. Ha assicurato che chiunque avesse vinto sarebbe stato il presidente di tutti gli americani. Un discorso istituzionale, nonostante lui sia stato nominato da Obama. Gli ambasciatori, si sa, sono uomini di fiducia del presidente. Ma quando sono arrivati i primi risultati non proprio favorevoli alla Clinton il clima è cambiato. Si respirava molta delusione. Gli italiani era quasi tutti per Hillary, i fan di Trump sono apparsi solo ieri, dopo la vittoria». Per Rossi a decidere la netta affermazione del milionario newyorchese sull’ex first lady sono state le zone meno urbanizzate del Paese. «C’è un parallelismo con la Brexit – dice –. Come in Gran Bretagna qualche mese fa grandi città e campagne hanno votato in maniera diversa. Le capitali hanno scelto Clinton, le aree rurali hanno votato per Trump. Per la candidata democratica è stata una sconfitta inattesa, era talmente convinta di vincere che in alcuni stati non ha neppure fatto campagna elettorale. E, invece, ha perso stati chiave come Ohio, Michigan, Pensylvania. A penalizzare Hillary è stata la paura, la protesta. Non è stata in grado di intercettare il voto. Forse è stata anche boicottata, o forse hanno pesato le sue condizioni di salute». La presidenza Trump è una incognita per tutto il mondo. La sua politica rischia di isolare l’America e allontanarla dalla Europa. Con inevitabili ripercussioni anche per la Sardegna. «Il suo successo potrebbe accelerare la Brexit – spiega ancora Rossi –. Hillary avrebbe spinto per un’uscita soft della Gran Bretagna. Inoltre, Trump straccerà definitivamente il Ttip. Cosa che avrà un impatto sulla Sardegna, sia per quei rapporti commerciali che ci sono che per quelli che stavano nascendo, anche diretti tra l’isola e gli States». Stop anche alla facilità di spostamento verso gli Usa. «Un processo già iniziato, i criteri per accedere alle università americane sono già più stringenti. Ora lo diverranno ancora di più». C’è infine l’aspetto militare. «Se Trump terrà rapporti più diretti con la Russia di Putin ne risentirà l’Alleanza atlantica e in modo indiretto anche le basi Nato nell’isola. Anche se, a onor del vero, ormai ne sono rimaste ben poche». 

 UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli - tel. 070 6752216

 

 

 

               

Sergio Nuvoli 

Cagliari, 8 novembre 2016 – Domani, 9 novembre alle 16 nell’Aula Magna del Campus Aresu, si terrà un  seminario di strettissima attualità con il prof. Marco Pignotti e il dottorando di UniCa Brandon Connors (nella foto a destra), nell’ambito del corso di laurea in Lingue e comunicazione della Facoltà di Studi umanistici.
 
Sarà l’occasione per sentire raccontare le elezioni presidenziali in USA viste da molto vicino: l’incontro, infatti, fa parte della seconda edizione del Laboratorio di comunicazione politica in età contemporanea coordinato dal prof. Pignotti, e chiude il seminario sulle elezioni presidenziali in USA, cominciato nelle scorse settimane e tenuto dal dott. Connors.
 
Cronache post election day: questo il titolo dell’incontro che farà il punto su chi ha vinto e chi ha perso, ma anche sulle strategie utilizzate durante la lunga campagna elettorale.
 

GUARDA L’INTERVISTA AL PROF. PIGNOTTI NEL TG DI VIDEOLINA

 
 
 

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