Lo storico tratteggia con sapienza il premio Nobel nuorese tra ricerca saggistica, evocazione romanzesca e corrispondenza deleddiana
02 November 2016
Lo storico tratteggia con sapienza il premio Nobel nuorese. Il volume rimanda alla tradizione di studi deleddiani che in ateneo ha avuto per esponente Giovanna Cerina
 
Cagliari, 2 novembre 2016
Mario Frongia
  
Luciano MarrocuSTUDI STORICI DI ALTO PROFILO. In concomitanza con le Celebrazioni Deleddiane (80 anni dalla morte e 90 dal Nobel per la letteratura), Luciano Marrocu, ordinario di  Storia contemporanea - facoltà di Studi umanistici, ateneo di Cagliari - firma “Deledda. Una vita come un romanzo” per Donzelli editore
 
LA TRAMA: UNA BIOGRAFIA DAI TONI SPECIALI. Il volume si dipana attraverso la ricerca saggistica e l’evocazione romanzesca e fa capo alla fitta corrispondenza deleddiana. L’immagine che emerge da “Deledda. Una vita come un romanzo” è quella di una donna in continuo movimento tra creazione letteraria, desiderio di autoaffermazione, amori (soprattutto epistolari, ma non per questo meno infelici), tentativi di distacco dalla città dove è nata, Nuoro, e da un ambiente che giudica raggelante e provinciale. Nel romanzo si incontrano numerosi personaggi: da Pirandello, che mostra curiosità nei confronti della scrittrice, a Puccini e alla divina Eleonora Duse, che interpreterà la protagonista di Cenere nell’adattamento cinematografico del romanzo. Ma rispetto a gran parte dei ritratti biografici della Deledda, dedicati agli anni nuoresi, Luciano Marrocu si concentra sul periodo romano, disegnando la figura di una scrittrice matura e a suo modo integrata nell’ambiente letterario italiano, consapevole del proprio talento e insieme investita dalle ansie e dai dubbi che si accompagnano alla creatività artistica. “La vita di Grazia Deledda - rimarca il professor Marrocu - è una storia di determinazione e coraggio”.
 
SPRIANO, PROCACCI. E I ROMANZI. Ha insegnato alla "Sapienza" di Roma, è docente di Storia contemporanea all’Università di Cagliari, è stato allievo di autentici totem della storia: Paolo Spriano e Giuliano Procacci. Luciano Marrocu è autore di saggi e romanzi. Vive a Cagliari. Tra le sue pubblicazioni “Il salotto della signora Webb (1992), “Orwell. La solitudine di uno scrittore” (2009) e i romanzi “Fàulas” (2000, 2010), “Debrà Libanòs” (2002), “Il caso del croato morto ucciso” (2010), “Affari riservati” (2013). Per la casa editrice Donzelli ha curato il volume “La Sardegna contemporanea” (2015).
 
 

clicca per la copertinaIn un giorno d’ottobre del 1899, una giovane donna, scrittrice non ancora famosa, arriva a Cagliari, festeggiata ospite della direttrice di una rivista femminile. Nel corso di un blitz durato poche settimane incontra l’uomo della sua vita, lo sposa e con lui si trasferisce a Roma, dove vivrà il resto dei suoi anni. Appena giunta a Cagliari, nessuno sospetta che questa timida ragazza abbia davanti a sé una luminosa carriera letteraria: nel giro di qualche decennio diventerà la prima (e unica) scrittrice italiana a ricevere il Premio Nobel.

Così inizia questa biografia di Grazia Deledda, che attraverso la ricerca saggistica e l’evocazione romanzesca trova, tra le pieghe della fitta corrispondenza deleddiana, l’immagine di una donna in continuo movimento tra creazione letteraria, desiderio di autoaffermazione, amori (soprattutto epistolari, ma non per questo meno infelici), tentativi di distacco dalla città dove è nata, Nuoro, e da un ambiente che giudica raggelante e provinciale.

Tanti i personaggi che, insieme a lei, incontriamo in queste pagine: da Pirandello, che mostra curiosità nei confronti della scrittrice, a Puccini e alla divina Eleonora Duse, che interpreterà la protagonista di Cenere nell’adattamento cinematografico del romanzo.

Diversamente da gran parte dei ritratti biografici della Deledda, dedicati agli anni nuoresi, l’autore si concentra qui sul periodo romano, disegnando la figura di una scrittrice matura e a suo modo integrata nell’ambiente letterario italiano, consapevole del proprio talento e insieme investita dalle ansie e dai dubbi che si accompagnano alla creatività artistica. La vita della Deledda è una storia di determinazione e coraggio; una storia da leggere come un romanzo, per riscoprire la voce di una grande scrittrice, a ottant’anni dalla sua scomparsa

 

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