Due idee di impresa nate nel ContaminationLab di UniCa trionfano nella competizione organizzata dagli atenei sardi
28 October 2016

Cagliari, 27 ottobre 2016 (sn)  – La startup Yenetics ha vinto l’edizione 2016 della Start Cup Sardegna, la competizione organizzata dalle Università sarde dal 2008, mostrando ancora una volta come e quanto ricerca e innovazione siano una risorsa economica e una occasione di sviluppo. Secondo posto per BXTar che, come Yenetics, è nata all’interno del ContaminationLab di UniCa. In pratica, quasi un bis dell’edizione 2016 del CLab di UniCa, quando Yenetics e BXTar si classificarono prima e seconda.

I rappresentanti dei 10 gruppi finalisti hanno presentato le loro idee di business attraverso il sistema degli elevetor pitch: appena 4 minuti a disposizione per spiegare in modo chiaro ed efficace e vincente la proposta.
 
La commissione giudicatrice ha espresso i voti basandosi sui business plan presentati, valutando l’originalità, l’innovatività e la sostenibilità (economica, ambientale, sociale) delle idee presentate.
 
La vincitrice della Start Cup Sardegna 2016 è così risultata Yenetics, vincitrice del ContaminationLab 2016. Nata dall’idea di Chiara Saba e Amit Kumar, oggi può contare su un team affiatato che punta a risolvere un problema delle donne in gravidanza che non sanno se effettuare, o addirittura rifiutano, i test genetici a causa del rischio che le metodologie invasive comportano per il feto. Yenetics ha proposto un innovativo test non invasivo in grado di testare le 100 malattie genetiche più diffuse al mondo (i competitors ne testano solo 15) e che testa anche il padre, garantendo l’assenza di rischi e la massima accuratezza dei risultati.
 
Secondo posto per BXTAR, del gruppo composto da Simone Scalas, Mirko Podda, Michela Mari, Alberto Unali, che vuole incentivare la mobilità sostenibile e intelligente, migliorando l’esperienza su strada per il ciclista urbano. BXTAR è una luce posteriore smart pensata per soddisfare le esigenze di sicurezza del ciclista con l’obiettivo di ridurre il tasso di incidenti su bicicletta nei contesti urbani. Grazie a un sistema integrato di luce posteriore, luci laterali e applicazione dedicata rende il ciclista più visibile soprattutto in particolari situazioni di criticità, come le scarse condizioni di luce ambientale, quando frena e quando attraversa gli incroci.
 
Al terzo posto si è classificata  NURKARA prodotti biologici liofilizzati del team composto da Giovanni Arru, Guy D’hallewin, Paola Di Bella, Federico Garau, Antonio Masala, Leonardo Sechi. Nurkara è già un’attività sostenibile che ottimizza tutta la filiera dello zafferano, dal produttore al consumatore. In Sardegna lo zafferano ha trovato condizioni ottimali per la coltivazione manca però la standardizzazione del processo di essiccazione e confezionamento che condizionano l’uniformità della qualità del prodotto commercializzato. L’idea mira ad ottimizzare questi due processi fondamentali impiegando tecnologie innovative e, tramite la creazione di una rete di produttori, vuole stabilire un protocollo standard.
 
I gruppi si sono aggiudicati i premi in denaro, rispettivamente di 8mila, 4mila e duemila euro, messi a disposizione da Fondazione di Sardegna e Sardaleasing SpA.
 
Vincono il Premio “Special Prize Sardegna Ricerche”, ossia un premio del valore di 15mila euro utilizzabile per attuare un percorso di validazione della propria idea d’impresa e l’acquisizione di competenze: Code name: Spime; mooVet e Nurkara.
 
Le tre idee vincitrici della StartCup Sardegna rappresenteranno la Sardegna alla 13ma edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI), vinta quest’anno da IntendiMe, altra startup nata nel CLab di UniCa: la fase nazionale della competizione, che coinvolge circa 50 atenei italiani e il CNR, si terrà a Modena l’1 e 2 dicembre.
 

 UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli - tel. 070 6752216

 

 

 

               

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