University of Cagliari
Il saluto del Rettore al Convegno dell’Associazione dei Magistrati per i minorenni e la Famiglia. FOTO E VIDEO
27 October 2016
Sergio Nuvoli
Cagliari, 27 ottobre 2016 - “Il diritto a crescere è fondamentale, nel momento in cui sentiamo parlare di realtà tristi e complicate. Il diritto a crescere deve essere riconosciuto anche delle mamme, che per formarsi al meglio non devono essere costrette a rinunciare al proprio desiderio di genitorialità”. Lo ha detto il Rettore dell’Università di Cagliari, intervenendo questa mattina al 35mo convegno nazionale dell’Associazione italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia, in corso in città fino a domani. L’appuntamento è coinciso con l’inaugurazione delle Stanze rosa dell’Ateneo (v. altro servizio).
“Come donna e come rettore – ha proseguito la prof.ssa Del Zompo - sono fermamente convinta che più la figura femminile si sente realizzata, più cresce la qualità del tempo trascorso non solo dalle donne con i propri figli. Siamo impegnati a garantire ai nostri giovani il diritto a crescere in cultura e formazione, garantendo percorsi brillanti ai ragazzi e alle ragazze sarde, nonostante qualche ministro voglia ridurre il numero degli atenei italiani. L’Università porta avanti un progetto di cultura diffusa: solidarietà oggi è una parola sempre più difficile da usare, ma il nostro Ateneo è pronto a partecipare con voi a progetti e iniziative comuni per il diritto a crescere dei minori e per costruire insieme un mondo solidale”.
GUARDA IL SALUTO DEL RETTORE ALL’INIZIO DEI LAVORI
Prima del saluto del Rettore, dopo l’introduzione della dott.ssa Maria Giovanna Pisanu, segretario della sezione AIMMF di Cagliari, il rappresentante del CSM, Piergiorgio Morosini, ha spiegato che "occuparsi dei minori significa difendere il futuro del Paese. La magistratura minorile è assolutamente essenziale: in Europa ce la invidiano. I vostri obiettivi non sono collegabili alla spending review, ritengo volgari gli attacchi da parte di chi vuole sopprimere i Tribunali per i minorenni".
Il convegno prosegue fino a domani, nei locali del Seminario arcivescovile di Cagliari, secondo il programma pubblicato in questa pagina.
Sergio Nuvoli
Cagliari, 26 ottobre 2016 - L’Associazione italiana dei magistrati per i minorenni e per la famiglia (AIMMF) organizza quest’anno a Cagliari il suo 35mo convegno nazionale che affronterà come tema Il sistema giustizia e servizi. L’iniziativa - che si svolgerà a Cagliari il 28 e 29 ottobre nella sala convegni del Seminario Arcivescovile, in via Monsignor Cogoni, 9 – ha come titolo “Il diritto a crescere. Il sistema giustizia e servizi”, ed è organizzato dalla Sezione di Cagliari dell’Associazione (il segretario è la dott.ssa Maria Giovanna Pisanu, magistrato del Tribunale per i minorenni di Cagliari), anche con il patrocinio e il contributo dell’Università di Cagliari. Ai lavori, di altissimo profilo culturale e scientifico, interviene anche la prof.ssa Laura Vismara, docente di Psicopatologia dello sviluppo del nostro Ateneo. Previsti i saluti del Rettore, Maria Del Zompo, all’apertura del convegno venerdì 28 ottobre a partire dalle 9.30.
L’obiettivo è discutere sul diritto del cittadino di minore età a crescere in una società inclusiva. L’intervento dei servizi di aiuto e della giurisdizione è orientato alla promozione dei diritti con un approccio alla cura dei legami e al superamento delle disfunzioni che generano pregiudizio.
Lo scopo dell’iniziativa è anche coinvolgere culture e professionalità diverse che operano in un campo comune: magistrati minorili e di famiglia, togati e onorari; avvocati; responsabili delle organizzazioni e operatori del welfare, pubblici e del Terzo Settore (assistenti sociali, psicologi, pedagogisti, educatori, medici), professionisti a diverso titolo interessati ad approfondire queste tematiche: insegnanti, ricercatori, sociologi, economisti, giornalisti e operatori dell’informazione, operatori delle Forze dell’ordine.
È un incontro tra mondi diversi che hanno poche occasioni di approfondimento e confronto comune, pur essendo coinvolti a vari livelli attorno ad esperienze di vita di persone di minore età.