Il Rettore e il prorettore Ciarlo al convegno dell’Associazione ex parlamentari. FOTO, VIDEO, RASSEGNA STAMPA
22 October 2016


 

Sergio Nuvoli - VAI ALLA RASSEGNA STAMPA
 
Cagliari, 22 ottobre 2016 -  “Negli ultimi sette anni l’Università di Cagliari ha subìto un taglio del 27% del Fondo di Finanziamento Ordinario. Ma nonostante questo, come ateneo ci mettiamo in discussione: insieme alle altre istituzioni vogliamo contribuire allo sviluppo della nostra regione. Abbiamo instaurato un nuovo rapporto con il mondo delle imprese, cambieremo completamente le nostre politiche per l’orientamento: la ricerca del nostro Ateneo e la formazione dei nostri laureati sono assolutamente competitivi, in Italia e nel mondo”. Lo ha detto il Rettore Maria Del Zompo, intervenendo questa mattina al convegno “Istruzione, sviluppo, crisi delle rappresentanze”, organizzato dall’Associazione degli ex Parlamentari sardi alla Fondazione di Sardegna.
 
L’INTERVENTO DEL RETTORE
 
 “Cultura e innovazione è il binomio vincente in una situazione caratterizzata dal taglio progressivo dei fondi a tutte le università italiane da parte del Governo – ha proseguito – Senza cultura non ci può essere innovazione, ed entrambe hanno bisogno della ricerca per stare al passo con i tempi di un mondo che cambia a velocità sempre più elevate. L’università è l’unico luogo e l’unico tempo dove l’innovazione basata sulla cultura funziona”.
 
La spesa pubblica per l’istruzione in Italia è scesa del 14% tra il 2008 e il 2013. Questa caduta non riflette soltanto una riduzione nella spesa pubblica totale in termini reali, ma anche una variazione nella distribuzione della spesa pubblica su diverse priorità: il declino nella spesa per gli altri servizi pubblici è risultato appena inferiore al 2%. La spesa totale per l’istruzione da primaria a terziaria come percentuale del PIL è stata del 4% nel 2013, confrontata con la media dell’OCSE che è del 5.2%.
 
La crisi delle rappresentanze è stata invece al centro dell’intervento di Pietro Ciarlo, costituzionalista dell’Università di Cagliari e Prorettore all’innovazione e semplificazione amministrativa: il docente ha parlato dei cambiamenti che hanno stravolto le relazioni sociali rendendole "liquide": “E’ stato fondamentale il ruolo della comunicazione in tv e sul web – ha spiegato - La politica digitale ha trasformato i meccanismi di selezione delle candidature. Ormai viviamo in una democrazia ibrida, come la definisce Ilvo Diamanti. C’è oggi rispetto al passato una dispersione delle rappresentanze: in tanti contesti ci sono rappresentanti, ma nella maggior parte dei casi si registra un sistema rappresentativo fatto di immagine, non di sostanza. Si tratta di meccanismi da rivedere: serve una rappresentanza vera, più concentrata ma più efficace".
 
 

 UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli - tel. 070 6752216

 

 
L’UNIONE SARDA
L’UNIONE SARDA di domenica 23 ottobre 2016
Primo Piano (Pagina 11 - Edizione CA)
Il tavolo sulla “grande crisi”
L’istruzione salverà la politica
Cittadini e rappresentanza, convegno dell’Associazione degli ex parlamentari
 
 
«La cultura salverà la classe politica del futuro. Perché i giovani di oggi saranno gli elettori di domani, sempre meno disposti a incassare delusioni e tradimenti da chi un giorno occuperà le stanze del potere. È la speranza delle decine di senatori, deputati, sindacalisti e rappresentanti di categoria ospitati ieri mattina al convegno “Istruzione, sviluppo, crisi delle rappresentanze”, organizzato dall’Associazione regionale degli ex Parlamentari. Un incontro sul rapporto sempre più sfilacciato tra cittadini ed esponenti delle istituzioni e il ruolo delle assemblee legislative messe in discussione dal prossimo referendum.
POLITICA DA RITROVARE «Il nostro Paese è in forte debito nei confronti dell’istruzione - ha ribadito l’ex deputato Giorgio Carta - una cittadinanza non istruita vedrà la propria rappresentanza come feudo di interessi privati al disopra della collettività. Vogliamo invece ripartire, non per dare ricette di buon governo, ma innescare un dibattito e ridare alla politica il primato che merita». Un obiettivo lodevole che deve però scontrarsi con la dura realtà, quella ricordata dal mondo della scuola e dell’università.
SOCIETÀ DISTANTE «Da Tangentopoli è aumentata la percezione del cittadino dell’inadeguatezza della classe politica - ha affermato il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Francesco Feliziani - una diffidenza che non ha risparmiato neanche le pubbliche amministrazioni. E allora perché non investire sulle nuove generazioni per ricostruire un’etica collettiva che riavvicini due mondi oggi così lontani?».E se la rettrice di Cagliari Maria Del Zompo ha elencato i tagli fatti con la mannaia ai bilanci degli atenei, ci ha pensato Francesco Pitirra, rappresentante della Cgil tra gli studenti, a ricordare la brutta aria che si respira nelle aule dell’Isola: «Se invece di cambiare sistemi legislativi riuscissimo a far funzionare le vecchie leggi avremmo un numero maggiore di borse di studio e più immatricolati, ma seguiamo ancora le idee dei vecchi baroni e meno la voce dei giovani, il 27% dei quali oggi in Sardegna non studia né lavora».
L’ESPERIMENTO L’Isola poi sta portando avanti “un esperimento”, così definito dalla presidentessa del Fai Maria Antonietta Mongiu: «Contiamo otto professori universitari nella Giunta. Abbiamo sempre chiesto la competenza al potere, ora capiremo se potrà funzionare». Ma non ci sono solo le università a lamentare una distanza eccessiva dalla politica. «A rischio estinzione c’è la formazione professionale - ricordano Confindustria e Confapi - vittima di una politica che fa finta di ascoltare il mondo delle imprese ma non cambia le cose». Il segretario regionale Cgil Michele Carrus rincara la dose: «Se abbiamo capito che l’istruzione rappresenta una potenzialità, perché procedere con un dimensionamento scolastico che ha rivoluzionato le nostre scuole basandosi solo sui freddi numeri? Sembrerebbe la conferma di un’incapacità della classe politica nell’avere una visione chiara del futuro, rivolta invece non oltre la prossima scadenza elettorale».
Luca Mascia
 

 
SARDINIAPOST.IT
22 ottobre 2016               Cagliari, Cronaca, In evidenza 02
 
Negli ultimi sette anni l’Università di Cagliari ha subìto un taglio del 27% del Fondo di finanziamento ordinario. Lo ha ricordato la rettrice Maria Del Zompo, intervenendo al convegno “Istruzione, sviluppo, crisi delle rappresentanze”, organizzato dall’Associazione degli ex parlamentari sardi alla Fondazione di Sardegna.
“Nonostante questo come ateneo ci mettiamo in discussione – spiega – insieme alle altre istituzioni vogliamo contribuire allo sviluppo della nostra Regione. Abbiamo instaurato un nuovo rapporto con il mondo delle imprese, cambieremo completamente le nostre politiche per l’orientamento: la ricerca del nostro Ateneo e la formazione dei nostri laureati sono assolutamente competitivi, in Italia e nel mondo”.
La linea da seguire? “Cultura e innovazione è il binomio vincente – indica la rettrice – in una situazione caratterizzata dal taglio progressivo dei fondi a tutte le università italiane da parte del Governo. Senza cultura non ci può essere innovazione, ed entrambe hanno bisogno della ricerca per stare al passo con i tempi di un mondo che cambia a velocità sempre più elevate. L’università è l’unico luogo e l’unico tempo dove l’innovazione basata sulla cultura funziona”.
La crisi delle rappresentanze è stata invece al centro dell’intervento di Pietro Ciarlo, costituzionalista dell’Università di Cagliari e Prorettore all’innovazione e semplificazione amministrativa: il docente ha parlato dei cambiamenti che hanno stravolto le relazioni sociali rendendole “liquide”. “C’è oggi rispetto al passato una dispersione delle rappresentanze – osserva – in tanti contesti ci sono rappresentanti, ma nella maggior parte dei casi si registra un sistema rappresentativo fatto di immagine, non di sostanza. Si tratta di meccanismi da rivedere: serve una rappresentanza vera, più concentrata ma più efficace”.

 


 

 

 

               

 


Sergio Nuvoli 

Cagliari, 20 ottobre 2016 - Sabato 22 ottobre 2016, alle 9, nella sala della Fondazione di Sardegna (via San Salvatore da Horta, 2 Cagliari), si terrà il convegno: “Istruzione, sviluppo, crisi delle rappresentanze”.
 
I lavori si apriranno con i saluti del Presidente della Fondazione di Sardegna Antonello Cabras. La presentazione sarà a cura dell’on. Giorgio Carta, coordinatore della Sezione sarda dell’Associazione degli ex parlamentari della Repubblica.
 
Questi i relatori della mattinata: il prof. Pietro Ciarlo, ordinario di Diritto Costituzionale, la prof.ssa Maria del Zompo, Rettore dell’Università di Cagliari; il dr. Francesco Feliziani, Dirigente Ufficio scolastico Regionale; prof. Gaetano Quagliariello, senatore; prof. Raffaele Paci, Vicepresidente della Giunta regionale.
 
Interverranno inoltre numerosi rappresentanti delle istituzioni e delle forze politiche e sociali. Il convegno è patrocinato dalla Fondazione di Sardegna e dal Presidente del Consiglio Regionale della Sardegna.
 
 

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