Cagliari, 10 settembre 2016 - Francesco Mola, prorettore vicario dell’Università di Cagliari
 

Sabato 10 settembre nell’aula magna “Maria Lai” - facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche dell’Università di Cagliari - si è conclusa la quinta edizione di “Sui generis 2016 - Le Giornate cagliaritane sulle pari opportunità”.
 
DISCRIMINAZIONI PROFESSIONALI. Come conciliare vita e lavoro: questo il tema della tavola rotonda che ha chiuso “Sui generis”. I lavori curati dagli Ordini dei medici, degli avvocati e degli psicologi, per promuovere la formazione dei diversi professionisti sui molti aspetti del grande tema delle pari opportunità, hanno dibattuto di conciliazione della professione e dei tempi della vita, argomento forte nei percorsi di pari opportunità uomo-donna. Negli interventi è emerso che il problema è vissuto nella maggior parte dei casi dalle donne, il lavoro femminile è ancora troppo spesso percepito come una condizione accessoria, gli sviluppi di carriera delle donne restano condizionati dalle scelte a volte obbligate nella conciliazione della vita familiare con quella professionale. Qualche intervento legislativo è entrato nella vita lavorativa degli italiani, ordini professionali e comitati di parità di vari ambiti stanno imprimendo spinte continue per arrivare nel tempo a una legislazione più attenta ai problemi concreti della vita quotidiana. Alla tavola rotonda sono intervenuti Elisabetta Camussi (psicologia sociale, docente universitaria Milano-Bicocca), Dominella Quagliata (psicologa-psicoterapeuta), Maria Masi e Stella Ciarletta (avvocate), Giuseppina Onotri e Maria Antonella Arras (medici) e Francesco Mola (statistico, pro rettore vicario Università di Cagliari).
 
APPUNTAMENTO AL 2017. La quinta edizione di “Sui Generis” ha trattato, tra l’altro, di migrazione, diritti, accoglienza, disabilità, cittadinanza, matrimoni e unioni civili, stepchild adoption, scuola, università e sport. La tre giorni ha posto attenzione ai rapporti che legano i temi all’etica, all’inclusione e ai valori civici. I lavori hanno avuto il patrocinio del Comitato unico di garanzia dell’ateneo di Cagliari.
 
IL QUARTETTO TUNISINO, PREMIO NOBEL PER LA PACE 2015. Ospiti e relatori di riguardo nella tavola rotonda “Al centro del Mediterraneo. Migrazione, diritti, cura e accoglienza”, gli avvocati Monia Abed Ep Taiebe Mohamed Ben Chikh, rappresentanti del Quartetto del dialogo in Tunisia (Premio Nobel per la pace 2015). La tre giorni di “Sui Generis” può essere vista sul sito www.omeca.it.


 

 

Cagliari, 9 settembre 2016
Mario Frongia

Tematiche attuali e dibattute. Le tavole rotonde vertono su "Disabilità e processi inclusivi: scuola, università e sport", "Cittadinanza, agibilità e accessibilità", "La sessualità è un diritto", "Matrimoni e unioni civili", "Stepchild adoption", "Riappropriarsi del parto: aborto ed eterologa". Tra i relatori, Francesco Seatzu, Donatella Petretto, Carmelo Addaris, Miriana Fresu, Katia Carabello, Mirella Triozzi, Giuliana Biasioli, Viviana Lantini, Rosanna Mura, Gianni Monni.

Sabato 10 settembre: "Professioni e diritti". Anchedomani, sabato 10 settembre, "Sui generis" dibatte su temi di forte interesse. Alla tavola rotonda "Professione e tempi di conciliazione" coordinata da Sandra Sallemi partecipa anche Francesco Mola (pro rettore università di Cagliari). Interventi di Antonello Arras, Elisabetta Camussi, Stella Ciarletta, Maria Grazia Mallone, Maria Masi, Giuseppina Onotri e Dominella Quagliata.

I Premi Nobel per la Pace e il medico Pietro Bartolo. Ieri i lavori di apertura sono stati aperti da Maria Del Zompo ("L’ateneo è pronto a recepire e tradurre in azioni concrete le politiche di inclusione e parità").Alla cerimonia inaugurale hanno preso parte ancheil presidente della facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche, Stefano Usai ("Argomenti di forte impatto, complimenti agli organizzatori"), l’assessore comunale Marzia Cillocu ("L’amministrazione è vicina alle battaglie per le politiche di genere"), i presidenti degli Ordini dei medici, degli avvocati e degli psicologi, Raimondo Ibba ("Da medici siamo in prima fila nel garantire equità e maggiore attenzione nelle cure"), Rita Dedola ("L’Ordine è stato ideatore di Sui generis: siamo soddisfatti del cammino fatto ma non ci accontentiamo")e Angela Quaquero ("Le pari opportunità ribadiscono un concetto: siamo tutti in prima fila nel rafforzare concetti civici di convivenza"), il presidente della Commissione pari opportunità dell’Ordine degli avvocati, Daniela Latti ("I complimenti ci danno entusiasmo, la solidarietà è fondamentale in qualsisi lotta a tutele di diritti negati"). Laquinta edizione di “Sui Generis” ha poi ospitato la tavola rotonda “Al centro del Mediterraneo. Migrazione, diritti, cura e accoglienza”, coordinata da Francesco Caia, ha avuto per protagonistigli avvocati Monia Abed Ep Taiebe Mohamed Ben Chikh, rappresentanti del Quartetto del dialogo in Tunisia (Premio Nobel per la pace 2015), il pro rettore e costituzionalista Pietro Ciarlo ("Facciamo molta attenzione al nazionalrazzismo: politiche alla base della negazione della democrazia e dell’unità europea"), gli specialisti Monica Toraldo di Francia, Fulvio Giardina e Pietro Bartolo. Il medico di Lampedusa è intervenuto in video-collegamento con un intervento toccante ("La vita è anche questa, ma non ci scoraggiamo") applaudito a lungo. La tre giorni di “Sui Generis” viene trasmessa in streaming sul sito www.omeca.it.

Info: segreteria organizzativa 070.5280024/19.