Ricercatori dell’Università di Cagliari nel team che ha firmato la scoperta. Notizia nei titoli di testa del TGR RAI. RASSEGNA STAMPA
10 June 2016

Sergio Nuvoli - VAI ALLA RASSEGNA STAMPA

Cagliari, 10 giugno 2016 – Ci sono nuove prove a sostegno dell’esistenza di organismi multicellulari in grado di trascorrere la loro intera esistenza in totale assenza di ossigeno. A dimostrarlo, con una pubblicazione su una prestigiosa rivista scientifica, è un team internazionale di ricercatori provenienti dall’Università di Cagliari, con Antonio Pusceddu (a sinistra), professore associato di Ecologia al Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente, dall’Università Politecnica delle Marche, dall’Università di Basilea e dal Natural History Museum of Denmark.
 
Si tratta di una possibilità pressoché sconosciuta fino a circa sei anni fa, quando lo stesso team di ricercatori aveva rinvenuto tre nuove specie di Loriciferi, piccoli organismi multicellulari (nella foto a destra) nel bacino anossico l’Atalante, a 4000 m di profondità nel centro del Mediterraneo. Il bacino l’Atalante è tra gli habitat più ostili presenti sul nostro pianeta: totale assenza di ossigeno da decine di migliaia di anni, acidità persistente (pH di circa 2), concentrazione di sale elevatissima (oltre 600 g per litro). Un ambiente assolutamente ostile dove, tuttavia, i Loriciferi appaiono poter trascorrere interamente il loro ciclo vitale.
 
IL SERVIZIO DI BARBARA ROMANO NEL TGR SARDEGNA DEL 10 GIUGNO 2016
 
Mediante tecniche di colorazione, incorporazione di substrati radioattivi e di molecole fluorescenti se esposte ad enzimi attivi, nonché di analisi ultrastrutturali al microscopio elettronico, questi organismi erano stati definiti vivi.
 
Il nuovo studio, corredato di nuove prove basate sulla distribuzione di questi piccoli animali lungo la verticale del fondale (nell’immagine in basso) e prodotto in risposta ad una ricerca americana che aveva confutato i risultati precedenti (Bernhard et al. 2016), è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista BMC Biology (Danovaro et al 2016).
 
I risultati di questo nuovo studio confermano che gli ambienti profondi, e in particolar modo quelli estremi come i bacini anossici ipersalati del Mediterraneo profondo, nascondono ancora molte sorprese alla scienza.
 
Inoltre, questi nuovi risultati permettono di supportare più efficacemente l’ipotesi per la quale la vita multicellulare negli oceani, in qualche momento dell’evoluzione, si è potuta sostenere anche in assenza di ossigeno assai prima della comparsa dei primi grandi animali nel record fossile (circa 550-600 milioni di anni fa).
 


 

 UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli - tel. 070 6752216

 

 

               


RASSEGNA STAMPA (cliccando il titolo si viene reindirizzati al sito originale, ove disponibile)


 
L’UNIONE SARDA
L’UNIONE SARDA DI MERCOLEDI’ 22 GIUGNO 2015
Cultura (Pagina 41 - Edizione CA)
C'è vita negli abissi in assenza d'ossigeno 
Mediterraneo, la scoperta di studiosi cagliaritani
 
C 'è vita senza ossigeno nelle profondità del Mediterraneo. È così per un gruppo di ricercatori dell'Università di Cagliari che si sono messi insieme ad un team internazionale protagonista della sensazionale scoperta per andare a spiare il silenzio del mare più profondo, nel cuore del Mediterraneo, in un'area non distante dall'isola di Creta. Uno studio rigorosissimo che ha già fatto il giro del mondo accademico dopo la pubblicazione su una prestigiosa rivista scientifica.
In sintesi, il risultato dell'indagine scientifica è questo. Alcuni organismi pluricellulari sono in grado di trascorrere l'intera esistenza privandosi delle molecole di O2.
Le prove sono state scritte nero su bianco su una prestigiosa rivista internazionale, la Bmc Biology, dall'équipe del professor Antonio Pusceddu (associato di Ecologia al Dipartimento di Scienze della via e dell'ambiente), dell'Università politecnica delle Marche, dall'Università di Basilea e dal Natural History Museum della Danimarca. Una scoperta eccezionale, frutto di anni di studi, che ribalta le conoscenze sulla vita negli abissi del mare. Almeno fino a sei anni fa, quando i ricercatori avevano rinvenuto tre nuove specie di loriciferi, piccoli organismi multicellulari nel bacino anossico l'Atalante, a 4000 metri di profondità nel centro del Mediterraneo.
Atalante (il nome è quello del battello oceanografico coinvolto nella sua scoperta nel 1993) è tra gli habitat più ostili del pianeta: totale assenza di ossigeno da decine di migliaia di anni, acidità persistente (pH di circa 2), concentrazione di sale elevatissima (oltre 600 grammi per litro). Un ambiente considerato assolutamente incapace di ospitare una vita. E invece non era così. I loriciferi hanno smentito tutto, dimostrandosi capaci di poter trascorrere interamente il loro ciclo vitale in queste incredibili condizioni.
Mediante tecniche di colorazione, incorporazione di substrati radioattivi e di molecole fluorescenti se esposte ad enzimi attivi, nonché di analisi ultrastrutturali al microscopio elettronico, questi organismi erano stati definiti vivi. C'era dunque una prima verità che aveva comunque necessità di ulteriori indagini per essere accreditata davanti alla scienza ufficiale.
Il nuovo studio, corredato di nuove prove basate sulla distribuzione di questi piccoli animali lungo la verticale del fondale e prodotto in risposta ad una ricerca americana che aveva confutato i risultati precedenti (Bernhard, 2016), è stato così pubblicato su Bmc Biology acquisendo la patente di certezza.
I risultati del team confermano che gli ambienti profondi, e in particolar modo quelli estremi come i bacini anossici ipersalati del Mediterraneo profondo, nascondono ancora molte sorprese alla scienza. La scoperta permette di supportare più efficacemente l'ipotesi per la quale la vita multicellulare negli oceani, in qualche momento dell'evoluzione, si è potuta sostenere anche in assenza di ossigeno assai prima della comparsa dei primi grandi animali. Il periodo è quello che va da 550 a seicento milioni di anni fa.
Per Antonio Pusceddu questi risultati raccontano un nuovo pezzo della vita sul pianeta avvalorando le tesi che organismi come i loriciferi fossero già presenti quando in atmosfera non c'era ancora presenza di ossigeno. Ebbene, quelle condizioni esistono nella “fossa” di Atalante, ed è lì che gli scienziati sono andati a frugare per scrivere l'altra storia degli abissi del mare scritta nelle cellule di questi minuscoli organismi di dimensioni inferiori al millimetro.
Andrea Piras


 

L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di sabato 11 giugno 2016
Cronaca di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
Università
Team di studiosi
cagliaritani scopre
forme di vita senza ossigeno
 
Ci sono nuove prove a sostegno dell’esistenza di organismi multicellulari in grado di trascorrere la loro intera esistenza in totale assenza di ossigeno. A dimostrarlo, con una pubblicazione su una prestigiosa rivista scientifica, è un team internazionale di ricercatori provenienti dall’Università di Cagliari, con Antonio Pusceddu, professore di Ecologia al Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente, dall’Università Politecnica delle Marche, dall’Università di Basilea e dal Natural History Museum of Denmark.
 

IL SERVIZIO DI BARBARA ROMANO NEL TGR SARDEGNA DI VENERDI’ 10 GIUGNO 2016

 

ANSA
Nuove prove su organismi senza ossigeno nel Mediterraneo
Conferma da studio internazionale con ricercatori Cagliari
CAGLIARI
 
(ANSA) - CAGLIARI, 10 GIU - Ci sono alcuni organismi multicellulari in grado di trascorrere la loro intera esistenza in totale assenza di ossigeno. Nuove prove a sostegno di questa tesi arrivano da una pubblicazione, su una prestigiosa rivista scientifica, di un team internazionale di ricercatori provenienti dall’Università di Cagliari (Antonio Pusceddu, professore associato di Ecologia al Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente), dall’Università Politecnica delle Marche, dall’Università di Basilea e dal Natural History Museum of Denmark. Si tratta di una possibilità pressoché sconosciuta fino a circa sei anni fa, quando lo stesso team di ricercatori aveva rinvenuto tre nuove specie di Loriciferi, piccoli organismi multicellulari nel bacino anossico l’Atalante, a 4000 metri di profondità nel centro del Mediterraneo. Il bacino l’Atalante è tra gli habitat più ostili presenti sul nostro pianeta: totale assenza di ossigeno da decine di migliaia di anni, acidità persistente (pH di circa 2), concentrazione di sale elevatissima (oltre 600 g per litro). Un ambiente assolutamente ostile dove, tuttavia, i Loriciferi appaiono poter trascorrere interamente il loro ciclo vitale. Mediante tecniche di colorazione, incorporazione di substrati radioattivi e di molecole fluorescenti se esposte ad enzimi attivi, nonché di analisi ultrastrutturali al microscopio elettronico, questi organismi erano stati definiti vivi. Il nuovo studio, corredato di nuove prove basate sulla distribuzione di questi piccoli animali lungo la verticale del fondale e prodotto in risposta ad una ricerca americana che aveva confutato i risultati precedenti (Bernhard et al. 2016), è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista BMC Biology (Danovaro et al 2016). I risultati di questo studio confermano che gli ambienti profondi, e in particolar modo quelli estremi come i bacini anossici ipersalati del Mediterraneo profondo, nascondono ancora molte sorprese alla scienza. Inoltre, questi nuovi risultati permettono di supportare più efficacemente l’ipotesi per la quale la vita multicellulare negli oceani, in qualche momento dell’evoluzione, si è potuta sostenere anche in assenza di ossigeno assai prima della comparsa dei primi grandi animali nel record fossile (circa 550-600 milioni di anni fa). (ANSA)
 
ANSA.IT
 
(ANSA) - CAGLIARI, 10 GIU - Ci sono alcuni organismi multicellulari in grado di trascorrere l’intera esistenza in totale assenza di ossigeno. Nuove prove a sostegno di questa tesi arrivano da una pubblicazione su una prestigiosa rivista scientifica di un team internazionale di ricercatori provenienti dall’Università di Cagliari (Antonio Pusceddu, professore associato di Ecologia al Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente), dall’Università Politecnica delle Marche, dall’Università di Basilea e dal Natural History Museum of Denmark. Si tratta di una possibilità pressoché sconosciuta fino a sei anni fa, quando lo stesso team aveva rinvenuto tre nuove specie di Loriciferi, piccoli organismi multicellulari nel bacino anossico l’Atalante, a 4000 metri di profondità nel centro del Mediterraneo. Il bacino l’Atalante è tra gli habitat più ostili presenti sul nostro pianeta: totale assenza di ossigeno da decine di migliaia di anni, acidità persistente (pH di circa 2), concentrazione di sale elevatissima (oltre 600 g per litro).
 

 
L’UNIONE SARDA
L’UNIONESARDA.IT
Oggi alle 11:05
 
Ci sono nuove prove a sostegno dell’esistenza di organismi multicellulari in grado di trascorrere la loro intera esistenza in totale assenza di ossigeno. A dimostrarlo, con una pubblicazione su una prestigiosa rivista scientifica, è un team internazionale di ricercatori provenienti dall’Università di Cagliari, con Antonio Pusceddu, professore associato di Ecologia al Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente, dall’Università Politecnica delle Marche, dall’Università di Basilea e dal Natural History Museum of Denmark.
Si tratta di una possibilità pressoché sconosciuta fino a circa sei anni fa, quando lo stesso team di ricercatori aveva rinvenuto tre nuove specie di Loriciferi, piccoli organismi multicellulari nel bacino anossico l’Atalante, a 4000 m di profondità nel centro del Mediterraneo. Il bacino l’Atalante è tra gli habitat più ostili presenti sul nostro pianeta: totale assenza di ossigeno da decine di migliaia di anni, acidità persistente (pH di circa 2), concentrazione di sale elevatissima (oltre 600 g per litro). Un ambiente assolutamente ostile dove, tuttavia, i Loriciferi appaiono poter trascorrere interamente il loro ciclo vitale.
Mediante tecniche di colorazione, incorporazione di substrati radioattivi e di molecole fluorescenti se esposte ad enzimi attivi, nonché di analisi ultrastrutturali al microscopio elettronico, questi organismi erano stati definiti vivi.
Il nuovo studio, corredato di nuove prove basate sulla distribuzione di questi piccoli animali lungo la verticale del fondale e prodotto in risposta ad una ricerca americana che aveva confutato i risultati precedenti (Bernhard et al. 2016), è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista BMC Biology (Danovaro et al 2016).
I risultati di questo nuovo studio confermano che gli ambienti profondi, e in particolar modo quelli estremi come i bacini anossici ipersalati del Mediterraneo profondo, nascondono ancora molte sorprese alla scienza.
Inoltre, questi nuovi risultati permettono di supportare più efficacemente l’ipotesi per la quale la vita multicellulare negli oceani, in qualche momento dell’evoluzione, si è potuta sostenere anche in assenza di ossigeno assai prima della comparsa dei primi grandi animali nel record fossile (circa 550-600 milioni di anni fa).
 

 
SARDINIAPOST.IT
10 giugno 2016
 
Ci sono nuove prove a sostegno dell’esistenza di organismi multicellulari in grado di trascorrere la loro intera esistenza in totale assenza di ossigeno. A dimostrarlo, con una pubblicazione su una prestigiosa rivista scientifica, è un team internazionale di ricercatori provenienti dall’Università di Cagliari, con Antonio Pusceddu, professore associato di Ecologia al Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente, dall’Università Politecnica delle Marche, dall’Università di Basilea e dal Natural History Museum of Denmark.
Si tratta di una possibilità pressoché sconosciuta fino a circa sei anni fa, quando lo stesso team di ricercatori aveva rinvenuto tre nuove specie di Loriciferi (in foto), piccoli organismi multicellulari nel bacino anossico l’Atalante, a 4000 m di profondità nel centro del Mediterraneo. Il bacino l’Atalante è tra gli habitat più ostili presenti sul nostro pianeta: totale assenza di ossigeno da decine di migliaia di anni, acidità persistente (pH di circa 2), concentrazione di sale elevatissima (oltre 600 g per litro). Un ambiente assolutamente ostile dove, tuttavia, i Loriciferi appaiono poter trascorrere interamente il loro ciclo vitale.
Mediante tecniche di colorazione, incorporazione di substrati radioattivi e di molecole fluorescenti se esposte ad enzimi attivi, nonché di analisi ultrastrutturali al microscopio elettronico, questi organismi erano stati definiti vivi.
Il nuovo studio, corredato di nuove prove basate sulla distribuzione di questi piccoli animali lungo la verticale del fondale e prodotto in risposta ad una ricerca americana che aveva confutato i risultati precedenti (Bernhard et al. 2016), è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista BMC Biology (Danovaro et al. 2016).
I risultati di questo nuovo studio confermano che gli ambienti profondi, e in particolar modo quelli estremi come i bacini anossici ipersalati del Mediterraneo profondo, nascondono ancora molte sorprese alla scienza.
Inoltre, questi nuovi risultati permettono di supportare più efficacemente l’ipotesi per la quale la vita multicellulare negli oceani, in qualche momento dell’evoluzione, si è potuta sostenere anche in assenza di ossigeno assai prima della comparsa dei primi grandi animali nel record fossile (circa 550-600 milioni di anni fa).
 

 
CASTEDDUONLINE.IT
Autore: Redazione Casteddu Online il 10/06/2016 10:28
 
Ci sono nuove prove a sostegno dell’esistenza di organismi multicellulari in grado di trascorrere la loro intera esistenza in totale assenza di ossigeno. A dimostrarlo, con una pubblicazione su una prestigiosa rivista scientifica, è un team internazionale di ricercatori provenienti dall’Università di Cagliari, con Antonio Pusceddu, professore associato di Ecologia al Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente, dall’Università Politecnica delle Marche, dall’Università di Basilea e dal Natural History Museum of Denmark.
Si tratta di una possibilità pressoché sconosciuta fino a circa sei anni fa, quando lo stesso team di ricercatori aveva rinvenuto tre nuove specie di Loriciferi, piccoli organismi multicellulari nel bacino anossico l’Atalante, a 4000 m di profondità nel centro del Mediterraneo. Il bacino l’Atalante è tra gli habitat più ostili presenti sul nostro pianeta: totale assenza di ossigeno da decine di migliaia di anni, acidità persistente (pH di circa 2), concentrazione di sale elevatissima (oltre 600 g per litro). Un ambiente assolutamente ostile dove, tuttavia, i Loriciferi appaiono poter trascorrere interamente il loro ciclo vitale.
Mediante tecniche di colorazione, incorporazione di substrati radioattivi e di molecole fluorescenti se esposte ad enzimi attivi, nonché di analisi ultrastrutturali al microscopio elettronico, questi organismi erano stati definiti vivi.
Il nuovo studio, corredato di nuove prove basate sulla distribuzione di questi piccoli animali lungo la verticale del fondale e prodotto in risposta ad una ricerca americana che aveva confutato i risultati precedenti (Bernhard et al. 2016), è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista BMC Biology (Danovaro et al 2016).
I risultati di questo nuovo studio confermano che gli ambienti profondi, e in particolar modo quelli estremi come i bacini anossici ipersalati del Mediterraneo profondo, nascondono ancora molte sorprese alla scienza.
Inoltre, questi nuovi risultati permettono di supportare più efficacemente l’ipotesi per la quale la vita multicellulare negli oceani, in qualche momento dell’evoluzione, si è potuta sostenere anche in assenza di ossigeno assai prima della comparsa dei primi grandi animali nel record fossile (circa 550-600 milioni di anni fa).
 

CAGLIARIPAD.IT
 
Ci sono alcuni organismi multicellulari in grado di trascorrere la loro intera esistenza in totale assenza di ossigeno. Nuove prove a sostegno di questa tesi arrivano da una pubblicazione, su una prestigiosa rivista scientifica, di un team internazionale di ricercatori provenienti dall’Università di Cagliari (Antonio Pusceddu, professore associato di Ecologia al Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente), dall’Università Politecnica delle Marche, dall’Università di Basilea e dal Natural History Museum of Denmark.
Si tratta di una possibilità pressoché sconosciuta fino a circa sei anni fa, quando lo stesso team di ricercatori aveva rinvenuto tre nuove specie di Loriciferi, piccoli organismi multicellulari nel bacino anossico l’Atalante, a 4000 metri di profondità nel centro del Mediterraneo. Il bacino l’Atalante è tra gli habitat più ostili presenti sul nostro pianeta: totale assenza di ossigeno da decine di migliaia di anni, acidità persistente (pH di circa 2), concentrazione di sale elevatissima (oltre 600 g per litro).
Un ambiente assolutamente ostile dove, tuttavia, i Loriciferi appaiono poter trascorrere interamente il loro ciclo vitale.
Mediante tecniche di colorazione, incorporazione di substrati radioattivi e di molecole fluorescenti se esposte ad enzimi attivi, nonché di analisi ultrastrutturali al microscopio elettronico, questi organismi erano stati definiti vivi. Il nuovo studio, corredato di nuove prove basate sulla distribuzione di questi piccoli animali lungo la verticale del fondale e prodotto in risposta ad una ricerca americana che aveva confutato i risultati precedenti (Bernhard et al. 2016), è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista BMC Biology (Danovaro et al 2016).
I risultati di questo studio confermano che gli ambienti profondi, e in particolar modo quelli estremi come i bacini anossici ipersalati del Mediterraneo profondo, nascondono ancora molte sorprese alla scienza. Inoltre, questi nuovi risultati permettono di supportare più efficacemente l’ipotesi per la quale la vita multicellulare negli oceani, in qualche momento dell’evoluzione, si è potuta sostenere anche in assenza di ossigeno assai prima della comparsa dei primi grandi animali nel record fossile (circa 550-600 milioni di anni fa).
 

 
SARDEGNAOGGI.IT
 
CAGLIARI - Ci sono nuove prove a sostegno dell’esistenza di organismi multicellulari in grado di trascorrere la loro intera esistenza in totale assenza di ossigeno. A dimostrarlo, con una pubblicazione su una prestigiosa rivista scientifica, è un team internazionale di ricercatori provenienti dall’Università di Cagliari, con Antonio Pusceddu, professore associato di Ecologia al Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente, dall’Università Politecnica delle Marche, dall’Università di Basilea e dal Natural History Museum of Denmark. Si tratta di una possibilità pressoché sconosciuta fino a circa sei anni fa, quando lo stesso team di ricercatori aveva rinvenuto tre nuove specie di Loriciferi, piccoli organismi multicellulari nel bacino anossico l’Atalante, a 4000 m di profondità nel centro del Mediterraneo. Il bacino l’Atalante è tra gli habitat più ostili presenti sul nostro pianeta: totale assenza di ossigeno da decine di migliaia di anni, acidità persistente e concentrazione di sale elevatissima. Un ambiente assolutamente ostile dove, tuttavia, i Loriciferi appaiono poter trascorrere interamente il loro ciclo vitale.
Mediante tecniche di colorazione, incorporazione di substrati radioattivi e di molecole fluorescenti se esposte ad enzimi attivi, nonché di analisi ultrastrutturali al microscopio elettronico, questi organismi erano stati definiti vivi. Il nuovo studio, corredato di nuove prove basate sulla distribuzione di questi piccoli animali lungo la verticale del fondale e prodotto in risposta ad una ricerca americana che aveva confutato i risultati precedenti, è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Bmc Biology. I risultati di questo nuovo studio confermano che gli ambienti profondi, e in particolar modo quelli estremi come i bacini anossici ipersalati del Mediterraneo profondo, nascondono ancora molte sorprese alla scienza. Inoltre, questi nuovi risultati permettono di supportare più efficacemente l’ipotesi per la quale la vita multicellulare negli oceani, in qualche momento dell’evoluzione, si è potuta sostenere anche in assenza di ossigeno assai prima della comparsa dei primi grandi animali nel record fossile (circa 550-600 milioni di anni fa).
 

 
UNICARADIO.IT
 
Nuove prove a sostegno dell’esistenza di organismi multicellulari in grado di trascorrere la loro esistenza in totale assenza di ossigeno. A dimostrarlo, con una pubblicazione sulla rivista "BMC Biology" (Danovaro et al 2016), è un team internazionale di ricercatori provenienti dall’Università di Cagliari, guidato da Antonio Pusceddu, professore associato di Ecologia al Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente, insieme all’Università Politecnica delle Marche, all’Università di Basilea e al Natural History Museum of Denmark.
Si tratta di una possibilità pressoché sconosciuta fino a circa sei anni fa. In particolare, quando lo stesso team di ricercatori aveva rinvenuto tre nuove specie di Loriciferi, piccoli organismi multicellulari nel bacino anossico l’Atalante, a 4000 m di profondità nel centro del Mediterraneo. L’Atalante è tra gli habitat più ostili presenti sul nostro pianeta: totale assenza di ossigeno da decine di migliaia di anni, con un’acidità persistente e una concentrazione di sale elevatissima. Nonostante questo, i Loriciferi appaiono poter trascorrere interamente il loro ciclo vitale.
Mediante tecniche di colorazione, incorporazione di substrati radioattivi e di molecole fluorescenti, nonché di analisi ultrastrutturali al microscopio elettronico, questi organismi erano stati definiti vivi.
I risultati del nuovo studio, corredato di nuove prove basate sulla distribuzione di questi piccoli animali lungo la verticale del fondale e prodotto in risposta a una ricerca americana che aveva confutato i risultati precedenti, confermano così che gli ambienti profondi, e in particolar modo quelli estremi come i bacini anossici ipersalati del Mediterraneo, nascondono ancora molte sorprese alla scienza.
Inoltre, è possibile supportare più efficacemente l’ipotesi secondo la quale la vita multicellulare negli oceani, in qualche momento dell’evoluzione, si è potuta sostenere anche in assenza di ossigeno, assai prima della comparsa dei primi grandi animali nel record fossile (circa 550-600 milioni di anni fa).

 

Last news

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie