Buonasera, Moby Prince: la disponibilità dell'Ateneo a supportare la Commissione parlamentare di inchiesta
16 May 2016

Sergio Nuvoli – fotografie di Francesco Cogotti - EVENTO TRASMESSO IN DIRETTA LIVE SU FACEBOOK

Cagliari, 16 maggio 2016 – Il dovere della memoria insieme alla responsabilità di fare tutto il possibile per arrivare alla verità: intorno ad uno dei misteri della Storia d’Italia, con queste premesse, si sono ritrovati l’Università di Cagliari e la RAI Sardegna. L’incontro di questa mattina – cui ha partecipato il sen. Silvio Lai, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul disastro della Moby Prince – è stato il primo tassello di una collaborazione che promette bene.
 
A partire dal documentario realizzato dal giornalista Paolo Mastino, si sono ritrovati a discutere in Aula Specchi il Rettore Maria Del Zompo, il componente del Comitato Familiari delle vittime Moby Prince e docente del nostro Ateneo, Luchino Chessa, il docente di Medicina legale Ernesto D’Aloja, il caporedattore del TGR RAI Sardegna, Anna Piras, e il senatore Silvio Lai, presidente dell’organismo parlamentare che ha il compito di accertare la verità con poteri molto simili a quelli della magistratura. Sulla necessità di fare piena luce ha insistito in particolare il Magnifico, sottolineando la disponibilità dell’Università di Cagliari a fornire competenze e capacità in supporto alla commissione: opportunità colta al volo dal sen. Lai, che ha spiegato i primi mesi dei lavori. Segnali nuovi e profondamente innovativi rispetto al passato colti subito da Luchino Chessa e Anna Piras.
 
 
Moby Prince: in commissione Senato si indaga sui soccorsi
A Cagliari oggi presentato documentario giornalista Rai
CAGLIARI
 
(ANSA) - CAGLIARI, 16 MAG - Continuano le indagini della commissione parlamentare d’inchiesta sulla tragedia della Moby Prince. Domani sarà ascoltato l’ex comandante della caserma dei Vigili del fuoco di Livorno, Fabrizio Ceccherini. Mentre il 31 maggio toccherà all’ex comandante della Capitaneria di porto Sergio Albanese: ha chiesto lui stesso di essere sentito. Obiettivo: capire come funzionò la macchina dei soccorsi quella notte del 10 aprile di 25 anni fa quando la Moby si scontrò con la nave Agip Abruzzo due miglia fuori dal porto di Livorno. Con un tragico risultato: 140 persone e un solo superstite sul traghetto diretto ad Olbia. Tutti salvi, invece, i marittimi della nave Agip. L’aggiornamento sul percorso, prossime tappe e possibili sviluppi sono stati anticipati questa mattina dal presidente della commissione Silvio Lai (Pd), a margine dell’incontro promosso a Cagliari da Rai e Università nel polo di Sa Duchessa di fronte a decine di studenti. Presente anche una rappresentanza dei familiari delle vittime. "Stiamo raccogliendo - ha detto il senatore Lai - le ultime testimonianze sui soccorsi per presentare entro giugno una relazione". Naturalmente si continuerà anche a scavare sulle cause delle tragedia. A maggior ragione dopo la svolta dei giorni scorsi con l’audizione dell’ex ministro degli Interni Vincenzo Scotti. "Sono emersi - ha ricordato Lai- dei documenti ufficiali di interlocuzione con la polizia che testimoniano la presenza a bordo di esplosivo: vogliamo saperne sicuramente di più". Durante la mattinata è stato mostrato il documentario del giornalista Rai Paolo Mastino, che tocca tutti i punti critici della vicenda. Lai ha ribadito anche che la commissione ha affidato ai Ris di Parma e alla Guardia di finanza la ricostruzione dei momenti dell’impatto tra le due navi. "I soccorsi - ha ribadito Luchino Chessa, figlio del comandante Ugo Chessa scomparso nella tragedia e rappresentante dei parenti delle vittime - sono stati disastrosi". L’Università - ha detto il rettore Maria Del Zompo - si mette a disposizione con tutte le sue professionalità. "Le indagini scientifiche sui corpi sono complesse- ha detto Ernesto D’Aloja, docente di medicina legale ed esperto a livello nazionale- E non bisogna affidare alla scienza la soluzione di tutti gli aspetti giudiziari. Ma la semplificazione che tutti sono morti in mezz’ora è eccessiva. Non dico che tutti sarebbero potuti essere salvati. Ma il superstite è la prova provata che c’era possibilità di sopravvivenza". (ANSA).

 

 

 


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Sergio Nuvoli 

Cagliari, 10 maggio 2016 – L’Università di Cagliari e la RAI sono al fianco dei familiari delle vittime della Moby Prince: per questo lunedì 16 maggio alle 11.30 si terrà un incontro nell’Aula Specchi di Sa Duchessa  – organizzato dall’Ateneo e dalla sede RAI della Sardegna – nel corso del quale verrà proiettato il documentario realizzato dal giornalista Paolo Mastino. All’evento – che costituisce un importante momento di riflessione e di approfondimento – sono invitati in particolare studenti, docenti e personale amministrativo, ma E’ APERTO A TUTTI.
 
A 25 anni dal disastro che provocò la morte delle 140 persone a bordo del traghetto, al centro dei lavori di lunedì ci saranno alcune dinamiche dell’incidente nel tentativo di fare chiarezza: a parlarne saranno i docenti Ernesto D’Aloja (ordinario di Medicina legale del nostro Ateneo) e Marcello Chiarotti (ordinario di Medicina legale dell’Università Cattolica di Roma, tra i primi periti incaricati dal tribunale, all’epoca dei fatti), e il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta, Silvio Lai.
 
Il dibattito, aperto dai saluti del Rettore Maria Del Zompo, del caporedattore TG RAI Sardegna Anna Piras e di Luchino Chessa (docente del nostro Ateneo e componente dell’Associazione 10 aprile – Familiari Vittime Moby Prince), sarà moderato dal giornalista RAI Paolo Mastino.
 
 

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