Cagliari, 18 marzo 2016
Mario Frongia

Lunedì 21 marzo, alle 17, nell’aula "Virgilio Costa" dell’Istituto di anatomia patologica del San Giovanni di Dio, viene commemorato il ventennale dalla scomparsa del professor Virgilio Costa. Alla cerimonia è prevista la partecipazione della moglie, Luisa Valdes e di Renato, figlio dell’illustre specialista scomparso il 21 marzo del 1996.
 

PIONIERE DI ANATOMIA PATOLOGICA. Cagliaritano, classe ’23, Virgilio Costa si iscrive alla facoltà di Medicina nel 1941. Durante il corso di studi entra come allievo interno nell’Istituto di anatomia patologica diretto dal professor Giulio Giunti: per tutta la esistenza sarà il “Suo Professore”. Durante gli anni dell’Università, Virgilio Costa si distingue per la costanza e brillantezza negli studi medici. Ma non solo. Conduce un’attiva vita sociale, si caratterizza come valente ballerino, con predilezione per il tango, e animatore di feste tra studenti. Il ballo resterà una delle passioni della sua vita. La laurea in Medicina e chirurgia arriva a 23 anni, nel 1947. A seguire, la nomina ad assistente volontario e poi ad assistente di ruolo in Anatomia patologica. Quelli fra il 1947 e il 1956 sono gli anni più belli della sua vita accademica, trascorsi nell’Istituto diretto dal professor Giunti. Virgilio Costa si dedica a molteplici campi di ricerca, sia sperimentale, sia sulla patologia umana. Nel 1959 ottiene la libera docenza in Anatomia patologica. Nel 1975 vince il concorso a cattedra e diviene professore straordinario della disciplina. Nel 1980 ottiene la direzione dell’Istituto di anatomia patologica. Da allora il professor Costa ridà grande impulso alla branca medica, attiva subito la Scuola di specializzazione e fonda una nuova scuola, con tanti giovani allievi che oggi si ritrovano responsabili dei reparti di Anatomia patologica della nostra regione. A Virgilio Costa si deve la progettazione delle Anatomia patologiche dell’ospedale Santissima Trinità e dell’Azienda Brotzu. A venti anni dalla sua scomparsa, la figura del professore appare di grande rilievo, per le doti organizzative e per i contributi scientifici. Ma chi l’ha conosciuto ricorda anche le doti umane, il grande valore dato all’amicizia e al mantenimento della parola data. Con la sua scomparsa, l’Università di Cagliari ha perso un grande maestro, un uomo di cultura e un gentiluomo di stampo antico che, schivo di onori e riconoscimenti, ha voluto servire fino all’ultimo la sua disciplina e la sua università.
  

RELATORI E ALLIEVI. Nell’aula a lui dedicata, il professor Costa viene commemorato dalla professoressa Nereide Rudas e dai professori Angelo Balestrieri, Francesco Marongiu (pro rettore di Medicina), Gabriele Finco (presidente della facoltà di Medicina) Gavino Faa (allievo di Virgilio Costa e direttore dell’Anatomia patologica dell’Azienda ospedaliero-universitaria).