Il resoconto completo dell'iniziativa "Per la primavera dell'Università". CRONACA, VIDEO E IMMAGINI, RASSEGNA STAMPA
18 March 2016

Una giornata che rimarrà a lungo nella memoria collettiva dell’Università di Cagliari. Al mattino oltre 4mila persone - la stima è dei giornalisti presenti e rilanciata sulla stampa - hanno partecipato alla passeggiata partita dal Rettorato che ha invaso pacificamente le vie del centro, per arrivare nel cortile interno del Municipio. Al pomeriggio tavola rotonda di altissimo livello con qualificati relatori che, tra i primi in Italia, hanno sollevato quella che anche il Prorettore Pietro Ciarlo ha definito senza mezzi termini la "nuova questione meridionale": il disegno - per dirla con Gianfranco Viesti - di dirottare i fondi statali dagli atenei del Sud a quelli del Nord.

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di Sergio Nuvoli - fotografie di Ivo Cabiddu (VAI ALLA GALLERY COMPLETA)
 
Cagliari, 21 marzo 2016 - E’ terminata solo a tarda sera la conferenza "Per una nuova primavera dell’Università in difesa del diritto all’alta formazione e del ruolo strategico della ricerca pubblica". "Non saremo la generazione che si assume la responsabilità di accettare il declassamento di un ateneo importante come il nostro", ha concluso il Rettore Maria Del Zompo l’iniziativa moderata dal Prorettore all’innovazione e alla semplificazione amministrativa, Pietro Ciarlo, e presieduta dal Prorettore vicario, Francesco Mola. "E’ una giornata importante - ha detto quest’ultimo - segnata dal lutto per le ragazze morte in Spagna. E’ un’occasione importante per ricordare il ruolo dell’università nella formazione dei nostri studenti".
 

 
A discutere l’Ateneo ha chiamato alcuni relatori. "La compressione selettiva operata a livello statale nei confronti del sistema universitario italiano - ha spiegato Gianfranco Viesti (Università di Bari Aldo Moro) - ha colpito il Sud con politiche discrezionali in un quadro già fortemente segnato dalla crisi. Ma la parte più colpita d’Italia sono state le Isole, con un effetto di ’palla di neve che rotola’, destinato a non fermarsi. La Sardegna è la penultima regione in Europa per numero di laureati giovani". Quindi il riconoscimento che il Sud può contare su Atenei in grado di ben figurare nel confronto con le università europee e del Nord America: "Il punto è la premialità, programmata su indicatori discrezionali decisi dal Principe del momento". Infine un passaggio sulla VQR (il sistema di valutazione della qualità della ricerca): "Nessun Paese europeo usa un sistema di questo genere per attribuire una quota così rilevante di fondi". Se la situazione non viene invertita, il sistema universitario delle Isole rischia l’estinzione.
 
 
 
"Non c’è ingiustizia più grande che fare parti uguali tra diversi", gli ha fatto eco il prof. Mauro Fiorentino (Università della Basilicata) citando don Lorenzo Milani. "Bisogna correggere i pregiudizi - è stata l’indicazione del professore - Ottenere maggiore attenzione dalle Camere, ridurre il potere discrezionale dei ministri, mettere mano a strategie politiche non limitate a valutazioni dell’ANVUR".
 


L’assessore regionale alla Programmazione, Raffaele Paci, ha quindi assicurato che "la Regione c’è e non mancherà di continuare a fare la sua parte", mentre Alberto Scanu, presidente regionale di Confindustria, ha suggerito di aumentare le borse di studio, garantendo il sostegno delle imprese con risorse aggiuntive. "L’atteggiamento dell’università è cambiato - ha riconosciuto Scanu - Occorre prenderne atto e costruire insieme strategie nuove". Innovazione e ricerca i drivers dello sviluppo su cui puntare con convinzione.
 
Il presidente del Consiglio degli Studenti, Giuseppe Esposito, ha quindi ripercorso gli ultimi anni della vita degli iscritti all’Ateneo, tra esodati e idonei non beneficiari, "categorie che bene ricordano - ha detto - le difficoltà affrontate dalle famiglie sarde. L’inversione dei numeri degli iscritti, in controtendenza nazionale (+8,6% quest’anno, nda) mostra che le famiglie credono ancora nell’università come ascensore sociale".
 
Infine, la chiusura del Rettore che ha ricordato come "il metodo dell’unità sia vincente, dobbiamo crescere e migliorare, mantenendo la voglia di trovare punti di contatto. Abbiamo con noi una città che anche questa mattina ci ha dato un messaggio molto forte: ’Non mollate’".
 

 
di Sergio Nuvoli - fotografie di Francesco Cogotti
 
Cagliari, 21 marzo 2016 – “Questa è la primavera dell’Università: ora aspettiamo che le promesse del Ministro Giannini diventino realtà, impegni concreti”. Così il Rettore dell’Ateneo di Cagliari, Maria Del Zompo, ha concluso la passeggiata “per una nuova primavera dell’Università”, che ha visto sfilare per le strade della città almeno 4000 persone – secondo le prime stime – dal Palazzo Belgrano fino al Municipio di via Roma: docenti, studenti e personale tutti insieme per una mobilitazione tanto pacifica quanto ferma e decisa. Equità di trattamento e parametri realistici le due richieste portate avanti con forza in contemporanea nazionale.
 
“Siamo quelli che hanno pagato di più - ha scandito la prof. Del Zompo, come riportato dall’ANSA, durante la marcia organizzata in concomitanza con analoghe manifestazioni in tutta Italia - e nessuno mi può smentire. Vogliamo giustizia per le borse di studio, vogliamo giustizia sui finanziamenti che garantiscono il futuro dell’ateneo”. E proprio oggi sono stati resi pubblici i dati sulle iscrizioni al primo anno: secondo quanto riportato da IlSole24ore, in controtendenza nazionale l’ateneo del capoluogo incrementa i propri studenti del primo anno rispetto allo scorso anno con un + 8,6% e supera del 2,6% le immatricolazioni del 2011-2012.
 
In testa al corteo di questa mattina, con il Rettore anche il sindaco Massimo Zedda, che ha poi accolto i partecipanti insieme al Presidente del Consiglio comunale Ninni Depau. Quindi gli interventi del decano del Senato accademico, prof.ssa Patrizia Mureddu, e del rappresentante degli studenti, Roberto Vacca.
 
L’evento è stato seguito in diretta su Twitter e in diretta live su Facebook: sulla pagina UNICA disponibili altre immagini e i video dei momenti più significativi.
 

 


 





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VOLANTINO

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PROGRAMMA


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PASSEGGIATA




 


APPUNTAMENTO PER TUTTI ALLE 10.30 DI LUNEDI’ 21 MARZO IN VIA UNIVERSITA’ FRONTE RETTORATO


 a cura di Sergio Nuvoli

Cagliari, 19 marzo 2016 – Varcano ancora una volta il Tirreno le motivazioni della mobilitazione cui partecipa l’Università di Cagliari: si intitola “La nuova questione meridionale” l’inchiesta di Donatella Coccoli pubblicata sul settimanale “Left”, la rivista diretta da Corradino Mineo da oggi nelle edicole di tutta Italia.

Per realizzarla, la giornalista ha sentito il Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo in una lunga intervista, cui si affianca un colloquio con il prof. Gianfranco Viesti, che lunedì – durante la conferenza organizzata in Aula Magna del Rettorato a partire dalle 16 – illustrerà a Cagliari la ricerca condotta sul sistema universitario italiano.

Link al sito della rivista

 


 
PER UNA NUOVA PRIMAVERA DELLE UNIVERSITÀ
LUNEDI’ 21 MARZO L’UNIVERSITA’ DI CAGLIARI ADERISCE ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA IN DIFESA DELL’ALTA FORMAZIONE E DELLA RICERCA: ECCO LE INIZIATIVE PREVISTE IN CITTA’
 
Cagliari, 16 marzo 2016 – Anche le RAPPRESENTANZE SINDACALI UNITARIE dell’Ateneo aderiscono all’iniziativa del 21 marzo (LEGGI IL COMUNICATO): tutta l’Università di Cagliari è mobilitata per aderire alla manifestazione indetta in contemporanea in tutto il Paese dalla Conferenza dei Rettori italiani. L’ateneo del capoluogo è stato tra i primi a sollevare con forza il problema dei tagli lineari e progressivi agli Atenei italiani in atto dal 2008. Si tratta di una scelta politica trasversale che, in coincidenza con la drammatica crisi globale e l’adozione di una radicale riforma organizzativa, si è tradotta nella perdita di oltre 10mila posizioni di ruolo in tutta Italia solo tra quelle per docenti e ricercatori, con tagli superiori al 13% del totale quando la media nel settore pubblico è stata ad oggi del 5%. Per effetto di queste politiche, il Fondo di Finanziamento Ordinario dell’Università di Cagliari (i fondi trasferiti dallo Stato) ha subìto una drastica flessione di quasi il 10% negli ultimi due anni, in forza di indicatori profondamente iniqui più volte denunciati dal Rettore Del Zompo.
 
Per questo l’Ateneo di Cagliari aderisce alla manifestazione nazionale indetta dalla Conferenza dei Rettori italiani: il 21 marzo in ogni sede delle università italiane si terranno incontri e dibattiti pubblici per riaffermare il ruolo strategico della ricerca e dell’alta formazione per il futuro del Paese. Verranno discusse e raccolte idee e proposte da consegnare al Governo in un documento di sintesi unitario redatto dalla Conferenza dei rettori delle università italiane (CRUI).
 
Il programma predisposto dall’Università di Cagliari prevede, al mattino del 21 marzo, una” passeggiata” per le vie del centro della città, durante la quale docenti, studenti e personale incontreranno la cittadinanza e distribuiranno volantini che spiegano i motivi della protesta. La partenza del corteo è fissata alle 10.30 dal Palazzo del Rettorato (via Università 40) per giungere al Palazzo civico di via Roma, dove nella Sala del Consiglio comunale i partecipanti saranno accolti dal sindaco Massimo Zedda e dal presidente del Consiglio comunale Goffredo Depau. Previsti gli interventi del Rettore Maria Del Zompo, del decano del Senato accademico, Patrizia Mureddu e del rappresentante degli studenti Roberto Vacca.
 
Alle 16 – nell’Aula Magna del Rettorato in via Università 40 – si aprirà la conferenza dal titolo “Per una nuova primavera dell’Università in difesa del diritto all’alta formazione e del ruolo strategico della ricerca pubblica”, moderata da Pietro Ciarlo, Prorettore per la semplificazione e l’innovazione amministrativa. Dopo i saluti istituzionali del Prorettore vicario, Francesco Mola, sono previste tre relazioni: “L’Università in declino” del prof. Gianfranco Viesti (Università degli Studi di Bari Aldo Moro), “La questione meridionale dell’Università: una vera emergenza!”, del prof. Mauro Fiorentino (Università degli Studi della Basilicata), e “Costruire un nuovo rapporto tra impresa ed Università per supportare innovazione, occupazione e sviluppo”, del Presidente di Confindustria Sardegna, Alberto Scanu. Quindi l’intervento del presidente del Consiglio degli Studenti, Giuseppe Esposito, e le conclusioni del Rettore Maria Del Zompo.
 

 

 
L’UNIONE SARDA
L’UNIONE SARDA DI VENERDI’ 18 MARZO 2016
Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Conferenza Rettori
Mobilitazione contro i tagli all’Università
 
Università mobilitata per la manifestazione di lunedì, che si terrà contemporanea in tutt’Italia, indetta dalla Conferenza dei Rettori. L’Ateneo è stato tra i primi a sollevare il problema dei tagli lineari e progressivi in atto dal 2008. Sono state perse oltre diecimila posizioni di ruolo in tutta Italia per docenti e ricercatori, con tagli superiori al 13 per cento del totale. La media nel settore pubblico è del 5 per cento. I fondi statali per l’Università cagliaritana sono crollati del 10 per cento negli ultimi due anni, sulla base di indicatori iniqui più volte denunciati dalla rettrice, Maria Del Zompo.
Lunedì alle 10,30 corteo in centro: docenti, studenti e personale distribuiranno volantini. In Municipio i partecipanti saranno accolti dal sindaco Massimo Zedda e dal presidente del Consiglio comunale Goffredo Depau. Alle 16, nell’Aula magna del Rettorato, la conferenza “Per una nuova primavera dell’Università in difesa del diritto all’alta formazione e del ruolo strategico della ricerca pubblica”. Modera Pietro Ciarlo. All’iniziativa hanno aderito le Rsu dell’Ateneo.
 

 
ANSA
Università: lunedì corteo a Cagliari contro politica tagli
Ateneo si mobilita per aderire manifestazione nazionale rettori
CAGLIARI
 
(ANSA) - CAGLIARI, 16 MAR - Anche l’Università di Cagliari mobilitata contro i tagli per la manifestazione indetta dalla Conferenza dei rettori per lunedì prossimo in contemporanea in tutta Italia. Il programma predisposto dall’ateneo prevede, al mattino, una "passeggiata" per le vie del centro della città, durante la quale docenti, studenti e personale incontreranno la cittadinanza e distribuiranno volantini che spiegano i motivi della protesta. La partenza del corteo è fissata alle 10:30 dal palazzo del Rettorato, in via Università 40, per giungere al palazzo civico di via Roma: nella Sala del Consiglio comunale i partecipanti saranno accolti dal sindaco, Massimo Zedda, e dal presidente del Consiglio comunale, Goffredo Depau. Previsti gli interventi del rettore Maria Del Zompo, del decano del Senato accademico, Patrizia Mureddu, e del rappresentante degli studenti, Roberto Vacca. Alle 16 nell’Aula magna del Rettorato, in via Università, si aprirà la conferenza "Per una nuova primavera dell’Università in difesa del diritto all’alta formazione e del ruolo strategico della ricerca pubblica", moderata da Pietro Ciarlo, prorettore per la semplificazione e l’innovazione amministrativa. Il Fondo di Finanziamento ordinario dell’Università di Cagliari (i fondi trasferiti dallo Stato) - ha spiegato l’ateneo - ha subìto una drastica flessione di quasi il 10% negli ultimi due anni, in forza di indicatori profondamente iniqui più volte denunciati dal rettore Del Zompo. (ANSA).
 
ANSA
Università: Crui lancia allarme e chiama a raccolta atenei
Rischio declino. 21 marzo ’nuova primavera’ del settore
ROMA
 
(ANSA) - ROMA, 17 MAR - Il prossimo 21 marzo diventa una data simbolica per l’Università italiana. La Conferenza dei rettori (Crui) chiama a raccolta gli atenei per lanciare un allarme sul rischio di perdita di competitività internazionale. Sono 10 i punti che gli 80 atenei aderenti alla Conferenza dei Rettori hanno messo in evidenza per inaugurare una Nuova Primavera: - L’istruzione universitaria crea individui più liberi e più forti. La laurea aumenta la possibilità di trovare occupazione e consente di guadagnare di più. Fatto 100 lo stipendio di un diplomato, quello di un laureato è pari a 143. Un tasso di disoccupazione pari al 30% per i diplomati, scende al 17,7% per il laureati. - La presenza di un’università genera territori più ricchi. Attraverso trasferimenti di tecnologia, contaminazione di conoscenza, divulgazione, sanità e servizi per i cittadini, posti di lavoro diretti e indiretti, consumi dei residenti temporanei, miglior qualità della vita culturale. 1 euro investito nell’università frutta almeno 1 euro al territorio. - Grazie all’università il paese è più innovativo e competitivo. Nonostante crisi e sottofinanziamento l’Italia si colloca all’8 posto tra i paesi Ocse e davanti alla Cina per quantità assoluta e qualità della produzione scientifica. - L’Italia ha il numero di laureati più basso d’Europa (e non solo). Uk 42%, Ocse 33%, Ue21 32%, Francia 32%, G20 28%, Germania 27%, Italia 17%. - L’Italia non investe nell’università. Investimento in euro per abitante: Singapore 573 , Corea del Sud 628, Giappone 331, Francia 303 e Germania 304. Italia 109. - L’Italia ha applicato l’austerity all’università. Fondi pubblici nel 2009: 7.485 mln. Nel 2016: 6.556 (-9.9%). Fondi pubblici 2010-2013: Francia + 3,6% Germania +20%. - L’università è in declino. Meno studenti, meno docenti, meno dottori di ricerca. 130.000 studenti in meno su 1.700.000 negli ultimi 5 anni. 10.000 docenti e ricercatori in meno su 60.500 dal 2008 al 2015. 5000 dottori di ricerca in meno negli ultimi 5 anni. - Il diritto allo studio non è più garantito. Italia 0%-9% degli studenti usufruisce degli strumenti di supporto allo studio. In Germania il 10%-30% degli studenti. In Francia fra il 40% e l’80%. Inoltre in Italia il numero degli aventi diritto supera la disponibilità delle risorse. - Personale tecnico-amministrativo e docenti non sono incentivati. Il contratto di lavoro del personale tecnico-amministrativo è fermo al 2009, gli stipendi dei docenti al 2010. Le retribuzioni sono fra le più basse d’Europa. - Norme bizantine impediscono all’Università di essere competitiva. L’Università compete nella didattica e nella ricerca con avversari internazionali snelli ed efficaci. Ma è trattenuta nel suo slancio dal peso di regole complicate. Su questi temi il prossimo 21 Marzo ogni ateneo aderente alla Crui darà vita a iniziative di riflessione interna e di incontro con gli stakeholder del territorio. Lo scopo è quello di individuare le nuove sfide da portare al centro del dibattito istituzionale "con la convinzione che solo la conoscenza può liberare il futuro dell’Italia". (ANSA).
 

 
CASTEDDUONLINE.IT
Autore: Redazione Casteddu Online il 16/03/2016 10:12
 
Tutta l’Università di Cagliari è mobilitata per aderire alla manifestazione indetta per lunedì 21 marzo in contemporanea in tutto il Paese dalla Conferenza dei Rettori italiani: l’ateneo del capoluogo è stato tra i primi a sollevare con forza il problema dei tagli lineari e progressivi agli Atenei italiani in atto dal 2008. Si tratta di una scelta politica trasversale che, in coincidenza con la drammatica crisi globale e l’adozione di una radicale riforma organizzativa, si è tradotta nella perdita di oltre 10mila posizioni di ruolo in tutta Italia solo tra quelle per docenti e ricercatori, con tagli superiori al 13% del totale quando la media nel settore pubblico è stata ad oggi del 5%. Per effetto di queste politiche, il Fondo di Finanziamento Ordinario dell’Università di Cagliari (i fondi trasferiti dallo Stato) ha subìto una drastica flessione di quasi il 10% negli ultimi due anni, in forza di indicatori profondamente iniqui più volte denunciati dal Rettore Del Zompo.
Per questo l’Ateneo di Cagliari aderisce alla manifestazione nazionale indetta dalla Conferenza dei Rettori italiani: il 21 marzo in ogni sede delle università italiane si terranno incontri e dibattiti pubblici per riaffermare il ruolo strategico della ricerca e dell’alta formazione per il futuro del Paese. Verranno discusse e raccolte idee e proposte da consegnare al Governo in un documento di sintesi unitario redatto dalla Conferenza dei rettori delle università italiane (CRUI).
Il programma predisposto dall’Università di Cagliari prevede, al mattino del 21 marzo, una” passeggiata” per le vie del centro della città, durante la quale docenti, studenti e personale incontreranno la cittadinanza e distribuiranno volantini che spiegano i motivi della protesta. La partenza del corteo è fissata alle 10.30 dal Palazzo del Rettorato (via Università 40) per giungere al Palazzo civico di via Roma, dove nella Sala del Consiglio comunale i partecipanti saranno accolti dal sindaco Massimo Zedda e dal presidente del Consiglio comunale Goffredo Depau. Previsti gli interventi del Rettore Maria Del Zompo, del decano del Senato accademico, Patrizia Mureddu e del rappresentante degli studenti Roberto Vacca.
Alle 16 – nell’Aula Magna del Rettorato in via Università 40 – si aprirà la conferenza dal titolo “Per una nuova primavera dell’Università in difesa del diritto all’alta formazione e del ruolo strategico della ricerca pubblica”, moderata da Pietro Ciarlo, Prorettore per la semplificazione e l’innovazione amministrativa. Dopo i saluti istituzionali del Prorettore vicario, Francesco Mola, sono previste tre relazioni: “L’Università in declino” del prof. Gianfranco Viesti (Università degli Studi di Bari Aldo Moro), “La questione meridionale dell’Università: una vera emergenza!”, del prof. Mauro Fiorentino (Università degli Studi della Basilicata), e “Costruire un nuovo rapporto tra impresa ed Università per supportare innovazione, occupazione e sviluppo”, del Presidente di Confindustria Sardegna, Alberto Scanu. Quindi l’intervento del presidente del Consiglio degli Studenti, Giuseppe Esposito, e le conclusioni del Rettore Maria Del Zompo.
 

 
SARDEGNAOGGI.IT
 
CAGLIARI - Tutta l’Università di Cagliari è mobilitata per aderire alla manifestazione indetta per lunedì 21 marzo in contemporanea in tutto il Paese dalla Conferenza dei Rettori italiani: l’ateneo del capoluogo è stato tra i primi a sollevare con forza il problema dei tagli lineari e progressivi agli Atenei italiani in atto dal 2008. Si tratta di una scelta politica trasversale che, in coincidenza con la drammatica crisi globale e l’adozione di una radicale riforma organizzativa, si è tradotta nella perdita di oltre 10mila posizioni di ruolo in tutta Italia solo tra quelle per docenti e ricercatori, con tagli superiori al 13% del totale quando la media nel settore pubblico è stata ad oggi del 5%. Per effetto di queste politiche, il Fondo di Finanziamento Ordinario dell’Università di Cagliari (i fondi trasferiti dallo Stato) ha subìto una drastica flessione di quasi il 10% negli ultimi due anni, in forza di indicatori profondamente iniqui più volte denunciati dal rettore Del Zompo.
Il 21 marzo in ogni sede delle università italiane si terranno incontri e dibattiti pubblici per riaffermare il ruolo strategico della ricerca e dell’alta formazione per il futuro del Paese. Verranno discusse e raccolte idee e proposte da consegnare al Governo in un documento di sintesi unitario redatto dalla Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui).
Il programma predisposto dall’Università di Cagliari prevede, al mattino del 21 marzo, una" passeggiata" per le vie del centro della città, durante la quale docenti, studenti e personale incontreranno la cittadinanza e distribuiranno volantini che spiegano i motivi della protesta. La partenza del corteo è fissata alle 10.30 dal Palazzo del Rettorato (via Università 40) per giungere al Palazzo civico di via Roma, dove nella Sala del Consiglio comunale i partecipanti saranno accolti dal sindaco Massimo Zedda e dal presidente del Consiglio comunale Goffredo Depau. Previsti gli interventi del Rettore Maria Del Zompo, del decano del Senato accademico, Patrizia Mureddu e del rappresentante degli studenti Roberto Vacca.
Alle 16 – nell’Aula Magna del Rettorato in via Università 40 – si aprirà la conferenza dal titolo "Per una nuova primavera dell’Università in difesa del diritto all’alta formazione e del ruolo strategico della ricerca pubblica", moderata da Pietro Ciarlo, Prorettore per la semplificazione e l’innovazione amministrativa. Dopo i saluti istituzionali del Prorettore vicario, Francesco Mola, sono previste tre relazioni: "L’Università in declino" del prof. Gianfranco Viesti (Università degli Studi di Bari Aldo Moro), "La questione meridionale dell’Università: una vera emergenza!", del prof. Mauro Fiorentino (Università degli Studi della Basilicata), e "Costruire un nuovo rapporto tra impresa ed Università per supportare innovazione, occupazione e sviluppo", del Presidente di Confindustria Sardegna, Alberto Scanu. Quindi l’intervento del presidente del Consiglio degli Studenti, Giuseppe Esposito, e le conclusioni del rettore Maria Del Zompo.

 

 


Cagliari, 1 marzo 2016 – Quello che avete visto in homepage è il logo scelto per la manifestazione che coinvolgerà tutti gli atenei italiani. In vista del 21 marzo, su indicazione del Rettore forniamo materiali utili in vista dell’importante appuntamento.

CRUICOMUNICATO STAMPA DELLA CRUI (9 febbraio 2016)

 
Per una nuova primavera delle Università
 
Il 21 marzo in ogni sede delle università italiane, statali e non statali, si terranno incontri e dibattiti pubblici per riaffermare il ruolo strategico della ricerca e dell’alta formazione per il futuro del Paese. Verranno discusse e raccolte idee e proposte da consegnare al Governo in un documento di sintesi unitario redatto dalla conferenza dei rettori delle università italiane (CRUI).
 
Dal 2008 il sistema universitario italiano è soggetto a tagli lineari e progressivi delle risorse.
 
Una scelta politica trasversale che, in coincidenza con la drammatica crisi globale e l’adozione di una radicale riforma organizzativa, si è tradotta nella perdita di oltre 10.000 posizioni di ruolo solo tra quelle per docenti e ricercatori, ovvero tagli superiori al 13% del totale quando la media nel settore pubblico è stata ad oggi del 5% .
 
Ma non solo.
 
I tagli continui al fondo di finanziamento ordinario, l’assenza di un convinto investimento pubblico e privato nella ricerca e nell’alta formazione universitaria hanno determinato l’impossibilità di avviare nuovi percorsi di ricerca e di alta formazione, di investire in servizi e attività per gli studenti e nell’internazionalizzazione, di valorizzare il contributo della struttura tecnica e amministrativa.
 
Ma soprattutto hanno significato l’impossibilità di reclutare studiosi giovani e meritevoli, il congelamento delle carriere e delle opportunità di crescita professionale, una condizione retributiva che disincentiva i migliori a restare e allontana i giovani talenti e gli studiosi stranieri, l’indebolimento del già precario e fragile diritto allo studio che sta riducendo iscritti e laureati.
 
Ciò nonostante, il valore e la competitività scientifica delle nostre università è rimasta forte. E uniche tra le amministrazioni pubbliche le università sono finanziate sulla base dei costi standard e degli esiti delle valutazioni scientifiche.
 
La società e l’opinione pubblica di tutto questo sanno poco. Non esiste sufficiente consapevolezza del valore, per il Paese, delle sue Università, anche rispetto al confronto internazionale, nonché del rischio di mettere, seriamente e definitivamente, in crisi un sistema che, nonostante tutto, continua a funzionare.
 
Per questo occorre invertire la rotta e insieme, a partire dagli appuntamenti del 21 marzo 2016, costruire la nuova primavera della ricerca e dell’università italiana.
 

 

 


LETTERA DEL MAGNIFICO RETTORE (10 FEBBRAIO 2016)

 

                                                                                                                     Prot. 4639
Cari Colleghi                                                                                     Cagliari 10.02.2016
           Vorrei aggiornarvi in merito alla posizione del nostro Ateneo relativamente all’esercizio VQR 2011-2014.
Siamo ancora in attesa di una risposta del MIUR e dell’ANVUR alla lettera del Presidente della CRUI con cui si chiede una proroga al 30 aprile al fine di permettere l’inserimento consapevole e corretto dei dati da parte degli Atenei.
 Sappiamo per certo che a livello nazionale, alcuni Atenei hanno già chiuso la procedura mentre la maggior parte è in attesa di notizie, pronti eventualmente a chiudere la procedura qualora non venisse accolta la proroga.
Pertanto vi chiedo di collaborare e riporre la vostra fiducia nelle mie decisioni; pur ritenendo che la proroga verrà accordata, il nostro Ateneo deve essere pronto all’evenienza contraria: vi chiedo di completare la procedura della scelta dei prodotti in modo da permettermi di poter decidere consapevolmente cosa fare in caso di mancata proroga.  Come detto in occasione della seduta congiunta degli organi dello scorso 5 febbraio, se, come credo, la percentuale degli Atenei che non dovessero chiudere la procedura dovesse essere del 10-15%, il nostro sarà tra quelli; nel caso in cui non si raggiungesse questa percentuale, dobbiamo evitare di danneggiare il nostro Ateneo ed essere pronti a procedere alla chiusura. La direzione per la ricerca e il territorio vi farà avere le nuove scadenze a cui vi chiedo di attenervi.
Vi ricordo anche che quest’anno l’Ateneo sarà impegnato a prepararsi per l’accreditamento periodico della sede come previsto dal sistema di valutazione AVA.
Il momento è complesso e delicato e dobbiamo evitare atteggiamenti pretestuosi e di superficialità.
Certa di poter contare sulla vostra totale collaborazione, vi terrò aggiornati
Maria

 

 


RASSEGNA STAMPA (MINIMA) DOPO LA SEDUTA PUBBLICA CONGIUNTA DI SENATO ACCADEMICO E CDA


GUARDA IL SERVIZIO DI BARBARA ROMANO IN APERTURA DEL TG RAI SARDEGNA DELLE 19.30 DEL 5 FEBBRAIO

PER VEDERLO SELEZIONA TG Sardegna Edizione delle 19.30 ANDATO IN ONDA IL 05/02/2016

GUARDA IL SERVIZIO DI SIMONA DE FRANCISCI NEL TG DEL 5 FEBBRAIO DI VIDEOLINA

LEGGI L’ANSA

GUARDA LA VIDEOINTERVISTA DEL RETTORE SU UNIONESARDA.IT

GUARDA LA VIDEOINTERVISTA DEL RETTORE SU LANUOVASARDEGNA.IT

LEGGI SARDINIAPOST.IT


 

CLICCANDO QUI E’ POSSIBILE SCARICARE LE SLIDE DELL’INTERVENTO DEL PROF. CAPPELLETTI MONTANO DURANTE LA SEDUTA CONGIUNTA PUBBLICA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEL SENATO ACCADEMICO

 


 

L’11 febbraio durante l’assemblea a Napoli dal titolo "Per il diritto allo studio e alla ricerca", il Presidente della CRUI e Rettore dell’Università "Federico II" di Napoli, prof. Gaetano Manfredi, ha così dichiarato: “Gli indicatori del costo studente standard vanno rivisti, alcuni non tengono conto degli iniqui trattamenti territoriali, essi possono essere causa di accelerazioni di squilibri territoriali, ha ragione il rettore di Cagliari a sottolineare che l’attrattività di un ateneo circondato dal mare non può essere considerato alla pari di quelli localizzati in terraferma. L’insularità non può costituire un fattore penalizzante. Ci sono peculiarità che non possono non essere prese in considerazione”. L’assemblea ha fatto seguito ad un appello dall’identico titolo (l’appello è disponibile cliccando qui).

 


 

ARTICOLO PUBBLICATO SULLA RIVISTA www.economiaepolitica.it "Valutazione delle Università e distribuzione delle risorse scarse"


Cagliari, 24 febbraio 2016 – Nei giorni scorsi la Rete29Aprile ha scritto una lettera aperta ai Rettori delle Università italiane. La pubblichiamo di seguito:
 
Caro Rettore e Collega,
da mesi una larga percentuale di ricercatori e professori in tutte le sedi sta manifestando il proprio dissenso nei confronti delle politiche MIUR-ANVUR che da anni stanno minando la capacità del sistema universitario di svolgere il proprio ruolo di funzione pubblica al Paese.
Le problematiche con cui l’Università deve confrontarsi nascono dalla concomitante assenza di una politica per la funzione universitaria ed una ormai decennale riduzione di risorse.
Ultima in ordine di tempo, tra le innumerevoli richieste MIUR-ANVUR agli Atenei, figura la VQR 2011-2014 ennesima procedura burocratica, costosa, bizantina e non fondata scientificamente, con la quale gli Atenei sono chiamati a cimentarsi.
In questi anni - come testimoniano moltissimi osservatori - l’Università ha fatto "la sua parte"; lo stesso non puo dirsi del MIUR, che si è avvalso dell’ANVUR per giustificare tagli e riduzioni di investimento che sono il contrario di quanto il nostro Paese si era imegnato a fare a Lisbona.
La procedura VQR in corso è di fatto - grazie anche alla approssimazione del suo bando, che comunque contempla la loro "collaborazione" - un mezzo di comunicazione con cui tantissimi colleghi stanno inviando un chiaro segnale di critica alla politiche MIUR-ANVUR.
In questo processo i Rettori sono chiamati come responsabili di Ateneo ad adempiere alla procedura, ma questa responsabilità non prevede che ci si impegni a dissuadere i colleghi dalla non partecipazione oppure che si inventino modalità per andare contro la loro volontà.
La Rete29Aprile chiede ai colleghi Rettori di non tradire la fiducia elettorale ricevuta e di limitare la propria funzione nella VQR agli adempimenti dovuti - il che esclude ogni forma di forzatura nei confronti dei colleghi che non partecipano alla VQR.
Che non siano i Rettori a fare da scudo a politiche scellerate che loro stessi contestano. Ci auguriamo che consentano al sistema universitario di inviare un segnale forte e chiaro a chi ha la responsabilità politica e morale di garantire il dettato costituzionale su formazione, ricerca e diritto allo studio.
Si dia spazio invece al dibattito, la Rete29Aprile lo apre cone le richieste e proposte di seguito:
* che si apra al più presto con la comunità universitaria una revisione della precedente VQR per verificarne scientificamente l’esito e proporre correttivi condivisi dalla comunità scientifica;
* che venga reso noto l’FFO 2016 e almeno una componente stabile per gli anni 2017 e 2018, per permettere un livello, seppur minimo, di pianificazione;
* che l’FFO 2016 sia basato su quello 2015, ma modificato in modo tale da ripianare le perdite degli atenei che si sono visti sottrarre risorse a causa della VQR (circa 75 M€ in totale) e da introdurre correttivi al
costo standard che tengano conto delle specificità territoriali (ad es. l’insularità e le altre caratteristiche di condizione territoriale, con uno specifico investimento di 25 M€);
* che una cifra pari almeno all’evitato costo della VQR, la cui stima più bassa è di 70 M€, venga investita annualmente per incrementare il piano di RTD-B, i cui concorsi devono essere aperti a tutti i colleghi
precari, e un analogo investimento venga effettuato per iniziare un rifinanziamento dei PRIN;
* che si disponga il riallineamento in 6 anni delle classi/scatti a quelle che sarebbero state le condizioni in assenza di blocco (i costi sono assorbiti dalla minor incidenza dei salari attuali rispetto a
quelli dei colleghi che entreranno in pensionamento);
* che si preveda un investimento di livello europeo sul diritto allo studio e sul welfare studentesco, aggiungendo 150 M€ a quanto già previsto.
Con i migliori saluti,
Rete29Aprile
  
Parte integrante di questa lettera è il documento al link:

 di Sergio Nuvoli 

Cagliari, 26 febbraio 2016 – La compattezza del nostro Ateneo ha fatto sì che la nostra protesta sia approdata oggi sulle pagine dei quotidiani nazionali.
 
"Il venerdì" di Repubblica dà conto, con un articolo di Sabrina Zedda, della posizione espressa dal nostro Ateneo a partire dalla seduta congiunta pubblica degli organi collegiali e dell’allarme che continuiamo a lanciare in ogni occasione pubblica.
 
 
LEGGI L’ARTICOLO
 
 

 Sergio Nuvoli

Cagliari, 29 febbraio 2016 – I temi del diritto allo studio e la protesta per i tagli ai finanziamenti statali sono stati ancora una volta al centro di una puntata di “Buongiorno Regione”, la trasmissione televisiva quotidiana della Testata giornalistica RAI della Sardegna, diretta da Anna Piras.
 
Luca Santus, senatore accademico del nostro Ateneo e coordinatore di UNICA 2.0, è stato intervistato in studio da Chiara Garzilli: la voce degli studenti per spiegare il momento attraversato da tutto il sistema universitario, in vista del 21 marzo e delle iniziative previste "PER UNA NUOVA PRIMAVERA DELLE UNIVERSITA’".
 
 

 


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di Sergio Nuvoli – fotografie Regione Autonoma della Sardegna
 
Cagliari, 10 marzo 2016 - “Si è trattato di un incontro molto cordiale: siamo molto soddisfatti che sia stato preso l’impegno a considerare l’insularità e la densità di popolazione come fattori territoriali che danneggiano le Università sarde nel calcolo del Costo Standard Studente e, quindi, a rivalutare questi parametri per garantire un riequilibrio delle risorse assegnate ai nostri Atenei”. Così il Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, commenta l’esito dell’incontro di questa mattina con il Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, insieme al Rettore di Sassari, Massimo Carpinelli, al Presidente della Regione Francesco Pigliaru e all’assessore regionale all’Istruzione, Claudia Firino. Era un impegno, quello di battersi per la modifica dei criteri ministeriali, preso con tutto l’Ateneo durante la campagna elettorale dalla prof.ssa Del Zompo.
 
“E’ la prima volta che questo accade – prosegue la prof.ssa Del Zompo - ed è una peculiarità che sarà inserita anche tra i parametri futuri. Un ringraziamento al Presidente Pigliaru che ha mantenuto l’impegno assunto durante la seduta congiunta del Senato accademico e del Consiglio di amministrazione dell’Ateneo”.
 
 
 

 

 

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