Un incontro in Regione per fare il punto sui possibili sviluppi del settore con una storia importante nell'Isola
24 January 2016

 

Cagliari, 24 gennaio 2016 (SN) - Il futuro dell’astrofisica nazionale e internazionale passa anche dalla Sardegna che, grazie a infrastrutture già presenti e eccellenti competenze sviluppate nel tempo, si candida a diventare uno dei pilastri della ricerca sulla cosiddetta spazzatura spaziale. È questo uno degli argomenti affrontati in un incontro nella sala Giunta di viale Trento fra il vicepresidente della Regione Raffaele Paci, il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) Roberto Battiston, il presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) Nicolò D’Amico, il presidente del Distretto Aerospaziale della Sardegna (DASS) Giacomo Cao e un gruppo di studiosi ed esperti del settore. All’incontro, in particolare, ha partecipato anche Andrea Possenti, direttore dell’Osservatorio astronomico di Cagliari.

Durante l’incontro sono stati affrontati i possibili sviluppi di un settore, come quello dell’Astrofisica, che ha già una storia importante in Sardegna e su cui la Giunta punta molto anche all’interno della Smart Specialization Strategy, la strategia di specializzazione intelligente inserita come elemento di punta nella nuova programmazione del Fesr 2014-2020. Regione e ASI stanno definendo un protocollo d’intesa quadro per definire i numerosi ambiti nei quali sviluppare la collaborazione tra le due istituzioni. "L’aerospazio è uno dei settori in cui crediamo fortemente - ha ribadito il vicepresidente Paci -. Ora, grazie anche ai finanziamenti messi in campo dall’Europa per questo settore, vogliamo dare un passo avanti, trasformando la ricerca di base in  opportunità di lavoro, ricchezza e crescita sociale per la nostra regione".

 

 


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LA NUOVA SARDEGNA
LA REGIONE PUNTA SULLO SPAZIO
L’assessore Raffaele Paci: «Noi siamo disponibili a investire risorse»
SARDEGNA – 25 gennaio 2016

 
CAGLIARI Il futuro dell’astrofisica nazionale e internazionale passa anche dalla Sardegna che, grazie a infrastrutture già presenti e eccellenti competenze sviluppate nel tempo, si candida a diventare uno dei pilastri della ricerca sulla cosiddetta spazzatura spaziale. È uno degli argomenti affrontati nel corso di un incontro che si è tenuto ieri in viale Trento, nella sala della giunta regionale, al quale hanno preso parte il vicepresidente della Regione, Raffaele Paci, il presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) Roberto Battiston, il presidente dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) Nicolò D’Amico, il presidente del Distretto aerospaziale della Sardegna (Dass) Giacomo Cao e un gruppo di studiosi ed esperti del settore. La discussione intavolata dai vari rappresentanti si è focalizzata sui possibili sviluppi di un settore, come quello dell’astrofisica, che ha già una storia importante in Sardegna e su cui l’esecutivo guidato da Francesco Pigliaru punta molto anche all’interno della smart specialization strategy, cioè la strategia di specializzazione intelligente che è stata inserita come elemento di punta nella nuova programmazione per la spendita dei finanziamenti del fondo Fesr 2014-2020. Ora la Regione e l’Asi stanno definendo un protocollo d’intesa quadro per stabilire i numerosi ambiti nei quali vogliono sviluppare la sinergia tra le due istituzioni. Soddisfazione per l’esito dell’incontro è stata espressa dal vice presidente Raffaele Paci. «L’aerospazio è uno dei settori in cui crediamo fortemente», ha dichiarato Paci a margine della riunione. L’intenzione della Regione è di sfruttare l’opportunità dei fondi comunitari per investire in un settore che offre buone possibilità di un ritorno in termini di sviluppo. «Ora, grazie anche ai finanziamenti messi in campo dall’Europa per questo settore, vogliamo fare un passo avanti, trasformando la ricerca di base in opportunità di lavoro, ricchezza e crescita sociale per la nostra regione». (s.s.)


 
L’UNIONE SARDA
RICERCA AREOSPAZIALE, LA SCOMMESSA DELL’ISOLA
L’assessore Paci ha incontrato il presidente Asi Battiston
25 gennaio 2016 – pagina 4
 
Puntare sull’aerospaziale per creare opportunità di lavoro e crescita economica in Sardegna. È uno dei
prossimi obiettivi della Giunta Pigliaru, oltre che una delle strategie delineate nella programmazione
del Fesr 2014-2020. «Si tratta di un settore nel quale crediamo fortemente – ha detto ieri l’assessore al Bilancio Raffaele Paci - e ora che l’Europa ha anche messo in campo finanziamenti ad hoc, dobbiamo fare un passo in avanti trasformando la ricerca di base in fonte di ricchezza per la nostra Isola». Parole che il vice
presidente della Regione ha pronunciato ieri, in occasione dell’incontro nella sala Giunta di viale Trento
con il presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) Roberto Battiston, il presidente dell’Istituto Nazionale
di Astrofisica (Inaf) Nicolò D’Amico, il presidente del Distretto Aerospaziale della Sardegna (Dass) Giacomo
Cao e un gruppo di studiosi ed esperti del settore.
Durante l’incontro sono stati affrontati i possibili sviluppi di un settore, come quello dell’Astrofisica,
che ha già una storia importante in Sardegna e su cui la Giunta ha deciso di investire. Per questo, come
è emerso ieri, Regione e Asi stanno definendo un protocollo d’intesa quadro per definire i numerosi ambiti
nei quali sviluppare la collaborazione tra le due istituzioni. La Sardegna, quindi, grazie a infrastrutture
già presenti e eccellenti competenze sviluppate nel tempo, si candida a diventare uno dei pilastri della ricerca sulla cosiddetta spazzatura spaziale. Segnali in questa direzione erano arrivati già nel marzo scorso
quando il Distretto aerospaziale della Sardegna si era rafforzato sottoscrivendo l’aumento di capitale che sancisce l’ingresso del Centro italiano ricerche aerospaziali (Cira). «Ingresso molto rilevante - l’aveva definito il presidente del Distretto, Giacomo Cao - è un socio strategico perché partecipa anche ad altri Distretti». Il Cira, che infatti possiede quote in altri distretti aerospaziali, è nato vent’anni fa con un decreto
ministeriale, collabora abitualmente con la Nasa, l’Esa e i grandi centri di ricerca cinesi, e ha ricevuto
dal Governo l’incarico di realizzare e gestire il Programma nazionale per la ricerca aerospaziale.
Ro.
 
 
 
ANSA
AEROSPAZIO: VERSO INTESA FRA DISTRETTO SARDO E AGENZIA ITALIA
Paci, si definisce ruolo Isola con ricerca e opportunità lavoro
 
CAGLIARI, 24 GEN - Il futuro dell’astrofisica nazionale e internazionale passa anche dalla Sardegna che, grazie a infrastrutture già presenti e eccellenti competenze sviluppate nel tempo, si candida a diventare uno dei pilastri della ricerca sulla cosiddetta ’spazzatura spaziale’, dei detriti che si trovano sparsi attorno alla Terra. È questo uno degli argomenti affrontati in un incontro nella sala Giunta di viale Trento fra il vicepresidente della Regione, Raffaele Paci, il presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), Roberto
Battiston, il presidente dell’Istituto nazionale di Astrofisica (Inaf), Nicolò D’Amico, il presidente del Distretto aerospaziale della Sardegna (Dass), Giacomo Cao, e un gruppo di studiosi ed
esperti.
Durante l’incontro sono stati affrontati i possibili sviluppi di un settore, come quello dell’astrofisica, che ha già una storia importante in Sardegna e su cui la Giunta punta anche all’interno della Smart Specialization Strategy, la strategia di specializzazione intelligente inserita come elemento di punta
nella nuova programmazione del Fesr 2014-2020. Regione e Asi stanno definendo un protocollo d’intesa quadro per definire i numerosi ambiti nei quali sviluppare la collaborazione tra le due istituzioni. "L’aerospazio è uno dei settori in cui crediamo fortemente - ha ribadito il vicepresidente Paci -. Ora, grazie anche ai finanziamenti messi in campo dall’Europa per questo settore, vogliamo dare un passo avanti, trasformando la ricerca di base in opportunità di lavoro, ricchezza e crescita sociale
per la nostra regione".
 
 
 

SARDINIAPOST.IT
24 gennaio 2016 - Economia
 
 
Il futuro dell’astrofisica nazionale e internazionale passa anche dalla Sardegna che, grazie a infrastrutture già presenti e eccellenti competenze sviluppate nel tempo, si candida a diventare uno dei pilastri della ricerca sulla cosiddetta ‘spazzatura spaziale’, dei detriti che si trovano sparsi attorno alla Terra.
 È questo uno degli argomenti affrontati in un incontro nella sala Giunta di viale Trento fra il vicepresidente della Regione, Raffaele Paci, il presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), Roberto Battiston, il presidente dell’Istituto nazionale di Astrofisica (Inaf), Nicolò D’Amico, il presidente del Distretto aerospaziale della Sardegna (Dass), Giacomo Cao, e un gruppo di studiosi ed esperti.
 Durante l’incontro sono stati affrontati i possibili sviluppi di un settore, come quello dell’astrofisica, che ha già una storia importante in Sardegna e su cui la Giunta punta anche all’interno della Smart Specialization Strategy, la strategia di specializzazione intelligente inserita come elemento di punta nella nuova programmazione del Fesr 2014-2020.
 Regione e Asi stanno definendo un protocollo d’intesa quadro per definire i numerosi ambiti nei quali sviluppare la collaborazione tra le due istituzioni. “L’aerospazio è uno dei settori in cui crediamo fortemente – ha ribadito il vicepresidente Paci -. Ora, grazie anche ai finanziamenti messi in campo dall’Europa per questo settore, vogliamo dare un passo avanti, trasformando la ricerca di base in opportunità di lavoro, ricchezza e crescita sociale per la nostra regione”.
 
 
 
Durante l’incontro sono stati affrontati i possibili sviluppi di un settore, come quello dell’astrofisica, che ha già una storia importante in Sardegna e su cui la Giunta punta anche all’interno della Smart Specialization Strategy .
24 gennaio 2016 – Regione
 
Il futuro dell’astrofisica nazionale e internazionale passa anche dalla Sardegna che, grazie a infrastrutture già presenti e eccellenti competenze sviluppate nel tempo, si candida a diventare uno dei pilastri della ricerca sulla cosiddetta ’spazzatura spaziale’, dei detriti che si trovano sparsi attorno alla Terra. È questo uno degli argomenti affrontati in un incontro nella sala Giunta di viale Trento fra il vicepresidente della Regione, Raffaele Paci, il presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), Roberto Battiston, il presidente dell’Istituto nazionale di Astrofisica (Inaf), Nicolò D’Amico, il presidente del Distretto aerospaziale della Sardegna (Dass), Giacomo Cao, e un gruppo di studiosi ed esperti. Durante l’incontro sono stati affrontati i possibili sviluppi di un settore, come quello dell’astrofisica, che ha già una storia importante in Sardegna e su cui la Giunta punta anche all’interno della Smart Specialization Strategy, la strategia di specializzazione intelligente inserita come elemento di punta nella nuova programmazione del Fesr 2014-2020.
Regione e Asi stanno definendo un protocollo d’intesa quadro per definire i numerosi ambiti nei quali sviluppare la collaborazione tra le due istituzioni. "L’aerospazio è uno dei settori in cui crediamo fortemente - ha ribadito il vicepresidente Paci -. Ora, grazie anche ai finanziamenti messi in campo dall’Europa per questo settore, vogliamo dare un passo avanti, trasformando la ricerca di base in opportunità di lavoro, ricchezza e crescita sociale per la nostra regione".
 
 
 
 
CASTEDDU ONLINE
Il futuro dell’astrofisica nazionale e internazionale passa anche dalla Sardegna
24/01/2016 -  13:21
 
Il futuro dell’astrofisica nazionale e internazionale passa anche dalla Sardegna che, grazie a infrastrutture già presenti e eccellenti competenze sviluppate nel tempo, si candida a diventare uno dei pilastri della ricerca sulla cosiddetta spazzatura spaziale. È questo uno degli argomenti affrontati in un incontro nella sala Giunta di viale Trento fra il vicepresidente della Regione Raffaele Paci, il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) Roberto Battiston, il presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) Nicolò D’Amico, il presidente del Distretto Aerospaziale della Sardegna (DASS) Giacomo Cao e un gruppo di studiosi ed esperti del settore.
Durante l’incontro sono stati affrontati i possibili sviluppi di un settore, come quello dell’Astrofisica, che ha già una storia importante in Sardegna e su cui la Giunta punta molto anche all’interno della Smart Specialization Strategy, la strategia di specializzazione intelligente inserita come elemento di punta nella nuova programmazione del Fesr 2014-2020. Regione e ASI stanno definendo un protocollo d’intesa quadro per definire i numerosi ambiti nei quali sviluppare la collaborazione tra le due istituzioni. "L’Aerospazio è uno dei settori in cui crediamo fortemente - ha ribadito il vicepresidente Paci -. Ora, grazie anche ai finanziamenti messi in campo dall’Europa per questo settore, vogliamo dare un passo avanti, trasformando la ricerca di base in opportunità di lavoro, ricchezza e crescita sociale per la nostra regione"
 
 
 
 
 
24/01/2016
 
Il futuro dell’astrofisica nazionale e internazionale passa anche dalla Sardegna che, grazie a infrastrutture già presenti e eccellenti competenze sviluppate nel tempo, si candida a diventare uno dei pilastri della ricerca sulla cosiddetta spazzatura spaziale. È questo uno degli argomenti affrontati in un incontro nella sala Giunta di viale Trento fra il vicepresidente della Regione Raffaele Paci, il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) Roberto Battiston, il presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) Nicolò D’Amico, il presidente del Distretto Aerospaziale della Sardegna (DASS) Giacomo Cao e un gruppo di studiosi ed esperti del settore.
Durante l’incontro sono stati affrontati i possibili sviluppi di un settore, come quello dell’Astrofisica, che ha già una storia importante in Sardegna e su cui la Giunta punta molto anche all’interno della Smart Specialization Strategy, la strategia di specializzazione intelligente inserita come elemento di punta nella nuova programmazione del Fesr 2014-2020. Regione e ASI stanno definendo un protocollo d’intesa quadro per definire i numerosi ambiti nei quali sviluppare la collaborazione tra le due istituzioni. "L’Aerospazio è uno dei settori in cui crediamo fortemente - ha ribadito il vicepresidente Paci -. Ora, grazie anche ai finanziamenti messi in campo dall’Europa per questo settore, vogliamo dare un passo avanti, trasformando la ricerca di base in opportunità di lavoro, ricchezza e crescita sociale per la nostra regione"
 
 
 
 
 
ALGUER.IT
Regione e Asi stanno definendo un protocollo d´intesa quadro per definire i numerosi ambiti nei quali sviluppare la collaborazione tra le due istituzioni
24 gennaio 2016
 
CAGLIARI - Il futuro dell’astrofisica nazionale e internazionale passa anche dalla Sardegna che, grazie a infrastrutture già presenti e eccellenti competenze sviluppate nel tempo, si candida a diventare uno dei pilastri della ricerca sulla cosiddetta spazzatura spaziale. È questo uno degli argomenti affrontati in un incontro nella sala Giunta di viale Trento fra il vicepresidente della Regione Raffaele Paci, il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) Roberto Battiston, il presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) Nicolò D’Amico, il presidente del Distretto Aerospaziale della Sardegna (DASS) Giacomo Cao e un gruppo di studiosi ed esperti del settore.
Durante l’incontro sono stati affrontati i possibili sviluppi di un settore, come quello dell’Astrofisica, che ha già una storia importante in Sardegna e su cui la Giunta punta molto anche all’interno della Smart Specialization Strategy, la strategia di specializzazione intelligente inserita come elemento di punta nella nuova programmazione del Fesr 2014-2020. Regione e ASI stanno definendo un protocollo d’intesa quadro per definire i numerosi ambiti nei quali sviluppare la collaborazione tra le due istituzioni. «L’Aerospazio è uno dei settori in cui crediamo fortemente - ha ribadito il vicepresidente Paci -. Ora, grazie anche ai finanziamenti messi in campo dall’Europa per questo settore, vogliamo dare un passo avanti, trasformando la ricerca di base in opportunità di lavoro, ricchezza e crescita sociale per la nostra regione».
 
 
 

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