14 November 2015

Il minuto di silenzio rispettato nell’Aula Magna del Rettorato, durante il Convegno di presentazione dello sportello UNICASCOLTA

 “Le risposte di fronte a quanto accaduto a Parigi, possono essere di due tipi: la chiusura nella paura e l’aggressione verso gli altri, oppure la sorda rassegnazione, l’abitudine e la scontatezza rispetto a questi eventi, quasi fossero avvenimenti inevitabili. Occorre la giusta moderazione per fermarsi a riflettere sull’odio e sulla violenza senza cadere nel pericolo dell’indifferenza. Chiediamo riflessione e partecipazione da parte di tutti: dobbiamo insistere, non dobbiamo mollare sulla non violenza, sul rispetto della diversità”.

Maria Del Zompo

Parigi: silenzio e lutto nell'Università di Cagliari
Rettrice Del Zompo, testimoniamo nostra vicinanza e solidarietà
CAGLIARI
 
(ANSA) - CAGLIARI, 16 NOV - Un minuto di silenzio anche all'Università di Cagliari per ricordare gli attentati di Parigi. Lo stop in segno di solidarietà è scattato alle 12. "L'Università si è sentita subito coinvolta - ha detto il rettore dell'ateneo del capoluogo, Maria Del Zompo - per testimoniare la nostra vicinanza e solidarietà. Gli Atenei sono collegati da rapporti di amicizia, studio, collaborazione. A Parigi abbiamo tantissimi amici". Lutto anche sul sito dell'Università: per cinque minuti schermo nero spezzato solo dal tricolore francese e la scritta Libertè, egalitè, fraternitè. (ANSA).


 

Riportiamo quanto pubblicato dal MIUR e il comunicato del Presidente della CRUI chiediamo a tutti di organizzare, lunedì 16 novembre alle 12, un momento di silenzio e di partecipazione collettiva su quanto accaduto a Parigi nelle scorse ore.

ATTACCHI DI PARIGI, LUNEDÌ MOMENTO DI RIFLESSIONE

I gravissimi fatti di Parigi rappresentano un attacco al cuore dell’Europa senza precedenti. Un attacco al quale dobbiamo subito dare una riposta, innanzitutto educativa e culturale. PorteOuverte, Porta Aperta, è stata la parola d’ordine lanciata sui social network dai cittadini di Parigi subito dopo gli attacchi terroristici, per offrire un riparo a chi era in strada terrorizzato. Una reazione di grande civiltà e coraggio.

Porta Aperta, porte ouverte, deve essere anche la nostra risposta. Non possiamo restare indifferenti, paralizzati e chiuderci nelle nostre paure. Per questo, invito le scuole, le università, le istituzioni dell’Alta formazione artistica e musicale a dedicare, nella giornata di lunedì, un minuto di silenzio alle vittime della strage parigina e almeno un’ora alla riflessione sui fatti accaduti. Porte Aperte significa anche coinvolgere la cittadinanza, le famiglie.

Le nostre scuole, le nostre università, i nostri centri di ricerca sono il primo luogo dove l’orrore può essere sconfitto, a diversi livelli di consapevolezza, che resta l’antidoto più efficace di fronte alla violenza e a questa guerra senza frontiere e senza eserciti.

I nostri ragazzi hanno il diritto di sapere, di conoscere la storia, di capire da dove nasce ciò che stiamo vivendo in queste ore. Il nostro patrimonio di valori può essere difeso solo se le nuove generazioni sono aiutate ad uscire dall’indifferenza. Non possiamo cambiare ’canale’ davanti a queste immagini di morte. Dobbiamo parlarne con i nostri studenti e aiutarli a capire che c’è e ci potrà sempre essere un principio di ricostruzione della nostra identità in cui credere e riconoscersi. E dobbiamo aiutarli a rifiutare, oggi più che mai, qualsiasi tentazione xenofoba o razzista. È già successo tante volte nella storia, siamo figli e nipoti di persone che hanno dato la vita per affermarlo. L’educazione è il primo spazio in cui riaffermare i nostri valori, le nostre radici, quindi la nostra libertà.

Grazie ragazzi, grazie insegnanti, professori e ricercatori per il vostro impegno e per la vostra testimonianza.

Stefania Giannini

 

 

QUESTO NON PUO’ ESSERE ISLAM
La terribile strage perpetrata a Parigi da militanti dell’ISIS ci ha sconvolti, ma non ci lascia impietriti. Al contrario. Diciamo immediatamente e con forza: “Questo non può essere Islam”. Come rettori delle università italiane siamo custodi di un’impresa umana, quella del sapere, che è per natura pacifica e tollerante. Come studiosi conosciamo l’inestimabile contributo dato a questa impresa universale da Paesi e culture di tradizione islamica. Respingeremo sempre il tentativo di chiunque di chiamare un dio o un’intera civiltà a complice di azioni assassine, proditorie, spietate come quella del 13 novembre. Sapremo difendere in ogni modo questo principio e le comunità che lo condividono.
Lunedì 16 novembre alle ore 12,00 in tutte le università italiane si osserverà un minuto di silenzio. Invitiamo tutti i cittadini a unirsi a noi, in segno di fratellanza e di lutto. Questo silenzio sarà la voce della nostra condanna e della nostra determinazione a non farci intimorire.
Gaetano Manfredi, Presidente CRUI
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CECI NE PEUT PAS ÊTRE ISLAM
Le terrible massacre mis en œuvre par des terroristes de l’ISIS nous a bouleversé, mais nous ne restons pas figés. Au contraire. Nous disons immédiatement et avec force " ceci ne peut pas être Islam’. En tant que présidents des universités italiennes, nous sommes témoins d’une entreprise humaine, la connaissance, qui est, par sa nature même, pacifique et tolérante. En tant qu’intellectuels , nous connaissons l’inestimable contribution apportée à cette entreprise universelle par des Pays et des cultures de tradition islamique. Nous rejetterons toujours la tentative de rendre un dieu ou une civilisation entière, complices d’actions meurtrières, ignobles et sans pitié comme celle du 13 novembre. Nous saurons défendre ce principe et les communautés qui le partagent.
Lundi 16 novembre à 12 heures dans toutes les universités italiennes, sera observé une minute de silence. Nous invitons tous les citoyens à s’unir à nous, comme signe de fraternité et de deuil. Ce silence sera la voix de notre condamnation et de notre détermination à ne pas être intimidés.
Gaetano Manfredi, Président de la Conférence des Recteurs des Universités italiennes

 

 

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