Il montaggio della pellicola sceneggiata dal prof. Gianni Loy è curato da Andrea Lotta (Celcam)
30 September 2015

di Sergio Nuvoli

Cagliari, 2 ottobre 2015 – Le sceneggiature di Gianni Loy sono sempre simili alle trame dei tappeti: fittissime, dense e ricche di colori. Uno strettissimo intreccio di relazioni e persone. Costante poi è il riferimento al mercato del lavoro, crocevia della vita del professore. Non fa eccezione “La nostra quarantena”, la pellicola di Peter Marcias presentata ieri sera al Cinema Odissea di via Roma a Cagliari.

E c’è un pezzo di Università di Cagliari, dentro gli 80 minuti di film: oltre al prof. Loy, c’è il lavoro di montaggio di Andrea Lotta, collaboratore del CELCAM del nostro Ateneo (il Centro per l’Educazione ai Linguaggi del Cinema, degli Audiovisivi e della Multimedialità diretto dal prof. Antioco Floris).
 
E poi c’è la relazione – che molti conoscono bene – tra professore e studente universitario, nel delicato e complesso lavoro di tesi: Francesca Neri e Moise Curia (premiato con una menzione speciale al Festival di Venezia) interpretano rispettivamente una docente e il suo allievo alle prese con la tesi del dottorato di ricerca, che il giovane svolge in gran parte a Cagliari sull’intricata (altro intreccio) vicenda dei marinai della nave Kenza, bloccata per mesi nel porto del capoluogo. “Cercare di capire non è un’opzione – fa dire Loy a Francesca Neri durante uno dei dialoghi più serrati con Curia, parlando del lavoro da svolgere per completare la tesi di dottorato – Cercare di capire è un dovere. Anche solo sperimentare un metodo fa parte dell’esperienza”. E il giovane ribatte: “Ho finito per immedesimarmi nelle persone che dovevo studiare”. E ancora il riferimento a Said, lo stagista che – terminato il periodo di tirocinio con i marinai – sceglie di restare con loro e integrarsi.
 
Ha ragione Moise Curia, quando alla fine del film ha commentato: “Marcias non racconta personaggi, racconta la vita”. Una storia costruita su un doppio binario, quello della finzione cinematografica e quello della realtà raccontata dalla cronaca: alla fine, la lotta dei marinai marocchini per il lavoro si intreccia a doppio filo con quella dello studente che vorrebbe lavorare in Università, in una società più giusta di quella in cui viviamo. Da vedere.
 
Le immagini della presentazione del film
 
 
Il regista Peter Marcias con Piero Pia e Moise Curia
 
Il primo a sinistra è Andrea Lotta, con il regista, lo sceneggiatore e una parte del cast del film
 

 

Il mare è simbolo. Separa e unisce due mondi, è confine e allo stesso tempo è autostrada, troppo larga perché i controlli possano evitare la disperata rincorsa di decine di migliaia di donne e uomini, bambini, che la attraversano con mezzi di fortuna. Mai nessuna statistica rivelerà il numero delle persone che hanno addormentato i loro sogni in fondo a quel mare.
Gianni Loy

 

di Sergio Nuvoli

Cagliari, 30 settembre 2015 – E’ prevista per domani, primo ottobre, alle 21.30 al Cinema “Odissea” la prima del nuovo film di Peter Marcias “La nostra quarantena”, che può contare sulla sceneggiatura di Gianni Loy, docente di Diritto del Lavoro del nostro Ateneo. Ancora un lungometraggio scritto dai due autori del bellissimo film “Dimmi che destino avrò”.

La nuova pellicola, in cui recita Francesca Neri, racconta la storia di un dottorando di ricerca dell’Università La Sapienza di Roma che svolge la sua tesi di dottorato a Cagliari. Il film è già stato presentato al Festival di Pesaro, al Festival di Alessandria d’Egitto ed al Festival di Venezia. L’attore protagonista, Moise Curia, ha ricevuto un premio come attore rivelazione.

Queste sono le indicazioni dell’uscita in Sardegna:
Cinema Odissea a Cagliari: spettacoli ore 17 / 19,15 / 21,30
Cinema Auditorium a Sassari in via Montegrappa: spettacolo unico ore 21
Cinema Ariston a Oristano: spettacoli ore 18 / 20,15 / 22
Cinema Prato Multiplex a Nuoro
CineTeatro Centrale a Carbonia: unico spettacolo il 2 ottobre ore 21

Il cast sarà presente in questi luoghi:
Cinema Odissea il 1 ottobre tutti gli spettacoli
Cinema Carbonia ore 21 il 2 ottobre
Cinema Ariston Oristano ore 18 il 3 e 4 ottobre
Cinema Auditorium a Sassari ore 21 il 3 ottobre
 
GUARDA IL TRAILER DEL FILM
 
 
 
 

SCHEDA FILM
 
titolo originale: LA NOSTRA QUARANTENA
cast: Francesca Neri, Moisè Curia, Giancarlo Catenacci, El Moudden Ahmed, M’Kaddem Abdellatif, Piero Pia, Ayad El Houcine, Chajire Azeddine
regia: Peter Marcias
sceneggiatura: Gianni Loy
fotografia: Alberto Lopez Palacios, Luca Silvagni
montaggio: Andrea Lotta
scenografia: Roberto conforti
costumi: Loredana Buscemi
musica: Stefano Guzzetti
produzione: Capetown; Fondazione Anna Ruggiu onlus, con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission
 
La sceneggiatura, scritta da Gianni Loy, ruota attorno a una docente universitaria, Maria, che insegna a Roma e uno studente, Salvatore, che viene inviato a Cagliari per realizzare un reportage su un gruppo di quindici marinai marocchini bloccati nel porto di Cagliari in stato di sciopero perché senza stipendio da nove mesi. “Siamo partiti da un fatto di cronaca”, racconta Marcias, “quello della nave Kenza sotto sequestro per mesi. Un episodio dal quale si sviluppa poi il tema centrale del film che sposta l’attenzione sul ragazzo protagonista e diventa in parte una riflessione sulla condizione dei giovani italiani, senza lavoro e con un futuro incerto”.
 
Protagonista del film, nel ruolo di Maria, è Francesca Neri, una delle interpreti italiane più apprezzate anche all’estero, in particolare in Spagna, dove ha lavorato con Bigas Luna, Carlos Saura e Pedro Almodóvar. Protagonista maschile, nei panni dello studente Salvatore, è invece il giovane Moisè Curia: “L’ho apprezzato molto nella fiction Rai di successo Braccialetti rossi”, specifica Marcias, “è un giovane attore che arriva dal teatro, molto rigoroso e sensibile. Anche i fratelli Taviani lo hanno scelto per il loro nuovo film”.
 
La nostra quarantena è stato girato tra Roma e Cagliari: “Il film racconta in fondo la storia di un incontro”, sottolinea il regista sardo, “da una parte a Cagliari una nave porta container con quindici marocchini a bordo in stato di agitazione per mancato stipendio, dall’altra un giovane studente universitario che, partendo da Roma, percorre un viaggio anche interiore, alla scoperta di cosa accadrà di lui in questa Italia contemporanea”.
“Dunque la quarantena, non è solo quella dei marinai marocchini”, conclude Marcias, “ma metaforicamente anche quella dei giovani, bloccati in uno stallo che non gli fa intravedere un futuro. Non è un film pessimista, vuol essere un invito alla riflessione sulla confusione in cui viviamo".
 
Distribuzione: Istituto Luce Cinecittà
Durata: 80 m.
 

 

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