ARCHITETTURA E ARTE. Nei giorni 19 e 20 settembre opere artistiche e performance musicale a Cagliari, nel giardino di Villa Binaghi
15 September 2015
Nelle stesse dimensioni di un container - metri 2,5x2,5x8 - un’installazione architettonica sperimentale dal doppio uso, per riflessioni sulla possibile coesistenza di uno spazio intimo dedicato all’arte e uno spazio esterno che dialoga con il paesaggio circostante
 

 
Prossima tappa a Cagliari, nelle giornate del 19 e 20 settembre, ospitata dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici (BAPSA) nel giardino di Villa Binaghi, in via Cesare Battisti 2
 
Cagliari, 15 settembre 2015
Ivo Cabiddu

 
Tra le varie attività culturali proposte dagli universitari di Cagliari anche all’esterno del mondo accademico, si segnala la galleria espositiva temporanea e itinerante allestita da una ventina di studenti della Facoltà di Ingegneria e Architettura con la Fondazione d’arte Casa Falconieri. Il gruppo, composto da iscritti ai corsi di laurea in Scienze dell’Architettura (triennale) e in Architettura (magistrale), con il coordinamento del professor Carlo Atzeni ha già realizzato due tappe durante il mese di agosto: il 7 a Serdiana con l’esposizione d’arte dedicata alle opere di Gabriella Locci – nella corte del castello Carcassona-Roberti-Angius, in occasione della manifestazione “Calici di stelle” e nell’ambito del laboratorio “Costruzioni per paesaggi del vino", alla presenza di oltre mille persone – poi il 28 a Domusnovas, grazie alla collaborazione dei ragazzi della Comunità il Filo di Arianna, con opere originali di Maria Lai, Ermanno Leinardi e Nino Dore. 
  

APPUNTAMENTO. La prossima tappa è prevista a Cagliari, il 19 e 20 settembre nel giardino di Villa Binaghi (via Cesare Battisti 2), sede della Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici (BAPSA) per le province di Cagliari, Oristano, Medio Campidano, Carbonia-Iglesias, Ogliastra. Nello spazio del modulo e nel giardino saranno esposte opere di Gabriella Locci, Roberto Puzzu, Anna Saba, Maria Grazia Medda e Carlo Colombino. Inoltre, a coronamento delle installazioni d’arte, sarà realizzata una performance di musica sperimentale del duo Experimento Ensamble del Centro Sardo Studi e Ricerche, composto da Dario Piludu (arpa elettroacustica Camac) e Giorgio Murtas (chitarra elettrica), con regia del suono a C.S.S.R. e immagine coordinata P&B.
 
CANTIERE SCUOLA. L’iniziativa, che si inserisce nell’ambito del workshop “Costruzioni per paesaggi culturali in rete”, costituisce un approfondimento teorico-pratico delle attività del Laboratorio di tesi del corso di studio magistrale in Architettura, coordinato dal professor Carlo Atzeni, associato di Architettura Tecnica, con gli assegnisti di ricerca Adriano Dessì e Silvia Mocci in collaborazione col gruppo di ricerca “UNICA Type”, costituito, oltre che dai tre coordinatori, dai dottorandi e borsisti di ricerca Federico Aru, Stefano Cadoni, Philip Grosch, Francesco Marras, Francesca Oggiano, Aurora Perra, Claudio Sirigu).
 
Il Laboratorio di tesi si incentra sullo studio del progetto nei contesti deboli della Sardegna a forte carattere rurale. Il lavoro specifico del workshop si inquadra inoltre nell’ambito delle attività promosse dal progetto pilota “Note d’agro” che il gruppo Rural Type (ruraltype.portfoliobox.me) sviluppa sul territorio sardo con la fondazione d’arte Casa Falconieri diretta da Dario Piludu. Il dialogo tra Architettura e Arte costruisce legami tra contenitore e contenuto perseguendo l’obiettivo comune dell’incontro con i luoghi e i suoi significati. In questo progetto si incontrano quindi, e si compenetrano, settori e campi di ricerca che abbracciano l’Architettura e l’Arte, e che rilevano come i temi legati allo spazio, alle problematiche di forma e contenuto, ai sistemi compositivi e alla relazione tra oggetto-spazio-fruitore, sono poi coincidenti o molto vicini. Sono coincidenti anche le metodologie adottate che si configurano come work in progress e si muovono nell’idea dell’opera aperta.
   
ALLESTIMENTO. La galleria temporanea realizzata dagli studenti, definibile come un “contenitore con funzione programmata”, è stata progettata con materiale ligneo di riciclo facilmente smontabile – principalmente scarti di cantieri edili e giacenze messe a disposizione dalla ditta Volponi legnami – che di volta in volta viene assemblato per offrire un percorso espositivo aperto che intende, questo l’abstract del workshop di costruzione “radicarsi nel territorio lasciandovi tracce che, seppure immateriali nel tempo lungo, sedimentano esperienze e contaminano i nodi della rete”. Il dialogo tra Architettura e Arte vuole cioè costruire legami tra contenitore e contenuto, perseguendo l’obiettivo comune dell’incontro con i luoghi e i suoi significati. In questo progetto si incontrano quindi, e si compenetrano, settori e campi di ricerca che abbracciano l’Architettura e l’Arte, e che rilevano come i temi legati allo spazio, alle problematiche di forma e contenuto, ai sistemi compositivi e alla relazione tra oggetto-spazio-fruitore, sono poi coincidenti o molto vicini. E sono per questo coincidenti anche le metodologie adottate che si configurano come work in progress e si muovono nell’idea dell’opera aperta.
 
VIDEO (link diretto: https://vimeo.com/137599680)
clicca per il video
   
Imperativo del programma è il contenimento dei costi e l’amplificazione delle possibilità associate alla capacità di questi micro-edifici/installazioni di veicolare, attraverso la propria qualità e la propria duttilità, le informazioni circa le attività che possono ospitare. Si tratta di una sfida di prossimità e di lungo raggio nel senso che la qualità spaziale diventa protagonista delle relazioni reali di contesto sul territorio e allo stesso tempo, per mezzo delle tecnologie informatiche di rete, può essere elemento strategico di connessione sui territori virtuali del web e raggiungere contesti fisici e culturali analoghi o profondamente differenti. Questo tipo di spazio sperimentale dal doppio uso, riporta a problematiche architettoniche sulla possibile coesistenza di uno spazio intimo, dedicato all’arte e uno spazio esterno che dialoga con il paesaggio circostante.
Il modulo ha quindi una dimensione segreta, oscura, dove collocare alcune opere d’arte, oppure installare un video che brilla come un gioiello o ancora installare un qualcosa che parla con il misterioso linguaggio dell’arte, e allo stesso tempo è spazio che si articola per piccole presentazioni di fatti culturali che interagiscono con il territorio urbano di Serdiana.Esiste poi la dimensione esterna che si relaziona con la geografia del territorio, con esso dialoga e costruisce il tempo della narrazione; il tempo della narrazione è quello del racconto sul tempo dell’uomo che innesca uno sviluppo a catena sulla storia articolata della vita del paese e sulla sua memoria.
L’intera iniziativa è da intendersi come un’attività che si concentra sulla didattica del progetto da un lato e sulla forza che questo complesso progetto (Architettura, Arte) può avere attraverso la propria qualità nel trasformare e valorizzare i luoghi secondo un approccio contemporaneo che non rinuncia alla rielaborazione dei caratteri più strutturali dei luoghi stessi, in un processo di continua costruzione e aggiornamento della propria identità.
 
 
 
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PHOTOGALLERY. Nelle immagini alcuni scatti relativi alle fasi di montaggio dell’installazione a Serdiana e a Domusnovas
 
Direzione scientifica
Carlo Atzeni carlo.atzeni@unica.it
 
Direzione artistica
Fondazione Casa Falconieri - www.casafalconieri.it, casafalc@tiscali.it
 
Direzione operativa
UNICA Type + RURAL Type + Fondazione Casa Falconieri: Federico Aru, Carlo Atzeni, Stefano Cadoni, Adriano Dessì, Philip Grosch, Gabriella Locci, Francesco Marras, Silvia Mocci, Francesca Oggiano, Aurora Perra, Dario Piludu, Claudio Sirigu
 
Maestranze specializzate e fornitori
CO.R.TE di Filippo Casula, C.C.M. di Claudio Marceddu, VOLPONI legnami, CARRUSCI costruzioni, Ernuccio Spano
 
Partecipanti: Nicholas Canargiu, Tommaso Cannas, Elisa Cocco, Francesca Cocco Bellumori, Sara Collu, Simone Corda, Francesco Paolo Cortis, Pietro Farris, Alessandro Giardina, Federico Lai, Davide Manca, Nicola Melis, Sara Montis, Giovanni Oliveri, Federica Onali, Gianmarco Pia, Nicola Pittau, Chiara Pusceddu, Federico Sercis, Michela Serra, Sara Spiga, Santina Tegas, i ragazzi della Comunità “Il filo di Arianna” che opera a Sant’Andrea Frius e nel Centro sinergie polivalenti di Domusnovas.
 
 
INFO

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