Delegazione del Sol Levante accolta in Rettorato dal Prorettore all’internazionalizzazione e alcuni docenti. VIDEOPITCH
27 July 2015

 

di Sergio Nuvoli - fotografie di Valentina Zuddas
 
Cagliari, 27 luglio 2015 - A distanza di cinque anni dal primo incontro con i rappresentanti dell’Università di Cagliari, il Rettore di Miyazaki (Giappone), l’anatomista prof. Tatsuo Suganuma, è tornato in città accompagnato da una delegazione composta dal vice Rettore e Direttore del Centro Relazioni internazionali Toshiaki Itami, il docente della Facoltà di Agricoltura Hisato Kunitake, il docente della Facoltà di Medicina Yoshiki Kuroda, il professore emerito Yoichi Minamishima ed Edward Schauerte, coordinatore del Centro di Relazioni internazionali.
 
L’iniziativa di oggi ha un grande rilievo internazionale: nel 2010, quello cagliaritano fu il primo ateneo europeo a concludere un accordo con Miyazaki. Anche il rinnovo odierno, siglato dal Prorettore per l’internazionalizzazione Alessandra Carucci, si deve alla fattiva collaborazione di Alessandro Riva, oggi Professore emerito dell’Università di Cagliari e da una decina d’anni visiting professor in Giappone, che ha intrattenuto assidui rapporti di collaborazione scientifica con le università del Sol levante e con l’Università di Myiazaki in particolare.
 
GUARDA IL VIDEOPITCH CON IL RETTORE DELL’UNIVERSITA’ DI MIYAZAKI
 
L’incontro è servito per valutare insieme nuovi settori di collaborazione: per questo oltre al prof. Riva erano presenti alcuni professori e ricercatori dell’Ateneo cagliaritano: Paolo Contu, Biagio Saitta, Roberto Crnjar, Piero Addis, Alberto Angioni, Mario Piga e Sebastiano Banni, con il Prorettore per le Relazioni internazionali, Alessandra Carucci.
 
 

UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli  - tel. 070 6752216

 

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SCHEDA

La prima spedizione giapponese in Europa risale al 1585, ed era guidata da un principe di Miyazaky, Ito Mancio, molto popolare ancora oggi. Si recarono in Spagna a conoscere Filippo II,  poi a Roma per incontrare il Papa Gregorio, ma si trattennero in Italia, tanto che a Venezia si trova un ritratto del giovane dignitario giapponese eseguito da Domenico Tintoretto. Del suo passaggio in Italia sono testimonianza i numerosi affreschi che lo ritraggono in tante corti italiane.

A Milano si racconta che avesse studiato la produzione delle armi: tornato in patria,  introdusse un modo “italiano” di fabbricare la spada dei samurai. A Miyazaky opera un’associazione italo-giapponese che organizza ogni anno un convegno.

L’altro importante elemento di contatto con il nostro Paese risale al 1920, quando un industriale giapponese mparò da Luigi Casale il meccanismo di produzione dell’ammoniaca e lo riprodusse a Miazaky.

 
 
 
 

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