Il Magnifico condivide le ragioni della protesta e si impegna a portarla a livello nazionale. Cronaca e rassegna stampa
26 June 2015

 

di Valentina Zuddas
Cagliari, 26 giugno 2015 (AGGIORNAMENTO) - Il Rettore Maria Del Zompo ha incontrato il Prorettore vicario Francesco Mola, che le ha illustrato il contenuto del documento di protesta consegnato ieri, come in altri atenei, dalla delegazione di docenti e ricercatori nel corso della manifestazione in Rettorato. "Condivido le ragioni della protesta - spiega il Rettore a Unica.it - e mi impegno a cercare di capire, in particolare con la Conferenza dei Rettori italiani, quali siano i reali intendimenti del Governo sull’argomento".

 
Cagliari, 25 giugno 2015 -  Di concerto con le iniziative in corso in 65 Università italiane, anche a Cagliari docenti e ricercatori hanno manifestato in Rettorato per chiedere l’appoggio del Rettore Maria Del Zompo alla richiesta di un immediato sblocco degli scatti stipendiali.
Alle 12 di questa mattina una delegazione ha incontrato il Prorettore Vicario prof. Francesco Mola per esporre le problematiche legate al perdurare della situazione stipendiale: gli scatti sono stati bloccati per il quinto anno consecutivo e quella dei professori universitari resta l’unica categoria del pubblico impiego per la quale il blocco non è stato ancora revocato. Non sarebbe previsto nessun incremento stipendiale quindi nemmeno per l’anno 2015: “Paradossalmente la penalizzazione più forte -  ha precisato la dott.ssa Paola  Devoto - la subiscono proprio i ricercatori neoassunti, per i quali, contrariamente ai docenti che godono di maggior anzianità, gli scatti stipendiali incidono in maniera particolarmente pesante nel futuro pensionistico”.
Ed è stata proprio la dott.ssa Devoto a leggere nella sala consiliare del Rettorato la lettera ufficiale portatrice delle istanze oggetto della manifestazione. Una breve e concisa richiesta di sostegno e azioni concrete che ha contato 18mila aderenti e 8mila docenti coinvolti nella presentazione attiva della missiva presso i Rettorati di tutta Italia. Immediata  e particolarmente sentita vicinanza è stata espressa dal Prorettore vicario, con il ringraziamento per l’impegno profuso nel portare avanti la protesta: confidando che l’entusiasmo della delegazione presente vada presto a beneficio di tutti gli interessati ad un cambiamento, il prof. Mola ha spiegato che “nell’epoca della promozione della qualità dei servizi, il merito deve essere riconosciuto. Siamo invece incappati in una triste schizofrenia. Per contro è senz’altro un passo in avanti il recente riconoscimento dell’incostituzionalità del blocco degli scatti stipendiali, proprio perché evita un’ingiustizia”.
Il Prorettore vicario ha quindi spiegato che già nella prima riunione della CRUI cui ha partecipato, il Rettore Del Zompo ha sollevato il problema: per questo il prossimo passo sarà la presentazione dell’istanza in sede CRUI: “con la speranza – ha sottolineato il Prorettore – di arrivare ad una posizione unanime dei Rettori per non indebolire la protesta”. L’incontro è proseguito con numerosi interventi.

UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli - tel. 070 6752216

RASSEGNA STAMPA


Paola Devoto e Simone Ferrari sono stati intervistati dal TGR Sardegna della Rai e dal TG di Videolina

 
 

 
 

 
L’UNIONE SARDA
L’UNIONE SARDA DI VENERDI’ 26 GIUGNO 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
Università
La protesta dei docenti in Rettorato
 
Da cinque anni gli scatti sugli stipendi sono bloccati e anche in città, come negli altri atenei italiani, ieri mattina professori e ricercatori hanno protestato, ipotizzando per ritorsione le dimissioni in massa dei rettori. A mezzogiorno una delegazione di circa quaranta docenti ha consegnato al prorettore vicario Francesco Mola (assente il rettore Maria Del Zompo per altri impegni) una lettera con la liste delle rivendicazioni. «Non chiediamo - si legge nella comunicazione letta nella sede del Rettorato - nessuna restituzione per il quadriennio. Con questo ennesimo blocco la docenza universitaria viene demotivata e mortificata». L’invito rivolto a Mola è di farsi portavoce dell’istanza dei docenti. Anche davanti al Governo «fino ad arrivare a prospettare al ministro le dimissioni in massa di tutti i rettori appartenenti alla Conferenza rettori». Protesta accorata. «Una classe docente mortificata - è scritto nella lettera - non è utile per il progresso dell’Università. A fronte anche della burocratizzazione di ogni attività e dell’azzeramento dei fondi della ricerca occorre infondere fiducia e speranza».
 

 
ANSA
 
(ANSA) - CAGLIARI, 25 GIU - Scatti sugli stipendi non sbloccati da cinque anni, e anche a Cagliari, come negli altri atenei italiani, questa mattina professori e ricercatori hanno protestato, ipotizzando tra l’altro per ritorsione le dimissioni in massa dei rettori. Alle 12 una delegazione di circa quaranta docenti ha consegnato al prorettore vicario Francesco Mola (era assente il rettore Maria Del Zompo per altri impegni) una lettera con la liste delle rivendicazioni. "Non chiediamo - si legge nella comunicazione letta nella sede del Rettorato - nessuna restituzione per il quadriennio. Ma, al di là degli aspetti economici, con questo ennesimo blocco la docenza universitaria viene demotivata e mortificata". L’invito rivolto a Mola è quello di farsi portavoce in tutte le sedi dell’istanza dei docenti. Magari anche davanti al Governo "fino ad arrivare a prospettare al ministro le dimissioni in massa di tutti i rettori appartenenti alla Crui (Conferenza rettori)". Quello dei docenti cagliaritani è una protesta accorata: "Una classe docente - questo il contenuto della lettera - e mortificata non è certamente utile per il progresso dell’Università. A fronte anche dell’insostenibile burocratizzazione di ogni attività e dell’azzeramento dei fondi della ricerca occorre infondere un minimo di fiducia e speranza. Altrimenti la qualità dell’Università subirà un declino inevitabile". (ANSA).
 

 
CASTEDDUONLINE.IT
Autore: Elisa Medda il 25/06/2015 15:32
 
Cagliari,la rabbia dei prof universitari: "I nostri stipendi bloccati"
Anche i professori di Cagliari si mobilitano contro il blocco degli scatti stipendiali.
In contemporanea con altri 65 atenei italiani, docenti e ricercatori presentano nel Rettorato di Via Università, la lettera contro il blocco degli stipendi. Blocco che per altre categorie pubbliche, tra cui i magistrati, polizia e forze diplomatiche è stato revocato, e che invece prosegue per il quinto anno consecutivo per la docenza universitaria.
A fare le veci del Magnifico, il Prorettore Francesco Mola, la quale appoggia la posizione dei professori quando dicono “L’unico obbligo per il governo è sostenere e finanziare l’università”.
In quest’ottica il punto cardine della manifestazione, è quello non di avere la restituzione della quota trattenuta nel quadriennio precedente, ma la resa e l’acquisizione dello stipendio percepito, senza il blocco, partendo dal 1 Gennaio 2015.
La parola dei ricercatori: “Chi fa ricerca è costretto a guardare sempre avanti ed è molto triste il solo pensare che si stava meglio quando si stava peggio, perchè i nuovi interventi rischiano di essere sempre peggiori e ci sarà un momento in cui tutto questo sistema collasserà.”
In un gioco delle tre carte, dove parametri mutevoli, premi FFO e non rispetto di quello che è un diritto: lo scatto stipendiale. L’offerta formativa si trova sull’orlo del precipizio, pronta a cadere, spinta dal suo stesso sistema interno, lo stato.
La lettera redatta a livello nazionale, non include le specificità della realtà di Cagliari, esposte a gran voce nell’aula: “Il nostro ateneo sta attraversando una crisi strutturale, che si traduce in perdita di possibilità. Gli studenti migliori, quelli che puntano direttamente alla magistrale, non scelgono di iscriversi all’università di Cagliari, perchè è il tessuto produttivo che circonda l’ateneo ad indirizzare lo studente verso il suo futuro. Se questo ha le porte chiuse, la scelta dei giovani si riversa in altre città italiane. Lo status di fuori corso a Cagliari caratterizza coloro che non possono permettersi di studiare senza al contempo lavorare. Tutti questi fattori porteranno ad un emoragia didattica.”
Nonostante Cagliari sia vista da tutti, in primis l’ambasciatore indonesiano come sottolineato dal prorettore, come la città universitaria ideale.
 

 
CASTEDDUONLINE.IT
Autore: Redazione Casteddu Online il 24/06/2015 08:44
 
Cagliari, i docenti si mobilitano: manifestazione in Rettorato
Giovedì 25 giugno 2015, alle ore 12, ottomila Docenti Universitari di 65 Università italiane si riuniranno contemporaneamente presso i vari Rettorati e incontreranno i Rettori per ottenere il loro appoggio alla richiesta di un immediato sblocco degli scatti stipendiali della Docenza Universitaria.
Gli scatti sono stati di nuovo bloccati a partire dal 1° gennaio di quest’anno, per il quinto anno consecutivo, mentre a tante altre categorie del pubblico impiego (tra gli ultimi i loro Colleghi del CNR) il blocco è stato via via revocato. Ormai i Docenti Universitari sono l’unica categoria per la quale tale blocco permane per il 2015.
A parte il danno economico, la Docenza Universitaria considera il perdurare del blocco solo nei suoi riguardi discriminatorio e lesivo della sua dignità, quasi che essa faccia parte della spesa improduttiva che è bene tagliare anche per il 2015.
La richiesta avanzata al Governo è che, come per le altre categorie del pubblico impiego, gli scatti stipendiali vengano sbloccati a partire dal 1° gennaio del 2015.
Per evitare equivoci, si ribadisce che la Docenza non pretende nessuna restituzione per il quadriennio 2011-2014, ma chiede che a partire dal 1° gennaio 2015 si possa ritornare a percepire lo stipendio che si sarebbe percepito in assenza del blocco quadriennale.
Ai Rettori i Docenti consegneranno una lettera in cui chiederanno loro una azione incisiva e concreta a sostegno delle loro richieste, fino ad arrivare a prospettare al Governo e al Ministro le dimissioni in massa di tutti i Rettori.
 

 
CAGLIARIPAD.IT
 
Scatti sugli stipendi non sbloccati da cinque anni, e anche a Cagliari, come negli altri atenei italiani, questa mattina professori e ricercatori hanno protestato, ipotizzando tra l’altro per ritorsione le dimissioni in massa dei rettori. Alle 12 una delegazione di circa quaranta docenti ha consegnato al prorettore vicario Francesco Mola (era assente il rettore Maria Del Zompo per altri impegni) una lettera con la liste delle rivendicazioni. "Non chiediamo - si legge nella comunicazione letta nella sede del Rettorato - nessuna restituzione per il quadriennio. Ma, al di là degli aspetti economici, con questo ennesimo blocco la docenza universitaria viene demotivata e mortificata". L’invito rivolto a Mola è quello di farsi portavoce in tutte le sedi dell’istanza dei docenti. Magari anche davanti al Governo "fino ad arrivare a prospettare al ministro le dimissioni in massa di tutti i rettori appartenenti alla Crui (Conferenza rettori)". Quello dei docenti cagliaritani è una protesta accorata: "Una classe docente - questo il contenuto della lettera - e mortificata non è certamente utile per il progresso dell’Università. A fronte anche dell’insostenibile burocratizzazione di ogni attività e dell’azzeramento dei fondi della ricerca occorre infondere un minimo di fiducia e speranza. Altrimenti la qualità dell’Università subirà un declino inevitabile". 

 

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