Venerdì 19 giugno alle 16.30 in Sala Settecentesca quarto appuntamento del Progetto "Alla ricerca della storia perduta"
18 June 2015

 

Venerdì 19 giugno a Cagliari 16:30-19:00, nella Sala Settecentesca della Biblioteca Universitaria via Università, quarto appuntamento del Progetto Alla ricerca della storia perduta organizzato dallaPresidenza FAI Sardegna, dalla Delegazione e dal FAI Giovani di Cagliari. Il romanzo e la ricerca che tematizzano la storia sono uno strumento per una diffusa pedagogia sul paesaggio ma anche per una didattica della storia in cui quella locale e comunitaria è parte del vissuto collettivo.
 
Una narrazione che veicola vicende, personaggi, modalità con cui si è costruito il particolare habitat – frutto dell’osmosi tra natura e storia – che fa dell’isola una regione tra le più importanti dal punto di vista ambientale e culturale. Per scrittori e scrittrici di Sardegna, protagonisti dell’attuale scena letteraria, l’isola troneggia, per la vasta declinazione non solo di personaggi ma di luoghi dal naturalistico all’archeologico, dall’urbano all’agropastorale: una didattica, parallela a quella scolastica, ma più incisiva.
 
Dalla fine del Settecento la più efficace pedagogia sulla storia e sulla geografia è stato il romanzo. Non solo quello riferito alle piccole patrie, ma più latamente a quello che sarà il futuro paesaggio italiano così come i viaggiatori europei lo rivelarono al mondo.

Il quarto appuntamento di Alla ricerca della storia perduta non parte da un romanzo – come le altre volte – ma da un’impressionante ricerca raccolta in un volume Il Museo Coloniale di Roma (1904 -1971) di Francesca Gandolfo (Gangemi Editore). Il protagonista è un museo speciale e con esso una storia che riguarda anche la Sardegna ed un personaggio che con l’isola ha avuto un rapporto tutto da studiare. E’ una sezione avvincente del libro, anzi romanzesca. Si tratta del Tesoro archeologico della Libia che Gennaro Pesce, archeologo napoletano soprintendente reggente in Libia e nel secondo dopoguerra docente dell’Università di Cagliari e soprintendente archeologo, portò a Roma nel 1942.
 
Nei primi anni sessanta il tesoro fu riconsegnato ai libici e custodito nella Banca Commerciale Nazionale di Bengasi. Nel maggio del 2011, quando durante gli scontri tra lealisti di Gheddafi e gli insorti delConsiglio Nazionale Transitorio fu trafugato. Al Cairo ricomparve qualche moneta d’oro. Poi il silenzio. Nell’inquietante nuovo scenario mediterraneo i reperti archeologici sono diventati merce di scambio, commerciale, ideologico e politico. Attualmente il Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale, tra i più specializzati del mondo, sta dando la caccia a quell’immane tesoro.
 
Nel corso della serata, organizzata dal FAI, si percorrerà un itinerario complesso quanto suggestivo, spesso ignorato nell’attività didattica, eppure fondamentale anche per la Sardegna, quale fu il secondo dopoguerra. Ne parleranno Gianluca Scroccu e Franco Masala. Nell’isola tale periodo fu straordinariamente ricco di personaggi che è necessario far conoscere alla comunità. Alcuni sono sardi illustri, altri si fecero tali e contribuirono alla ricostruzione e alla trasformazione della società sarda. Tra questi Gennaro Pesce di cui traccerà un ritratto Raimondo Zucca, che dopo gli scavi e gli studi sulla Cirenaica, di cui parlerà Attilio Mastino, approdò in Sardegna.
Gennaro Pesce arrivò in un luogo denso di esperienze nel settore archeologico. Vi aveva operato Antonio Taramelli, e successivamente Doro Levi, Massimo Pallottino, Ranuccio Bianchi Bandinelli, Ercole Contu e Giovanni Lilliu, con cui Pesce nell’agosto del 1949 diede vita a Venezia all’insuperata mostra sui bronzetti nuragici che poi girò per tutta l’Europa. L’archeologia sarda si declinò al plurale e divenne anche fenicia, punica, romana. Gli scavi a Tharros e a Nora lo esplicitano.
 
La serata sarà arricchita dalla presenza di Rafaele Pesce, figlio dell’illustre archeologo, curatore del suo archivio che sta contribuendo ad acclarare, tra le altre, le vicende del Tesoro archeologico della Libia di cui tratteranno anche Paolo Montorsi, Comandante del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Sassari, e Franca Gandolfo autrice del volume su cui è imperniata la serata.
 
PROGRAMMA
Ore 16:30 Saluti Ester Gessa Direttrice Biblioteca Universitaria Cagliari
Quale storia per il secondo dopoguerra?
Gian Luca Scroccu Storico Cagliari Franco Masala Vice Capo Delegazione Fai di Cagliari
Coordina Gian Franca Fois Delegazione Fai Cagliari
La Libia, Gennaro Pesce e la Sardegna. Una storia di lunga durata
Raimondo Zucca Epigrafista, Università di Sassari Attilio Mastino Epigrafista, Università di Sassari
Coordina Lucia Sancassano Delegazione Fai Cagliari
Una storia aperta: il “tesoro archeologico” della Libia
Raffaele Pesce Avvocato Cagliari Francesca Gandolfo Funzionaria Mibact Roma
Paolo Montorsi Comandante del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Sassari
Maria Antonietta Mongiu Archeologa Presidente regionale Fai Sardegna
Coordina Enrico Trogu Fai Sardegna

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