La grande sinergia tra Ateneo e Azienda mista proietta l'Università di Cagliari nella Top five della chirurgia oculistica internazionale
06 June 2015

Eccezionale intervento eseguito per la prima volta in Sardegna. L’intesa tra Ateneo e Azienda ospedaliero-universitaria proietta l’Università di Cagliari tra le pochissime sedi in grado di applicare metodiche oftalmologiche così complesse. Perfetta sinergia e grande collaborazione raggiunte grazie a Marco Mura, oristanese con laurea e specializzazione a Cagliari, che a 40 anni ancora da compiere dirige ad Amsterdam il servizio di Chirurgia vitroretinica ed è docente di oftalmologia all’Università olandese.

 
 
di Sergio Nuvoli
 
Cagliari, 6 giugno 2015 – “L’Università di Cagliari mi ha infuso il piacere per la Medicina e per la Chirurgia: dal punto di vista educativo il nostro ambiente non ha nulla da invidiare a quello dei Paesi più evoluti”. Così Marco Mura (nella foto a destra), direttore del servizio di Chirurgia vitroretinica e professore associato di oftalmologia all’Università di Amsterdam, ricorda la sua esperienza formativa, con laurea (“con la prof.ssa Serra”, precisa) e specializzazione in oftalmologia nell’Ateneo di Cagliari. Il prof. Mura, che compirà 40 anni ad ottobre, ha eseguito questa mattina – per la prima volta in Sardegna - un trapianto di epitelio pigmentato, un intervento particolarmente complesso e delicato che viene eseguito soltanto in pochissimi centri europei (Amsterdam, Rotterdam, Londra, Verona). Con lui anche l’équipe del dottor Enrico Peiretti, 42 anni, responsabile del Centro di Retina Medica della Clinica oculistica del San Giovanni di Dio e speaker dei più importanti congressi mondiali di retina medica.
 
“L’Università di Cagliari – continua il prof. Mura pochi minuti dopo la conclusione del delicato intervento – mi ha dato una preparazione estremamente ampia rispetto a quella dei colleghi di altri Paesi europei, che magari privilegiano la pratica a dispetto della teoria. La formazione ricevuta a Cagliari consente di muoversi meglio in un ambiente per natura molto settoriale, e dà una flessibilità mentale che colleghi provenienti da sistemi anglosassoni non hanno”. Mura vive ad Amsterdam con moglie olandese (“oculista anche lei”, sorride) e due figli, di tre e sei anni: “Non nego che uno dei miei sogni è tornare qui a Cagliari: da sardo sono estremamente felice di essere qui oggi”.
 
L’intervento è stato seguito in diretta dall’Aula Dermos del San Giovanni di Dio da una folta e qualificata platea. Oliviero Rinaldi, direttore sanitario dell’Azienda ospedaliero-universitaria, ha descritto le fasi dell’intervento, mentre Maurizio Fossarello, direttore della Clinica oculistica, lo ha commentato in diretta. Hanno poi preso la parola Gian Benedetto Melis, direttore del Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’Ateneo di Cagliari, Francesco Marrosu, direttore di Neurofisiopatologia e vicedirettore del Dipartimento di Sanità pubblica, medicina clinica e molecolare dell’Ateneo di Cagliari, Paolo Emilio Manconi, direttore di Medicina Interna, Allergologia ed Immunologia clinica dell’Azienda ospedaliero-universitaria e Ferdinando Coghe, direttore del Dipartimento Servizi di diagnosi e cura. Era presente anche il commissario straordinario dell’AOU, Giorgio Sorrentino.
 
“L’intervento di oggi dimostra la grande attenzione dell’Ateneo per l’evoluzione delle cure e delle tecnologie – ha sottolineato il professor Melis – L’abbinamento tra assistenza, ricerca e didattica garantisce sempre la migliore terapia per il paziente, lo screening e la prevenzione. E’ un tema che non riguarda solo la Clinica oculistica, ma tutti i dipartimenti che rappresentiamo sono in grado di mostrare e applicare gli ultimi progressi ottenuti. La ricerca è essenziale per consentirci di applicare subito i risultati raggiunti”.
 
Anche per il prof. Manconi “la ricerca è fondamentale per il miglioramento costante delle prestazioni, in tutti i settori della medicina”. “Per fare ottima sanità non sono necessarie grandissime risorse – ha commentato il dott. Coghe – E’ indispensabile la qualità delle prestazioni”. Il professor Marrosu ha ricordato che “didattica e ricerca sono la mission dell’Università: questo evento mostra quanto sia importante l’intesa tra Ateneo e Azienda ospedaliero-universitaria”.
 

UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli  - tel. 070 6752216

 


 

di Sergio Nuvoli

 
Cagliari, 5 giugno 2015 – Saranno le équipe del professor Marco Mura, 40 anni, sardo laureato all’Università di Cagliari e attualmente direttore del servizio di chirurgia vitro retinica e docente di oftalmologia all’Università di Amsterdam, e del dottor Enrico Peiretti, 42 anni, responsabile del Centro di Retina Medica della Clinica oculistica del San Giovanni di Dio e speaker dei più importanti congressi mondiali di retina medica, ad eseguire domani alle 9 un trapianto di epitelio pigmentato, un intervento particolarmente complesso e delicato che viene eseguito soltanto in pochissimi centri europei (Amsterdam, Rotterdam, Londra, Verona) e adesso – per la prima volta in assoluto – anche in Sardegna a Cagliari.
 
In questo modo il San Giovanni di Dio e l’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari entrano nella Top Five internazionale della chirurgia oculistica, grazie all’attività del Dipartimento ospedaliero di Chirurgia e di quello universitario di Scienze chirurgiche.
 
Marco Mura, classe ’75 (nella foto a destra), si è laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in oftalmologia all’Università di Cagliari, ed è stato uno dei primi chirurghi al mondo a impiantare la retina artificiale Argus 2, restituendo visione e indipendenza a pazienti divenuti ciechi a causa della retinite pigmentosa. E’ autore di diverse pubblicazioni scientifiche su prestigiose riviste internazionali.
 
L’eccezionale intervento sarà trasmesso in diretta, dalla sala operatoria, nell’Aula Dermos del San Giovanni di Dio e sarà preceduto da una breve presentazione del direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliero universitaria di Cagliari, Oliviero Rinaldi.
 
Per Giorgio Sorrentino, commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, “si tratta di un altro passo importante per la sanità sarda, grazie all’alto valore scientifico e professionale dei nostro personale medico e infermieristico che ho trovato e ho intenzione di coltivare per portarlo ai vertici della comunità medica internazionale”.
 

UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli  - tel. 070 6752216

 

 

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