Buona parte dei filmati sul cibo che scorrono sui monitor negli stand è stata realizzata da studenti del Polo umanistico
06 May 2015

C’è un pezzo importante dell’Expò di Milano realizzato dall’Università di Cagliari: sui monitor degli stand dell’esposizione universale scorrono infatti ogni giorno filmati sul cibo della nostra regione realizzati da studenti ed ex studenti del Polo umanistico, nell’ambito di un progetto guidato dal CELCAM, diretto da Antioco Floris. Un’ulteriore dimostrazione di professionalità, ma soprattutto di formazione universitaria di alto livello applicata immediatamente sul campo: lo studio e la ricerca al servizio del territorio, in questo caso a vantaggio della promozione più genuina della nostra Isola.

Sergio Nuvoli - fotografie di Roberta Aloisio
 
 
Cagliari, 6 maggio 2015 - È realizzata dall’Università di Cagliari buona parte dei filmati sul cibo che rappresentano la Sardegna all’EXPO e che in questi giorni stanno riscuotendo grande apprezzamento da parte del pubblico dell’evento milanese. Ricette di cibi tradizionali, schede di contestualizzazione storico-antropologica, immagini di ingredienti che scorrono sui monitor degli stand di Milano sono stati realizzati nell’ambito di un progetto “conto terzi” affidato al CELCAM - il centro di ricerche sugli audiovisivi del Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio - dalle Camere di commercio della Sardegna.
 
Il progetto - che vede coinvolti i docenti Antioco Floris, in qualità di coordinatore e regista, e Carlo Maxia, come antropologo - è stato portato avanti da una troupe composta da studenti ed ex studenti del polo umanistico che nell’arco di alcuni mesi hanno girato la Sardegna filmando la preparazione di cibi della tradizione locale, osservandone gli ingredienti e ricostruendo alcuni momenti rilevanti della filiera alimentare isolana, dal mercato del pesce cagliaritano alla pesca dell’aragosta ad Alghero, dai rituali della consumazione della vernaccia intorno alla Sartiglia alla preparazione del pane carasau e del pecorino nel nuorese. 
 
Si tratta di una quarantina di filmati in cui le mani di cuochi professionisti o semplici massaie danno corpo a ricette come le polpette di bue rosso di Santu Lussurgiu o il cascà carlofortino, le monzette sassaresi o su filindeu nuorese, l’anguidda incasada di Santa Giusta o i ravioli di cipolla del Sarrabus, e ancora cordula e trattalia, maccarrones de ungia, panadas, pitzudas de gherda, burrida, agnello al finocchietto… il tutto accompagnato da schede divulgative che contestualizzano i diversi cibi e li inquadrano da un punto di vista storico e antropologico.
 


UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli  - tel. 070 6752216

 

 


RASSEGNA STAMPA


 

L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di venerdì 8 maggio 2015
Economia – pagina 39
Expo, le immagini di un’Isola
Negli stand i filmati che raccontano le eccellenze sarde
Camera di commercio e università di Cagliari: il progetto realizzato dagli studenti
 
Quando appaiono, l’acquolina in bocca è garantita. Elevate a oggetto di studio, le prelibatezze enogastronomiche dell’Isola offrono più di un sapore effimero, per quanto corposo. Diventano patrimonio, ricordo, emblema di qualità. Eccellenze tali da poter rappresentare la Sardegna all’Expo, sotto forma di filmati e schede divulgative. A realizzarle, con approfondimenti trasversali e cinque mesi di lavoro, gli studenti dell’Università di Cagliari.
Quaranta filmati, che in questi giorni scorrono sui monitor degli stand di Milano, sono l’esito del progetto affidato al Celcam (il Centro di ricerche sugli audiovisivi del Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio) dalle Camere di commercio della Sardegna. Tra esami e lezioni, gli studenti e colleghi del polo umanistico già laureati si sono trasformati in operatori di ripresa, scenografi, redattori.
Guidati dai docenti Antioco Floris, in qualità di coordinatore e regista, e Carlo Maxia, come antropologo, hanno girato la Sardegna filmando la preparazione di cibi della tradizione locale, osservandone gli ingredienti e ricostruendo alcuni momenti rilevanti della filiera alimentare isolana. Dal mercato del pesce cagliaritano sono passati alla pesca dell’aragosta ad Alghero, dai rituali della consumazione della vernaccia durante la Sartiglia alla preparazione del pane carasau e del pecorino nel nuorese.
«È stato un momento importante di ricerca applicata, multidisciplinare, che ha offerto ai ragazzi una grande occasione di crescita», afferma Floris, professore di Linguaggi del cinema, della televisione e dei nuovi media presso Scienze della comunicazione, «con esperienze come questa, si può uscire dal percorso di studi con una competenza tale da essere subito a proprio agio nel mondo del lavoro». Il risultato, che verrà presentato anche nel capoluogo, è una quarantina di filmati, dove le mani di cuochi professionisti o semplici massaie ricreano (senza alcun doppiaggio, per rispettare l’identità del contesto) la varietà e genuinità della cucina sarda. Le ricette ricostruiscono una geografia della bontà: ci sono le polpette di bue rosso di Santu Lussurgiu, il cascà carlofortino, ma anche le monzette sassaresi o su filindeu nuorese, l’anguidda incasada di Santa Giusta o i ravioli di cipolla del Sarrabus.
E ancora cordula e trattalia, maccarrones de ungia, panadas, pitzudas de gherda, burrida, agnello al finocchietto. Tutti da gustare con gli occhi, e da riprodurre in casa grazie alle istruzioni contenute nelle schede divulgative, al termine di quel percorso storico e antropologico che, con il loro gusto, li rende unici.
Clara Mulas
 

 
LA NUOVA SARDEGNA
La Nuova Sardegna di giovedì 7 maggio 2015
Cagliari24Ore - pagina 7
progetti
Cibi sardi all’Expo: filmati
dagli universitari di Cagliari
 
CAGLIARI È realizzata dall’Università di Cagliari buona parte dei filmati sul cibo che rappresentano la Sardegna all’Expo e che in questi giorni stanno riscuotendo grande apprezzamento da parte del pubblico dell’evento milanese. Ricette di cibi tradizionali, schede di contestualizzazione storico-antropologica, immagini di ingredienti che scorrono sui monitor degli stand di Milano sono stati realizzati nell’ambito di un progetto affidato al Celcam - il Centro di ricerche sugli audiovisivi del Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio - dalle Camere di commercio della Sardegna. Il progetto - che vede coinvolti i docenti Antioco Floris, in qualità di coordinatore e regista, e Carlo Maxia, come antropologo - è stato portato avanti da una troupe composta da studenti ed ex studenti del polo umanistico che nell’arco di alcuni mesi hanno girato la Sardegna filmando la preparazione di cibi della tradizione locale. Si tratta di una quarantina di filmati con un apparato di informazioni storiche e antropologiche.
 

 
LA NUOVA SARDEGNA
LANUOVASARDEGNA.IT
 
CAGLIARI. È realizzata dall’Università di Cagliari buona parte dei filmati sul cibo che rappresentano la Sardegna all’Expo e che in questi giorni stanno riscuotendo grande apprezzamento da parte del pubblico dell’evento milanese. Ricette di cibi tradizionali, schede di contestualizzazione storico-antropologica, immagini di ingredienti che scorrono sui monitor degli stand di Milano sono stati realizzati nell’ambito di un progetto affidato al Celcam - il Centro di ricerche sugli audiovisivi del Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio - dalle Camere di commercio della Sardegna.
Il progetto - che vede coinvolti i docenti Antioco Floris, in qualità di coordinatore e regista, e Carlo Maxia, come antropologo - è stato portato avanti da una troupe composta da studenti ed ex studenti del polo umanistico che nell’arco di alcuni mesi hanno girato la Sardegna filmando la preparazione di cibi della tradizione locale, osservandone gli ingredienti e ricostruendo alcuni momenti rilevanti della filiera alimentare isolana, dal mercato del pesce cagliaritano alla pesca dell’aragosta ad Alghero, dai rituali della consumazione della vernaccia intorno alla Sartiglia alla preparazione del pane carasau e del pecorino nel nuorese.
Si tratta di una quarantina di filmati in cui le mani di cuochi professionisti o semplici massaie danno corpo a ricette come le polpette di bue rosso di Santu Lussurgiu o il cascà carlofortino, le monzette sassaresi o su filindeu nuorese, l’anguidda incasada di Santa Giusta o i ravioli di cipolla del Sarrabus, e ancora cordula e trattalia, maccarrones de ungia, panadas, pitzudas de gherda, burrida, agnello al finocchietto il tutto accompagnato da schede divulgative che contestualizzano i diversi cibi e li inquadrano da un punto di vista storico e antropologico.

 



 

ANSA
Expo:filmati cibo Sardegna realizzati da Università Cagliari
Progetto Celcam, troupe studenti in giro per l’isola
CAGLIARI
(ANSA) - CAGLIARI, 6 MAG - È realizzata dall’Università di Cagliari buona parte dei filmati sul cibo che rappresentano la Sardegna all’Expo e che in questi giorni stanno riscuotendo grande apprezzamento da parte del pubblico dell’evento milanese. Ricette di cibi tradizionali, schede di contestualizzazione storico-antropologica, immagini di ingredienti che scorrono sui monitor degli stand di Milano sono stati realizzati nell’ambito di un progetto affidato al Celcam - il Centro di ricerche sugli audiovisivi del Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio - dalle Camere di commercio della Sardegna. Il progetto - che vede coinvolti i docenti Antioco Floris, in qualità di coordinatore e regista, e Carlo Maxia, come antropologo - è stato portato avanti da una troupe composta da studenti ed ex studenti del polo umanistico che nell’arco di alcuni mesi hanno girato la Sardegna filmando la preparazione di cibi della tradizione locale, osservandone gli ingredienti e ricostruendo alcuni momenti rilevanti della filiera alimentare isolana, dal mercato del pesce cagliaritano alla pesca dell’aragosta ad Alghero, dai rituali della consumazione della vernaccia intorno alla Sartiglia alla preparazione del pane carasau e del pecorino nel nuorese. Si tratta di una quarantina di filmati in cui le mani di cuochi professionisti o semplici massaie danno corpo a ricette come le polpette di bue rosso di Santu Lussurgiu o il cascà carlofortino, le monzette sassaresi o su filindeu nuorese, l’anguidda incasada di Santa Giusta o i ravioli di cipolla del Sarrabus, e ancora cordula e trattalia, maccarrones de ungia, panadas, pitzudas de gherda, burrida, agnello al finocchietto il tutto accompagnato da schede divulgative che contestualizzano i diversi cibi e li inquadrano da un punto di vista storico e antropologico. (ANSA).
 

 


 
AGENZIA GIONALISTICA ITALIA
Expo: film cibo Sardegna realizzati da studenti ateneo Cagliari
12:39 06 MAG 2015
 
(AGI) - Cagliari, 6 mag. - E’ realizzata dall’Universita’ di Cagliari buona parte dei filmati sul cibo che rappresentano la Sardegna all’Expo e che in questi giorni stanno riscuotendo grande apprezzamento da parte del pubblico dell’evento milanese. Ricette di cibi tradizionali, schede di contestualizzazione storico-antropologica, immagini di ingredienti che scorrono sui monitor degli stand di Milano sono stati realizzati nell’ambito di un progetto affidato al Celcam - il Centro di ricerche sugli audiovisivi del Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio - dalle Camere di commercio della Sardegna. Il progetto - che vede coinvolti i docenti Antioco Floris, in qualita’ di coordinatore e regista, e Carlo Maxia, come antropologo - e’ stato portato avanti da una troupe composta da studenti ed ex studenti del polo umanistico che nell’arco di alcuni mesi hanno girato la Sardegna filmando la preparazione di cibi della tradizione locale, osservandone gli ingredienti e ricostruendo alcuni momenti rilevanti della filiera alimentare isolana, dal mercato del pesce cagliaritano alla pesca dell’aragosta ad Alghero, dai rituali della consumazione della vernaccia intorno alla Sartiglia alla preparazione del pane carasau e del pecorino nel nuorese. Si tratta di una quarantina di filmati in cui le mani di cuochi professionisti o semplici massaie danno corpo a ricette come le polpette di bue rosso di Santu Lussurgiu o il casca’ carlofortino, le monzette sassaresi o su filindeu nuorese, l’anguidda incasada di Santa Giusta o i ravioli di cipolla del Sarrabus, e ancora cordula e trattalia, maccarrones de ungia, panadas, pitzudas de gherda, burrida, agnello al finocchietto... il tutto accompagnato da schede divulgative che contestualizzano i diversi cibi e li inquadrano da un punto di vista storico e antropologico. (AGI) Red/Sol
 

 
L’UNIONE SARDA
L’UNIONESARDA on line
 
Sono stati gli studenti del polo umanistico a realizzare buona parte dei filmati sul cibo che rappresentano la Sardegna all’Expo e che in questi giorni stanno incantando i visitatori.
Il progetto è stato portato avanti da una troupe composta da ragazzi che per mesi hanno girato la Sardegna filmando la preparazione di cibi della tradizione locale, osservando gli ingredienti e ricostruendo alcuni momenti rilevanti della filiera alimentare isolana.
Dal mercato del pesce cagliaritano alla pesca dell’aragosta ad Alghero, dai rituali della consumazione della vernaccia intorno alla Sartiglia alla preparazione del pane carasau e del pecorino nel nuorese.
 

 

CASTEDDUONLINE.IT
Autore: Redazione Casteddu Online il 06/05/2015 10:26
 
È realizzata dall’Università di Cagliari buona parte dei filmati sul cibo che rappresentano la Sardegna all’EXPO e che in questi giorni stanno riscuotendo grande apprezzamento da parte del pubblico dell’evento milanese. Ricette di cibi tradizionali, schede di contestualizzazione storico-antropologica, immagini di ingredienti che scorrono sui monitor degli stand di Milano sono stati realizzati nell’ambito di un progetto affidato al CELCAM - il Centro di ricerche sugli audiovisivi del Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio - dalle Camere di commercio della Sardegna.
Il progetto - che vede coinvolti i docenti Antioco Floris, in qualità di coordinatore e regista, e Carlo Maxia, come antropologo - è stato portato avanti da una troupe composta da studenti ed ex studenti del polo umanistico che nell’arco di alcuni mesi hanno girato la Sardegna filmando la preparazione di cibi della tradizione locale, osservandone gli ingredienti e ricostruendo alcuni momenti rilevanti della filiera alimentare isolana, dal mercato del pesce cagliaritano alla pesca dell’aragosta ad Alghero, dai rituali della consumazione della vernaccia intorno alla Sartiglia alla preparazione del pane carasau e del pecorino nel nuorese.
Si tratta di una quarantina di filmati in cui le mani di cuochi professionisti o semplici massaie danno corpo a ricette come le polpette di bue rosso di Santu Lussurgiu o il cascà carlofortino, le monzette sassaresi o su filindeu nuorese, l’anguidda incasada di Santa Giusta o i ravioli di cipolla del Sarrabus, e ancora cordula e trattalia, maccarrones de ungia, panadas, pitzudas de gherda, burrida, agnello al finocchietto… il tutto accompagnato da schede divulgative che contestualizzano i diversi cibi e li inquadrano da un punto di vista storico e antropologico.
 
 

 

 

 

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