L'intervento del Rettore alla presentazione del Rapporto CIRD sulle scelte degli studenti sardi. Rassegna stampa e servizio nel TGR RAI
05 May 2015

 

Studiati per la prima volta i meccanismi di scelta scolastici e lavorativi degli studenti sardi: martedi’ 5 maggio presentati i risultati di una ricerca sui fattori che influenzano le decisioni, fondamentale per organizzare al meglio le politiche di orientamento all’università e al lavoro. Ne hanno parlato i ricercatori impegnati nella survey, ne hanno discusso con il Rettore e l’Assessore regionale alla Pubblica istruzione.
 
di Sergio Nuvoli - fotografie di Francesco Cogotti
 
 

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Cagliari, 5 maggio 2015 – “Intendiamo rifondare le politiche di orientamento dell’Ateneo, promuovendo ciò che facciamo: è fondamentale che i ragazzi capiscano ciò che offre l’Università, non soltanto in termini di  corsi di laurea, ma anche in termini di servizi, come laboratori, tirocini, opportunità di borse di studio, di soggiorni Erasmus. Lavoreremo per attivare master professionalizzanti nelle aziende, attivando una maggiore interazione con il territorio. E poi i dottorati di ricerca, le scuole di specializzazione, insieme e modalità nuove di incontro e comunicazione con gli studenti, che passano anche attraverso i social media”. Lo ha detto il Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, intervenendo questa mattina alla presentazione del nuovo Rapporto CIRD, nell’Aula magna dell’ex facoltà di Economia. “Quando si parla di orientamento – ha proseguito - non si percepisce l’importanza della motivazione che sta alla base delle scelte. Il punto spesso è scoprirla o sollecitarla, partendo dai primi anni di scuola. Più si anticipa lo stimolo, più avrà successo la proposta di percorsi di alta formazione. Certamente non aiuta l’assenza in Sardegna, per esempio, di musei scientifici o artistici interattivi, che stimolerebbero moltissimo la motivazione nei più piccoli”. 

“E’ un mondo culturale che dobbiamo costruire – ha spiegato ancora il Rettore – Con l’aiuto della Regione dobbiamo impostare politiche che daranno risultati alla lunga. L’epigenetica ci dice che l’ambiente influenza moltissimo la persona: bene, l’Università è l’ambiente che dobbiamo far frequentare, aprendo le nostre lezioni e le nostre aule. Solo così sarà possibile formare uno studente “aperto”, un cittadino di livello formativo importante”.
 
La prof.ssa Del Zompo si è poi soffermata sui dati della Ricerca, che indicano che per una parte rilevante di studenti allo studio universitario si affiancherà il lavoro. “Se lavorare è una scelta obbligata perché lo studente fosse il perno della famiglia, è un conto. Ma se andare all’Università è un lusso – ha detto – dobbiamo porci seriamente il problema”. Infine “sarebbe un errore gravissimo assecondare le politiche nazionali, che non tengono conto che – se chiude un ateneo – la società intera rallenta in modo esponenziale”.
 
La presentazione del Rapporto è proseguita con l’analisi dei dati, introdotta dai proff. Mariano Porcu e Marco Pitzalis (direttore CIRD) e illustrata dai ricercatori che hanno realizzato la survey. Ai lavori è intervenuto anche l’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Claudia Firino.
 
 
 

UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli  - tel. 070 6752216

 
I proff. Mariano Porcu (con il Rettore) e Marco Pitzalis

 
Sergio Nuvoli
 
Cagliari, 30 aprile 2015 - Martedì 5 Maggio alle 11 nell’aula magna dell’ex Facoltà di Economia (in via Sant’Ignazio 74) sarà presentato il nuovo Rapporto CIRD: “Dieci punti sulle transizioni scolastiche in Sardegna”. Alla presentazione e alla discussione dei dati parteciperanno il Magnifico Rettore, Maria Del Zompo, e l’Assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Claudia Firino. Il Report intende presentare i principali risultati della prima survey sulla scelta scolastica svolta a livello regionale sugli studenti delle scuole superiori.
 
Base dell’indagine, un campione di studenti (2.702) delle prime e delle quinte superiori, selezionati per tipologia di istituto e localizzazione geografica. In una Regione come la Sardegna in cui la dispersione scolastica e il basso livello di competenze costituiscono una vera e propria emergenza, diventa sempre più importante comprendere i processi scolastici. In particolare, il rapporto mette in luce la persistenza delle diseguaglianze sociali specialmente di fronte alla scelta scolastica e a quella universitaria. I risultati della ricerca permettono di realizzare alcune riflessioni al fine di ripensare l’orientamento universitario.
 
Promossa e coordinata dal CIRD (Centro Interdipartimentale Ricerca Didattica), l’inchiesta è stata svolta nell’ambito del progetto “Transizioni scolastiche. Orientamento e scelte scolastiche e professionali” finanziato dalla Regione Sardegna (L.R. 7/2007 ‘Promozione della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica in Sardegna’). Promosso dal CIRD dell’Università di Cagliari e dal Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università di Sassari, il progetto nasce con l’intento di studiare il fenomeno della transizione scolastica e dei percorsi di scelta, sia scolastici che lavorativi, degli studenti sardi in una prospettiva multidisciplinare e quanti-qualitativa. Obiettivo del report è fornire un quadro di conoscenze utili all’impostazione di politiche scolastiche e dell’orientamento per tutti gli stakeholders e i policy makers presenti sul territorio della Regione Sardegna. Il report riassume in 10 punti i principali risultati della survey (scaricabile dal sito del CIRD http://people.unica.it/cird/files/2012/01/10-punti-sulle-transizioni-scolastiche-in-Sardegna-.pdf).
 
I punti sono l’esito di una lettura interdisciplinare dei risultati della survey: con il coordinamento del prof. Marco Pitzalis, l’apporto sociologico alla lettura dei dati è stato curato dalle dott.sse Silvia Cataldi e Antonietta De Feo; la dott.ssa Luisa Pedditzi ha curato invece l’apporto psicologico; con la supervisione del prof. Paolo Calidoni è stata inoltre curata una lettura dei dati in ottica pedagogica, grazie al contributo del dott. Salvatore Deiana per la prospettiva di genere, e della dott.ssa Luisa Pandolfi per la ricerca qualitativa.
 
Tirerà le fila dei principali risultati della ricerca il prof. Marco Pitzalis, direttore del CIRD, con una conclusione finalizzata a richiamare l’attenzione sui nodi più significativi che la ricerca segnala, anche ai fini della decisione sul “che fare, allora?”.
 

LOCANDINA COMPLETA CON GLI INTERVENTI

 


UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli  - tel. 070 6752216


 


 
L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di mercoledì 6 maggio 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
Del Zompo: «Tutte le offerte di un ateneo moderno»
UNIVERSITÀ. Diplomati in calo, cresce l’abbandono tra il primo e il secondo anno
 
Sulla carta si chiama orientamento, nella realtà sembra disorientare gli studenti. Negli ultimi dieci anni il numero dei diplomati in Sardegna è calato del 30%. Sei diplomati su dieci si iscrivono all’università ma, tra il primo e il secondo anno, la percentuale di abbandoni supera il 29 %. E tanti dichiarano di non essere soddisfatti della scelta del percorso di studi e degli universitari-lavoratori.
Sono alcuni dei dati emersi durante la presentazione del nuovo rapporto Cird (Centro interdipartimentale per la ricerca didattica) illustrato ieri nell’aula magna dell’ex facoltà di Economia. «Intendiamo rifondare le politiche di orientamento dell’Ateneo», commenta il rettore Maria Del Zompo. «È fondamentale che i ragazzi capiscano ciò che offre l’Università, non soltanto in termini di corsi di laurea ma anche per quanto riguarda i servizi, come laboratori, tirocini, borse di studio, soggiorni Erasmus». Del Zompo sogna un ateneo moderno con «modalità nuove di incontro e comunicazione con gli studenti che passano anche attraverso i social media», nel frattempo si scontra con la realtà: «Quando si parla di orientamento non si percepisce l’importanza della motivazione che sta alla base delle scelte. Certo non aiuta l’assenza di musei scientifici o artistici interattivi, che stimolerebbero la motivazione nei più piccoli».
Su quanto emerge dal Rapporto non ha dubbi: «Se lavorare è una scelta obbligata perché lo studente è il perno della famiglia, è un conto. Ma se andare all’Università è un lusso dobbiamo porci il problema». Attorno al tavolo c’è anche l’assessore regionale alla Pubblica istruzione Claudia Firino: «La situazione è difficile e la dispersione scolastica ha raggiunto dimensioni drammatiche. Purtroppo in Sardegna non accenna a fermarsi. Abbiamo preparato un progetto dettagliato per cercare di uscire dall’inerzia che ultimamente ha caratterizzato il settore dell’istruzione. Ma la Regione non può agire da sola, è necessaria una sinergia tra tutti gli enti e le istituzioni».
Sara Marci
 

 
LA NUOVA SARDEGNA
La Nuova Sardegna di mercoledì 6 maggio 2015
Cagliari24Ore – pagina 11
UNIVERSITA’
Il rettore: «Rifondiamo
le politiche di orientamento»
 
CAGLIARI “Intendiamo rifondare le politiche di orientamento dell’Ateneo, promuovendo ciò che facciamo: è fondamentale che i ragazzi capiscano ciò che offre l’Università non solo in termini di corsi di laurea, ma di servizi, cercheremo occasioni di incontro e comunicazione con gli studenti, che passano anche attraverso i social media”. Lo ha detto il Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, intervenendo questa mattina alla presentazione del nuovo Rapporto Cird, Centro interdipartimentale per la ricerca. “Quando si parla di orientamento – ha proseguito- non si percepisce l’importanza della motivazione che sta alla base delle scelte. Il punto spesso è scoprirla o sollecitarla, partendo dai primi anni di scuola. Più si anticipa lo stimolo, più avrà successo la proposta di percorsi di alta formazione. Certamente - ha sottolineato il rettore - non aiuta l’assenza in Sardegna, per esempio, di musei scientifici o artistici interattivi, che stimolerebbero moltissimo la motivazione nei più piccoli”.
 

 
ANSA
Università: Del Zompo, rifondiamo politiche di orientamento
Rettore Cagliari punta su motivazioni ragazzi e master aziendali
CAGLIARI
(ANSA) - CAGLIARI, 5 MAG - "Intendiamo rifondare le politiche di orientamento dell’Ateneo, promuovendo ciò che facciamo: è fondamentale che i ragazzi capiscano ciò che offre l’Università, non soltanto in termini di corsi di laurea, ma anche in termini di servizi, come laboratori, tirocini, opportunità di borse di studio, di soggiorni Erasmus". Lo ha detto il Rettore di Cagliari, Maria Del Zompo, intervenendo alla presentazione del nuovo Rapporto Cird, nell’Aula magna dell’ex facoltà di Economia. "Lavoreremo - ha annunciato - su master professionalizzanti nelle aziende, attivando una maggiore interazione con il territorio. E poi i dottorati di ricerca, le scuole di specializzazione, insieme e modalità nuove di incontro e comunicazione con gli studenti, che passano anche attraverso i social media". Una politica culturale, ha spiegato Del Zompo, che va impostata partendo da lontano. "Quando si parla di orientamento - ha chiarito il Rettore - non si percepisce l’importanza della motivazione che sta alla base delle scelte. Il punto spesso è scoprirla o sollecitarla, partendo dai primi anni di scuola. Più si anticipa lo stimolo, più avrà successo la proposta di percorsi di alta formazione. Certamente non aiuta l’assenza in Sardegna, per esempio, di musei scientifici o artistici interattivi, che stimolerebbero moltissimo la motivazione nei più piccoli". Del Zompo si è poi soffermata sui dati della Ricerca del Cird, che indicano che per una parte rilevante di studenti all’impegno universitario si affiancherà il lavoro. "Se lavorare è una scelta obbligata perché lo studente è il perno della famiglia, è un conto. Ma se andare all’Università è un lusso - ha detto - dobbiamo porci seriamente il problema". Infine: "sarebbe un errore gravissimo assecondare le politiche nazionali, che non tengono conto che, se chiude un ateneo, la società intera rallenta in modo esponenziale". (ANSA).
 

 
SARDEGNAOGGI.IT
 
CAGLIARI - "Intendiamo rifondare le politiche di orientamento dell’Ateneo, promuovendo ciò che facciamo: è fondamentale che i ragazzi capiscano ciò che offre l’Università, non soltanto in termini di corsi di laurea, ma anche in termini di servizi, come laboratori, tirocini, opportunità di borse di studio, di soggiorni Erasmus. Lavoreremo per attivare master professionalizzanti nelle aziende, attivando una maggiore interazione con il territorio. E poi i dottorati di ricerca, le scuole di specializzazione, insieme e modalità nuove di incontro e comunicazione con gli studenti, che passano anche attraverso i social media". Lo ha detto il Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, intervenendo questa mattina alla presentazione del nuovo Rapporto Cird, nell’Aula magna dell’ex facoltà di Economia. "Quando si parla di orientamento – ha proseguito - non si percepisce l’importanza della motivazione che sta alla base delle scelte. Il punto spesso è scoprirla o sollecitarla, partendo dai primi anni di scuola. Più si anticipa lo stimolo, più avrà successo la proposta di percorsi di alta formazione. Certamente non aiuta l’assenza in Sardegna, per esempio, di musei scientifici o artistici interattivi, che stimolerebbero moltissimo la motivazione nei più piccoli".
"E’ un mondo culturale che dobbiamo costruire – ha spiegato ancora il Rettore – Con l’aiuto della Regione dobbiamo impostare politiche che daranno risultati alla lunga. L’epigenetica ci dice che l’ambiente influenza moltissimo la persona: bene, l’Università è l’ambiente che dobbiamo far frequentare, aprendo le nostre lezioni e le nostre aule anche ai ragazzi più giovani. Solo così sarà possibile formare uno studente "aperto", un cittadino di livello formativo importante". Del Zompo si è poi soffermata sui dati della Ricerca del Cird, che indicano che per una parte rilevante di studenti all’impegno universitario si affiancherà il lavoro. "Se lavorare è una scelta obbligata perché lo studente è il perno della famiglia, è un conto. Ma se andare all’Università è un lusso – ha detto – dobbiamo porci seriamente il problema". Infine "sarebbe un errore gravissimo assecondare le politiche nazionali, che non tengono conto che – se chiude un ateneo – la società intera rallenta in modo esponenziale".
 

 
CAGLIARIPAD.IT
 
"Intendiamo rifondare le politiche di orientamento dell’Ateneo, promuovendo ciò che facciamo: è fondamentale che i ragazzi capiscano ciò che offre l’Università, non soltanto in termini di corsi di laurea, ma anche in termini di servizi, come laboratori, tirocini, opportunità di borse di studio, di soggiorni Erasmus". Lo ha detto il Rettore di Cagliari, Maria Del Zompo, intervenendo alla presentazione del nuovo Rapporto Cird, nell’Aula magna dell’ex facoltà di Economia.
"Lavoreremo - ha annunciato - su master professionalizzanti nelle aziende, attivando una maggiore interazione con il territorio. E poi i dottorati di ricerca, le scuole di specializzazione, insieme e modalità nuove di incontro e comunicazione con gli studenti, che passano anche attraverso i social media". Una politica culturale, ha spiegato Del Zompo, che va impostata partendo da lontano. "Quando si parla di orientamento - ha chiarito il Rettore - non si percepisce l’importanza della motivazione che sta alla base delle scelte.
Il punto spesso è scoprirla o sollecitarla, partendo dai primi anni di scuola. Più si anticipa lo stimolo, più avrà successo la proposta di percorsi di alta formazione. Certamente non aiuta l’assenza in Sardegna, per esempio, di musei scientifici o artistici interattivi, che stimolerebbero moltissimo la motivazione nei più piccoli".
Del Zompo si è poi soffermata sui dati della Ricerca del Cird, che indicano che per una parte rilevante di studenti all’impegno universitario si affiancherà il lavoro. "Se lavorare è una scelta obbligata perché lo studente è il perno della famiglia, è un conto. Ma se andare all’Università è un lusso - ha detto - dobbiamo porci seriamente il problema". Infine: "sarebbe un errore gravissimo assecondare le politiche nazionali, che non tengono conto che, se chiude un ateneo, la società intera rallenta in modo esponenziale".
 

 

CASTEDDUONLINE.IT
Autore: Redazione Casteddu Online il 05/05/2015 13:39
 
 “Intendiamo rifondare le politiche di orientamento dell’Ateneo, promuovendo ciò che facciamo: è fondamentale che i ragazzi capiscano ciò che offre l’Università, non soltanto in termini di corsi di laurea, ma anche in termini di servizi, come laboratori, tirocini, opportunità di borse di studio, di soggiorni Erasmus. Lavoreremo per attivare master professionalizzanti nelle aziende, attivando una maggiore interazione con il territorio. E poi i dottorati di ricerca, le scuole di specializzazione, insieme e modalità nuove di incontro e comunicazione con gli studenti, che passano anche attraverso i social media”. Lo ha detto il Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, intervenendo questa mattina alla presentazione del nuovo Rapporto CIRD, nell’Aula magna dell’ex facoltà di Economia. “Quando si parla di orientamento – ha proseguito - non si percepisce l’importanza della motivazione che sta alla base delle scelte. Il punto spesso è scoprirla o sollecitarla, partendo dai primi anni di scuola. Più si anticipa lo stimolo, più avrà successo la proposta di percorsi di alta formazione. Certamente non aiuta l’assenza in Sardegna, per esempio, di musei scientifici o artistici interattivi, che stimolerebbero moltissimo la motivazione nei più piccoli”.
“E’ un mondo culturale che dobbiamo costruire – ha spiegato ancora il Rettore – Con l’aiuto della Regione dobbiamo impostare politiche che daranno risultati alla lunga. L’epigenetica ci dice che l’ambiente influenza moltissimo la persona: bene, l’Università è l’ambiente che dobbiamo far frequentare, aprendo le nostre lezioni e le nostre aule anche ai ragazzi più giovani. Solo così sarà possibile formare uno studente “aperto”, un cittadino di livello formativo importante”. La prof.ssa Del Zompo si è poi soffermata sui dati della Ricerca del CIRD, che indicano che per una parte rilevante di studenti all’impegno universitario si affiancherà il lavoro. “Se lavorare è una scelta obbligata perché lo studente è il perno della famiglia, è un conto. Ma se andare all’Università è un lusso – ha detto – dobbiamo porci seriamente il problema”. Infine “sarebbe un errore gravissimo assecondare le politiche nazionali, che non tengono conto che – se chiude un ateneo – la società intera rallenta in modo esponenziale”.
 
 
L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di martedì 5 maggio 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 16 - Edizione CA)
Viale Sant’Ignazio
Le scelte degli studenti: incontro con il rettore
 
Quali sono i fattori che influenzano le decisioni in materia scolastica e universitaria dei giovani studenti sardi è il tema in discussione (da una ricerca condotta dall’Ateneo) oggi alle 11 nell’aula magna dell’ex facoltà di Economia in viale Sant’ignazio 74. Sarà presentato il nuovo Rapporto Cird (Centro interdipartimentale ricerca didattica): “Dieci punti sulle transizioni scolastiche in Sardegna”. Alla discussione dei dati parteciperanno il rettore Maria del Zompo e l’assessore regionale alla Pubblica istruzione Claudia Firino. Il Report contiene i risultati della prima survey sulla scelta scolastica svolta a livello regionale sugli studenti delle scuole superiori. Base dell’indagine un campione di oltre 2700 studenti delle prime e delle quinte superiori, selezionati per tipologia di istituto e localizzazione geografica. In una Regione come la Sardegna in cui la dispersione scolastica costituisce una vera e propria emergenza, diventa sempre più importante comprendere i processi scolastici.
 

 
L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di venerdì 1 maggio 2015
Agenda Cagliari (Pagina 24 - Edizione CA)
In Breve
SCUOLA E DISEGUAGLIANZE
 
Martedì alle 11 nell’aula magna dell’ex facoltà di Economia, sarà presentato il nuovo rapporto Cird: “Dieci punti sulle transizioni scolastiche in Sardegna”. Parteciperanno il rettore, Maria del Zompo e l’Assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Claudia Firino. Saranno presentati i principali risultati della prima survey sulla scelta scolastica svolta a livello regionale sugli studenti delle scuole superiori. Base dell’indagine un campione di oltre 2700 studenti delle prime e delle quinte superiori. Il rapporto mette in luce la persistenza delle diseguaglianze sociali.
 

Orientamento universitario: una ricerca sulle scelte

Autore: Redazione Casteddu Online il 30/04/2015 10:35
 
Martedì 5 Maggio alle 11 nell’Aula magna dell’ex Facoltà di Economia (in via Sant’Ignazio 74) sarà presentato il nuovo Rapporto CIRD: “Dieci punti sulle transizioni scolastiche in Sardegna”. Alla presentazione e alla discussione dei dati parteciperanno il Magnifico Rettore, Maria del Zompo, e l’Assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Claudia Firino.
 
Il Report intende presentare i principali risultati della prima survey sulla scelta scolastica svolta a livello regionale sugli studenti delle scuole superiori. Base dell’indagine un campione di oltre 2700 studenti delle prime e delle quinte superiori, selezionati per tipologia di istituto e localizzazione geografica.
 
In una Regione come la Sardegna in cui la dispersione scolastica e il basso livello di competenze costituiscono una vera e propria emergenza, diventa sempre più importante comprendere i processi scolastici. In particolare, il rapporto mette in luce la persistenza delle diseguaglianze sociali specialmente di fronte alla scelta scolastica e a quella universitaria. I risultati della ricerca permettono di realizzare alcune riflessioni al fine di ripensare l’orientamento universitario.
 
Promossa e coordinata dal CIRD (Centro Interdipartimentale Ricerca Didattica), diretto dal prof. Marco Pitzalis, l’inchiesta è stata svolta nell’ambito del progetto “Transizioni scolastiche. Orientamento e scelte scolastiche e professionali” finanziato dalla Regione Sardegna (L.R. 7/2007 ‘Promozione della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica in Sardegna’). Promosso dal CIRD dell’Università di Cagliari e dal Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università di Sassari, il progetto nasce con l’intento di studiare il fenomeno della transizione scolastica e dei percorsi di scelta, sia scolastici che lavorativi, degli studenti sardi in una prospettiva multidisciplinare e quanti-qualitativa. Obiettivo del report è fornire un quadro di conoscenze utili all’impostazione di politiche scolastiche e dell’orientamento per tutti gli stakeholders e i policy makers presenti sul territorio della Regione Sardegna.
 

 

 

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