L’Unione Sarda di mercoledì 6 maggio 2015
Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
Del Zompo: «Tutte le offerte di un ateneo moderno»
UNIVERSITÀ. Diplomati in calo, cresce l’abbandono tra il primo e il secondo anno
Sulla carta si chiama orientamento, nella realtà sembra disorientare gli studenti. Negli ultimi dieci anni il numero dei diplomati in Sardegna è calato del 30%. Sei diplomati su dieci si iscrivono all’università ma, tra il primo e il secondo anno, la percentuale di abbandoni supera il 29 %. E tanti dichiarano di non essere soddisfatti della scelta del percorso di studi e degli universitari-lavoratori.
Sono alcuni dei dati emersi durante la presentazione del nuovo rapporto Cird (Centro interdipartimentale per la ricerca didattica) illustrato ieri nell’aula magna dell’ex facoltà di Economia. «Intendiamo rifondare le politiche di orientamento dell’Ateneo», commenta il rettore Maria Del Zompo. «È fondamentale che i ragazzi capiscano ciò che offre l’Università, non soltanto in termini di corsi di laurea ma anche per quanto riguarda i servizi, come laboratori, tirocini, borse di studio, soggiorni Erasmus». Del Zompo sogna un ateneo moderno con «modalità nuove di incontro e comunicazione con gli studenti che passano anche attraverso i social media», nel frattempo si scontra con la realtà: «Quando si parla di orientamento non si percepisce l’importanza della motivazione che sta alla base delle scelte. Certo non aiuta l’assenza di musei scientifici o artistici interattivi, che stimolerebbero la motivazione nei più piccoli».
Su quanto emerge dal Rapporto non ha dubbi: «Se lavorare è una scelta obbligata perché lo studente è il perno della famiglia, è un conto. Ma se andare all’Università è un lusso dobbiamo porci il problema». Attorno al tavolo c’è anche l’assessore regionale alla Pubblica istruzione Claudia Firino: «La situazione è difficile e la dispersione scolastica ha raggiunto dimensioni drammatiche. Purtroppo in Sardegna non accenna a fermarsi. Abbiamo preparato un progetto dettagliato per cercare di uscire dall’inerzia che ultimamente ha caratterizzato il settore dell’istruzione. Ma la Regione non può agire da sola, è necessaria una sinergia tra tutti gli enti e le istituzioni».
Sara Marci
La Nuova Sardegna di mercoledì 6 maggio 2015
Cagliari24Ore – pagina 11
UNIVERSITA’
Il rettore: «Rifondiamo
le politiche di orientamento»
CAGLIARI “Intendiamo rifondare le politiche di orientamento dell’Ateneo, promuovendo ciò che facciamo: è fondamentale che i ragazzi capiscano ciò che offre l’Università non solo in termini di corsi di laurea, ma di servizi, cercheremo occasioni di incontro e comunicazione con gli studenti, che passano anche attraverso i social media”. Lo ha detto il Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, intervenendo questa mattina alla presentazione del nuovo Rapporto Cird, Centro interdipartimentale per la ricerca. “Quando si parla di orientamento – ha proseguito- non si percepisce l’importanza della motivazione che sta alla base delle scelte. Il punto spesso è scoprirla o sollecitarla, partendo dai primi anni di scuola. Più si anticipa lo stimolo, più avrà successo la proposta di percorsi di alta formazione. Certamente - ha sottolineato il rettore - non aiuta l’assenza in Sardegna, per esempio, di musei scientifici o artistici interattivi, che stimolerebbero moltissimo la motivazione nei più piccoli”.
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ANSA
Università: Del Zompo, rifondiamo politiche di orientamento
Rettore Cagliari punta su motivazioni ragazzi e master aziendali
CAGLIARI
(ANSA) - CAGLIARI, 5 MAG - "Intendiamo rifondare le politiche di orientamento dell’Ateneo, promuovendo ciò che facciamo: è fondamentale che i ragazzi capiscano ciò che offre l’Università, non soltanto in termini di corsi di laurea, ma anche in termini di servizi, come laboratori, tirocini, opportunità di borse di studio, di soggiorni Erasmus". Lo ha detto il Rettore di Cagliari, Maria Del Zompo, intervenendo alla presentazione del nuovo Rapporto Cird, nell’Aula magna dell’ex facoltà di Economia. "Lavoreremo - ha annunciato - su master professionalizzanti nelle aziende, attivando una maggiore interazione con il territorio. E poi i dottorati di ricerca, le scuole di specializzazione, insieme e modalità nuove di incontro e comunicazione con gli studenti, che passano anche attraverso i social media". Una politica culturale, ha spiegato Del Zompo, che va impostata partendo da lontano. "Quando si parla di orientamento - ha chiarito il Rettore - non si percepisce l’importanza della motivazione che sta alla base delle scelte. Il punto spesso è scoprirla o sollecitarla, partendo dai primi anni di scuola. Più si anticipa lo stimolo, più avrà successo la proposta di percorsi di alta formazione. Certamente non aiuta l’assenza in Sardegna, per esempio, di musei scientifici o artistici interattivi, che stimolerebbero moltissimo la motivazione nei più piccoli". Del Zompo si è poi soffermata sui dati della Ricerca del Cird, che indicano che per una parte rilevante di studenti all’impegno universitario si affiancherà il lavoro. "Se lavorare è una scelta obbligata perché lo studente è il perno della famiglia, è un conto. Ma se andare all’Università è un lusso - ha detto - dobbiamo porci seriamente il problema". Infine: "sarebbe un errore gravissimo assecondare le politiche nazionali, che non tengono conto che, se chiude un ateneo, la società intera rallenta in modo esponenziale". (ANSA).
SARDEGNAOGGI.IT
CAGLIARI - "Intendiamo rifondare le politiche di orientamento dell’Ateneo, promuovendo ciò che facciamo: è fondamentale che i ragazzi capiscano ciò che offre l’Università, non soltanto in termini di corsi di laurea, ma anche in termini di servizi, come laboratori, tirocini, opportunità di borse di studio, di soggiorni Erasmus. Lavoreremo per attivare master professionalizzanti nelle aziende, attivando una maggiore interazione con il territorio. E poi i dottorati di ricerca, le scuole di specializzazione, insieme e modalità nuove di incontro e comunicazione con gli studenti, che passano anche attraverso i social media". Lo ha detto il Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, intervenendo questa mattina alla presentazione del nuovo Rapporto Cird, nell’Aula magna dell’ex facoltà di Economia. "Quando si parla di orientamento – ha proseguito - non si percepisce l’importanza della motivazione che sta alla base delle scelte. Il punto spesso è scoprirla o sollecitarla, partendo dai primi anni di scuola. Più si anticipa lo stimolo, più avrà successo la proposta di percorsi di alta formazione. Certamente non aiuta l’assenza in Sardegna, per esempio, di musei scientifici o artistici interattivi, che stimolerebbero moltissimo la motivazione nei più piccoli".
"E’ un mondo culturale che dobbiamo costruire – ha spiegato ancora il Rettore – Con l’aiuto della Regione dobbiamo impostare politiche che daranno risultati alla lunga. L’epigenetica ci dice che l’ambiente influenza moltissimo la persona: bene, l’Università è l’ambiente che dobbiamo far frequentare, aprendo le nostre lezioni e le nostre aule anche ai ragazzi più giovani. Solo così sarà possibile formare uno studente "aperto", un cittadino di livello formativo importante". Del Zompo si è poi soffermata sui dati della Ricerca del Cird, che indicano che per una parte rilevante di studenti all’impegno universitario si affiancherà il lavoro. "Se lavorare è una scelta obbligata perché lo studente è il perno della famiglia, è un conto. Ma se andare all’Università è un lusso – ha detto – dobbiamo porci seriamente il problema". Infine "sarebbe un errore gravissimo assecondare le politiche nazionali, che non tengono conto che – se chiude un ateneo – la società intera rallenta in modo esponenziale".
CAGLIARIPAD.IT
"Intendiamo rifondare le politiche di orientamento dell’Ateneo, promuovendo ciò che facciamo: è fondamentale che i ragazzi capiscano ciò che offre l’Università, non soltanto in termini di corsi di laurea, ma anche in termini di servizi, come laboratori, tirocini, opportunità di borse di studio, di soggiorni Erasmus". Lo ha detto il Rettore di Cagliari, Maria Del Zompo, intervenendo alla presentazione del nuovo Rapporto Cird, nell’Aula magna dell’ex facoltà di Economia.
"Lavoreremo - ha annunciato - su master professionalizzanti nelle aziende, attivando una maggiore interazione con il territorio. E poi i dottorati di ricerca, le scuole di specializzazione, insieme e modalità nuove di incontro e comunicazione con gli studenti, che passano anche attraverso i social media". Una politica culturale, ha spiegato Del Zompo, che va impostata partendo da lontano. "Quando si parla di orientamento - ha chiarito il Rettore - non si percepisce l’importanza della motivazione che sta alla base delle scelte.
Il punto spesso è scoprirla o sollecitarla, partendo dai primi anni di scuola. Più si anticipa lo stimolo, più avrà successo la proposta di percorsi di alta formazione. Certamente non aiuta l’assenza in Sardegna, per esempio, di musei scientifici o artistici interattivi, che stimolerebbero moltissimo la motivazione nei più piccoli".
Del Zompo si è poi soffermata sui dati della Ricerca del Cird, che indicano che per una parte rilevante di studenti all’impegno universitario si affiancherà il lavoro. "Se lavorare è una scelta obbligata perché lo studente è il perno della famiglia, è un conto. Ma se andare all’Università è un lusso - ha detto - dobbiamo porci seriamente il problema". Infine: "sarebbe un errore gravissimo assecondare le politiche nazionali, che non tengono conto che, se chiude un ateneo, la società intera rallenta in modo esponenziale".
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CASTEDDUONLINE.IT
Autore: Redazione Casteddu Online il 05/05/2015 13:39
“Intendiamo rifondare le politiche di orientamento dell’Ateneo, promuovendo ciò che facciamo: è fondamentale che i ragazzi capiscano ciò che offre l’Università, non soltanto in termini di corsi di laurea, ma anche in termini di servizi, come laboratori, tirocini, opportunità di borse di studio, di soggiorni Erasmus. Lavoreremo per attivare master professionalizzanti nelle aziende, attivando una maggiore interazione con il territorio. E poi i dottorati di ricerca, le scuole di specializzazione, insieme e modalità nuove di incontro e comunicazione con gli studenti, che passano anche attraverso i social media”. Lo ha detto il Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, intervenendo questa mattina alla presentazione del nuovo Rapporto CIRD, nell’Aula magna dell’ex facoltà di Economia. “Quando si parla di orientamento – ha proseguito - non si percepisce l’importanza della motivazione che sta alla base delle scelte. Il punto spesso è scoprirla o sollecitarla, partendo dai primi anni di scuola. Più si anticipa lo stimolo, più avrà successo la proposta di percorsi di alta formazione. Certamente non aiuta l’assenza in Sardegna, per esempio, di musei scientifici o artistici interattivi, che stimolerebbero moltissimo la motivazione nei più piccoli”.
“E’ un mondo culturale che dobbiamo costruire – ha spiegato ancora il Rettore – Con l’aiuto della Regione dobbiamo impostare politiche che daranno risultati alla lunga. L’epigenetica ci dice che l’ambiente influenza moltissimo la persona: bene, l’Università è l’ambiente che dobbiamo far frequentare, aprendo le nostre lezioni e le nostre aule anche ai ragazzi più giovani. Solo così sarà possibile formare uno studente “aperto”, un cittadino di livello formativo importante”. La prof.ssa Del Zompo si è poi soffermata sui dati della Ricerca del CIRD, che indicano che per una parte rilevante di studenti all’impegno universitario si affiancherà il lavoro. “Se lavorare è una scelta obbligata perché lo studente è il perno della famiglia, è un conto. Ma se andare all’Università è un lusso – ha detto – dobbiamo porci seriamente il problema”. Infine “sarebbe un errore gravissimo assecondare le politiche nazionali, che non tengono conto che – se chiude un ateneo – la società intera rallenta in modo esponenziale”.