L’appuntamento, promosso dall’Ateneo di Cagliari in collaborazione con quello di Madrid, Comune e Mediatori mediterranei, si svolgerà in parallelo con l’Uned, l’Università spagnola dove è prevista una giornata di formazione analoga. “L’obiettivo è quello di formare e promuovere la nuova figura professionale del mediatore - ha evidenziato il professor Carlo Pilia, organizzatore dell’iniziativa, come riportato dall’ANSA - che secondo le normative internazionali dovrebbe aiutare in maniera imparziale le parti in conflitto. È una tecnica molto antica di soluzione dei conflitti che a differenza di quella affidata ai giudici, non attribuisce al mediatore nessun potere di decisione, ma sviluppa la capacità di dialogo e accompagna le parti verso un accordo amichevole. Con un giudice, con una decisone calata dall’alto finisce la lite ma non il conflitto, con il dialogo si possono ottenere risultati migliori”.

 

Ma non solo: “Noi vogliamo creare una dinamica di relazioni con gli altri Paesi dell’area mediterranea - ha aggiunto Pilia - abbiamo avviato la collaborazione con la Spagna, ma abbiamo già contatti con Francia e Portogallo”. La locandina, infatti, è stata tradotta in sardo e nelle lingue del Mediterraneo. L’importanza della mediazione è confermata anche dal numero di "controversie" affrontate dall’associazione Mediatori del Mediterraneo Onlus (nell’ultimo anno sono state 700, sui temi più svariati, dai problemi di vicinato o di condominio a quelli tra familiari per eredità), e dal master telematico con un centinaio di iscritti che vede la collaborazione tra l’Università di Cagliari e quella spagnola.

 

All’incontro di mercoledì, che inizierà alle 9.30, interverranno fra gli altri il sindaco Massimo Zedda, i rappresentanti dell’Università Paola Piras e Francesco Sitzia, il questore Filippo Dispenza, il presidente dell’Assostampa Celestino Tabasso, il console onorario di Francia Andrea Dore, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Francesco Feliziani e i rappresentati di varie associazioni.

 

 

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