L’iniziativa punta a superare il digital divide, uno dei problemi principali per l’introduzione di tecnologie innovative in agricoltura. Secondo l’assessorato regionale competente, in Sardegna il grado di penetrazione delle ICT nelle aziende agricole e pastorali sarebbe del solo 3%, contro il 30% della media UE. Occorre iniziare una massiccia campagna di formazione informatica per i nostri imprenditori affinché siano in grado di utilizzare gli strumenti che la rivoluzione della conoscenza mette a disposizione anche di questo fondamentale comparto produttivo.

 

Sensibile a questo tema, la Regione, attraverso l’Agenzia Laore, a valere sui fondi del PSR in scadenza, ha varato il Progetto TISAA (Tecnologie ICT a Supporto dell’Azienda Agricola), finalizzato alla realizzazione di un insieme di Interventi informativi rivolti agli operatori del settore agricolo e alimentare allo scopo di accrescere e migliorare il grado di diffusione delle conoscenze e competenze sull’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nel settore agricolo e alimentare.

 

La gara pubblica è stata vinta nel mese di giugno dal Consorzio Interuniversitario Unitel Sardegna, costituito dalle Università di Cagliari e Sassari, e prevede la formazione con strumenti e-learning blended, erogati su tutto il territorio regionale attraverso 70 interventi formativi, di circa duemila operatori dei settori agricolo, alimentare e rurale.

 

Il Consorzio Unitel Sardegna, per ottenere il miglior livello di qualificazione dell’offerta formativa ai fini dell’aggiudicazione, si è avvalso della collaborazione di docenti provenienti dal Dipartimento di Informatica e Matematica dell’Università di Cagliari, coordinate dal professor Gianni Fenu, e dal Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, coordinate dal professor Giuseppe Pulina.