A 200 anni dalla morte resta irraggiungibile la capacità artistica di Clemente Susini. Resoconto, foto e rassegna stampa sul convegno
24 September 2014

 

Il 23 settembre nell’Aula Magna del Rettorato dell’Ateneo cagliaritano Convegno in onore di Clemente Susini (1754-1814), Autore delle Cere Anatomiche dell’Università di Cagliari, nel II Centenario della Morte




 
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di Sergio Nuvoli
 
Cagliari, 24 settembre 2014 – “Ci sono tante cose del lavoro del Susini che non riesco ancora a capire”. Non si è nascosta Eleanor Crook, ieri pomeriggio, parlando con sincerità ai partecipanti al convegno organizzato dal professor Alessandro Riva nell’Aula Magna del Rettorato per i 200 anni dalla morte del ceroplasta co-autore delle Cere del Museo dell’Ateneo. La scultrice inglese – non certo l’unico piatto forte di una giornata di lavori di altissimo livello - ha elencato i misteri della collezione cagliaritana, in un viaggio alla scoperta del fascino di un’opera senza tempo: “Primo fra tutti – ha spiegato – mi colpisce la pulizia delle cere del Susini, che certamente lavoravo in un ambiente non tra i più puliti”.
 
Citando la riproduzione del fegato, Crook ha aggiunto “non sarei in grado di riprodurre quello che ha fatto Susini, per via dei materiali e dei metodi utilizzati: l’organo rappresentato è aperto come un uovo di Pasqua, si vede dentro, ma dall’esterno sembra ancora vivo”. Citata anche la cera di un cranio: “mostra al visitatore l’anatomia interna con una precisione elevatissima, ma Susini dice di non aver usato calchi”.
 
Un genio senza eguali, quello descritto dalla ceroplasta che ha eseguito un delicatissimo intervento di restauro su alcune cere esposte in Cittadella: “Susini – ha rimarcato – deve aver potuto utilizzare tantissimi corpi come modelli, perché marciscono velocemente e vanno sostituiti. Ma lui è riuscito a ricreare i modelli, dando a ciascuno una personalità: è come se le cere del Susini chiedessero a chi le guarda un aiuto per tornare in vita. E’ la capacità artistica che va oltre l’anatomia che li rende unici. Amo e ammiro questa collezione piena di misteri tecnici difficili da risolvere”.
 
I lavori si sono conclusi con l’intervento di Pinuccio Sciola e le sue pietre sonore.

Vedi un frammento del video dell’intervento:

 
 
La manifestazione, organizzata dal Museo delle Cere Anatomiche, ha lo scopo di celebrare i duecento anni dalla morte del celebre Ceroplasta fiorentino Clemente Susini (Firenze, 1754 - Firenze, 22 settembre1814), autore insieme all’Anatomista Francesco Antonio Boi (Olzai,1767 - Cagliari, 1855) delle Cere Anatomiche realizzate nel 1803 -1805 nel Museo di La Specola in Firenze.
 
La collezione cagliaritana rappresenta, fra quelle prodotte in Firenze, l’unica in cui le vetrine recano la firma di Clemente Susini. Essa fu acquistata da Carlo Felice di Savoia Viceré di Sardegna e, giunta a Cagliari nel 1806, fu poi donata, nel 1857, all’Università di Cagliari e posta sotto la tutela del Professore di Anatomia. Dal 1991, per iniziativa del Prof. Riva e del Rettore pro tempore Duilio Casula, è in esposizione permanente nel locale collocato nella Cittadella Museale di Cagliari. Verranno resi noti e commentati i risultati dei recenti studi, condotti nell’ambito del Museo, che hanno dimostrato che le Cere cagliaritane, ormai famose in tutto il mondo, splendida espressione della maturità artistica di Susini e del suo dialogo col Boi, sono rimaste praticamente sconosciute, al di fuori della Sardegna fino al secondo dopoguerra, proprio perché firmate da Susini.
 
Dagli studi condotti nel Museo di Cagliari (Riva et al., 2010), è risultato, infatti, che tutte le altre collezioni realizzate a La Specola, raccolta fiorentina compresa, erano note fino ai primi anni ‘50 del XX secolo e lo sono ancora per quelle presenti nell’Europa del nord, come “Cere del Fontana” dal nome del fondatore del Museo di La Specola (Riva e Conti, 2014). Abbiamo appurato che Clemente Susini, oggi ritenuto il più grande dei ceroplasti, era, al di fuori della Sardegna, virtualmente ignoto in Italia e nel mondo come risulta dall’articolo sulle Cere di La Specola, apparso sulla terza pagina del Corriere della Sera del 18 gennaio 1939, in cui il noto medico-scrittore Corrado Tumiati (Ferrara, 1885 - Firenze 1967) sfida il lettore a trovare “notizie su Clemente Susini, pittore e scultore, in tutte le enciclopedie del mondo”. La figura del Susini, finalmente riconosciuto come grande artista e vero autore delle Cere fiorentine emerge solo in seguito alla pubblicazione del saggio su Clemente Susini, Francesco Antonio Boi e le Cere di La Specola, opera postuma di Luigi Castaldi (Pistoia 1890 - Firenze 1945) già Professore di Anatomia a Cagliari e pubblicata nel 1947, malgrado le ristrettezze del periodo post-bellico, col contributo delle Università di Cagliari e Firenze e ancor oggi ritenuto un capolavoro insuperato della Storia della Ceroplastica Anatomica (Riva, 2014, Le Cere Vive, a cura di Ugo Pastorino, Franco Maria Ricci, Bologna).
 
Il workshop ha anche lo scopo di sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica e le Autorità Sarde e Nazionali sull’importanza di un museo, famoso in tutto il mondo, al fine che vengano finalmente concessi all’Università di Cagliari, dagli Enti territoriali e dallo Stato, risorse finanziarie e di personale analoghe a quelle accordate a musei di simile rilievo in altre Regioni, anche in considerazione dell’età avanzata del responsabile del Museo (76 anni) e del fatto che non sono presenti altri addetti a parte un portiere retribuito dall’Università.
 
Al convegno, patrocinato dall’Università di Cagliari e dalla Società Italiana di Anatomia, saranno presenti Il Magnifico Rettore dell’Università di Cagliari Professor Giovanni Melis e i Rettori di Firenze e di Sassari.
 
Tra i relatori hanno assicurato la loro presenza Eleanor Crook (www.eleanorcrook.com) e Martin Kemp famoso per i suoi studi su anatomia e arte (www.martinjkemp.com). Verrà anche presentato il libro: “Le Cere Vive” pubblicato per iniziativa del noto chirurgo Ugo Pastorino, appassionato di ceroplastica e Direttore della divisione di Chirurgia Toracica dell’Istituto Tumori di Milano. Tale volume bilingue: italiano/inglese, oltre a contenere una serie di saggi di carattere storico, artistico e scientifico raccolti e curati dal Pastorino, è illustrato dalle magnifiche fotografie delle Cere di La Specola eseguite da Aurelio Amendola famoso per i servizi fotografici su Michelangelo. Il libro è introdotto dalla prefazione di Philippe Daverio ed è stampato da Franco Maria Ricci.
 
testo di Alessandro Riva,
Responsabile e fondatore del Museo “Raccolta delle Cere Anatomiche di Clemente Susini” dell’Università di Cagliari (pacs.unica.it/cere).
 

 
Cagliari, 19 settembre 2014 - Ci sarà anche Martin Kemp al Congresso nel 200mo anniversario della morte di Clemente Susini, artefice delle Cere anatomiche dell’Università di Cagliari e modellatore della Collezione di Cere de La Specola di Firenze, in programma martedì 23 settembre dalle 9.30 nell’Aula Magna del Palazzo del Rettorato di Cagliari.
 
Kemp (nella foto in alto), che interverrà ai lavori alle 12, è riconosciuto come il massimo esperto mondiale di Leonardo da Vinci, e oggi insegna Storia dell’arte a Oxford. Ha curato la famosa mostra “Leonardo da Vinci” del 1989 a Londra ed è l’ideatore del progetto “Universal Leonardo”, che mira a mettere in rete tutte le mostre e in genere tutte le risorse culturali che riguardano il grande genio.
 
Ma Kemp è noto soprattutto per aver curato il cd-rom del Codice Leicester per conto di Bill Gates, una raccolta di disegni e scritti di Leonardo da Vinci comprendente 36 fogli databili tra il 1504 e il 1508, che il fondatore della Microsoft acquistò nel 1994 per più di 30 milioni di dollari.
 
In italiano ha pubblicato “Leonardo da Vinci: le mirabili operazioni della natura e dell’uomo” (Mondadori, 1982); ha curato inoltre la nuova edizione del celebre “Leonardo” di Kennet Clark e ha pubblicato “Lezioni dell’occhio. Leonardo da Vinci discepolo dell’esperienza” (Vita e Pensiero, 2004).
 
Al congresso di martedì interverrà, tra gli altri, anche Eleanor Crook, una scultrice e artista molto nota specializzata in modelli anatomici di cera e chirurgici: durante i lavori dimostrerà dal vivo alcune delle tecniche utilizzate per realizzare i suoi lavori, veri e propri modelli anatomici straordinariamente accurati e realistici. Crook (nella foto in basso) insegna Arte e anatomia al Royal College of Art di Londra: tra i suoi studi più recenti, anche lo sviluppo dell’integrazione dei sistemi elettronici animatronics nelle sculture. Lavora con la cera, con il legno e la gomma siliconica ed è una appassionata studiosa del rapporto tra arte e professione medica.
 
La collezione cagliaritana delle Cere rappresenta, fra quelle prodotte nel capoluogo toscano, l’unica in cui le vetrine recano la firma di Clemente Susini. Fu acquistata da Carlo Felice di Savoia Viceré di Sardegna e, giunta a Cagliari nel 1806, fu donata nel 1857 all’Università di Cagliari e posta sotto la tutela del Professore di Anatomia. Dal 1991, per iniziativa del professor Alessandro Riva e del Rettore dell’epoca Duilio Casula, è in esposizione permanente nella Cittadella dei Musei di Cagliari.
 
Durante il convegno saranno resi noti e commentati i risultati dei recenti studi, condotti nell’ambito del Museo, che hanno dimostrato che le Cere cagliaritane, ormai famose in tutto il mondo, splendida espressione della maturità artistica di Susini e del suo dialogo col Boi, sono rimaste praticamente sconosciute al di fuori della Sardegna fino al secondo dopoguerra proprio perché firmate da Susini. Dagli studi condotti nel Museo di Cagliari (Riva et al., 2010), è risultato, infatti, che tutte le altre collezioni realizzate a La Specola, raccolta fiorentina compresa, erano note fino ai primi anni ‘50 del XX secolo e lo sono ancora per quelle presenti nell’Europa del nord, come “Cere del Fontana” dal nome del fondatore del Museo di La Specola (Riva e Conti, 2014).
 

 
 
Sergio Nuvoli - (foto Francesco Cogotti)
 
Cagliari, 22 settembre 2014 – Una visita guidata di assoluto riguardo e con un cicerone d’eccezione, quella riservata dall’Università di Cagliari al più grande esperto mondiale di Leonardo da Vinci, Martin Kemp, in città per partecipare ai lavori del Congresso internazionale in occasione dei 200 anni dalla morte di Clemente Susini, coautore delle Cere conservate alla Cittadella dei Musei. Il professor Alessandro Riva, docente emerito di Anatomia umana, ha accompagnato Kemp tra le preziose teche dell’esposizione, in una domenica mattina assolata come non mai. Storia e arte, anatomia e vicenda umana si sono mirabilmente intrecciate in una visita svolta con passione e curiosità.
 
L’autore inglese ha sottolineato la “completezza” della mostra, e ha evidenziato quanto “il lavoro del Susini sia stato molto accurato, nel rappresentare le varie parti del corpo umano”. Lo studioso ha trascorso quasi due ore nei locali della Mostra, ammirando in particolare le teche con i modelli delle mani e dei tendini, sul quale si è soffermato a lungo. A fare bella mostra di sé, alle pareti, anche il poster di una mostra organizzata anni fa da Kemp, che raffigura – stilizzata – l’immagine di una delle cere esposte, inviata a suo tempo dal professor Riva: “A quel lavoro – ha rimarcato lo studioso di Leonardo – si è ispirato anche il cantante Robbie Williams, per un video che fece molto discutere (Rock Dj, ndr)”.
 
Ormai è tutto pronto: l’inizio del congresso per ricordare i 200 anni dalla morte di Clemente Susini è per domani alle 9.30.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

UFFICIO STAMPA ATENEO - ufficiostampa@amm.unica.it - riferimento per la stampa Sergio Nuvoli -  070 6752216

RASSEGNA STAMPA (cliccando sul titolo si viene trasportati al sito con la notizia, ove disponibile)


L’Unione Sarda di martedì 23 settembre 2014
Cultura (Pagina 41 - Edizione CA)
Estetica e filosofia “fuse” nelle cere di Susini
Convegno Lo storico Kemp a Cagliari per i 200 anni della scomparsa dell’anatomista
 
«Queste opere sono un connubio di estetica e filosofia», dice Martin Kemp davanti alle cere di Clemente Susini. Storico dell’arte, docente a Oxford, laureato a Cambridge e specializzato in Scienze Naturali, il professore è ritenuto il massimo esperto di Leonardo da Vinci e ha curato il cd-rom del Codice Leicester per conto di Bill Gates. Ha osservato in silenzio il contenuto delle teche in legno, originali come le etichette autografe vergate dall’autore e i panni bianchi stesi sul fondo. Ha passato in rivista teste, tronchi, apparati riproduttori soffermandosi sui particolari. Il reticolo dei nervi e dei tendini, cuore, cervello, tutti gli organi di una lezione di anatomia d’impressionante realismo.
Le cere di Clemente Susini furono realizzate tra il 1803 e il 1905 nel laboratorio della Specola, a Firenze. A commissionarle fu Carlo Felice di Savoia e a contattare lo scultore e anatomista fu un valente medico, Francesco Antonio Boi. Non badò a spese, il Viceré. Volle che la collezione, destinata al suo palazzo, fosse realizzata nei materiali migliori, cera d’api e cocciniglie cinesi e giapponesi. «Furono fuse a 55 gradi, per questo sono così resistenti», spiega il professor Alessandro Riva, custode e cultore della rara raccolta donata nel 1957 e allestita alla Cittadella dal 1991, durante il rettorato di Duilio Casula. E racconta al collega inglese la storia della sua nascita, l’interesse scientifico che ricopre, la sua fama nel mondo dopo un periodo di oblio e il pericolo che possa essere in futuro essere accantonata o restituita alla polvere di un magazzino. Martin Kemp, assorto nella contemplazione, così commenta: «Questi corpi ci fanno riflettere sulla condizione umana, non si limitano a descrivere ma fondono l’intento creativo con la precisione del dettaglio. Gli studi anatomici, del resto, sono nati dall’arte. Leonardo fu il primo a iniettare cera in un cranio, ricavandone il calco».
A far capire ai visitatori il rapporto tra il visibile e il nascosto, la locandina di una mostra curata a Londra da Martin Kemp nel 2001 alla Hayward Gallery. “Spectacular Bodies. Arte e scienza del corpo umano da Leonardo a oggi” scelse l’immagine di un individuo di sesso maschile con la maglietta sollevata sul torace dissezionato a metà. «Robbie Williams mi ha rubato l’idea, si è fatto fotografare con la giacca aperta». Poi, lo studioso si ferma, confronta le dita della sua mano a un modello in cera, le chiude, trova una perfetta corrispondenza . E riassume con poche parole il significato di ciò che ha visto «Metafora e dramma su letto di seta».
Oggi, nell’Aula Magna dell’Ateneo, sarà uno degli ospiti di rango al congresso organizzato in occasione dei duecento anni dalla morte di Clemente Susini. Assisterà dunque anche alla dimostrazione pratica di Eleanor Crook, medical artist che plasma sculture in cera, legno e silicone dai tratti patologici. Il suo intervento è un omaggio ai ricercatori del passato. S’intitola infatti “Ars est celare artem. The mimetic techniques of Clemente Susini”.
Pinuccio Sciola parlerà di un argomento che ben conosce, “Le Pietre Vive e la loro anatomia”. Dopo l’apertura del Rettore Giovanni Melis, il workshop prevede il contributo del professore emerito della Facoltà di Medicina Alessandro Riva e la presentazione del libro di Ugo Pastorino, direttore della Divisione di Chirurgia Toracica di Milano. Martin Kemp disserterà sul tema “Tradition of performance in anatomical representations from the Renaissance to Susini”. A seguire la relazione di Fausto Barbagli, presidente dell’associazione nazionale Musei Scientifici La Specola. Roberta Ballestriero (The open University, Manchester) metterà a confronto i capolavori della raccolta cagliaritana con le cere londinesi di Joseph Towne. E ancora, gli apporti di Maurizio Rippa Bonati, cattedratico della Storia della Medicina a Padova, e di Claudia Corti, curatrice del Museo La Specola.
Alessandra Menesini
 

 
Università: a Cagliari massimo esperto di Leonardo
Per 200/o anniversario morte Susini, autore cere anatomiche
CAGLIARI
 
(ANSA) - CAGLIARI, 19 SET - Anche il massimo esperto di Leonardo Da Vinci sarà a Cagliari martedì prossimo per il Congresso del 200/o anniversario della morte di Clemente Susini, artefice delle Cere anatomiche dell’Università di Cagliari e modellatore della Collezione di Cere de La Specola di Firenze. Kemp, docente di storia dell’arte a Oxford, ha curato la mostra "Leonardo da Vinci" del 1989 a Londra ed è l’ideatore del progetto "Universal Leonardo". Kemp è noto soprattutto per aver curato il cd-rom del Codice Leicester per conto di Bill Gates, una raccolta di disegni e scritti di Leonardo da Vinci comprendente 36 fogli databili tra il 1504 e il 1508, che il fondatore della Microsoft acquistò nel 1994 per più di 30 milioni di dollari. Al congresso di martedì interverrà, tra gli altri, anche Eleanor Crook, una scultrice e artista molto nota specializzata in modelli anatomici di cera e chirurgici: dimostrerà dal vivo alcune delle tecniche utilizzate per realizzare i suoi lavori, veri e propri modelli anatomici straordinariamente accurati e realistici. Crook insegna Arte e anatomia al Royal College of Art di Londra. (ANSA).
 

 
Università Cagliari, convegno sulle cere: ci sarà anche Martin Kemp
Ci sarà anche Martin Kemp al Congresso nel 200mo anniversario della morte di Clemente Susini, artefice delle Cere anatomiche dell’Università di Cagliari e modellatore della Collezione di Cere de La Specola di Firenze, in programma martedì 23 settembre dalle 9.30 nell’Aula Magna del Palazzo del Rettorato di Cagliari.
Autore: Redazione Casteddu Online il 19/09/2014 12:21
 
Ci sarà anche Martin Kemp al Congresso nel 200mo anniversario della morte di Clemente Susini, artefice delle Cere anatomiche dell’Università di Cagliari e modellatore della Collezione di Cere de La Specola di Firenze, in programma martedì 23 settembre dalle 9.30 nell’Aula Magna del Palazzo del Rettorato di Cagliari.
Kemp, che interverrà ai lavori alle 12, è riconosciuto come il massimo esperto mondiale di Leonardo da Vinci, e oggi insegna Storia dell’arte a Oxford. Ha curato la famosa mostra “Leonardo da Vinci” del 1989 a Londra ed è l’ideatore del progetto “Universal Leonardo”, che mira a mettere in rete tutte le mostre e in genere tutte le risorse culturali che riguardano il grande genio. Ma Kemp è noto soprattutto per aver curato il cd-rom del Codice Leicester per conto di Bill Gates, una raccolta di disegni e scritti di Leonardo da Vinci comprendente 36 fogli databili tra il 1504 e il 1508, che il fondatore della Microsoft acquistò nel 1994 per più di 30 milioni di dollari.In italiano ha pubblicato “Leonardo da Vinci: le mirabili operazioni della natura e dell’uomo” (Mondadori, 1982); ha curato inoltre la nuova edizione del celebre “Leonardo” di Kennet Clark e ha pubblicato “Lezioni dell’occhio. Leonardo da Vinci discepolo dell’esperienza” (Vita e Pensiero, 2004).
Al congresso di martedì interverrà, tra gli altri, anche Eleanor Crook, una scultrice e artista molto nota specializzata in modelli anatomici di cera e chirurgici: durante i lavori dimostrerà dal vivo alcune delle tecniche utilizzate per realizzare i suoi lavori, veri e propri modelli anatomici straordinariamente accurati e realistici. Crook insegna Arte e anatomia al Royal College of Art di Londra: tra i suoi studi più recenti, anche lo sviluppo dell’integrazione dei sistemi elettronici animatronics nelle sculture. Lavora con la cera, con il legno e la gomma siliconica ed è una appassionata studiosa del rapporto tra arte e professione medica.
 

 
L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di martedì 16 settembre 2014
Cronaca di Cagliari (Pagina 16 - Edizione CA)
Un congresso sulle cere anatomiche
RETTORATO. L’evento in ricordo del celebre maestro Susini
 
Un congresso per celebrare i 200 anni dalla morte del celebre ceroplasta fiorentino Clemente Susini, autore - insieme all’anatomista Francesco Antonio Boi - delle cere anatomiche realizzate tra il 1803 e il 1805 nel museo di La Specola in Firenze. L’evento si terrà il 23 settembre, in Rettorato.
Al convegno - organizzato dal Museo delle cere anatomiche di Cagliari e patrocinato dall’Università e dalla Società Italiana di Anatomia - saranno presenti il rettore di Cagliari Giovanni Melis e i suoi omologhi di Firenze e Sassari. Tra i relatori, hanno assicurato la loro presenza, Eleanor Crook (www.eleanorcrook.com) e Martin Kemp famoso per i suoi studi su anatomia e arte (www.martinkemp.com). Durante i lavori sarà anche presentato il libro “Le cere vive” pubblicato per iniziativa del noto chirurgo Ugo Pastorino, appassionato di ceroplastica e Direttore della divisione di Chirurgia Toracica dell’Istituto Tumori di Milano. L’inizio dei lavori è previsto le per 9,30.
 

 
Si celebrano a Cagliari 200 anni morte ceroplasta Susini
Convegno in Rettorato e presentazione libro "Le cere vive"
CAGLIARI
 
(ANSA) - CAGLIARI, 15 SET - Un convegno per celebrare i duecento anni dalla morte del ceroplasta fiorentino Clemente Susini, autore - insieme all’anatomista Francesco Antonio Boi - delle Cere Anatomiche realizzate tra il 1803 e il 1805 nel Museo di La Specola a Firenze. Si terra martedì 23 settembre in Rettorato: all’iniziativa, patrocinata dall’Università di Cagliari e dalla Società Italiana di Anatomia, saranno presenti il rettore dell’ateneo del capoluogo Giovanni Melis e i suoi omologhi di Firenze e Sassari. Tra i relatori, hanno assicurato la loro presenza Eleanor Crook e Martin Kemp, famoso per i suoi studi su anatomia e arte. Durante i lavori sarà anche presentato il libro "Le Cere Vive" pubblicato per iniziativa del chirurgo Ugo Pastorino, appassionato di ceroplastica e direttore della divisione di Chirurgia Toracica dell’Istituto Tumori di Milano. Il volume - bilingue, italiano/inglese - oltre a contenere una serie di saggi di carattere storico, artistico e scientifico raccolti e curati dal Pastorino, è illustrato dalle fotografie delle Cere di La Specola eseguite da Aurelio Amendola, famoso per i servizi fotografici sulle opere di Michelangelo. Il libro è introdotto dalla prefazione di Philippe Daverio ed è stampato da Franco Maria Ricci. La collezione cagliaritana delle Cere rappresenta, fra quelle prodotte nel capoluogo toscano, l’unica in cui le vetrine recano la firma di Clemente Susini. Fu acquistata da Carlo Felice di Savoia Viceré di Sardegna e, giunta a Cagliari nel 1806, fu donata nel 1857 all’Università di Cagliari e posta sotto la tutela del professore di Anatomia. Dal 1991, per iniziativa del prof. Alessandro Riva e del Rettore dell’epoca Duilio Casula, è in esposizione permanente nella Cittadella dei Musei di Cagliari. (ANSA).
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L’UNIONE SARDA

Unione Sarda on line

La collezione fu acquistata da Carlo Felice di Savoia Viceré di Sardegna e, giunta a Cagliari nel 1806, fu donata nel 1857 all’Università di Cagliari
 
Si terrà martedì prossimo 23 settembre, a partire dalle 9.30 in Rettorato (via Università 40 a Cagliari), un Congresso organizzato dal Museo delle Cere Anatomiche, con lo scopo di celebrare i 200 anni dalla morte del celebre ceroplasta fiorentino Clemente Susini, autore - insieme all’anatomista Francesco Antonio Boi - delle Cere Anatomiche realizzate tra il 1803 e il 1805 nel Museo di La Specola in Firenze.
Al convegno, patrocinato dall’Università di Cagliari e dalla Società Italiana di Anatomia, saranno presenti il Rettore dell’Università di Cagliari Giovanni Melis e i suoi omologhi di Firenze e Sassari. Tra i relatori, hanno assicurato la loro presenza, Eleanor Crook (www.eleanorcrook.com) e Martin Kemp famoso per i suoi studi su anatomia e arte (www.martinkemp.com). Durante i lavori sarà anche presentato il libro "Le Cere Vive" pubblicato per iniziativa del noto chirurgo Ugo Pastorino, appassionato di ceroplastica e Direttore della divisione di Chirurgia Toracica dell’Istituto Tumori di Milano. Il volume - bilingue, italiano/inglese - oltre a contenere una serie di saggi di carattere storico, artistico e scientifico raccolti e curati dal Pastorino, è illustrato dalle magnifiche fotografie delle Cere di La Specola eseguite da Aurelio Amendola, famoso per i servizi fotografici sulle opere di Michelangelo. Il libro è introdotto dalla prefazione di Philippe Daverio ed è stampato da Franco Maria Ricci.
La collezione cagliaritana delle Cere rappresenta, fra quelle prodotte nel capoluogo toscano, l’unica in cui le vetrine recano la firma di Clemente Susini. Fu acquistata da Carlo Felice di Savoia Viceré di Sardegna e, giunta a Cagliari nel 1806, fu donata nel 1857 all’Università di Cagliari e posta sotto la tutela del Professore di Anatomia. Dal 1991, per iniziativa del Professor Alessandro Riva e del Rettore dell’epoca Duilio Casula, è in esposizione permanente nella Cittadella dei Musei di Cagliari.
Durante il convegno saranno resi noti e commentati i risultati dei recenti studi, condotti nell’ambito del Museo, che hanno dimostrato che le Cere cagliaritane, ormai famose in tutto il mondo, splendida espressione della maturità artistica di Susini e del suo dialogo col Boi, sono rimaste praticamente sconosciute al di fuori della Sardegna fino al secondo dopoguerra proprio perché firmate da Susini. Dagli studi condotti nel Museo di Cagliari (Riva et al., 2010), è risultato, infatti, che tutte le altre collezioni realizzate a La Specola, raccolta fiorentina compresa, erano note fino ai primi anni ’50 del XX secolo e lo sono ancora per quelle presenti nell’Europa del nord, come "Cere del Fontana" dal nome del fondatore del Museo di La Specola (Riva e Conti, 2014).
E’ stato appurato che Clemente Susini, oggi ritenuto il più grande dei ceroplasti, era, al di fuori della Sardegna, virtualmente ignoto in Italia e nel mondo, come risulta dall’articolo sulle Cere di La Specola, apparso sulla terza pagina del Corriere della Sera del 18 gennaio 1939, in cui il noto medico-scrittore Corrado Tumiati sfida il lettore a trovare "notizie su Clemente Susini, pittore e scultore, in tutte le enciclopedie del mondo". La figura del Susini, finalmente riconosciuto come grande artista e vero autore delle Cere fiorentine emerge solo in seguito alla pubblicazione del saggio su Clemente Susini, Francesco Antonio Boi e le Cere di La Specola, opera postuma di Luigi Castaldi (Pistoia 1890 - Firenze 1945) già Professore di Anatomia a Cagliari e pubblicata nel 1947, malgrado le ristrettezze del periodo post-bellico, col contributo delle Università di Cagliari e Firenze e ancor oggi ritenuto un capolavoro insuperato della Storia della Ceroplastica Anatomica (Riva, 2014, Le Cere Vive, a cura di Ugo Pastorino, Franco Maria Ricci, Bologna).
Il workshop del 23 settembre ha anche lo scopo di sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica e le autorità locali e nazionali sull’importanza di un museo ormai famoso in tutto il mondo, affinchè vengano finalmente concessi all’Università di Cagliari, dagli enti locai e dallo Stato, risorse finanziarie e di personale analoghe a quelle accordate a musei di simile rilievo in altre regioni.
Lunedì 15 settembre 2014 11:43
 

 
Castedduonline.it
Autore delle cere anatomiche e ritenuto oggi il più grande ceroplasta
Autore: Redazione Casteddu Online il 15/09/2014 10:04
 
Si terrà martedì prossimo 23 settembre, a partire dalle 9.30 in Rettorato (via Università 40 a Cagliari), un Congresso organizzato dal Museo delle Cere Anatomiche, con lo scopo di celebrare i 200 anni dalla morte del celebre ceroplasta fiorentino Clemente Susini, autore - insieme all’anatomista Francesco Antonio Boi - delle Cere Anatomiche realizzate tra il 1803 e il 1805 nel Museo di La Specola in Firenze.
Al convegno, patrocinato dall’Università di Cagliari e dalla Società Italiana di Anatomia, saranno presenti il Rettore dell’Università di Cagliari Giovanni Melis e i suoi omologhi di Firenze e Sassari. Tra i relatori, hanno assicurato la loro presenza, Eleanor Crook (www.eleanorcrook.com) e Martin Kemp famoso per i suoi studi su anatomia e arte (www.martinkemp.com). Durante i lavori sarà anche presentato il libro “Le Cere Vive” pubblicato per iniziativa del noto chirurgo Ugo Pastorino, appassionato di ceroplastica e Direttore della divisione di Chirurgia Toracica dell’Istituto Tumori di Milano. Il volume – bilingue, italiano/inglese - oltre a contenere una serie di saggi di carattere storico, artistico e scientifico raccolti e curati dal Pastorino, è illustrato dalle magnifiche fotografie delle Cere di La Specola eseguite da Aurelio Amendola, famoso per i servizi fotografici sulle opere di Michelangelo. Il libro è introdotto dalla prefazione di Philippe Daverio ed è stampato da Franco Maria Ricci.
La collezione cagliaritana delle Cere rappresenta, fra quelle prodotte nel capoluogo toscano, l’unica in cui le vetrine recano la firma di Clemente Susini. Fu acquistata da Carlo Felice di Savoia Viceré di Sardegna e, giunta a Cagliari nel 1806, fu donata nel 1857 all’Università di Cagliari e posta sotto la tutela del Professore di Anatomia. Dal 1991, per iniziativa del Professor Alessandro Riva e del Rettore dell’epoca Duilio Casula, è in esposizione permanente nella Cittadella dei Musei di Cagliari.
Durante il convegno saranno resi noti e commentati i risultati dei recenti studi, condotti nell’ambito del Museo, che hanno dimostrato che le Cere cagliaritane, ormai famose in tutto il mondo, splendida espressione della maturità artistica di Susini e del suo dialogo col Boi, sono rimaste praticamente sconosciute al di fuori della Sardegna fino al secondo dopoguerra proprio perché firmate da Susini. Dagli studi condotti nel Museo di Cagliari (Riva et al., 2010), è risultato, infatti, che tutte le altre collezioni realizzate a La Specola, raccolta fiorentina compresa, erano note fino ai primi anni ‘50 del XX secolo e lo sono ancora per quelle presenti nell’Europa del nord, come “Cere del Fontana” dal nome del fondatore del Museo di La Specola (Riva e Conti, 2014).
E’ stato appurato che Clemente Susini, oggi ritenuto il più grande dei ceroplasti, era, al di fuori della Sardegna, virtualmente ignoto in Italia e nel mondo, come risulta dall’articolo sulle Cere di La Specola, apparso sulla terza pagina del Corriere della Sera del 18 gennaio 1939, in cui il noto medico-scrittore Corrado Tumiati sfida il lettore a trovare “notizie su Clemente Susini, pittore e scultore, in tutte le enciclopedie del mondo”. La figura del Susini, finalmente riconosciuto come grande artista e vero autore delle Cere fiorentine emerge solo in seguito alla pubblicazione del saggio su Clemente Susini, Francesco Antonio Boi e le Cere di La Specola, opera postuma di Luigi Castaldi (Pistoia 1890 - Firenze 1945) già Professore di Anatomia a Cagliari e pubblicata nel 1947, malgrado le ristrettezze del periodo post-bellico, col contributo delle Università di Cagliari e Firenze e ancor oggi ritenuto un capolavoro insuperato della Storia della Ceroplastica Anatomica (Riva, 2014, Le Cere Vive, a cura di Ugo Pastorino, Franco Maria Ricci, Bologna).
Il workshop del 23 settembre ha anche lo scopo di sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica e le autorità locali e nazionali sull’importanza di un museo ormai famoso in tutto il mondo, affinchè vengano finalmente concessi all’Università di Cagliari, dagli enti locai e dallo Stato, risorse finanziarie e di personale analoghe a quelle accordate a musei di simile rilievo in altre regioni.

 
Cagliaripad.it
Scienza e medicina
15 Settembre 2014 ore 15:56
Un convegno per celebrare la morte del ceroplasta fiorentino martedì 23 settembre in Rettorato. Durante i lavori sarà anche presentato il libro "Le Cere Vive" pubblicato per iniziativa del chirurgo Ugo Pastorino
redazione cagliaripad
 
Un convegno per celebrare i duecento anni dalla morte del ceroplasta fiorentino Clemente Susini, autore - insieme all’anatomista Francesco Antonio Boi - delle Cere Anatomiche realizzate tra il 1803 e il 1805 nel Museo di La Specola a Firenze. Si terra martedì 23 settembre in Rettorato: all’iniziativa, patrocinata dall’Università di Cagliari e dalla Società Italiana di Anatomia, saranno presenti il rettore dell’ateneo del capoluogo Giovanni Melis e i suoi omologhi di Firenze e Sassari.
Tra i relatori, hanno assicurato la loro presenza Eleanor Crook e Martin Kemp, famoso per i suoi studi su anatomia e arte.
Durante i lavori sarà anche presentato il libro "Le Cere Vive" pubblicato per iniziativa del chirurgo Ugo Pastorino, appassionato di ceroplastica e direttore della divisione di Chirurgia Toracica dell’Istituto Tumori di Milano. Il volume - bilingue, italiano/inglese - oltre a contenere una serie di saggi di carattere storico, artistico e scientifico raccolti e curati dal Pastorino, è illustrato dalle fotografie delle Cere di La Specola eseguite da Aurelio Amendola, famoso per i servizi fotografici sulle opere di Michelangelo. Il libro è introdotto dalla prefazione di Philippe Daverio ed è stampato da Franco Maria Ricci.
La collezione cagliaritana delle Cere rappresenta, fra quelle prodotte nel capoluogo toscano, l’unica in cui le vetrine recano la firma di Clemente Susini. Fu acquistata da Carlo Felice di Savoia Viceré di Sardegna e, giunta a Cagliari nel 1806, fu donata nel 1857 all’Università di Cagliari e posta sotto la tutela del professore di Anatomia. Dal 1991, per iniziativa del prof. Alessandro Riva e del Rettore dell’epoca Duilio Casula, è in esposizione permanente nella Cittadella dei Musei di Cagliari.
 

 
L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di domenica 14 settembre 2014
Estate (Pagina 5 - Edizione IN)
Cere, scienza e genio
Omaggio a Susini a 200 anni dalla sua morte
CONVEGNO. Martedì 23 settembre nell’aula magna dell’Ateneo cagliaritano
 
Tra arte e scienza, le fedeli riproduzioni anatomiche datate 1803-1805 e modellate nella cera dalle mani di Clemente Susini hanno vagato a lungo prima di essere accolte nella sala pentagonale della Cittadella dei musei a Cagliari. I pezzi, appartenenti a una delle collezioni più belle al mondo, dal 1991 sono in esposizione permanente negli spazi di piazza Arsenale a testimonianza sì del grande lavoro del ceroplasta fiorentino, ma anche del cammino scientifico della medicina e della chirurgia. Martedì 23 settembre nell’aula magna dell’Ateneo cagliaritano (via Università, 40), dalle 9 alle 18, si terrà un convegno in onore di Clemente Susini: nel secondo centenario della sua morte verranno omaggiate le opere realizzate insieme all’anatomista Francesco Antonio Boi nel Museo di La Specola a Firenze.
A voler riunire intorno a un tavolo i presidenti di società scientifiche ed esperti è Alessandro Riva, da 23 anni curatore della collezione e che nel ’91 con il beneplacito del Rettore pro tempore Duilio Casula, aprì al pubblico l’esposizione.
Oltre all’intervento del Magnifico Rettore dell’Università di Cagliari Giovanni Melis e quello dei Rettori di Firenze e di Sassari, hanno assicurato la loro presenza Eleanor Crook (Royal College of Art, Londra), Marina Wallace (University of the Arts, Londra), Martin Kemp, studioso di anatomia e arte, Pinuccio Sciola. Verrà anche presentato il libro: “Le cere vive” del chirurgo Ugo Pastorino.
Il convegno sarà l’occasione per rendere noti e commentare i risultati dei recenti studi, condotti nell’ambito del Museo, che hanno dimostrato che le cere cagliaritane sono rimaste praticamente sconosciute al di fuori della Sardegna fino al secondo dopoguerra. Mentre tutte le altre collezioni realizzate a La Specola erano note fino ai primi anni Cinquanta del XX secolo, secondo la ricerca, Susini era ignoto al di fuori della Sardegna, come risulta dall’articolo sulle Cere di La Specola - apparso sulla terza pagina del Corriere della Sera del 18 gennaio 1939 - in cui il medico-scrittore Corrado Tumiati sfida il lettore a trovare «notizie su Clemente Susini, pittore e scultore, in tutte le enciclopedie del mondo». Solo in seguito alla pubblicazione del saggio su Clemente Susini, Francesco Antonio Boi e le Cere di La Specola, opera postuma di Luigi Castaldi, già professore di Anatomia a Cagliari e pubblicata nel 1947, il ceroplasta venne finalmente riconosciuto come grande artista e vero autore delle cere fiorentine. Ma come arrivò a Cagliari la collezione? Fu Carlo Felice di Savoia, viceré di Sardegna, che dopo aver accordato a Francesco Antonio Boi il permesso di approfondire i suoi studi nel Gabinetto anatomico di Firenze, nel 1805 acquistò per il suo Museo di Antichità e Storia naturale tutte le riproduzioni, fatte da Susini, delle dissezioni cadaveriche eseguite dal professore. Nel 1858 furono trasferite nel palazzo universitario, nascoste durante la seconda guerra mondiale, catalogate per la prima volta nel 1968.
Il workshop del 23 settembre ha anche un altro scopo. Alessandro Riva lo spiega sottolineando come la sua età (76 anni) e la mancanza di altri addetti museali mettano a rischio la sorte delle cere e vorrebbe che fossero finalmente concesse all’Università di Cagliari risorse finanziarie e di personale analoghe a quelle accordate a musei di simile rilievo.
Grazia Pili
 
 
 

 

 

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