L'assessore Paci alla presentazione del Rapporto. Dallo studio 2014 emergono luci ed ombre. On line cronaca, foto, rassegna stampa
30 May 2014

L’immagine di un’economia ancora bloccata e incapace di sfruttare al meglio le potenzialità del territorio e delle risorse umane. Da un lato turismo, ambiente, agroalimentare e information technology sono ancora le parole chiave del futuro rilancio economico, dall’altro il malfunzionamento delle istituzioni, l’inadeguatezza del capitale umano e la carenza di infrastrutture materiali e immateriali rappresentano ancora delle barriere insormontabili. Al governo nazionale il ruolo prioritario nella rimozione di questi ostacoli, alla politica regionale il compito di sfruttare in maniera ottimale tutti gli spazi per far sì che le opportunità di sviluppo si concretizzino e non rimangano tali per sempre (dal rapporto Crenos 2014). 

Aula Magna Ingegneria, Rapporto Crenos 2014
 
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Cagliari, 30 maggio 2014 – “Stiamo applicando il metodo Crenos al governo della Regione: rigore nell’analisi, massima attenzione nell’osservazione della realtà e assoluta trasparenza nei risultati ottenuti e nelle conclusioni raggiunte”. Così Raffaele Paci, assessore regionale alla Programmazione, si è espresso intervenendo anche in rappresentanza del Presidente Pigliaru alla presentazione del 21mo Rapporto Crenos (il Centro che riunisce ricercatori delle due università sarde in un piccolo gioiello di studio, analisi e indagine economica, che Paci ha diretto per 10 anni) illustrando i primi mesi di governo regionale.
 
“Si tratta del metodo che ha consentito di ottenere la modifica ai vincoli del Patto di Stabilità – ha dettagliato Paci - La contrapposizione con l’esecutivo Renzi è stata portata avanti partendo da analisi approfondite, da grafici e tabelle accurate, da dossier che mostrano che il trattamento riservato dallo Stato all’Isola la danneggia. Al Governo abbiamo chiesto leale collaborazione, e la risposta è stata che dal gennaio 2015 la Sardegna sarà la prima regione a statuto speciale ad uscire dal vecchio vincolo numerico del Patto in favore del pareggio di bilancio, finora riservato alle sole province di Trento e Bolzano”. L’assessore si è quindi soffermato sui problemi emersi dalla dettagliata analisi contenuta nel Rapporto Crenos, illustrata quest’anno da Fabio Cerina: inefficienza della Pubblica amministrazione, disoccupazione e istruzione (clicca per scaricare la sintesi-nota stampa del Rapporto).
 
Sull’istruzione si è soffermato anche Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli: “Investire in istruzione conviene alle persone e allo sviluppo economico – ha sottolineato – Un anno in più a scuola rende il 9%, più di un investimento azionario: c’è una relazione diretta tra la competenza dei giovani e il tasso di crescita economica del Paese”.
 
Gavosto ha quindi spiegato che “chi studia di più è anche un miglior cittadino: investire in istruzione permette a tutti di vivere meglio”. Quindi un passaggio sul tasso di denatalità: “La Sardegna oggi è la Regione meno prolifica d’Italia. Oristano e Medio Campidano sono le uniche province in Italia sotto la media di un figlio per coppia”. Pesa, su tutto, il triste record della dispersione scolastica. Tre i fattori di contrasto, secondo il direttore della Fondazione Agnelli: “Occorre individuare fin dalla scuola media i soggetti a rischio, allungare il tempo scolastico, migliorando l’orientamento e individualizzando lo studio, e coinvolgere famiglia e società civile”. All’incontro, moderato dal direttore del Crenos, Stefano Usai, è intervenuto anche il vicepresidente della Fondazione Banco di Sardegna, Francesco Mannoni.
 
La testimonianza di due imprenditori, Vito Gulli (As do Mar) e Usvaldo Paris (Antica Fornace Villa di Chiesa) ha arricchito la presentazione del Rapporto. “Ho puntato sul genio e sulla creatività dei sardi – ha rimarcato il primo – E abbiamo costruito in Sardegna i macchinari che nel resto del mondo le aziende devono comprare altrove a costi alti. Non dobbiamo aspettare la salvezza del sistema economico dall’export, la via d’uscita è l’aumento dei consumi interni”.
 
“Abbiamo costruito un’azienda internazionale – ha infine spiegato Paris, visibilmente emozionato – che esporta il 70% del prodotto in tutto il mondo, realizzando manufatti di grande eccellenza con costi bassi: è l’orgoglio di 130 ragazzi sardi che lavorano con noi”.
 
 

UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - testi Sergio Nuvoli -  foto Francesco Cogotti - tel. 070 6752216

Rapporto Crenos 2014, le prime file

Andrea Gavosto  Stefano Usai, direttore Crenos

Andrea Gavosto (Fondazione Agnelli) e Stefano Usai (direttore Crenos)

Fabio Cerina presenta il Rapporto Crenos 2014

Fabio Cerina illustra il Rapporto Crenos 2014 (a destra Andrea Gavosto)

Il Rettore Melis, prof. Sanna, il Direttore generale Urru

Il Rettore, il prof. Antonello Sanna e il Direttore generale dell’Ateneo, Aldo Urru

Rapporto Crenos, il pubblico dell’Aula Magna di Ingegneria

 

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