Il senatore Marco Minniti: "I cittadini hanno il diritto di conoscere il volto di chi difende la sicurezza del nostro Paese"
15 May 2014

 

 
Cagliari, 15 maggio 2014 - “L’attenzione del Sistema di Informazione per la Sicurezza della Repubblica per il nostro Ateneo è importante perché il mondo universitario è centro di produzione di ricerca scientifica e centro di alta formazione. Possiamo quindi collaborare per generare un interesse verso nuove opportunità di lavoro per i nostri laureati e verso occasioni di collaborazione sulla ricerca scientifica dei nostri gruppi di lavoro”. Lo ha detto il Rettore, Giovanni Melis, introducendo il convegno “La ricerca sulla cyber intelligence: al servizio della sicurezza del paese e dei cittadini”, nell’Aula Magna “Maria Lai”, al quale è intervenuto il sen. Marco Minniti, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega ai servizi segreti e autorità delegata per la sicurezza della Repubblica.
 
“Per noi è una grandissima opportunità – ha spiegato il senatore – Rivolgerci ai luoghi di eccellenza della formazione per presentare i nostri compiti, i metodi e gli obiettivi”. Quindi una dettagliata presentazione di chi “ha come compito il presidio della zona di confine della democrazia, solidamente ancorati in essa – ha proseguito Minniti – per poterla difendere con strumenti non convenzionali, regolati dalla legge e sottratti all’arbitrio di pochi”.
 
“Andiamo nelle Università per mostrare il nostro volto – ha sottolineato il sottosegretario – I cittadini devono conoscere il volto dei capi di strutture che hanno poteri straordinari a tutela della sicurezza del Paese. Grazie alla comunità accademica costruiamo un canale di comunicazione importante con la società italiana”.
 
Uno dei gruppi di ricerca più impegnati su temi relativi all’intelligence è guidato da Fabio Roli, ordinario di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni dell’Ateneo di Cagliari e direttore del PRA Lab (Pattern Recognition and Application Lab): “La ricerca scientifica è fondamentale per la difesa della nostra sicurezza nazionale – ha detto Roli - per cui è necessario intensificare il rapporto dell’Intelligence con la ricerca di frontiera militante”. In questo senso vanno due progetti di ricerca nati dal gruppo di Roli: il primo è firmato da Cristian Milia, giovane laureato che ha sviluppato un’applicazione per Android che legge i QR code e svela se il sito a cui indirizzano può scaricare dei virus sul pc, e il secondo, messo a punto da un dottorando di ricerca, Riccardo Satta, in grado di risalire alla paternità di qualunque immagine postata sul web.
 
Due, inoltre, i più vasti programmi di ricerca citati da Roli: “Cyber Road”, in cui l’Ateneo di Cagliari è capofila di 20 partner incaricati di scrivere il Piano strategico europeo per la ricerca sui crimini e il terrorismo informatico, e “IllBuster” (cacciatore di attività illegali), in cui l’Università cagliaritana guida un consorzio di 10 enti per creare un sistema informatico di supporto in grado di scandire continuamente il web alla ricerca di contenitori di attività illegali, in collaborazione con Guardia di Finanza e Polizia Postale e delle Comunicazioni .
 
Hanno concluso il pomeriggio gli interventi di Bruno Valensise, Direttore della Scuola di formazione del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica, e di Paolo Scotto di Castelbianco, Responsabile della comunicazione istituzionale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza.
 
Paolo Scotto di Castelbianco, Marco Minniti, il Rettore Giovanni Melis e Fabio Roli
 

UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - testi Sergio Nuvoli -  fotografie di Francesco Cogotti - tel. 070 6752216

Il senatore Minniti con il prorettore vicario, Giovanna Maria Ledda, e Fabio Roli

Bruno Valensise e Paolo Scotto di Castelbianco

 

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