Cagliari, 12 maggio 2014 – Successo per i siti dell’Università di Cagliari aperti al pubblico per Monumenti Aperti 2014. I dati definitivi parlano chiaro: in Rettorato sono state apposte 6563 firme, alla Collezione Piloni 1610, mentre il Museo delle Cere, nella Cittadella dei Musei, ha totalizzato 2349 visitatori. In 7648 si sono recati all’Orto Botanico, un vero e proprio boom degli spazi del polmone verde della città, 1501 hanno visitato il Chiostro di Architettura in via Corte d’Appello, e 610 il Museo di Mineralogia. Buon afflusso anche per il Laboratorio di restauro sul Colle di Bonaria, con 942 visitatori.
Un totale di 21223 visitatori, che certamente segnano il successo dei siti aperti dall’Ateneo a disposizione del pubblico.
E a impreziosire la giornata di oggi ci hanno pensato gli studenti dell’indirizzo musicale della Scuola Media Rosas, che hanno proposto un concerto nell’Aula Magna del Rettorato, piena come accade soltanto in occasione dell’inaugurazione dell’Anno accademico.
I ragazzi hanno suonato e cantato – concedendo anche una replica, dato il numero di persone presenti che nel frattempo visitavano le sale – brani della tradizione sarda, con la perla di “Gam gam”, il noto canto ebraico. Ha chiuso l’esibizione una bellissima esecuzione di “Badde Lontana”. I ragazzi della prima e seconda media della scuola hanno fatto da guide nei due giorni della manifestazione, mentre le tre classi del triennio hanno formato il coro e l’orchestra del corso musicale, guidati dalla prof.ssa M. Cristina Mantega (referente di classe), e dalla prof.ssa Elisa Aresu. A completare la squadra di docenti, l’insegnante del coro Paola Abis, di clarinetto Daniela Montis, di chitarra Riccardo Pintus, di violino Elisabetta Merlino e di pianoforte Giuliana Congiu.
Badde Lontana (in italiano: Valle lontana) è ispirata ad un fatto di cronaca realmente accaduto nel 1957 a San Lorenzo (frazione di Osilo), quando un grosso masso staccatosi da una collina, precipitò sul fondovalle, finendo sopra il tetto di un mulino dove dormiva un bambino di pochi mesi (Pietro Pisano) che vi rimase ucciso. L’autore del testo è Antonio Strinna (scrittore, poeta e musicista, nato ad Osilo, proprio nella frazione in cui accadde il fatto), mentre la musica è di Antonio Costa (musicista, voce e chitarra dei Bertas, gruppo da lui fondato) che la composero nel 1972 e che arrivò al successo (grazie proprio all’incisione fattane dai Bertas) nel 1974. Nel testo si immagina che la madre del bambino ritorni nella valle il 10 di agosto, in occasione della festa di san Lorenzo, e se ne descrive il conflitto interiore tra la festa tutt’intorno e la memoria della tragica morte del figlio; gioia e dolore si incrociano in un tormento drammatico che solo la fede nel santo riesce a placare.
Le foto dell’Orto Botanico sono di Gianluca Iiriti