Il discorso del professor Melis e la foto del saluto al Pontefice in Facoltà teologica
23 September 2013

cagliari, 22 settembre 2013 - il saluto del rettore giovanni melis al santo padre  (foto: f. cogotti)

cagliari, 22 settembre 2013 - Un’altra immagine di Papa Francesco durante l’incontro in Facoltà Teologica   (foto: f. cogotti)L’intervento del professor Melis e la foto del saluto al Pontefice in Facoltà teologica

Cagliari, 23 settembre 2013 (IC) - Nell’immagine del nostro fotografo Francesco Cogotti, il Rettore Giovanni Melis saluta Papa Bergoglio durante l’incontro di ieri nella sede della Facoltà teologica di Cagliari. Qui sotto il testo del discorso pronunciato nell’occasione dal Magnifico dell’Università di Cagliari.
 

gonfalone dell’università degli studi di cagliari
Santità,
Ringrazio per l’invito a partecipare a questo incontro e a nome dell’intero Ateneo.

Le porgo il più cordiale benvenuto, con un sincero ringraziamento per l’attenzione che rivolge alla città di Cagliari ed alla Sardegna, in particolare ai problemi delle giovani generazioni sulle quali ricadono le incertezze e le ansie per il futuro.
L’Ateneo di Cagliari è consapevole di essere un potente fattore di diffusione della cultura, dell’innovazione scientifica per lo sviluppo sociale ed economico del territorio. Non meno importante è l’impatto sulle conoscenze, sensibilità e visioni del mondo dei giovani.
Qui, come altrove, lo studio universitario coronato dal conseguimento della laurea ha costituito e continua ad essere un efficace strumento di promozione sociale..
L’Ateneo è, inoltre, un grande ponte virtuale che collega l’Isola con il resto del mondo attraverso la collaborazione e gli scambi di ricercatori e studenti con gli Atenei europei ed extraeuropei.
Viviamo le preoccupazioni dei giovani per il loro futuro in un’Europa che fatica a ritrovare unità d’intenti per rispondere alle sfide dei mercati, e in un’Italia in difficoltà nel realizzare le riforme indispensabili per migliorare la produttività e così difendere e creare occasioni di lavoro.
In Sardegna la situazione è ancora più grave.
La competizione globale ha vanificato la struttura industriale, con la crisi si ridimensionano i trasferimenti statali.
Crolla il reddito disponibile per le famiglie; la disoccupazione giovanile, e soprattutto femminile, non è più sostenibile. Per loro si prospettano modelli di consumo e stili di vita meno agiati rispetto a quelli della generazione precedente. Tutto ciò favorisce il diffondersi di atteggiamenti privi di speranza che preoccupano.
L’incapacità del mercato e delle istituzioni di offrire adeguate opportunità di lavoro mortifica i giovani, sempre più spesso spinti verso l’emigrazione e costretti a ripercorrere esperienze di un passato che speravamo dimenticato: aumenta il numero di coloro che non studiano e non lavorano. 
La creazione di posti di lavoro, il contrasto alle povertà e la gestione di un equilibrio non facile fra la solidarietà per i redditi che vengono a mancare e gli investimenti necessari per produrre nuova ricchezza devono rappresentare i riferimenti delle politiche per un futuro migliore.
Oggi trovare lavoro è difficile per tutti, ma lo è sicuramente di meno per i giovani in possesso di una solida preparazione culturale e professionale. Tale considerazione va diffusa fra le famiglie e nella classe dirigente.
Occorre far capire quali siano i pericoli insiti in modelli di vita, tanto enfatizzati dai media quanto effimeri, e riprendere il sostegno al diritto allo studio dei meno abbienti e meritevoli. Lo studio non è solo un diritto dei singoli, ma un investimento della collettività spesso sottovalutato. Non investire nella formazione dei giovani significa rinunciare in partenza allo sviluppo sociale, economico e della persona.
Ascoltiamo con profondo interesse i messaggi della Santità Vostra, ricordiamo quelli pronunciati nella significativa circostanza della Giornata Mondiale della Gioventù in Brasile. Condividiamo le affermazioni, preoccupate ma ricche di incoraggiamenti sul ruolo degli adulti e degli educatori: le intendiamo rivolte alle istituzioni laiche, oltre che a quelle religiose.
Anche noi siamo convinti che “i giovani sono un motore potente” per la società, e che dobbiamo accompagnarli “nel diventare protagonisti”.
Mi chiedo se, animati da questa comunanza di vedute, possiamo trovare forme di collaborazione che si aggiungano a quelle già in essere con la Pontificia Facoltà Teologica di Cagliari. Ricordo che la stessa origine del nostro Ateneo si deve proprio all’iniziativa del collegio gesuitico di Cagliari 4 secoli fa.
Appare sempre più chiaro che per fronteggiare la crisi economica e politica del nostro Paese occorre una nuova progettualità, un diverso impegno delle parti sociali. Progettualità ed impegno tesi a superare l’individualismo edonistico e lo statalismo assistenziale che negli ultimi decenni si sono confrontati nello scenario politico con risultati deludenti. Si sono quasi smarriti valori etici e comportamentali fondanti l’agire delle persone e delle istituzioni.
Nella società, nel mondo del lavoro, il riconoscimento dei meriti non va disgiunto dalla garanzia delle pari opportunità per i più deboli, l’attenzione alla distribuzione della ricchezza non può essere separata dalla capacità di concorrere a crearla, nell’amministrazione della cosa pubblica l’utilizzo efficiente delle risorse assume un valore etico e sociale. La classe politica deve esprimere modelli comportamentali guida per le nuove generazioni coerenti con il bene comune.  
La spinta innovativa che la Santità Vostra imprime verso l’impegno sociale, la nuova sensibilità sulla ricerca scientifica, l’attenzione al mondo dei giovani e della cultura incoraggiano l’impegno di tutte le componenti dell’Ateneo a migliorare la formazione delle giovani generazioni, ad ampliare le conoscenze scientifiche da trasferire alle imprese ed alle istituzioni.
La Sua visita a Cagliari e le Sue preghiere alimentano nuove speranze e di ciò Le siamo veramente grati.
 

 

Vedi rassegna stampa del 23.09.2013

 
 

 

 


Cagliari, 21 settembre 2013 - Il Rettore Giovanni Melis parteciperà domani all’incontro del Papa con il mondo della cultura, previsto in Facoltà teologica  a partire dalle 16 nell’ambito della Visita del Pontefice a Cagliari. Previsti gli interventi del preside della Pontificia Facoltà, padre Maurizio Teani, del Rettore Melis e del suo collega di Sassari, Attilio Mastino. A seguire un breve discorso di Papa Francesco. L’incontro è riservato, ma costituisce un importante momento di confronto e dialogo tra Università e Chiesa.

Nelle prossime ore renderemo disponibile su questo sito il testo dell’intervento del Magnifico.

 

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