L’analisi di Antonello Pani. In Sardegna 130 mila persone soffrono di patologie renali croniche
16 November 2012
L’analisi di Antonello Pani. In Sardegna 130 mila persone soffrono di patologie renali croniche. Annualmente sono 150 i nuovi dializzati per milione di abitanti, con un costo, a carico del sistema sanitario, di circa 40 mila euro per paziente. Colpite tutte le fasce d’età, con prevalenza per quelle medio-alte. I nuovi trattamenti per l’anemia renale puntano a una correzione parziale della malattia per evitare effetti collaterali.
  
NUOVI TRATTAMENTI Sono state presentate in anteprima a Cagliari, al Forum nazionale di nefrologia, le nuove linee-guida per la cura dell’anemia renale. «Le novità – spiega Antonello Pani, direttore della Struttura Complessa di nefrologia e dialisi al Brotzu e docente nella Scuola universitaria di specializzazione – non derivano da nuovissime molecole in commercio ma dall’obiettivo di cura. Si è osservato che il target di emoglobina ideale per il paziente con insufficienza renale è tra 10 e 12 g/dl. Ferro e farmaci come la darboetina stimolano la produzione di globuli rossi e permettono di trattare l’anemia nei nostri pazienti senza esagerare con la correzione, evitando così gravi effetti collaterali che potrebbero insorgere, come ictus e neoplasie». È dello stesso avviso anche Francesco Locatelli – Direttore Scientifico del Dipartimento di Nefrologia, Dialisi e Trapianto Renale dell’Ospedale Alessandro Manzoni di Lecco: «La terapia più efficace - spiega il professor Locatelli - è quella che combina farmaci a base di ferro e darbeboetina. Non dobbiamo però considerare soltanto il raggiungimento di valori ottimali di emoglobina ma usare la dose più bassa di ferro ed ESA possibile per raggiungere l’obiettivo».
 
LA MALATTIA RENALE CRONICA è stimata intorno al 10% della popolazione. In Italia ne soffrono 5 milioni di persone (130.000 in Sardegna). Ogni anno, 150 pazienti per milioni di abitanti vanno in dialisi. Un dializzato costa tra i 30 e i 40 mila euro annui. Nei pazienti con insufficienza renale lieve o moderata la percentuale di incidenza dell’anemia è circa del 50%. In questi pazienti, oltre alla diminuzione della funzione renale è presente una graduale riduzione della produzione di globuli rossi nel sangue.
 
ARGOMENTI «Oltre alle linee guida per la cura dell’anemia renale – conclude Pani - la convention si occupa anche di alterazione di calcio fosforo e paratormone, un asse metabolico alterato nei pazienti che porta, da un lato, a una patologia ossea invalidante, la osteodistrofia uremica, dall’altro favorisce le calcificazioni vascolari, uno dei principali fattori di rischio della mortalità cardiovascolare dei nostri malati».
 

 Francesco Locatelli e Antonello Pani

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