15 November 2012

 

 
 

 
L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di giovedì 8 novembre 2012
Cultura (Pagina 43 - Edizione CA)
Titolo accademico ad honorem in Lingue Moderne
LODE ALLA RAGION CRITICA, L’UNIVERSITÀ DI CAGLIARI LAUREA IL “SUO” DORFLES
 
Una volta Gillo Dorfles, 102 gloriosi anni compiuti ad aprile, confidò che la Sardegna gli provocava una nostalgia simile a quel sentimento complesso e indecifrabile che è saudade portoghese. E degli anni trascorsi (dal 1970 al 1974) come docente al Magistero di Cagliari, disse di averli dedicati «più alla bellezza della terra che all’Estetica». «Mi piaceva - aggiunse - andare al Poetto con i suoi casotti». Gioielli di architettura spontanea ai quali dedicò, alcuni anni più tardi, una bellissima prefazione al libro “La città estiva” di Giancarlo Cao. Amava anche la solennità di Capo Caccia e il mare cristallino di Villasimius. «Se c’è una macchia - però precisava - questa è la Costa Smeralda». Non poteva che essere così per un intellettuale e critico d’arte che detesta la globalizzazione, l’indebolimento dell’identità e i luoghi comuni. Tra una settimana, l’Ateneo di Cagliari, città dove Dorfles era tornato quattro anni fa ospite di “Festarch”, l’appuntamento con l’arte e l’architettura che aveva fatto scoprire alla città la fabbrica urbana della Manifattura Tabacchi, lo insignisce della laurea honoris causa in Lingue Moderne. La notizia è stata annunciata ieri mattina durante la presentazione del progetto di messa in rete dei Musei Civici di Cagliari.
Critico, saggista, artista, docente di Estetica, autore di numerosi volumi, laureato in medicina con una specializzazione in psichiatria e a seguire un’infinita lista di riconoscimenti, è nato a Trieste, città di rara bellezza dove la piazza tocca il mare e dove aveva conosciuto l’impiegato Ettore Schmitz (poi Svevo), e ha attraversato il Novecento da protagonista, con la leggerezza di chi conosce l’ironia. Quel caldo pomeriggio cagliaritano di quattro anni fa, trascorso alla Manifattura Tabacchi a rispondere alle domande del pubblico, Dorfles non diede né ricette ma face un’unica raccomandazione: «Coltivare l’ironia». Al bizzarro quesito «è pericoloso nascere sardi», rispose sicuro: «È pericoloso nascere».
Ed è bellissimo, se è vero che a 102 anni, continua a non voler parlare di sé (malattia della vecchiaia). «Preferisco ricordare il presente e vorrei ricordare il futuro, naturalmente», confidava lo scorso anno a un giornalista del Corriere che lo intervistava nella sua casa milanese. Le uniche concessioni le ha fatte in “Lacerti della memoria. Taccuini intermittenti” pubblicati nel 2007, un affresco di ricordi delle sue esperienze all’estero. «Ho scelto solo quelle cose che pensavo potessero avere un minimo di interesse per il pubblico. Ho evitato di parlare di me, dei miei sentimenti, delle mie idee politiche e religiose».
Non ha mai invece smesso di parlare d’arte. «La passione a cui sono rimasto sempre fedele, sin dalle prime folgorazioni dell’astrattismo di Klee e di Kandinsky». Una passione che lo ha portato a scoprire prima di altri nomi dell’architettura come Frank Lloyd Wright o Mies van der Rohe e a viaggiare instancabilmente sui sentieri dell’architettura e del gusto, facendo scoprire agli italiani le correnti artistiche che via via si affermavano. Anche negli anni sardi strinse legami con artisti che facevano tendenza nell’Isola come Maria Lai, Gaetano Brundu, Tonino Casula. Schivando il conformismo «maniera comoda di adattarsi alla vita perché la persona veramente elegante è démodé». (c.p.)
 
L’UNIONE SARDA
L’Unione Sarda di martedì 13 novembre 2012
Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
Rettorato
LAUREA AD HONOREM PER GILLO DORFLES
 
“Comunicare e progettare tra fatti e fattoidi”: è questo il titolo della lectio magistralis che Gillo Dorfles, professore universitario, terrà in occasione del conferimento della laurea magistrale ad honorem in Lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale, oggi alle 11.30 nell’aula magna del Rettorato di via Università.
Durante la lectio, sono previsti interventi di Aldo Colonetti in un dialogo “non simulato”. Gli organi collegiali dell’Ateneo hanno deliberato, nei giorni scorsi, di conferire la laurea honoris causa «per le ragioni generali della carriera e per lo specifico ruolo svolto dal professor Dorfles nell’Ateneo cagliaritano».
Gillo Dorfles, oltre ad essere decano degli studi di estetica in Italia e tra gli animatori più vivaci della scena artistica e teorica del secondo Novecento, è stato pittore prima di diventare docente universitario di Estetica, a partire dagli inizi degli anni Sessanta, nelle università di Milano, Trieste e Cagliari.
 
L’UNIONE SARDA 
L’Unione Sarda di mercoledì 14 novembre 2012
Cultura (Pagina 43 - Edizione CA)
Ieri in Rettorato a Cagliari il riconoscimento al critico
LA LEZIONE DI DORFLES Cercate sempre il Bello e fermi con le mani
 
La prima laurea, l’ha presa in medicina. La quarta, in “Lingue moderne per la comunicazione e cooperazione internazionale”, ieri mattina nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Cagliari. Il neo dottore Gillo Dorfles ha discusso con Maria Luisa Frongia, al cospetto del senato accademico, una tesi dal titolo “Comunicare e progettare tra fatti e fattoidi”. In toga nera, coadiuvato dal suo ottimo complice Aldo Colonetti, ha ricevuto la pergamena tra gli applausi dei molti convenuti a quella che più che una cerimonia è sembrata una festa. Ci si rallegra, ascoltando le affermazioni decise e la vena ironica di un monumento della cultura e della ragione critica che a 102 anni ha un cervello giovanissimo.
Secco, elegante, affettuoso con gli amici e coi vecchi colleghi, Gillo Dorfles ha insegnato a Cagliari dal 1969 al 1974 e ne conserva ottimo ricordo. Aveva la cattedra di Estetica e il suo corso era frequentato allora da appena sette, otto studenti. Che mi interessavano, ha detto alla Libreria “Piazza Repubblica” al Corso Vittorio Emanuele in un incontro organizzato la sera prima dell’attribuzione della laurea honoris causa, per le differenze di carattere originate dalle loro provenienze geografiche. «Ho imparato molto, antropologicamente parlando». Ha ribadito un concetto caro a Marcello Serra, «la Sardegna è un continente», magnificato la bontà del Cannonau e delle sebadas, esempio delle molte eccellenze regionali che rientrano, senza sforzi, nel campo dell’estetica. Disciplina che non deve essere lasciata ai teorici ma deve essere coltivata da ognuno nella vita pratica e quotidiana. Anche attraverso l’uso (consapevole) degli oggetti industriali, figli di quel design che negli anni Sessanta nasceva a Milano e ebbe in Dorfles uno dei suoi primi esegeti. «La filosofia dell’arte è la più umana delle scienze». E può aiutare a vivere con maggiore assennatezza, evitando la fretta eccessiva, neutralizzando l’Horror Pleni o la «forsennata» abitudine a gesticolare troppo anche quando si è da soli davanti a un computer o con l’orecchio al cellulare: segno, per il magnifico Gillo, di un’incapacità a farsi capire dal prossimo. Autore di scritti fondamentali, docente magistrale, cofondatore del Mac, Dorfles dice di non ricordarsi le date, di non guardare al passato. Scruta il presente e ne ricava punti di riflessione.
Dice d’avere più interesse per le persone che per le cose dimostrando una qualità semplicissima e rara: pensare con la propria testa. Insofferente ai conformismi che gli provocano “irritazione”, si è espresso a suo tempo contro la figurazione banale ma non risparmia una bella frecciata alla corrente della Transavanguardia: «È durata troppo». Tutto il resto invece - moda, stili, libri - dura troppo poco. E qui si tocca l’argomento consumismo, altra iattura di noi contemporanei . Assieme al Kitsch, il cattivo gusto che nella traduzione dei grandi autori che lo eleggono a soggetto diventa arte. C’è un solo tasto su cui anche il sommo vacilla, la sua attività di pittore. Ha esposto recentemente al Mart di Rovereto come al Palazzo Reale di Milano e ha avuto pagine intere sui giornali. «Come mai, si domanda, nessuno mi ha recensito negativamente? I miei colleghi erano entusiasti, oppure non hanno avuto coraggio. Persino il Presidente della Repubblica mi premiato». Mah! Fatti e Fattoidi, si potrebbe commentare.
Alessandra Menesini
 
L’UNIONE SARDA
L’Unionesarda online
Laurea honoris causa a 102 anni
Ateneo di Cagliari celebra Dorfles
Il 102enne filosofo d’arte triestino Gillo Dorfles ha ricevuto ieri a Cagliari la laurea ad honorem in Lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale.
 
"Per l’alta qualità del suo impegno come studioso capace di sviluppare innovative teorie sull’arte e, nello stesso tempo, di portare avanti un lavoro creativo caratterizzato da un personale linguaggio espressivo. Per la significativa presenza nel campo dell’arte contemporanea, nel Novecento come pure nella prima parte del XXI secolo. Per le capacità di critico e di docente di Estetica che ha sviluppato il suo magistero anche nell’Università di Cagliari, lasciando un’impronta e un ricorso indelebili in quanti hanno avuto la fortuna di assistere alle sue lezioni. Per la visione utopica presente nelle sue numerose opere dedicate all’estetica, al design e all’arte contemporanea, per la continua e acuta attenzione ai contenuti storici e filosofici che caratterizzano il mondo contemporaneo". Con queste motivazioni il Rettore Giovanni Melis ha accolto Dorfles e gli ha conferito il magistrale riconoscimento deciso dagli organi collegiali dell’Ateneo. La cerimonia di consegna è avvenuta questa mattina nell’Aula Magna del Rettorato del capoluogo sardo dove a partire dagli anni Sessanta il critico ha insegnato Estetica. Intervistato da Aldo Colonetti, Gillo Dorfles ha tenuto una lectio magistralis sul tema "Comunicare e progettare tra ’fatti e fattoidì". "Mi sorprende questa laurea in lingue, meno quella in comunicazione - ha detto sorridendo il filosofo - anche se sin da bambino son cresciuto in un ambiente familiare dove il dialetto ligure e triestino erano largamente usati e ho cercato di studiare perfino il giapponese. Ho inoltre la massima considerazione per i dialetti". Maria Luisa Frongia, docente di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Cagliari, ha tracciato un quadro della "figura di un intellettuale che ha attraversato da protagonista il Novecento, voce critica e attuale". "E’ un onore tornare dopo quattro anni a Cagliari, in questa città deliziosa dove ho insegnato e che ora mi laurea - ha sottolineato Dorfles - non ho trovato grandi novità da un punto di vista urbanistico ed estetico. Rimango però ogni volta incantato dalla sua posizione, i suoi panorami, il centro storico e i meravigliosi dintorni con i suoi stagni, quello di Santa Gilla lo considero una madre protettrice", ha aggiunto a margine della cerimonia.
Mercoledì 14 novembre 2012 10:39

 
LA NUOVA SARDEGNA 
La Nuova Sardegna di giovedì 8 novembre 2012
Cultura e Spettacoli (Pagina 42 – Edizione Cagliari)
ARRIVANO LE STATUE DI MIMMO PALADINO E UNA LAUREA A DORFLES
Il celebre critico di 102 anni a Cagliari la prossima settimana
Presentate le “Dormienti” acquisite dalla Galleria d’Arte
di Sabrina Zedda
 
CAGLIARI Nel 1948 insieme ad artisti come Monnet e Munari fu tra i fondatori del Mac, il Movimento per l’arte concreta. Vent’anni più tardi illuminò tutti spiegando cosa davvero l’arte moderna intendesse per “kitsch”. Adesso, a 102 anni suonati, Gillo Dorfles prepara le valigie: non per andare in pensione, che progetti da realizzare ne ha ancora tanti, ma per venire in città a ricevere la laurea ad honorem in Lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale che l’Università gli tributerà la prossima settimana. E così, il celebre pittore, critico d’arte, esteta, che negli anni ’70 insegnò pure nell’ateneo cagliaritano, tornerà dove in tanti aspettano di sentire la sua voce. La notizia è stata data ieri durante la presentazione dei nuovi programmi che da novembre interesseranno i Musei civici cagliaritani, il complesso museale che abbraccia la Galleria comunale d’arte, l’Antico Palazzo di città e il Museo d’arte siamese. Il via al calendario di appuntamenti l’hanno dato “I dormienti”, le cinque statue di terracotta commissionate dal Comune all’artista campano rappresentante della transvanguardia Mimmo Paladino, che da ieri sono visitabili nelle due vasche antistanti l’ingresso della Galleria comunale d’arte. Cinque corpi di sesso indefinito, cui il fogliame che cade nelle vasche, le diverse luci e ombre del giorno e della sera, la pioggia e il sole, conferiscono un aspetto sempre diverso. In queste statue, ha spiegato Maria Luisa Frongia, docente di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Cagliari, «c’è il retaggio, dove i tratti degli occhi, della bocca, del naso sono appena accennati». Opere costate 40 mila euro e che danno completezza, ha detto la direttrice dei Musei civici, Anna Maria Montaldo, alle collezioni d’arte moderna. I “dormienti” non arrivano in città per caso: nell’ultimo anno è stata costante la collaborazione tra Galleria comunale d’arte e Paladino affinché l’artista potesse creare delle opere attinenti con la città. Non solo: nelle intenzioni dell’amministrazione, ha spiegato il sindaco Massimo Zedda, vi era quella di dare all’arte un respiro più ampio, portando le opere in spazi diversi da quelli museali, come i Giardini pubblici su cui la Galleria comunale d’arte s’affaccia. Tra le altre proposte del fitto calendario della stagione all’insegna dell’arte sono da segnalare, il 13 dicembre nell’Antico Palazzo di città, l’inaugurazione della mostra “Il Piranesi ritrovato”, in cui sarà presentato il secondo nucleo di opere d’arte moderna acquisite negli anni Novanta dalla Galleria comunale d’arte. Il 20 dicembre apre "I grandi assenti. Percorsi di ricerca a confronto”: in mostra, tra le altre, opere di Guttuso, Burri e Fontanta. “Oggetti per passione”, è invece la selezione di preziosi e singolari oggetti che raccontano la vita delle donne giapponesi nel XIX secolo, in esposizione dal 31 gennaio, mentre a marzo arriva la seconda parte degli “Spazi dell’arte”. “Sorprenditi ai musei civici” è i titolo di questa serie di iniziative, perché data la crisi, ha spiegato Anna Maria Montaldo, «non c’è una sola mostra confezionata», ma c’è invece il lavoro degli esperti dei Musei civici che, utilizzando il patrimonio già acquisito e collaborando con altre realtà italiane e non, hanno prodotto questi risultati. Mostre non statiche, ma aperte alle sorprese, incluse incursioni degli artisti e proposte del pubblico.
 
LA NUOVA SARDEGNA
La Nuova Sardegna di martedì 13 novembre 2012
Cagliari (Pagina 19 – Edizione Cagliari)
Comunicazione
LAUREA A DORFLES OGGI IN RETTORATO LA LEZIONE MAGISTRALE
 
CAGLIARI «Comunicare e progettare tra fatti e fattoidi» è questo il titolo della lectio magistralis che Gillo Dorfles terrà in occasione del conferimento della laurea magistrale ad honorem in Lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale, domani nell’aula magna del Rettorato dell’Università di Cagliari. Durante la lectio, sono previsti interventi di Aldo Colonetti in un dialogo non simulato. Dorfles è decano degli studi di Estetica in Italia.
 
LA NUOVA SARDEGNA
La Nuova Sardegna di mercoledì 14 novembre 2012
Cultura e Spettacoli (Pagina 35 – Edizione Cagliari)
Laurea Ad Honorem
GILLO DORFLES, «ATTENTI A PC E TELEFONI, PIÙ CHE ARRICCHIRE CI CONFONDONO»
di Sabrina Zedda
 
CAGLIARI Intervistarlo solo con il taccuino in mano è sconsigliato: chi scrive potrebbe perdere qualche parola, così per evitare il rischio di essere travisati, spiega lui, è meglio parlare davanti a un registratore. A 102 anni su questo Gillo Dorfles non ammette discussioni. Pittore, scultore, grande pensatore e docente di Estetica negli anni Settanta all’Università di Cagliari, ieri è tornato nel suo vecchio ateneo per ricevere la laurea ad honorem in “Lingue moderne per la comunicazione e cooperazione internazionale”. L’occasione per essere circondato dai colleghi di un tempo, ma anche per rincontrare vecchi allievi. «Per l’alta qualità del suo impegno come studioso capace di sviluppare innovative teorie sull’arte e, nello stesso tempo di portare avanti un lavoro creativo caratterizzato da un personale linguaggio espressivo». Sono le motivazioni lette dal Rettore Giovanni Melis, che hanno portato l’Università a consegnare a Dorfles il prezioso riconoscimento. Lui, che dice di aspettare ancora una laurea in musica, la butta sullo scherzo, spiegando: «E’ una laurea in comunicazione senza lingua. Perché pur parlandone alcune, non ne ho mai insegnato». Pignolerie che ben possono essere accettate da uno che, a parte il bisogno che gli si parli a voce alta, i suoi 102 anni li vive come un giovanotto. Un giovane capace ancora, pur in mezzo alla crisi, di vedere il futuro roseo («il rapporto con la politica non è drammatico perché l’arte va per conto suo anche se la politica è sbagliata») ma anche di interpretare la realtà con spietata lucidità. D’altronde il suo rifiuto di parlare se non registrato non è un semplice capriccio: «I nuovi media sono potentissimi e il fatto di esserci immessi senza la propria volontà è estremamente pericoloso». Concetti ripresi durante la lectio magistrale, tutt’altro che formale, dal titolo “Comunicare e progettare tra fatti e fattoidi”, tenuta in forma di dialogo con Aldo Colonetti, direttore della rivista di design Ottagono: «Viviamo in un’epoca di comunicazione forsennata e allo stesso tempo in un’epoca di forsennato consumo _ è il suo pensiero_ Le cose durano un istante. Facciamo attenzione a non consumare troppo presto ciò di cui disponiamo. E non facciamoci sopraffare da pc o telefonini. Perché troppo spesso più che arricchirci ci confondono». Sono i mezzi di comunicazione di massa i nemici del presente, e lo sono anche perché ormai s’è persa la distinzione tra comunicazione e informazione. Da qui la separazione tra fatti (le cose che accadono realmente) e fattoidi (il contrario di fatto, quindi un falso nella traduzione fatta da Dorfles). E la constatazione: «La falsificazione, anche involontaria, di un evento, è ormai costante: vale per i cibi in scatola come per l’amore sentimentale». La cultura può salvarci, conclude, ma guai a pretenderla dalla tv: ha bisogno di seguire le masse, ma un grosso pubblico con trasmissioni elitarie è un risultato molto difficile da ottenere.

 
 
Radiopress.it
 
 
Oggi la laurea ad honorem a Gillo Dorfles: la cerimonia alle 11.30 in Rettorato
MOTIVAZIONI - “Gli organi collegiali dell’Ateneo – è scritto in una nota del rettorato – hanno deliberato di conferire la laurea honoris causa per le ragioni generali della carriera e per lo specifico ruolo svolto dal prof. Dorfles nell’Ateneo cagliaritano. Nel nostro Ateneo – conclude il rettorato – ha lasciato un’impronta che ha formato intere generazioni e un ricordo indelebile in molti studenti che hanno frequentato le sue lezioni. Dorfles è un grande e importante studioso del Novecento nel campo dell’Estetica, e ha segnato fortemente anche il Ventunesimo secolo con la sua determinante e incisiva attività di critico e con la sua forte e continua presenza nel mondo dell’arte contemporanea”
CHI E’ DORFLES - Gillo Dorfles, oltre ad essere decano degli studi di estetica in Italia e tra gli animatori più vivaci della scena artistica e teorica del secondo Novecento, è stato pittore prima di diventare docente universitario di Estetica, a partire dagli inizi degli anni Sessanta, presso le Università di Milano, Trieste, Cagliari. Incaricato dell’insegnamento di Estetica all’Università di Trieste (1961-1965) e di Milano (1965-1969), giunse a Cagliari in qualità di professore straordinario di Estetica alla Facoltà di Magistero il 1 novembre 1969 e venne poi nominato Professore ordinario di Estetica il 1 novembre 1972. In qualità di Professore ordinario prestò servizio a Cagliari, sempre al a Facoltà di Magistero, fino al 31 ottobre 1974, quando fu trasferito alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trieste
 
Radiopress.it
 
 
Laurea ad honorem a Gillo Dorfles: ascolta l’intervento del professore oggi a Cagliari
Comunicare e progettare tra ‘fatti e fattoidi’”: è questo il titolo della lectio magistralis che Gillo Dorfles ha tenuto stamane a Cagliari in occasione del conferimento della laurea magistrale ad honorem in “Lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale”.
 
Radiopress.it 
 
 
Gillo Dorfles a Cagliari per una laurea ad honorem in Lingue. Ecco un brano della sua lectio magistralis!
La poesia, la musica, la comunicazione, l’informazione. Di questo e di molto altro ha parlato oggi a Cagliari il grande filosofo dell’arte Gillo Dorfles, invitato in città per la consegna da parte dell’ateneo del capoluogo di una laurea ad honorem in Lingue moderne.
Intervistato dal collega Aldo Colonetti, Dorfles – che ha insegnato Estetica a Cagliari tra il 1969 e il 1974 – ha tenuto una lectio magistralis sul tema “Comunicare e progettare tra fatti e fattoidi”. Un titolo che ha consentito all’intellettuale triestino 102enne di spaziare ampiamente da un ramo all’altro di tutto quel che ricade sotto l’ombrello della parola cultura.

 
 
Uninews24.it
Giovedì, 08 Novembre 2012 14:26
 
 
Unica, laurea ad honorem per Dorfles
Cagliari - “Comunicare e progettare tra ‘fatti e fattoidi’”: è questo il titolo della lectio magistralis che Gillo Dorfles terrà in occasione del conferimento della laurea magistrale ad honorem in “Lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale”, martedì 13 novembre alle 11.30 nell’Aula Magna del Rettorato (via Università, 40 Cagliari). Durante la lectio, sono previsti interventi di Aldo Colonetti in un dialogo “non simulato”. Gli organi collegiali dell’Ateneo hanno deliberato, nei giorni scorsi, di conferire la laurea honoris causa in Lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale “per le ragioni generali della carriera e per lo specifico ruolo svolto dal prof. Dorfles nell’Ateneo cagliaritano”. Gillo Dorfles, oltre ad essere decano degli studi di estetica in Italia e tra gli animatori più vivaci della scena artistica e teorica del secondo Novecento, è stato pittore prima di diventare docente universitario di Estetica, a partire dagli inizi degli anni Sessanta, presso le Università di Milano, Trieste, Cagliari. Incaricato dell’insegnamento di Estetica all’Università di Trieste (1961-1965) e di Milano (1965-1969), giunse a Cagliari in qualità di professore straordinario di Estetica alla Facoltà di Magistero il 1 novembre 1969 e venne poi nominato Professore ordinario di Estetica il 1 novembre 1972. In qualità di Professore ordinario prestò servizio a Cagliari, sempre al a Facoltà di Magistero, fino al 31 ottobre 1974, quando fu trasferito alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trieste. Nel nostro Ateneo ha lasciato un’impronta che ha formato intere generazioni e un ricordo indelebile in molti studenti che hanno frequentato le sue lezioni. Dorfles è un grande e importante studioso del Novecento nel campo dell’Estetica, e ha segnato fortemente anche il Ventunesimo secolo con la sua determinante e incisiva attività di critico e con la sua forte e continua presenza nel mondo dell’arte contemporanea.

 
  
Sardiniapost.it
 
 
Dorfles a Cagliari per la laurea ad honorem: "Questa città m’incanta"
La cerimonia di consegna della laurea ad honorem è avvenuta ieri mattina nell’Aula Magna del Rettorato dove negli anni Sessanta il critico ha insegnato Estetica. Intervistato da Aldo Colonetti, Gillo Dorfles ha tenuto una lectio magistralis sul tema "Comunicare e progettare tra ’fatti e fattoidi’".
"Mi sorprende questa laurea in lingue, meno quella in comunicazione - ha detto sorridendo il filosofo - anche se sin da bambino son cresciuto in un ambiente familiare dove il dialetto ligure e triestino erano largamente usati e ho cercato di studiare perfino il giapponese. Ho inoltre la massima considerazione per i dialetti".
"E’ un onore tornare dopo quattro anni a Cagliari, in questa città deliziosa dove ho insegnato e che ora mi laurea - ha sottolineato Dorfles - non ho trovato grandi novità da un punto di vista urbanistico ed estetico. Rimango però ogni volta incantato dalla sua posizione, i suoi panorami, il centro storico e i meravigliosi dintorni con i suoi stagni, quello di Santa Gilla lo considero una madre protettrice", ha aggiunto a margine della cerimonia.
La notizia è stata data nei giorni scorsi in occasione della presentazione del progetto di messa in rete dei Musei Civici di Cagliari.
La Galleria Comunale d’Arte, Antico Palazzo di Città e Museo d’Arte Siamese propongono infatti un calendario unitario di iniziative all’insegna dell’arte contemporanea: si parte a novembre e si arriverà a primavera con mostre, incontri, conferenze e le ’colazioni ad arte’in collaborazione con importanti musei d’Italia.
"Dopo il Novecento con le sue avanguardie ora apriamo alla contemporaneità", ha detto la direttrice dei musei civici Anna Maria Montaldo. All’Antico Palazzo di Città, polo propulsore dell’arte contemporanea, il 13 dicembre sarà inaugurata la mostra "Piranesi ritrovato. Segni del paesaggio urbano". Il 20 sarà la Galleria Comunale a esporre "I Grandi Assenti. Percorsi di ricerca a confronto", con opere, tra gli altri, di Alberto Burri, Lucio Fontana, Renato Guttuso, Emilio Vedova.
Il 31 gennaio apre l’esposizione "Oggetti per passione. Arte giapponese nelle collezioni di Vincenzo Ragusa e Stefano Cardu", mostra di preziosi e singolari oggetti provenienti dalla collezione Ragusa che illustrano la vita quotidiana della donna in Giappone nel secolo XIX, per la prima volta esposti al pubblico.
Sempre l’Antico Palazzo di Città, a partire dal 21 marzo, "Gli Spazi dell’Arte. Dalla Minimal alla Optical Art", dedicata alla ricerca artistica tra la fine degli anni Sessanta e metà degli anni Settanta, in campo nazionale ed internazionale.
Scritto da Donatella Percivale

 
 
Sardegnaoggi.it
Spettacolo e Cultura - giovedì, 08 novembre 2012
 
 
Cagliari, Gillo Dorfles riceve la laurea honoris causa in lingue moderne
“Comunicare e progettare tra ‘fatti e fattoidi’”: è questo il titolo della lectio magistralis che Gillo Dorfles terrà in occasione del conferimento della laurea magistrale ad honorem in “Lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale”, martedì 13 novembre nell’Aula Magna del Rettorato. Durante la lectio, sono previsti interventi di Aldo Colonetti in un dialogo “non simulato”.
CAGLIARI -Gli organi collegiali dell’Ateneo hanno deliberato, nei giorni scorsi, di conferire la laurea honoris causa in Lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale “per le ragioni generali della carriera e per lo specifico ruolo svolto dal prof. Dorfles nell’Ateneo cagliaritano”.
Gillo Dorfles, oltre ad essere decano degli studi di estetica in Italia e tra gli animatori più vivaci della scena artistica e teorica del secondo Novecento, è stato pittore prima di diventare docente universitario di Estetica, a partire dagli inizi degli anni Sessanta, presso le Università di Milano, Trieste, Cagliari.
Incaricato dell’insegnamento di Estetica all’Università di Trieste (1961-1965) e di Milano (1965-1969), giunse a Cagliari in qualità di professore straordinario di Estetica alla Facoltà di Magistero il 1 novembre 1969 e venne poi nominato Professore ordinario di Estetica il 1 novembre 1972. In qualità di Professore ordinario prestò servizio a Cagliari, sempre al a Facoltà di Magistero, fino al 31 ottobre 1974, quando fu trasferito alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trieste.

 
Controcampus.it
Cagliari: Laurea magistrale ad honorem a Gillo Dorfles
 
 
Il professor Gillo Dorfles, decano studioso di estetica e animatore della scena artistica della seconda metà del Novecento, è stato insignito, dal Rettore dell’Università di Cagliari Giovanni Melis, della laurea ad honorem in “Lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionali.
Nel corso della ceromonia il Rettore ha sottolineato il suo compiacimento nel celebrare l’evento, di caratura eccezionale non soltanto per l’età del candidato (102 anni, n.d.r.), ma in primo luogo per l’importanza del suo contributo alla cultura dal XX secolo sino ad oggi.
Il prof. Dorfles ha tenuto la sua lectio magistralis dal titolo “Comunicare e progettare tra fatti e fattoidi” nell’Aula Magna del Rettorato, aricolandola con una sorta di dialogo con il prof. Aldo Colonetti, nel corso del quale l’illustre candidato ha parlato dell’importanza dei dialetti, e del connubio comunicazione-informazione, dicendo che “noi viviamo in un’epoca caratterizzata dalla comunicazione e dal consumo forsennato” e dobbiamo stare attenti a “non essere sopraffatti dalla comunicazione, “ che anzi che arricchirci finisce per consumarci”.
Si è, inoltre, riferito ad un articolo scritto di recente per il Corriere della Sera, intitolato “Gesticolare con il computer” parlando di una “mania negativa”, “il difetto comunicativo di persone che non sanno abbastanza come si comunica con la lingua”.
A riguardo del “fattoide” (termine da lui creato), il professore ha detto: “cerco di informarvi su un fatto, ma in realtà vi comunico un falso, un fattoide. La civiltà americana è basata sulla deformazione della realtà: gli Stati Uniti sono una sorta di civiltà europea fattoide, una Europa falsificata”.
Ed ha proseguito: “dai cibi in scatola all’amore, non abbiamo più dati di realtà, ma solo dati falsificati. Anche la poesia lo può essere, ma da Ungaretti a Saba, da Montale a Sereni resta attuale, pur con gli equivoci che la caratterizzano come le altre arti”.
Gillo Dorfles nasce a Trieste il 12 aprile 1910, è critico d’arte, professore di estetica, e pittore. In particolare ha insegnato a Cagliari nel 1969 sino ai primi anni settanta. Nell’Ateneo sardo ha contribuoto a formare intere generazioni e ha lasciato un ricordo incancellabile in numerosi suoi studenti. Ha insegnato anche a Milano, Firenze e nella sua Trieste.
La consegna della laurea ad honorem al prof. Gillo Dorfles rappresenta per gli ambienti universitari motivo di orgoglio.
Un docente che all’età di 102 anni fa sentire la sua importante presenza nell’ambiente, dovrebbe essere per i giovani docenti uno stimolo a migliorare e incrementare il proprio lavoro in vista delle generazioni future, gli attuali studenti, i quali, da parte loro dovrebbero prendere esempio da una persona come il prof. Dorfles, un indiscutibile esempio di intelligenza e cultura.

 
Unicaradio.it
 
 
Laurea honoris causa per Gillo Dorfles
Martedì 13 novembre, Aula Magna del Rettorato
Gli organi collegiali dell’Ateneo hanno deliberato nei giorni scorsi di conferire la laurea honoris causa inLingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale “per le ragioni generali della carriera e per lo specifico ruolo svolto da Gillo Dorfles nell’Ateneo cagliaritano”.
Oltre ad essere decano degli studi di estetica in Italia e tra gli animatori più vivaci della scena artistica e teorica del secondo Novecento, Dorfles è stato pittore prima di diventare docente universitario di Estetica, a partire dall’inizio del 1960, presso le Università di Milano, Trieste, Cagliari.
Comunicare e progettare tra ‘fatti e fattoidi’” è il titolo della lectio magistralis che Gillo Dorfles tiene domani, in occasione del conferimento della laurea magistrale ad honorem in “Lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale”. Durante la lectio, sono previsti interventi di Aldo Colonetti in un dialogo “non simulato”.

 
Lìberos.it 
 
 
Gillo Dorfles: 51 anni per gamba e vi insegno ancora cos’è il kitsch
50 anni, per gamba, si diceva un tempo quando qualcuno dichiarava la sua età. In questo caso la battuta è d’obbligo, pur con qualche imprecisione, giacchè gli anni per gamba sono 51, quelli di Gillo Dorfles, chelunedi 12 alle ore 18 presenterà in Piazza Repubblica Libri a Cagliari il suo libro Parliamo di Kitsch: oggi il kitsch, con Aldo Colonetti, direttore della rivista di design Ottagono.
Il 13 dicembre questo giovin signore, che non disdegna le sigarette e il buon mangiare, riceverà la laurea Honoris Causa da parte dell’Università di Cagliari, e ha deciso di concedersi il piacere di arrivare un giorno prima per incontrare nella sede di Corso Vittorio Emanuele i tanti amanti delle sue opere e gli artisti che ha conosciuto durante le sue lunghe frequentazioni in Sardegna.

 

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