L'audizione del Rettore davanti alla Commissione Cultura del Consiglio regionale
07 November 2012

 

Cagliari, 7 novembre 2012 - “Stiamo lavorando per un processo di miglioramento della qualità della didattica, per consentire a docenti e studenti delle scuole superiori di capire quali aspetti devono essere approfonditi in vista degli studi universitari”. Lo ha detto ieri sera il Rettore dell’Università di Cagliari, Giovanni Melis, nel corso dell’audizione davanti alla Commissione Cultura del Consiglio regionale, presieduta dall’on. Carlo Sanjust, in merito alle proposte di legge in discussione sul sistema formativo e sul diritto allo studio.
 
“L’attenzione ai temi della scuola è per noi fondamentale”, ha spiegato il Magnifico. Per questo l’Ateneo ha attivato il Progetto Orientamento, dopo aver somministrato più di 4mila test nelle scuole dell’Isola per testare la preparazione culturale degli studenti: i risultati migliori si riscontrano – ha dettagliato il prof. Melis – nella comprensione verbale, nelle materie letterarie e nella lingua inglese, ma restano purtroppo al di sotto dei coetanei del resto d’Italia. Per questo, dall’anno scorso abbiamo attivati una sessantina di corsi di riallineamento della preparazione all’ingresso in università”.
 
Anche l’istituzione dei tutor nelle facoltà, insieme ad una serie di azioni strategiche, ha consentito di ridurre gli abbandoni e il numero dei fuoricorso, e aumentare il numero degli studenti attivi (coloro che sostengono esami) e il numero dei laureati (passati dai 4090 del 2008 ai 4400 del 2011). Riferendosi alle polemiche sulla cosiddetta “decadenza”, il Rettore ha precisato che “nessuno è stato dichiarato decaduto, molti hanno ripreso a studiare e hanno concluso il loro percorso universitario”. Il numero dei nuovi immatricolati si mantiene stabile (in controtendenza rispetto al panorama nazionale).
 
Al centro del colloquio con i commissari, anche il rapporto tra il numero dei laureati e lo sviluppo economico: “Trovare un’occupazione è difficile per tutti – ha spiegato il Rettore – lo è ancora di più per chi non ha un titolo di studio elevato: oggi, senza la laurea, non si può nemmeno emigrare. Non pagano le tasse i figli dei cassintegrati, di coloro che hanno perso il lavoro e gli studenti che si sono diplomati con il massimo dei voti”.
 
L’impegno dell’Ateneo è cresciuto anche sul fronte della preparazione degli insegnanti delle superiori: Cagliari è sede di 575 tirocini abilitanti e delle lauree magistrali abilitanti. “Un compito impegnativo, anche dal punto di vista delle risorse, al quale non intendiamo sottrarci”, ha assicurato il professor Melis. Riservandosi di offrire un contributo più specifico sulla proposta di legge non appena sarà definito il testo definitivo, il Rettore ha sottolineato l’importanza di insistere con l’orientamento nelle scuole, indicando agli studenti delle superiori quali lauree offrano maggiori opportunità lavorative. Una parte dell’audizione è stata dedicata alle tematiche del diritto allo studio: “Non si possono sprecare professionalità – è stato l’appello del Rettore – Bisogna ridurre gli abbandoni, sostenendo le famiglie che, iscrivendo un figlio all’università, investono nella sua formazione”.
 
 Anche per questo, forte preoccupazione è stata espressa sulla situazione dell’Ersu di Cagliari. Quanto all’ipotesi di cancellazione degli enti per il diritto allo studio, di cui si discute in questi giorni in Consiglio regionale, il Rettore ha chiesto ai membri della Commissione che “venga assicurata comunque una presenza universitaria qualificata negli organi che in futuro si occuperanno di diritto allo studio”.

 


UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - testi Sergio Nuvoli - tel. 070 6752216

 

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