Alle 17 in via Corte d'Appello: "Vecchio e nuovo. Questioni di progettazione"
30 May 2012
Conferenza di Giorgio Grassi ad Architettura 
locandina
La Facoltà di Architettura di Cagliari ha avviato un programma di ricerca e didattica centrato sul problema della città antica e delle sue relazioni con i quartieri moderni. Castello, a Cagliari, è stato al centro di un ciclo di lezioni e seminari
che Giorgio Grassi ha tenuto presso la Scuola di Dottorato della facoltà nei mesi di aprile e maggio. "Vecchio e nuovo. Questioni di progettazione" è il titolo della conferenza che Grassi propone come esito conclusivo di questa esperienza e rappresenta l’occasione per un confronto tra il suo modo di lavorare, i suoi progetti e i grandi temi progettuali della città storica di Cagliari: dall’Anfiteatro Romano, ai vuoti urbani di Castello, al sistema monumentale delle fortificazioni. La conferenza avrà luogo a Cagliari il prossimo 30 maggio, con inizio alle 17 nell’Aula Magna di Architettura, in via Corte d’Appello. Interverranno l’assessore all’urbanistica Paolo Frau, il preside Antonello Sanna e il professor Nicola Di Battista.
 
Giorgio Grassi è una delle personalità più significative e importanti dell’architettura contemporanea del nostro Paese. I suoi progetti, i suoi scritti e il suo insegnamento hanno profondamente influenzato e indirizzato il dibattito architettonico fin dagli anni ’60, assumendo da subito una grande rilevanza internazionale. Nato a Milano nel 1935, ha insegnato nelle università di Pescara, Valencia, Losanna, Zurigo e, dal 1977, al Politecnico di Milano. Suo è il restauro del notissimo e discusso teatro romano di Sagunto, suoi sono diversi edifici a Berlino, Valencia, Groningen, Santiago de Compostela.
La sua carriera, influenzata da Adolf Loos, Peter Oud, Heinrich Tessenow e Ludwig Hilberseimer, è ora ripercorsa in Una vita da architetto, libro autobiografico edito dalla Franco Angeli: "il sogno che inseguo da sempre è quello di un’architettura fatta solo di cose necessarie, e questo è anche il difficile obiettivo pratico del mio lavoro. Un’architettura fatta solo di cose necessarie vuol dire un’architettura fatta solo di cose concrete e vere, di cose immediatamente comprensibili perché rispondenti soltanto al loro scopo, vuol dire un’architettura che non ha bisogno di artisti perché quello di cui è fatta è alla portata di tutti, che non ha bisogno di interpreti perché è di per sé evidente”.
 
Info Daniela Zuddas,
Presidenza di Architettura - tel. 0706755396 - fax 0706755818 - dzuddas@amm.unica.it

LOCANDINA

(ic)

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