Cagliari, 22 febbraio 2012 - “Le statistiche nazionali ed internazionali mostrano con chiarezza che i giovani laureati presentano un tasso di occupazione superiore rispetto a chi non è laureato e che anche la retribuzione cresce con l’aumentare dell’istruzione”. Lo ha detto questa mattina il Rettore dell’Università di Cagliari, Giovanni Melis, durante la presentazione delle Giornate di Orientamento 2012, la tradizionale manifestazione in cui l’Ateneo presenta agli studenti delle ultime due classi delle scuole superiori l’offerta formativa del nuovo anno accademico. Un appuntamento al quale l’Università di Cagliari si presenta profondamente rinnovata, con le nuove facoltà e i nuovi dipartimenti, per effetto dell’approvazione del nuovo Statuto. All’incontro con i giornalisti hanno partecipato anche il Prorettore per la didattica, Francesco Atzeni, e il dirigente per la Didattica, Giuseppina Locci.
“E’ dunque fondamentale – ha aggiunto il Magnifico – operare la scelta giusta, cioè iscriversi nel corso di laurea più adatto alle proprie aspirazioni, ma anche più vicino all’andamento del mercato del lavoro. Quella che vogliamo stimolare, anche con questa manifestazione, è una decisione consapevole da parte dei ragazzi che si iscrivono”.
L’impegno dell’Università di Cagliari non si ferma alle Giornate di Orientamento: da qualche anno, all’inizio del percorso di studi è infatti obbligatorio un test di valutazione della preparazione iniziale, al quale – in caso di esito non soddisfacente – segue l’iscrizione ai corsi di riallineamento, che l’Ateneo mette a disposizione degli studenti che debbano colmare eventuali lacune.
E poi una serie di servizi per sostenere lo studente nell’iter formativo: un particolare impegno è stato riservato alle biblioteche (con l’ampliamento delle sale di lettura e studio), ai laboratori didattici e al programma Erasmus: è dei giorni scorsi il bando per 1347 borse di studio per soggiorni all’estero. “Crediamo si tratti di un’esperienza fondamentale – ha detto il prof. Melis – che arricchisce il bagaglio culturale degli studenti, facilita lo studio delle lingue, e consente loro di rendersi conto che il loro orizzonte lavorativo può non essere soltanto la Sardegna”. Aumenta, da quest’anno, il numero di corsi di insegnamento di materie ufficiali impartiti in lingua inglese.