Firmata una convenzione quadro con il sistema regionale della ricerca
13 February 2012

 

 
Cagliari, 13 febbraio 2012 – L’inaugurazione a Porto Torres di un nuovo Centro di Ricerche che opererà in stretto raccordo con le strutture di ricerca di Novamont e di Polimeri Europa è stata l’occasione per la firma di una convenzione quadro con il sistema regionale della ricerca. All’incontro, per l’Università di Cagliari, era presente il prorettore vicario, Giovanna Maria Ledda (a destra nella foto). Quello inaugurato oggi da Matrica (la joint venture tra Polimeri Europa – Eni - e Novamont per la Chimica Verde), è un complesso che si sviluppa su 700 metri quadri che in breve tempo, con l’avviamento della sezione impianti pilota, si amplierà fino a occupare un’area di oltre 3500 metri quadri. La convenzione, siglata dal Presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci, dal rappresentante del CNR, dal prorettore dell’Università di Cagliari, dal rettore dell’Ateneo sassarese Attilio Mastino e dall’amministratore delegato di Matrica Catia Bastioli, consentirà di sfruttare in modo ottimale le possibili sinergie tra le rispettive strutture e di valorizzare le competenze scientifiche e tecniche per lo svolgimento di programmi di ricerca.
 
Catia Bastioli, amministratore delegato di Matrica e di Novamont, ha illustrato le linee direttrici delle attività di ricerca, anche alla luce delle linee strategiche europee per la Bioeconomia, ed evidenziato le opportunità offerte al territorio dallo sviluppo del progetto di Bioraffineria di terza generazione. “La collaborazione con i diversi soggetti del territorio - ha aggiunto - permetterà di acquisire informazioni importanti sulle colture autoctone, in vista della progettazione della filiera, e consentirà anche di sviluppare importanti sinergie sui prodotti della Bioraffineria, quali biolubrificanti, bio-filler e bioplastiche. Convertire il sito di Porto Torres alla chimica verde rappresenta un’opportunità di accelerazione per la crescita industriale e dell’innovazione locale. Inoltre sviluppa nuove applicazioni locali per garantire l’impiego degli intermedi chimici che verranno prodotti da Matrica”.
 
Saranno consolidati i processi produttivi, ha spiegato Bastioli, poi, in fase di industrializzazione, verranno sviluppati la filiera agricola e i nuovi processi applicativi. Si partirà da oli vegetali per arrivare ai prodotti finali, tra cui biolubrificanti e poliesteri. Saranno create coltivazioni sperimentali per migliorare geneticamente le piantagioni che minimizzino al massimo i trattamenti e analisi d’impatto ambientale. La filiera agricola sarà sviluppata con regione, CNR e università. Poi si svilupperanno prodotti biodegradabili come oli, prodotti per catering e aziende. “Si tratta - ha concluso Bastioli - di un caso di partnership pubblico-privato a livello europeo, che formi personale e sia d’esempio per il mondo”.
 
 
 

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